La domenica del villaggio: Iran, Foibe, Bussetti (e 4 Ps)
Eccoci giunti al nostro consueto appuntamento cultural-domenicale del blog: si parte con un commento sui 40 anni dall’inizio della Rivoluzione iraniana, che ha cambiato l’assetto interno di quello Stato, ed ha fatto nascere l’Islam aggressivo che, purtroppo, ben conosciamo; poi, inevitabilmente, dobbiamo dire la nostra sul presunto evento in biblioteca, legato alle Foibe. Per finire, spazio alla scuolina, in particolare ad un’intervista al Ministro-contorsionista Marco Bussetti.
Domenica essendo, buona lettura a tutti quanti, dunque!
L’IRAN, 40 ANNI DOPO
Il 1979 fu l’anno decisivo per creare i prodromi di ciò che sarebbe stato, con la versione terroristica dell’Islam cui da una ventina d’anni siamo abituati a convivere (quasi sempre di marca sunnita, peraltro): finisce con la sciagurata invasione brezneviana dell’Afghanistan (che diverrà la palestra dell’islamismo antioccidentale, inizialmente creato dagli USA in funzione anti-sovietica), inizia però, il 1 febbraio, con il ritorno di Khomeini da Parigi a Teheran, dopo la fuga dello Scià. Si fonda la Repubblica islamica, con il suicidio politico dei comunisti iraniani (e di tanti intellettuali di Sinistra) che la appoggiano, senza capire che ne verranno fagocitati a breve, da una Rivoluzione che diventerà teocrazia; ed è anche un punto di svolta per l’Islam di matrice sciita (eretico all’ennesima potenza, per il 90% circa degli islamici): fino a quel 1979, gli sciiti dividevano la politica dall’esercizio della spiritualità, mentre, da quel momento in avanti, si arriverà al binomio politica-religione come elemento portante, e non scindibile, della rinnovata tradizione sciita.
Una figura, fra le tante, si staglia come quella dello sconfitto di quella Rivoluzione (oltre ovviamente al monarca – sostenuto dal democratico Jimmy Carter -, fuggito dal suo stesso Paese): quella di Bani Sadr; colui il quale cercò di coniugare socialismo ed Islam, dando una visione moderata e gradualista di entrambi. Non era tempo di riformisti, però, e Bani Sadr tornò a Parigi, amareggiato e deluso. Se avesse prevalso la sua visione, oggi il mondo sarebbe diverso da come è, forse; di sicuro, migliore…
LA QUERELLE SULLE FOIBE
Stamattina è divampata una polemica mediatica derivante da un volantino del Comitato che da alcuni anni, il 10 febbraio, commemora la devastante strage di italiani – i cosiddetti “infoibati” nelle cave carsiche fra Italia e Slovenia – nel maggio del 1945. Strage perpetrata da partigiani comunisti titini, non pochi dei quali di italico passaporto. Come la pensiamo, è noto ai lettori del blog, perché ogni anno lo diciamo: condanna senza se e senza ma dell’orrore delle foibe, ed al contempo ricostruzione del contesto, che purtroppo non può esimersi dal rimarcare la durissima, spietata occupazione fascista di quelle zone, prima che il regime mussoliniano venisse sconfitto ed iniziassero le vendette comuniste. Scritto da un docente che, più di dieci anni or sono, ha portato i suoi studenti alla foiba di Basovizza, inchinandosi davanti a quelle vittime massacrate in modo orrendo (per non parlare di quelli morti solo DOPO essere stati scaraventati all’interno delle succitate cavità carsiche, da vivi).
Ciò detto, come biblioteca Comunale siamo apertissimi a qualunque confronto sulla delicata e complessa questione (a dirla tutta, ci si stava già concretamente pensando), purché però – come è ovvio – sia corroborata da due prerequisiti fondamentali, due condiciones sine quibus non: la prima, l’autentico spessore storiografico dell’evento; la seconda, l’apertura ad un confronto plurale, non legato direttamente ad un evento identitario-politico, quindi con contraddittorio.
L’attività della Comunale, in questi primi tre mesi effettivi di presidenza, si è fatta notare per molte cosette, ma soprattutto per una: l’assoluto pluralismo delle tematiche e dei relatori, non pochi dei quali appartenenti al passato potere politico cittadino; tutti sono però venuti a parlare, in virtù dei loro studi e delle loro competenze su specifici argomenti, non per altro.
Così è andata fino ad ora, così si continuerà a fare: quantomeno fino a che lo scrivente sarà Presidente.
L’ANGOLO DEL PROF: IL MINISTRO DELLE GIRAVOLTE
In un panorama di settimana in settimana più desolante (in questi giorni, è venuta fuori perfino – partorita da qualche mente geniale, di sicuro al passo con i tempi – l’idea del 5 “politico”, nel senso che sotto quella soglia lo studente si demotiva, sic), ecco che arriva la curiosa intervista del Ministro Marco Bussetti (Repubblica del 31 gennaio, pag. 18, di Corrado Zunino), dopo le polemiche sul nuovo esame di Maturità (sul quale ritorneremo: ma possibile che ogni Ministro lo voglia cambiare, soprattutto a tre mesi dallo stesso?).
In ogni caso, ci ha positivamente colpito – come potrete immaginare – un passaggio ministeriale dell’intervista di Zunino, quello nel quale Bussetti dice che “Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad affrontare le prove, a faticare per superare la crisi, altrimenti non cresceranno mai. La vita ti dà problemi, e ti chiede di risolverli”.
Chapeau, signor Ministro; se però non ricordiamo male, questo non è forse il medesimo Ministro che ai primi di dicembre fece la circolare in cui si schierava, pur senza cogenza, con coloro che sono favorevoli al non dare compiti per le vacanze, ai pargoletti di ogni ordine e grado? Insomma, il Ministro sta nel partito dei “no homeworks” (con tanti Presidi al seguito, ovviamente), oppure in quello di chi pensa il contrario?
Ps 1 La cosiddetta “vaccin esitancy”, cioè la riluttanza a fare vaccinare, costa dai 2 ai 3 milioni di morti all’anno, e se la copertura vaccinale aumentasse si potrebbero salvare un milione e mezzo di vite più di oggi (fonte Oms). Se ne è parlato anche in settimana, in città: mai abbastanza, però; l’Antilluminismo continua a fare proseliti, ahinoi.
Ps 2 Venezuela, come non scriverne? Siccome Maduro guida un regime che ha creato una iperinflazione che neanche la Germania di Weimar (facendo mancare cibo e medicinali a buona parte della popolazione), e siccome i suoi legami con i narcotrafficanti sono noti (per non parlare della repressione contro i dissidenti), che lui abbia ringraziato l’Italia per il suo appoggio politico, non mi riempie per niente di orgoglio. Not in my name, almeno questo…
Ps 3 Anche in India si gioca la carte del reddito di cittadinanza: “Non ci saranno più persone affamate in India. Nessuno sarà più povero”, sostiene, in vista delle elezioni, Rahul Gandhi, figlio di Sonia Gandhi (vedova del figlio di Indira, ed italiana di origine). Ne scrive Il Fatto di venerdì (Cristina Piotti, pag. 16); con circa 400 milioni di indiani poveri, che dire? Auguroni…
Ps 4 Appuntamenti della settimana, fra Siena tv e Comunale: lunedì alle ore 21 sul canale 90, consueta puntata de “Il lunedì del villaggio”, con varie cosette stimolanti (si parlerà anche di Sfera ebbasta, dopo averne scritto domenica scorsa); giovedì alle 17,30, alla Sala storica della Comunale, l’intensissimo febbraio 2019 inizia – in pieno conflitto di interessi, sic – con la presentazione della ristampa della “Storia di Siena” dell’augusto padre, introdotta dal professor Fabrizio Ricciardelli della Kent university.
Forse sarebbe necessaria una smentita ufficiale della Biblioteca Comunale circa il discorso ufficiale del Comitato e l’incontro con l’esule Krancic annunciato nel manifesto, addirittura con il patrocinio del Comune, alle 18 del 10 febbraio prossimo.
Caro Eretico, premetto che sono per il pluralismo e per la libera manifestazione delle proprie idee all’interno dei limiti consentiti dalla legge, e che quindi per me casapound può ricordare in pubblici incontri i Martiri delle foibe come meglio crede, però se permetti non capisco bene come sono andate le cose. È vero che esiste un manifesto che annuncia un incontro sotto l’egida poundiana nella sala storica? Se esiste, qualcuno avrà dato loro almeno un assenso verbale o quelli che hanno preparato il programma avevano ingerito del peyote? Se qualcuno ha dato l’assenso e tu non ne sai nulla c’è forse un problema? Qualcuno agisce senza l’approvazione presidenziale?
Cara Marianna,
mi pare che la notizia sia stata data con grande evidenza pubblica (vedasi anche La Nazione odierna, tra l’altro), e dalla Comunale mai era uscita dichiarazione di segno diverso (cioè che sarebbe stata fatta quella manifestazione): ergo, non mi pare ci sia bisogno di alcunché, giacché si tratterebbe di smentire ciò che, dalla Comunale, mai era stato annunciato.
Ad A.B.: io rispondo di me e del mio operato, che mi pare già non poco…
L’eretico
Io invece in ospedale rispondo anche dell’operato di chi collabora con me, e penso che un presidente dovrebbe fare altrettanto (anche se obiettivamente penso che tu in camera caritatis lo stia facendo), però almeno mi pagano.
Ma perché, davvero, il presidente della biblioteca non lo fa A.B. e festa finita?
Ci sto pensando Almuta, tienimi presente quando sarai sindaco! Poi però non saprei a chi rompere i coglioni, ma sarei certo di chi potrebbe romperli a me.
Io mi ci divertirei da mane a sera
In realtà ho appena letto un articolo sulla nazione che inquadra la vicenda in maniera più chiara, pur ricorrendo al condizionale. Se fosse andata come è scritto nell’articolo, mi congratulerei con te (non cambio modo). Comunque aggratise è davvero dura.
Vorrei un commento dagli illustri frequentatori di questo blog in merito alla situazione Venezuelana.
C’è un colpo di stato?
Mauro è fuori legge?
Si ravvedono ingerenze straniere?
Così per confrontare e ricevere dettagli .
Grazie
Da ragazzo ho girato praticamente tutta la Jugoslava con sette otto amici, un pulmino, la tenda il sacco a pelo e poche lire nello zaino, che ad ogni cambio in dinari, ci facevano sentire molto più ricchi di quello che da poveri studenti eravamo.
Questo viaggio da Fiume all’Albania con una significativa puntata fino a Sarajevo, ci ha messo in contatto diretto con tante persone di ogni genere.
Lungo la costa Dalmata c’era gente che ci salutava in veneziano antico e ci faceva – devo dire – un po’ tenerezza, altri si sforzavano in ogni modo di comunicare con un mix di diverse lingue, ma il concetto era sempre e solo uno: “Italiani? Bravi, tedeschi cattivi”.
Mi pare ovvio che una occupazione militare è una occupazione militare e pure i soldati italiani avranno certamente avuto le loro colpe.
La popolazione Jugoslava, però, posso dire per scienza diretta non solo non ci portava alcun rancore, ma pareva volerci addirittura bene bene.
Cosa che non succedeva coi tedeschi, che pure portavano marchi profumati fruscianti, parecchio meglio degli euro attuali per tacer delle nostre lirette …
Dunque, mi è sempre sembrato fuori luogo qualificare le foibe – perdonami – come una vendetta, fu invece certamente pulizia etnica ed ingiustificabile genocidio di un popolo: il nostro.
Chi lo nega lo fa per puro settarismo politico (come i nazisti per l’olocausto del resto) in funzione di una comune ideologia comunista che fu – è bene scriverlo una volta per tutte – in quel caso, ma non solo, criminale.
Termino con una nota personale.
Finimmo un giorno in un posto lontano dal mondo chiamato Molunat, nel pollaio ristrutturato di una mega villa di un vecchio amico di Tito (la fattoria di Orwell non era poi fantascienza) che facendo ogni anno le vacanze a Firenze ci accolse calorosamente con un italiano assai familiare e ci affittò – devo dire – anche a buon mercato quel tugurio.
Quel bagno, però, la sera tardi col sole che calava e con una quantità di pesci contro l’orizzonte, che nel Mar Rosso se li sognano, me lo porto dentro come uno dei ricordi più belli.
Caro Paolo,
ovviamente nessuna giustificazione per i crimini sugli infoibati (tantomeno negazionismo, come quello di certa, pessima, sinistra), però il contesto dell’occupazione italo-fascista fu particolarmente duro, e non avrai difficoltà a trovare materiale su tutto ciò (gli studi di Raoul Pupo o dello stesso Gianni Oliva, che illo tempore venne anche a Siena a parlarne).
A Manunta, sul Venezuela: tranquillo, la dottrina Monroe, il Sudamerica “cortile di casa” non l’ho affatto dimenticata; ma che le ultime elezioni venezuelane siano stato un cristallino esempio di democrazia, beh su quello permettimi di avere qualche dubbio, per Zeus!
Avrei anche molto altro da dire, ma tra polemiche bloggeristiche, scrutini a go go scuolina, nonché montaggio del programma di stasera, sono davvero stanchino: i lettori capiranno, spero…
L’eretico
Caro prof. nel 2015 alle elezioni politiche in venezuela vince l opposizione.
Opposizione che nel 2017( per sua scelta)alle amministrative non presenta candidati consegnando tutte le amministrazioni locali ai cacicchi chavisti
Opposizione che nel 2018 contesta in un primo momento i risultati,( bertucci terzo classificato chiedera’ la ripetizione con la singolare richiesta che maduro non si ripresenti come candidato),per poi accettare i risultati.
nb maduro prese il 65% circa.
Ovvero caro Raffa , il chavismo ,e i suoi caudillos esercitano a suon di
retorica patriottica, e clientelismo, un richiamo molto forte per la maggioranza dei venezuelani, e l opposizione non e’ stata capace di convincere la maggioranza dei ceti bassi a prendere coscienza dei disastri
economici provocati da un partito che in pochi anni ha fatto la stessa
fine del vecchio pri messicano.
Guaido’ avrebbe potuto presentarsi candidato pochi mesi fa’ alle presidenziali, ma’ non lo ha fatto, e ora invita trump ad intervenire militarmente in venezuela, ci avevi fatto caso, o ti sei perso qualcosa?
Maduro nel 2018 ha vinto grazie ad un astensionismo del 46% , mentre alle prcedenti elezioni aveva votato quasi l 80%
Ovvero l opposizione non ha saputo presentare candidati credibili alle presidenziali , per tale motivo c’ e’ stato il 46% di astensioni, e maduro ha vinto per tale motivo e non per truffe o altro.
Ha potuto contare sulla fedelta’ di gran parte della base sociale per il
chavismo. mentre l opposizione si e’ presentata divisa e priva di un candidato credibile.
Maduro 65% i due candidati alternativi 23% falcon socialista ex chavista e10% bertucci ,aggiungi l astensionismo
di quasi meta’ degli elettori , e vedi bene che con un unico e credibile
avversario maduro avrebbe potuto perdere.
(Con o senza zeus per o diviso.)
Non è necessario scrivere su qualsiasi avvenimento dell’intero globo terracqueo, se il risultato è scrivere grosse imprecisioni -eufemismo, per lei che è aduso a servirsi de’ versi- dal sapore giustificazionista.
Le elezioni del 2015, grazie alle quali Maduro perse la maggioranza parlamentare della “Asamblea Naciona”, furono regolari.
Le elezioni del 2017, invece, furono una pagliacciata plebscitaria volta a dare falsa e vuota legittimità alla decisione del “Tribunal Supremo de Justicia” di privare la Assemblea Nazionale dei propri poteri e prerogative attribuendoli a se stesso -decisione già essa oltre ogni accettabile limite democratico- sotto forma di creazione ex novo e senza il minimo consenso delle opposizioni di una “Asamblea Nacional Constituyente”. Ora, non credo serva aver studiato diritto costituzionale: dovrebbero bastare un poco di storia ed educazione civica per sapere che le assemblee costituenti richiedono un preciso patto tra le diverse anime politiche di uno Stato.
Insomma, una terribile mossa autoritaria, priva di legittimità sia sostanziale che formale, sancita da enormi sospetti di brogli: eh già, perché, secondo stime di terzi, nonostante (in realtà l’espressione corretta penso sia “grazie a”) l’assenza di candidature delle opposizioni, almeno 10 punti percentuali della cifra ufficiale (41,53%, più di 8 milioni di votanti) sul turnout sono falsi. En passant, si faccia presente che la stessa ditta che si è occupata del voto afferma che almeno 1 milione di voti sono stati “manipolati” (in inglese “tampered with”).
In seguito a questa farloccata autoritaria, la democraticissimamente eletta e nòva fiammante Assemblea Costituente si è proclamata titolare del potere legislativo togliendolo definitivamente dalle mani della Assemblea Nazionale (che già non poteva più esercitarlo de facto, vedasi sopra). A ciò si aggiunga che il Tribunale Supremo di Giustizia aveva tolto l’immunità parlamentare ai componenti della Assemblea Nazionale, così l’ora cento-per-cento dittatore Maduro poteva e può tranquillamente imprigionare i membri dell’opposizione.
Questo per chi, di fronte a un Paese che tra gli anni ’50 e fine ’70 era relativamente ricco (tra i più sviluppati della regione), aveva passato anni bui di forte inflazione a fine ’80 in seguito alla crisi petrolifera, per poi riprendersi un po’ grazie alle liberalizzazioni dei primi ’90 (anni che però, causa assenza di appropriata sorveglianza/regolamentazione, videro anche una brutta crisi bancaria) e soprattutto -gioia e gaudio per Chavez- grazie agli altissimi prezzi raggiunti dal petrolio nei primi anni 2000, per poi di nuovo andare in crisi nella seconda metà del periodo di governo di Chavez, e che ora è in larga parte e alquanto eltteralmente ridotto alla fame e/o all’esilio, preda di iperinflazione (le stime sul tasso di inflazione annuale per il 2018 variano da un tasso del 65mila% al milione700mila%), corruzione, repressione della libertà economica prima e politica e personale poi, alza il ditino sul filo del diritto.
I tassi di crescita stimati del PIL nominale (dati Banca Mondiale) sono -6% nel 2015, -16,5% nel 2016, -14,5% nel 2017 e un ulteriore -14,3% nel 2018. L’andamento del PIL pro capite PPP (purchasing power parity, una misura che dà l’idea di “cosa ci puoi comprare con quei soldi”) è anche peggiore. La percentuale stimata di popolazione al di sotto della soglia di povertà (tecnicamente definita come meno di 1,25 dollari del 2005 a PPP) è salita da meno del 20% nel 2015 a più dell’80%. “Fate vobis”, come si suol dire con maccheronico latinorum.
Caro Raffaele,
non ne dubito ed evito pure di approfondire, mi fido: un esercito di occupazione è un esercito di occupazione.
Mi faceva piacere, però, portare una testimonianza diretta – anche se temporalmente molto successiva – rispetto alla presunta, inaccettabile, eventuale giustificazione dell’eccidio dei nostri connazionali.
Una giustificazione che non solo non ci sarebbe mai potuto essere stata, ma di fatto sul campo non si percepiva affatto, anzi.
Gli omini del ’41, come noi li chiamavamo, erano assolutamente e spontaneamente amichevoli verso gli italiani.
E non ci chiedevano soldi … anche perché non c’erano.
A coloro che perfino adesso rimpiangono quella ideologia sottoporrei volentieri almeno il menù “sovietico” dei ristoranti: sempre e soltanto le stesse pietanze – in teoria – al medesimo prezzo.
Altro che chef stellati o reality shows …
I supermercati poi erano stracolmi dello stesso detersivo, che nessuno comprava perché forse nemmeno funzionava a dovere ed il resto degli scaffali erano drammaticamente vuoti.
I negozi per turisti invece erano pieni di ogni ben di Dio, ma erano preclusi – sempre in teoria – agli Jugoslavi teoricamente privi di valuta estera.
Il comunismo reale, seppur addolcito in salsa balcanica ed ormai al tramonto, era questo.
In questo contesto i turisti cecoslovacchi dotati di una Fiat 600 anni ’50 e di un carrello tenda (la voglia della roulotte) parevano ricchi kulaki…
Lo so che nel 2019 possono sembrare novelle, ma non lo sono.
E forse anche questa memoria andrebbe preservata.
Mi fa piacere che la Biblioteca Comunale, casa di tutti i cittadini, non ospiti una manifestazione fascista.
Comunque se qualcuno pubblicasse un manifesto che annuncia un’adunata a casa mia, con indirizzo e patrocinio, io smentirei personalmente il fatto (a scanso di equivoci)
ps2 siccome siccome siccome, caro professor siccome, maduro e i chavisti
sono una brancata di incompetenti.
Ma’ siccome sono andati al potere dopo libere elezioni , che si fa?
Si mette un paese sotto tutela forzata?
Il venezuela ,primo paese al mondo per riserve petrolifere ,e’ solo undicesimo come produttore, e dai 3 milioni di barili/giorno estratti nel
99,dopo la nazionalizzazione di pdvsa e’ passato lo scorso dicembre a 1,6 barili/giorno, triplicando pero’ il numero di addetti nel settore petrolio
da45.000 agli attuali 130.000.
Il venezuela era negli anni 90 paese esportatore di riso,ora importa il 40%
del fabbisogno annuo.
E nonostante la strombazzata campagna di alfabetizzazione ha raggiunto il 40% di abbandono scolastico..
Ma’ la maggioranza del paese continua a sostenere maduro.
Ora ,io capisco che l educazione civica non e’ piu’ materia di insegnamento
a scuola.
Forse caro prof. ti sei arrugginito in tale materia?
Ricordi il famoso: la sovranita’ appartiene al popolo, che la esercita attraverso libere elezioni.( in caso tu lo abbia dimenticato, chiedi al tuo genitore che essendo esperto di diritto, ti potra’ esser d aiuto).
Oppure ,hai forse nella tua personale concezione aggiunto due postille?
1) Il governo regolarmente eletto dal popolo,e la sovranita’di un paese sono soggetti al gradimento, da parte di altri paesi vicini e lontani .
2) le elezioni nazionali possono essere invalidate da altri paesi quando portano al potere governi sgraditi a tali paesi.
In pratica la dottrina Monroe e la postilla Roosvelt( teddy)
assunte come legittime, rivestite di ipocrisia francotedesca, ad uso
non piu’ solo degli stati uniti ,e applicate magari, non solo in america
ma’ in tutto il mondo?
Mattarella ,a me non sta’ simpatico, ma’ stavolta ,ha dato lezione di diritto , a gentucola come trump, merkel,macron bolsonaro , che col diritto internazionale pare ci si puliscano il culo, a loro esclusivo vantaggio.
Credi che il paese con le maggiori riserve petrolifere al mondo
possa interessare ad usa francia germania & co per lo sfruttamento di tali risorse?
O credi che trump merkel macron siano disinteressati paladini della liberta’?
Raffa,va’ bene che a sienina la lapidaria retorica scervellata e/o pelosa ,risulta sempre cosa gradita al pubblico, dato che evita di dover usare il cervello, e titilla il cuoricino del boncittume acefalo, ma’ stavolta ci sei andato peso .
Monroe Roosvelt(teddy) te li sei scordati?
Ribadisco quello che ti ho gia’ scritto una volta, rileggiti Galeano
” le vene aperte del continente sudamericano”
Ne hai urgente e conclamata necessita’.
Ps2 Caro prof. siccome, siccome.
siccome stanno nero su’ bianco
e siccome sembri averle dimenticate.
dagli/dategli un occhiata.
siccome potrebbero spiegare cosa muove in realta’ Trump & co., piu’ della
strombazzata retorica ad uso e consumo di boncitti e loro professori.
https://it.wikipedia.org/wiki/Dottrina_Monroe?wprov=sfla1
https://it.wikipedia.org/wiki/Corollario_Roosevelt?wprov=sfla1
Ho trovato l’articolo della Nazione molto scritto male e con un risentimento senza senso. Chi frequenta la Biblioteca sa che il sabato pomeriggio è chiusa e quel volantino io non l’ho mai visto. Da dove esce fuori? Due settimane fa orsono il Corriere di Siena scrisse che si sarebbe tenuta una celebrazione unica con la Giornata della Memoria in Consiglio comunale, cosa che ritengo valida e di questo ne devo rendere omaggio con complimento al dottore Marco Falorni, presidente del Consiglio comunale.
In ogni modo, noto che c’è grande mobilitazione affinchè non si debba celebrare il Giorno del Ricordo. Per fortuna l’aria è cambiata anche a Siena. E finalmente il Comune riconosce con tutta la nobiltà che serve questa ricorrenza tragica.
Infine un rallegramento al presidente Ascheri per il lavoro alla Comunale che apprezzo. Ho avuto modo di parlare con un consigliere (che ammiro, oltre al valore e qualità culturale, anche per quello umano ed il suo amore per l’arte d’avanguardia e la ricerca storica), il quale mi ha edotto dell’impegno quotidiano del presidente che va al di là di quanto ognuno possa immaginare. Sono molto contento di questa gestione in Biblioteca e spero che come accaduto con l’evento di Giovannino Guareschi, possano esserci altri eventi Eretici. Grazie
Luca (della Vandea)
Sulle foibe, l anpi di rovigo e di parma negano che nelle
foibe siano finite persone a seguito di pulizia etnica, e sostengono
che solo ex militi fascisti e repubblichini ci finirono dentro.
Organizzano seratine e proiettan film negazionisti sulla vicenda.
Ma’ giacomino si scandalizza per altre cose,
idem ab, per loro la storia e la memoria storica ,si valuta in base
a chi la presenta, e non in base agli eventi.
Balzana idea balzanamente espressa con notevole sprezzo di logica , senso
del ridicolo,e con manichea sicumera alle quali i bibi’ e bibo’ del allarmismo antifassista ormai sembrano avete fatto l abbonamento.
Casa pound il demonio, l obbrobrio umano come tutto cio’ che da essa proviene.
L anpi, santa e salvifica, sempre e comunque, qualsiasi cazzata faccia.
Manicheismo per gente incapace di usare il proprio personale giudizio,
molto piu’ semplice usare la damnatio memoriae , e demonizzare tutto quello
che provenga dal male fatto persona/e.
A me casa pound ( come mattarella nel caso venezuela) non sta’ simpatica,
non mi garba ,visto che molti dei suoi aderenti ancora venerano il cranioleso di predappio, se non addirittura il vegano tossicomane delirante
adolfuccio.
Non per questo reagisco come un cane di pavlov , sbavando deliri da condizionamento boldrianoantifassista ,quando la suddetta casapound promuove la memoria storica su’ di un evento realmente avvenuto.
Idem per l anpi, quando cazzano ,cazzano, inutile nascondersi dietro la bandiera ,di chi ora neanche piu’ e’ vivo, per negare eventi reali,
Quella MERDA INVIGLIACCHITA, di togliatti consegno’ al IX corpus titino
la venezia giulia, ben sapendo cosa sarebbe poi avvenuto ,come ritorsione
per la pulizia etnica precedentemente fatta dai fascisti italiani.
L anpi di rovigo e parma tace, nega e nasconde questa realta’ .
Punto ,il resto son teatrini da’ canetti di pavlov, cervelli calcificati
in preda a condizionamento, adusi a piegare la memoria storica solo per giustificare il loro manicheismo d accatto.
http://www.treccani.it/enciclopedia/il-petrolio-extrapesante-del-venezuela_(Atlante-Geopolitico)/
Sul venezuela , il miglior link che ho trovato, spiega senza retorica
il perche’ della crisi economica venezuelana.
Ovvero, primo paese al mondo per riserve petrolifere, costo di estrazione
buono, visto che in pratica non necessita spese per la ricerca,il delta dell orinoco e’ un unico grande giacimento.
Ma’ si tratta di un petrolio particolare ,molto denso e viscoso, richiede
di essere trattato e/o miscelato con idrocarburi piu’ leggeri per essere
commercializzato e caricato sulle petroliere, non e’ come l arabian light
che puo addirittura essere usato tal quale per i motori a crude oil.
Richiede insomma impianti ed un ciclo piuttosto complesso da gestire per essere commercializzato.
Cosa hanno fatto i dementi chavisti?
Nel 2003 a causa di uno sciopero contro il governo licenziano 18 000 impiegati di pdvsa ,in gran parte personale tecnico.
E dalla nazionalizzazione di pdvsa in poi hanno asdunto decine di migliaia di incapaci vagabondi per assicurarsi il consenso popolare.
Risultato? calo produzione da 3 a 1.6 milioni di barili/giorno
Dipendenti settore petrolio? da 40.000 circa prima della nazionalizazzione
di pdvsa , agli attuali 145.000.
Sempre per assicurarsi il consenso popolare ,fino alla scorsa estate un litro di benzina in venezuela costava 0,016 dollari ovvero circa 1,6 centesimi di dollaro.
Ora se in venezuela scelgono degli imbecilli come presidenti,e se li rieleggono per vari mandati
, li si lascia subire le conseguenze della loro scelta, si sigillano le frontiere , e che decidano loro del loro futuro.
Ma’ invece le riserve petrolifere venezuelane fanno gola , e state certi che gli attuali sponsor di guaido’ saranno ripagati a dovere, e che pdvsa verra’ smantellata e il petrolio venezuelano andra’ alle multinazionali usa/francia/gb/olandesi/ecc.
Quindi non raccontiamo favolette retoriche da’ boncitti, dietro le posizioni dei governi usa/francia/ germania/canada( paese produttore, ma’ di petrolio da sabbie bituminose ,costo di produzione 40 dollari il barile……) ci sono solo interessi economici , certo non velleita’ umanitarie/democratiche, lisa copertucola da sempre usata per nascondere gli interessi economici.
A scuola certe cose non le insegnano. Li regna la retorica.
Visto che per citare Russell : l uomo nasce ignorante ,non stupido,
diventa stupido solo con l’ educazione( pubblica*) * nda.
Chi vuole documentarsi sulle foibe, penso che possa trovare qualcosa di utile da leggere nella Biblioteca Comunale. Non so se c’è, ma lo consiglierei, “L’esodo dei 350 mila giuliani fiumani e dalmati” di P. Flaminio Rocchi, Editrice Associazione Adriatica, Roma 1990, pp. 652. Oppure “Foibe”di Gianni Oliva, Mondadori 2002.
Si possono avere punti di vista diversi, ma è sempre meglio discutere a ragion veduta.
Caro manunta,
Se capiti a Siena sabato 9, vedrai una sfilata di camicie nerecui non i Teresa affatto le foibe, né le relative vittime, ma solo riportare in auge lo squadrismo militarizzata.
E ti domando: è utopico essere di destra senza essere fascisti?xenofobi? Omofobi?
Può qualche lettura assimilare un’ idea conservatrice con l’antifascismo?
Io ci ho sempre provato, ma ho trovato pochissime persone( alcune proprio qui)!
La maggior parte, quasi tutti, hanno la mente obnubilata da nostalgiche passioni che li rendono schiavi di un passato che ha tradito l’umanità.
Caro giacomo, sull attuale teatrino dei burattini destra sinistra, ti chiedo,e’ utopico anacronistico e da dissociati mentali, dichiararsi
antifascista e di sinistra sulle vicende di 74 anni fa’ , per poi nel presente sostenere posizioni a favore della distruzione dello stato sociale, della cancellazione dei diritti dei lavoratori, della grande finanza speculatrice e predatrice, delle banche internazionali,e del neo colonialismo francese?
La sinistra di chi? di lilli gruber?della maggioni?
due regine dell informazione politically correct uscite dai pollai del
club di bilderberg e della commissione trilaterale.
Poi ,scusa ma ti chiedo,
Le squadre nerovestite marcianti a passo dell oca,siena militarizzata, son cose che vedi solo te ?
blogger o presidente, movimento o istituzione, rabbia o ragione, delle chiacchiere ce ne faremo una ragione…ma il popolo è ignorante, non ha memoria delle chiacchiere ma della morte, quella si ricorda e tra qualche votazione il professore e i tifosi non saranno neppure un ricordo, forse c’erano forse no, si dice fossero portoghesi oppure norvegesi, ma di sicuro rimarrà un popolo con la sua torre, sangue, suolo e tradizioni.
addio professore
Caro maistatocomunista, quelli che vogliono tenere il popolo nell’ignoranza siete proprio voi. Ti sfido a scrivere pubblicamente qui delle stragi fasciste, ma non lo farai mai perché il tuo (vostro) è solo revisionismo e negazionismo. Non avete dimostrato finora capacità critiche verso quel periodo storico. E non tirare fuori la solita obiezione “E la resistenza?”
oooh maistatocomunista, mi fai preoccupa’
,come addio ,o che fai ti voi tira’ giu’ dalla torre e spande in terra sangue?
Guarda mi sembri depresso, vai, ti tiro un po’ su’ ( che a tirassi dalla torre c’e’ da fassi male)
o senti questa storiella sui pecoroni abbrancati scervellati ripittati
testa di rapa rossa senza sangue
del cambiamento segui’ lei la voce
sparsa la voce fu’ da’ bone lingue
la rapa rossa tramutonno in noce
gheriglio vuoto ma’ di marlo pingue
poiche’ fu colta troppo assai precoce
chi vede verde spesso non distingue
che l marlo verde sempre tinge nero
e pecora a cui giudizio sempre langue
fu’ ripittata con il gregge intero
con un color che il rosso ben estingue
da’ pecore birri e abbacchi io poco spero
Sonetto burchiellante arcimboldato
per il senese gregge calibrato
gregge che di recente han ripittato
Il commento di “maistatocomunista”, da solo, non solo avalla e sancisce come imprescindibile la scelta del Presidente Ascheri, ma dimostra come, in certe menti, nulla possa la Storia. E’ bene, quindi, “Ricordare” nei giusti modi e con le giuste finalità e fare tesoro dei più tragici eventi passati per far sì che in molti sappiano arginare la violenza gratuita e l’ignoranza.
Se non mi falla la memoria, la voglia e la volontà di “ricordare” sono costate a Giampaolo Pansa l’allontanamento dal Gruppo Editoriale l’Espresso, grazie all’Anpi e a tutti i veterocomunisti come loro
Visto che l argomento proposto dal Raffa ,ovvero gli eventi tra fine 43 e
1946 nelle zone di confine italo jugoslavo, s’ e’ trasformato sul blog in un teatrino di rinfaccianti , divisi come sempre da posizioni ideologiche d accatto, senza traccia di personali pensieri o di memoria storica su’ come si arrivo’ a quegli eventi.
Tocca ricapitolare .
L imbecille demente megalomane scervellato di turno,mussolini, ebbe la brillante idea di invadere inutilmete ,dal punto di vista strategico militare la grecia,per muscolarmente frantumarne le reni.
Fini’ in un merdaio ,la grecia ci fece un culo come una capanna,con meno
truppe di noi, ma’ molto piu’ motivate e molto meglio comandate, respinse
gli italiani ,con divisioni intere( la julia) che rischiarono l annientamento per accerchiamento, e con il rischio di dover reimbarcare dai
porti dell albania, trovatasi a rischio di invasione le truppe italiane per
riportarle a casa.
Lo sciacallo demente megalomane opportunista di cui sopra, con la geniale idea di dichiarare guerra alla grecia apri’ un nuovo fronte di guerra , Hitler avrebbe fatto a meno di dover impiegare truppe in jugoslavia ,sottraendo 20 divisioni alla gia’ programmata invasione della russia, che per l’ apertura del fronte balcanico fu’ rimandata di due mesi.
Ma’ fu’ forzato ad invadere la jugoslavia per porre fine alla resistenza greca, che stava coinvolgendo anche le truppe inglesi in un teatro di guerra balcanico ininfluente dal punto di vista strategico , e che i tedeschi avrebbero voluto evitare di aprire.
NB Il 25/3/41 il governo jugoslavo aderisce al patto tripartito e concede alle truppe tedesche il permesso di attraversare il paese,per attaccare la grecia, ma’ due giorni dopo i militari jugoslavi rovesciano il governo e ricusano tali accordi,solo a quel punto hitler dichiara guerra e invade la jugoslavia.
L invasione italo/tedesca della jugoslavia e tutto quello che ne fu’ conseguenza fu’ dovuta in gran parte all imbecillita’ del cranioleso di predappio.
Mi auguro che i promotori poundiani della memoria sulle foibe siano a conoscenza , ( non ci giurerei) di tali assunti storici.
E che magari alla luce(lux dux) di cio’ buttino nel cassonettp dell indifferenziata , il busto di mussolini,
anziche’ continuare a spolverarlo .
Lui fu’ il maggiore resposabile storico di quello che avvenne poi in venezia giulia.
E quindi chi in camicia nera e col busto di mussolini sul comodino, commemora le foibe ,evitando di considerare come e perche’ si arrivo’
alle foibe, deve essere considerato un imbecille ,capra, deficente,ignorante,ebete , tal quale fu’ mussolini.
Sunto:
Siete comici a sienina, volete ” ragionar” di storia a frame a pezzetti ognuno chiappa il pezzetto che gli fa’ comodo per avvalorare
posizioni “ideologiche ” da bimbini litigiosi .
Ma’ a tutti vi garba la retorica lapidaria ,con quella liquidate tutto.
Una bella frasetta pleonastico/pomposa da’ ugurgeri , magari da sproloquiare a pettone gonfio, basta dirla convinto e con espressione grave ,e si strappan sempre applausi sulle lastre.
Guicciardini, machiavelli,villani,compagni,capponi chiedetevi come mai a sienina mai n avete avuta di gente simile.
Lo storico di siena piu’ capace l avete dovuto importare dalla liguria….
e il su’ figliolo s’ e’ scelto un lavoraccio , meritan tutte due
stima e comprensione umana oltre ogni dire.
Sicche’ ringraziateli.
Che senza loro sareste a ragiona’ di storia si, ma ‘ quella di bachicche del saragiolo, l esegesi delle nerbate tra’ fantini ,e delle ampie e indimenticabili falcate di rimini e panezio.
Al massimo la storia vera del mistero del troio.
Che se facessero una serata su’ quella, la biblioteca sarebbe zipilla.
Tra Tozzi e Durante un saprei chi v ha battezzato meglio.
Strano che nessssssuno abbia ribattuto a manunta!
Veramente strano!
Quando si dicecheil silenzio è d’oro!E la ritrovata consapevolezza è platino!