Palio straordinario, dunque?
Avevamo in essere altre cosette, di varia natura, per il pezzo di stasera 31 agosto; ma la notizia del giorno è sicuramente quella della Delibera comunale a sorpresa, in cui si dà l’avvio all’iter – che alle Contrade spetta portare avanti o bocciare – per l’effettuazione o meno di un Palio straordinario in occasione del centenario della fine della Grande Guerra (4 novembre 1918, per l’Italia vincitrice).
PALIO STRAORDINARIO, DUNQUE?
Tendenzialmente, crediamo che il Palio straordinario sia cosa da effettuare il meno possibile, per tanti motivi (inutile nascondersi: anche per i costi a carico del Comune, e per i problemi tecnici di smaltimento tufaceo, evidenziatisi in questo agosto, a maggior ragione per una carriera autunnale come quella che si andrebbe a prospettare); la motivazione della ricorrenza, in sé e per sé, sarebbe più che legittima, e – detto tra noi – molto più credibile di tante altre recenti, da un punto di vista storico e culturale in senso lato: siamo però altresì ben consapevoli che un Palio servirebbe purtroppo a ben poco, per fare conoscere meglio e più da vicino tanto la Grande Guerra in generale (incubatrice della Seconda, ricordiamolo sempre bene), quanto la partecipazione senese alla stessa, a livello politico e militare (Arturo Pannilunghi: chi era costui?).
Ecco, se puta caso questa decisione – che ha colto davvero tutti di sorpresa – andasse avanti, sarebbe un bel segnale che tutti coloro che in qualunque modo partecipano al Palio (soprattutto i giovani), uscissero rafforzati nella loro conoscenza dell’oggetto storico celebrato (ottimismo della volontà, pessimismo della ragione).
Sergino Profeti, sul suo Sunto, ha bocciato con veemenza la proposta del Comune, pronosticando tra l’altro non più di 8 Contrade forse favorevoli (sulle dieci necessarie per addivenire al sì) alla carriera straordinaria autunnale; in attesa di saperne qualcosa di più (molte cose sono ancora un po’ misteriose, in tutta franchezza), lasciamo spazio – nell’agorà bloggeristica – ai lettori…
Da corrersi quando? Per settembre i tempi sono stretti, ottobre le giornate sono corte e i tempi della benedizione del cavallo, del corteo storico e corsa devono iniziare ben presto. E un artista ha il tempo materiale per cimentarsi in un’opera in così tempi brevi?
Aggiungerei la postilla “Pallium instrumentum regni” al cap. VII del Principe di Machiavelli:”De principatibus novis qui alienis armis et fortuna acquiruntur”
pirrum commentarius? nome omen?
Speghi cara, son venuti da fuori siena a votarlo il novo principe?
o forse l assoarma manu militari lo ha imposto alla cittade?
Lo avete forse sorteggiato come fate coi cavalli?
Citare il segretario a certe senesi serve forse a mostrere in latino di non aver capito quello che scriveva e/o a fare metafore e paragoni , assurdi?
Lasci perdere cara torni all ugurgeri le si addice di piu’.
Poco conosce del segretario , e forse meno del Petrucci col quale il segretario si confronto’ diverse volte.
Era landolfo a usare il palio come distrazione delle masse, e non mi pare
che lo stesso fosse andato al potere con libere elezioni.Ne che fosse un populista ante litteram, direi piuttosto un oligarca.
Vada a farsele dare lei le lezioni di storia, le consiglio di cercare
Mario Ascheri, le potrebbe spiegare certe sue fotte, e chiarire meglio
certe sue idee strampalate.
Nessuno tocchi la Preside Pirri, neanche Manunta, mi raccomando!
Il quale Manunta ringrazio, peraltro, per la proposta “privata”, fattami per l’happening che lui ben sa: fammi riprendere un pochino di ritmo lavorativo-scolastico, e ti farò sapere senz’altro!
Per il resto, come avevo subodorato la maggior parte dei commenti è negativa; per parte mia, ritenendolo una ricorrenza ben più cogente di quella per esempio dell’ultimo Palio straordinario (il Giubileo, che in una società ipersecolarizzata come la nostra conta solo per il 10-15% di praticanti effettivi), se ne potrebbe anche parlare, pur con le difficoltà logistiche – costi in primissimo luogo – subito espresse.
L’importante sarebbe che il tutto fosse accompagnato da eventi ed incontri davvero di livello storico-culturale (troppo tardi per organizzare a cornice anche quelli?), tali da potere coinvolgere sul serio gli ampi strati di popolazione che purtroppo quasi niente sanno della Grande guerra.
L’eretico
Potrebbe sentire l’assessore alla cultura e proporglieli… non sarebbe male.
Buona pioggia.
Nessuno dovrebbe toccare nessuno….ognuno avrebbe diritto di esprimersi senza essere apostrofato. Non solo la preside pirri
Chi apostrofa qualcuno o ha pochi argomenti, o ha la coda di paglia o è in torto.
Le ricordo che io qui ci metto la faccia, mentre Lei si limita a metterci la mano…Accolgo di buon grado l’invito a rileggere l’opera omnia dell'”augusto padre”, a patto che Lei apra il manuale di Donna Letizia…
Madama gia’ declinai , nome natali e data di nascita , scorra indietro e troveralli . ma’ se vuole glieli ricapitolo, in caso chieda esplicitamente e senza perifrasi,ugurgeriche.
Si Villani..zzi egregia prof. ,affera il riferimento?
Se non afferra , trattasi di riferimento storico cronistico ed attinente alla natura intrinseca dello scrivente ,ammessa ,e non nascosta.
Natura incorreggibile di zollatore , per la quale scusarsi sarebbe ridicolo
quanto un can che si vergogni d abbaiare.
Satuli a lei madama. saluti villanamente espressi , ma dipese da’ mia natura onestamente dichiarata.
Non concordo assolutamente.
La motivazione , i tempi, i modi, i proponenti.
È cambiata un’era. In peggio!questi figuri sarebbero rinnegati da quell’eroe che è stato Arturo pannilunghi, la cui lapide mostrò ad ogni passaggio ad ogni mio ospite.
Una volta si di Eva che la politica non deve entrare nel palio…
Se il burattino di palazzo avesse almeno letto, o glielo avessero fatto leggere, manunta e avesse seguito le sue proposte sulla cultura
Avremo un progetto di media durata per rilanciare la città.
Ma siccome conta quanto il due di picche, con briscola quadri, fa solo quello che gli dicono….gli altri!
Ogni volta che mi fa sperare di cambiar e opinione, in meglio, ecco che arriva un’azione che me lo fa riportare in peggio.
prima di tutto questo eventuale palio straordinario non è stato organizzato dal De mossi ma è stato chiesto dall’assoarma e siccome la maggior parte dei senesi non conosce il regolamento del palio è bene sappia che una volta arrivata la richiesta la giunta provvede a verificare le credenziali del richiedente, se rientrano nell’articolo del regolamento del palio si provvede alla verifica della motivazione, se anche questa risulta ideonea il Comune provvede ad inviare la richiesta al magistrato delle contrade il quale indice una assemblea delle 17 contrade (escluso quelle ecc.); in caso 10 aderiscano al progetto viene effettuata l’estrazione delle 10 contrade, decisa la data delle batterie, della tratta e della effettuazione della carriera.
Ho saltato un po’ di codicilli perché sarei stato un po’ troppo noioso.
Comunque in vita ho votato a favore di un palio straordinario solo nel 1969 perché mi sembrò un momento veramente straordinario, tale da meritarsi un palio.
Ave
Facesse un appello al popolo per l organizzazione, pala in mano e tutti a stendere e poi a cavare il tufino, fanculo la 626 .
Se ne fara’ un occasione di partenza per una maggior collaborazione tra popolo e amministrazione , vile, vagabondo, inane, e buco torto chi si tirasse indietro, chieda la collaborazione a assoarma, i camion e le ruspe
le ha anche l esercito, e sarebe significativo ,per una ricorrenza
del genere vedere esercito e cittadinanza collaborare a realizzarla.
Molto piu’ significativo del pastrengo che rievoca cariche risorgimentali ,con annessi ruzzoloni.
Un occasione per ricordare quello che fu’ un massacro di popoli, ad uso e vantaggio , di carogne apolidi, strozzapopoli,grandi industriali e generali massoni con smanie di cariera.
Vile e scervellato (leggi pdino) chi eccepisce. Le contrade premano sui loro dirigenti ,in molti casi camaleontiche carambane ,legate al vecchio groviglio, che i popoli delle contrade si liberino di tal ciarpame.
Adurrano scuse da gente presuntamente ragionevole, per intralciare l iniziativa, buttateli fori a calci in culo, e riprendetevi le vostre
contrade, e da li’ la vostra citta’.
De Mossi cala briscola subito, non ci va’ di scartina.
Il popolo risponda per dio ,e non lasci voce a sicofanti e mestatori professionali esperti di manegii e intortamenti.
Bene bene bene.
A sto’ punto la delega alla cultura comincio a pensare che faccia bene a tenersela.
Fatevi sentire!!! basta delegare!!! popolo in prima fila!!! maneggioni
zitti e a cuccia. Barbiconizzatevi.
Raf,
se fare un Palio straordinario, lo decideranno le contrade, come è giusto. Ma farlo per celebrare la fine di una mattanza come quella del 1914-18 mi sembra veramente singolare considerando che il 4 di novembre (la vittoria, l’unica nostra, in genere diamo il meglio nelle ritirate) non è più nemmeno festa nazionale. Ma la giunta è affetta da nazionalismo senile?
Dubito che possa essere un occasione educativa per riflettere su quello che accadde, con il Palio la gente pensa al cavallo e al fantino, e se c’è alla rivale, naturale. Figurati se con il pathos della corsa ci possa essere spazio per Celine (Viaggio al termine della notte) o, ancor meglio, per Chevallier, (La paura)..
Sono veramente sconcertato da questa proposta, con queste modalità e queste tempistiche. Completamente fuori luogo. Mi permetto di rimandare a chi ha tutta la mia stima e sicuramente ne sa più di me è di tanti altri sul Palio: http://www.sunto.biz/2018/09/01/Il%20Palio%20%C3%A8%20un.htm
Invito nuovamente pettoni, folosoni e quattrogiornisti vari ad ascoltare l’intervista al Prof. Neri rilasciata prima del palio di agosto a canale 3, speravo che certi spunti fossero stati colti anche da altri…ricordando che farebbe bene ascoltare i nostri vecchi e mettere da parte un po’ di boria
Io sono “veramente sconcertato” dal fatto che 11 anni dopo Antonveneta nessuno abbia fatto un giorno di galera. Sul palio straordinario sono abbastanza contrario; se disputato passerà alla storia come il palio della “liberazione” da 75 anni di amministrazione di centrosx, cosa che personalmente ho festeggiato, ma non in contrada…
Stimolato dall’Eretico, dico la mia: da una parte, la ricorrenza c’è tutta, purchè si provi a fare un salto qualitativo in avanti, facendo partecipare culturalmente il popolo senese (che purtroppo solo per il Palio si mobilita in massa), dall’altra mi pare che la logistica sarebbe il problema numero uno. Di certo ha più un senso una carriera per la Grande guerra che uno per il 2000 (che non è neanche l’inizio del millennio).
La ricorrenza storica – a dire il vero – anche a me parrebbe importante e non solo perché si tratta dell’unica guerra che abbiamo (quasi) vinto, ma anche e soprattutto come occasione per onorare la memoria di tutti quei poveri incolpevoli cristi, caduti cent’anni fa più o meno inutilmente tra filo spinato e trincee.
Confesso tutta la mia ignoranza in materia , ma non ho capito di preciso cosa avrebbe dovuto fare o non fare la giunta della richiesta di Assoarma secondo l’autorevole Profeti – Sunto.
Di fatto mi pare che abbia semplicemente rimesso ogni decisione in proposito a chi spetta, il tutto completamente alla luce del sole.
Forse sarebbe stato più criticabile respingere direttamente la richiesta giudicata “non manifestamente infondata” pervenuta ….
La polemica, comunque, imperverserà a prescindere|
E noi ci divertiremo magari un pochino.
A tutti, in particolare a capitan cartone animato e al mencaroni
Fu’ un massacro da non dimenticare punto.
Come gia previsto nel commento di fondo del precedente articolo dove ho anticipato la notizia era ovvio che qualche barabba parlasse di nazionalismo senile.
Legga tal barabba la motivazione della proposta e si vergogni.
Vi si parla di evento che porto ‘ morte e tragiche conseguenze ,benche fosse avversato dalla gran parte dei popoli europei che lo combatterono.
Certi eventi non vanno dimenticati,
Vi faccio un piccolo esempio di cosa e’ stata la I guerra mondiale.
Sono stato del 47 battaglione fanteria .
che eredito’ l insegne del 47 reggimento brigata ferrara
Bene, anzi male ,quel reggimanto ebbe nel corso della guerra 1487 morti 7102 feriti tra la truppae 94 morti e 231 feriti tra gli ufficiali , senza contare i dispersi.
Solo nella VI battaglia dell isonzo 236 morti e 830 feriti.
E si parla di un reggimento, vero e’ che era nei peggio posti Gorizia m s michele bainsizza , isola santa sul piave ma…. quasi 1600 morti tra truppa e ufficiali.
E siccome ricordate il tenente Pannilunghi medaglia d oro morto gassato.
Ugo Corsi soldato fiorentino e medaglia d oro del 47esimo.
(firenze era uno dei distretti di reclutamento del reparto anche ai miei tempi)
E altre 107 medaglie d argento avute da quel reggimento.
Gente di valore massacrata per gli interessi dei soliti sciacalli.
Ricordare ,nel centenario un evento del genere mi sembra doveroso.
L Assoarma ,perdio non e’ un associazione di annoiati professorucoli, e’ l associazione dell esercito del popolo italiano.
E come gia’ detto , se il sindaco avesse nella preparazione dell evento l aiuto materiale del esercito e della popolazione sarebbe la maniera piu’ degna per organizzare un palio commemorativo di un evento che fu’ essenzialmente un massacro di cittadini soldati.Non di civili.
Magari preceduta da proiezioni di film come orizzonti di gloria, uomini contro, niente di nuovo sul fronte occidentale.
E sentire il Guerri se trovasse il tempo di fare una serata sull argomento.
Celine, caro barabba se vuoi ti dico dove zeppartelo , lui e chevalier.
Festa di popolo e riferimenti accessibili al popolo , tempo stringe ,le pellicole si fa’ presto a trovarle l accordo coi tromboni professorali, meno. E se qualcuno vuol leggere ,bene allora Lussu , e erich maria remarque, roba digeribile , celine?……ma fai festa te e lui.
Basta piagnucolii da efeminati vendoliani ,o da dementesse filo metoo.
Drappellone? mancano due mesi avete a siena gente capacissima in due mesi di far meglio del cazzaro belga ,il tema e’ dato,
la madonna non c entra a questo viaggio. e i vescovi vadano n culo , gente verminosa che a volte rifiuta di benedire i palii ma ‘ che mai si dimentica di benedire le bandiere di chi va’ a scannarsi a vicenda.
Memoria storica, per l italia e’ stato quello l evento piu’ luttuoso piu’ ancora della II guerra mondiale , e ricordiamoci cosa usci’ fuori come conseguenza di quella guerra.
Se ne fate una questione di rispetto di tempistiche a pro’ di fantini e cavallai , fate ridere, stavolta berberi cavallai e priori maneggioni , pensino a cose un po’ piu importanti dei loro ridicoli teatrini e interessi.
Meno tempo avete e piu’ spontanea e meno smaneggiata sara’ la cariera.
O avete la dipendenza nei confronti di manegii e inciuci? li farete lo stesso , ma meno del solito, e’ quello il problema? avete paura che qualcuno non abbia il tempo per cambiare i microchip?
Della Prima Guerra Mondiale mi colpisce soprattutto l’effetto che il pessimo trattato di pace di Versailles ha avuto sulle vicende successive e sull’ascesa del fascismo in Europa. Con le ovvie e debite proporzioni, la gestione della crisi greca e dei problemi finanziari di alcuni stati membri da parte dell’EU (in particolare degli stati egemoni) mi ricorda la miopia e l’arroganza con cui le potenze vincitrici imposero le pesanti condizioni del trattato alla Germania. All’epoca per riscuotere i debiti di guerra Francia e Belgio arrivarono ad invadere militarmente la Rhur fino al 1925. Oggi Germania, Francia e “multinazionali” stanno depredando le risorse di paesi in crisi (con la puntuale connivenza di politici compiacenti), creando comunque una diversa distribuzione della ricchezza ed un abbassamento del tenore di vita.
Le reazioni “elettorali”, ora come allora, sono il minimo che ci si possa attendere. La storia si ripete e Palio o no, è sempre il caso di ricordarlo e farne tesoro.
L’assoarma ha fatto la proposta,era nelle sue corde.
La giunta l’ha accettata, dimostrando quanto sia eteropilotata.
Se, dico se, venisse approvato sarebbe la vittoria dei 4giornisti, di chi sostiene che siamo gente vana, è rincoglionita.
Il palio è una cosa seria. Non si improvvisa.
Chi ha fatto e fa il palio capisce quanto sia vaneggiante una cosa del genere ora.
Sarebbe logico e funzionale rimandarlo a giugno.
Ma quando sei schiavo, devi obbedire.
La sensazione è che De Mossi stia al Palio come Salvini all’ immigrazione.
Nella difficoltà di affrontare altro (per scarsità di risorse e/o “vincoli” elettorali) ci si specializza necessariamente sulle tematiche con il miglior rapporto tra consenso e costi.
Avvocato l’estate è finita e l’inverno incombe: è l’ora di pensare al pane e rimandare i circhi alla prossima stagione.
Poveri comunistelli, provo davvero tanta pena per voi.
Potremo fare un palio in onore di una traversata in mare di DAlema o in onore a Mussari quando arrivava alla Mens Sana da Vero tifoso…
Questa idea vi fa schifo perché è stata deliberata dalla giunta Demossi che è di centro destra…
Fosse stata deliberata dal Cenni o da altri ex dipendentini sindacali..sai che applausi..
A proposito, alcuni sconfitti continuano a girellare senza andare a lavoro, ma un po di dignità ?
giorgio senese vero.
Il Palio a novembre non si è mai visto, questo è lo scalpore. Se poi la vuole buttare in politica lo faccia pure.
Le consiglio di andare su sunto.biz e leggere chi se intende più di me.
Distinti saluti a lei, ultras politico.
Il sindaco non poteva dire di no a una richiesta dell’Assoarma, ha aderito e ha passato la mano al Magistrato, che, come è giusto che sia, dirà di no. Fine della trasmissione. C’è bisogno di tante polemiche?
Beppe
Caro pallini,
Non sono polemiche ma considerazioni.
Tra l’altro il magistrato non può, è non ha detto di no
Strano eh?
Il nonno del mio compagno diceva che più palii vedeva prima di andarsene e più era contento.
Era una lettura semplicistica, ma legata al fatto che per lui il palio era una festa da godere e basta, per cui più si gode…..
Oggi assisto a tutto questo can, can di favorevoli e contrari che, da non senese, non capisco.
Proprio per questo, sarei curiosa di leggere una rassegna stampa a commento dei palii straordinari corsi sino ad oggi – limitando magari la ricerca a quelli corsi nel 900- per capire, se possibile, come erano giudicati tali eventi nei vari periodi dai senesi.
Ne potrebbe emergere un interessante indagine sociologica sul se e come è cambiata la società senese nel corso del tempo.
Per una riflessione sulla Prima Guerra Mondiale, più che un Palio straordinario consiglierei un testo agile e brillante scritto da Lorenzo del Boca un paio di anni fa: “Maledetta Guerra”.
Si stronca la retorica patriottarda e si spiegano bene ragioni e drammi, gente rubata ai campi buttata al macero da generali in vena di esperimenti e di veri e propri criminali con le stellette.
Per la riflessione meglio un film o una buona lettura, il Palio come dice bene Mencaroni sopra è nervo, emozione, corsa, e se c’è la rivale i pensieri vanno a lei, non alle sanguinose trincee del Carso o alla rotta di Caporetto. Sta venendo fuori uno strano nazionalismo patriottardo a Siena, speriamo bene.
Buongiorno a tutti.
Sinceramente mi ha lasciato molto basito la proposta del Palio Straordinario per le seguenti ragioni.
1) Celebrare la Grande Guerra? Perché? Sapete benissimo anche voi che l’Italia vinse la Guerra ma perse la Pace…si aprì una stagione d’ incertezze sfociate verso il nazifascimo, con la nascita di regimi illiberali in tutta Europa (spero non si ripeti ora quello che sta succedendo ora..spero).
2) Il Palio è fatto dai contradaioli. Dovranno prendere ferie,se le hanno, comunque è una spesa per le famiglie in un periodo economico non brillantissimo.
3) Il Palio Straordinario ad ottobre? Addirittura a novembre?? Ci sarà un motivo se il Palio Straordinario è stato corso sempre a maggio o a settembre? Forse le giornate sono sempre miti e abbastanza lunghe rispetto all’autunno inoltrato?
4) I costi. Mi meraviglio che la precedente amministrazione sia stata indicata come quella che non ha risanato i conti…allora i soldi ci sono! Secondo sunto.biz servono 500mila euro.
Concludo che secondo me l’amministrazione odierna invece di seguire la vituperata moda, che da almeno 4 anni ha permeato la ns società, di lanciare eventi (si, lo so direte è stata su proposta di Assoarma, la prossima volta proporrò il Palio io e la mia associazione a questo punto) che colpiscono la pancia e non la testa. Li consigli inoltre di adoperarsi nel portare a termine le iniziative della precedente amministrazione che stanno aspettando, senza un motivo e di proporre qualcosa anche per ravvivare il periodo autunnale che è deficitario di turisti
Distinti saluti e buona giornata a tutti noi.
Last.2 del regolamento parla di iniziativa “tempestiva”. Pertanto, Letta oggi l’intervista del sindaco che ha evidenziato la mancanza di tempo,la giunta ben poteva dichiarare la richiesta inammissibile in quanto intempestiva. Invece l’hanno accettata ed ora scaricano la responsabilita sulla gente che deve votare. Facile così eh
Evito, altri sono più ferrati di me, di entrare in merito alla sorprendente modalità di proposizione del Palio straordinario. Concordo comunque con Raffaele, e lo cito, che la “motivazione in sé e per sé, sarebbe più che legittima, e – detto tra noi – molto più credibile di tante altre recenti, da un punto di vista storico e culturale in senso lato”.
Credo che studiare la storia non sia salire su un pulpito e pontificae su ciò che è buono e ciò che non lo è, antico retaggio cattolico, ma più modestamente cercare di capire perché sono avvenuti i fatti (Weber). Ognuno, poi, si farà un’opinione da sé. I libri come quelli di Lorenzo Del Boca, ad esempio, sono da evitare. Mettono in fila tutto ciò che conferma il convincimento dell’autore, e sotto il tappeto quello che non lo avvalora.
Guardiamo le cose dal punto di vista militare. Le stragi e le devastazioni ci furono (eccome se ci furono), ma volerle leggere con gli occhi di oggi non ci porta lontano.
Anzitutto chiariamo che il modello di condotta del comando supremo italiano non fu certo dissimile da quello degli altri eserciti. Vorrei ricordare che l’intervento fu deciso dal potere politico e non da quello militare (Cadorna era tenuto al corrente solo per lo stretto necessario).
Inoltre, nel 1914-1915 c’era uno sbilanciamento di potenza a favore delle armi difensive (cannoni, mitragliatrici); quelle offensive (Quindi: uomini con fucile che avanzano, petto al nemico, contro le trincee avversarie. Risultati prevedibili, e comunque successi limitati e pagati a caro prezzo. Aereo, carro armato e tattiche di infiltrazione di reparti ben addestrati (anziché attacchi massicci di fanteria) si svilupparono solo durante la guerra.
Di offensive che si rivelarono inefficaci e sanguinose e catastrofiche come molte (non tutte) sull’Isonzo ne possiamo fare una lista lunga un giorno (Francia: battaglia delle frontiere, 1914 – Germania – Verdun, 1916 – Regno Unito, Somme, 1916 ecc.). Allo stesso modo di sconfitte catastrofiche come Caporetto, o quasi (Austria-Ungheria, Galizia, 1914, dai Russi – Francia, estate 1914, costretta a ritirarsi fin quasi a Parigi – Regno Unito, estate 1918, dai tedeschi che applicano gli stessi principi tattici utlizzati con successo a Caporetto ecc.).
Vorrei chiarire che non sto giustificando queste vicende, ma solo chiarendo come ragionavano chi le ordinava. Tutti i comandanti supremi del primo periodo (Cadorna, Joffre, Conrad ecc.) erano abbastanza anziani e si erano formati studiando le campagne napoleoniche: si ritrovarono impreparati culturalmente a dirigere una grande guerra industriale, con armi da fuoco micidiali, sottovalutando, o non cogliendo a pieno, gli insegnamenti della guerra russo-giapponese. E, questo va detto, in particolare per Cadorna, sottovalutando gravemente anche le sofferenze del cittadino-soldato e pensando di tenerlo a bada principalmente con la disciplina e il duro codice militare penale.
I comandanti del secondo periodo, come Diaz, furono più attenti nella gestione degli uomini. Uomini, che, ricordiamolo, erano ben diversi da come siamo noi oggi. Per non andar lontano, i miei bisnonni mezzadri non avevano né il bagno in casa, né il riscaldamento (solo la stufa in cucina) e purtroppo erano ben abituati a schiantarsi di fatica tutti o quasi i santi giorni. I braccianti padani e del sud stavano anche peggio, perché a differenza dei nostri, non sempre avevano da mangiare.
Scusate la lunghezza, ma ho solo cercato di chiarire qualche elemento che non sempre viene correttamente valutato. Poi … dirò qualche altra cosa.
Caro Gabriele,
intervento certo lungo ma arricchente, il tuo, come peraltro anche altri di oggi e di ieri (che ce ne sarebbero stati a frotte, nessun dubbio: ma, soprattutto negli ultimi tempi, non c’è bisogno di scomodare il Palio per riceverne tanti, cosa incoraggiante da sottolineare); aspettiamo a gloria la seconda puntata, visto che da ieri tutti a Siena sono diventati esperti di Grande guerra, no?
A proposito, riferito al Costantino di cui sopra: mai usato ovviamente l’espressione “popolo bue”, ci mancherebbe; permettimi però di dire che i senesi – come i fiorentini, i livornesi ed i massesi – purtroppo di Grande guerra sanno davvero ben poco. Per quello che riguarda lo scrivente e gente come Gabriele Maccianti (cito due che intervengono sul blog), potere diffondere un po’ del non poco che sanno dell’argomento è dunque un onore (perché bisogno ce n’è): niente di più, niente di meno.
Comunque, basta parlare di Palio: ieri sera è intervenuto Uolter Veltroni alla Festa nazionale del Pd (facendo guadagnare voti ai pentastellati ed ai salviniani); il fatto che la “sinistra” sia ferma a figure come lui, questo è il dramma che stiamo vivendo oggi, un secolo dopo la Grande guerra…
L’eretico
Eheh! Non ho capito cosa c’entri la nota politica col Palio…mi va fuori tema!
Io credo che sia stato presente in quanto fondatore, non certo per ricandidarsi. Qualcosa si riformerà.
Sicuramente il panorama politico è tutt’ora in cambiamento.La fine della Lega( vicenda dei 48 milioni) sarà auspicata dagli stessi leghisti per tagliare col passato e fare un partito unico conservator-populista. E i liberali che fine faranno? Vedremo.
Di Del Boca c’è anche il libro “Il sangue dei terroni” in cui c’è la tesi (e numeri) che la maggior parte delle vittime di guerra provengano dalle regioni del sud.
Ma è anche vero che nelle zone industrializzate non furono in tanti quelli che sviarono la leva, essendo, in molti casi, sostituiti dalle donne nelle fabbriche, comprese quelle belliche.
Un libro che ci accomuna è sicuramente “Un anno sull’altipiano” di Emilio Lussu…. lì la follia di certi comandi si tocca veramente con mano.
Per stare ai ricordi, dato che la proposta di Palio ha mosso un dibattito storico – culturale, c’è un mezzadro del Chianti, Annibale, mio zio, classe 1896, che per sopravvivere nella gavetta metteva ciò che gli scappava da dietro e rimangiava e c’è un altro episodio, che gli faceva più male.
Un edificio a due piani, sotto paglia e sporcizia dove stavano i soldati, sopra, con il solaio a metà, gli ufficiali che si cuocevano uova al tegamino.
Inzuppavano nell’olio una minuscola midolla di pane e la gettavano di sotto, alla truppa, per vedere uomini che si accapigliavano fra loro pur di prenderla.
Eretico,mi stupisci e mi deludi,sei propio sicuro che il popolo bue poco sappia della grande guerra?via….
Lasciamo stare la Storia e analizzaiamo la richiesta da altro punto di vista ,per es.dal digiuno di vittorie paliesche di qualche Contrada ben rappresentata nei posti di comando..
E non è la prima volta che ciò accade,chi c’era nel 2000 nella poltrona oggi del De Mossi? ri-via…siamo seri!
Oh Manunta
però a Barabba andò meglio che al Nazareno…
Certo che fu un massacro, giusti gli episodi che citi, ma con il Palio non c’entrano niente.
Con la “carriera straordinaria” dedicata alla Grande guerra, tutti a pensare ai caduti e a leggere Lussu, Remarque, Celine, Chevalier o Del Boca? Sei sicuro?
Secondo me tutti a leggere le monte e a pensare giustamente alla “mossa”. E allora chi ricordiamo?
Siamo di fronte a un cocktail indigeribile, ispirato da uno “strano nazionalismo patriottardo”, come ha detto il Pagliantini…
Una giunta seria, autorevo,è ed indipendente avrebbe rigettato la richiesta ,o procrastinato x evidente intempistivita’!
Decreti di urgenza ce n’erano in quantità elencati in campagna elettorale!
Ma l’occasione di acquisto di consensi era ghiotta!
Sarebbe meglio che pensassero a rilanciare la città sul piano culturale, economico, sociale, lavorativo…magari leggendo le proposte di illuminati, non scherzo, ospiti di questo blog è del suo amministratore, invece di dar seguito alle derive di bolliti in salsa nostrana( T. e B.) o cinguettii fiorentini….a buon intenditor..!
La città di Siena ha già dedicato un Palio alla Grande guerra.
Se il web non inganna si tratta del Palio del 16 agosto 1968 per il 50esimo anniversario della battaglia di Vittorio Veneto (26 ottobre-4 novembre 1918) che pose fine alla prima guerra mondiale con la disfatta degli austro-ungarici.
Tutti i Palii straordinari del dopoguerra sono stati corsi tra fine maggio e fine settembre, mai in ottobre.
Ad occhio non sembra una cosa seria.. richiesta tardiva nella tempistica e su un evento a cui è stato già stato dedicato un Drappellone, con tanto di tricolore e cannone avvolti in cupi colori…
Mencaroniii??? 16 agosto 1968? appunto dedicato, e non straordinario,
50 anni e non un secolo.
Aggiungo , chiamata alle 15 .30 e niente rischio buio.
Ma comunque e’ roba vostra fate voi, il punto semmai e’, fate voi? o fanno i priori?
L opportunita’ della ricorrenza ,mi sembra piu importante di altri pali
straordinari tipo 2000 , o ricorrenza pluricentenaria della nascita di di nota santa donna , e pari a quello per il centenario unita d italia, visto che molti considerano la I guerra mondiale laIV guerra di indipendenza, e visto che si tratta non di un anniversario di vittoria, ma della commemorazione del piu’ grosso massacro di cittadini
soldati mai avvenuto in italia. per non parlare delle conseguenze politiche
che si porto’ dietro.
Ps vedo nero , cosa c’ entrano i turisti? Davvero pensate di continuare ad attrarre i turisti solo col palio? Per i turisti fate seri programmi di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale,e li avrete in tutto l anno( come a firenze) a lasciarvi i dindini che ora non piovon piu dal cielo anzi dal monte.
Ma….. fate voi .
Ti leggessero, o Manunta, anche assessori e sindaco…io a volte mi c’ arrabbiò, ma ti stimo e cerco di migliorarmi co fontandomi co le tue idee, sempre più spesso condivisibili.
Ma i testoni di palazzo? Riusciranno u giorno a togliersi i fili da mani, piedi e bocca?
Il Palio a novembre? Ma veramente il primo di aprile è già pasato ed il prossimo è ancora lontano. L’Assoarma doveva fare la proposta prima dell’estate e (forse) la cosa passava. Il 4 novembre non è nemmeno più festa nazionale. E poi per assurdo la proposta passasse basterebbe una giornata di pioggia novembrina per mettere tutti in difficoltà, anche se tornasse il sole i tempi per asciugare la pista sarebbero lunghi ed intanto arriva un’altra giornata di pioggia e risiamo daccapo. I costi poi non ne parliamo, il bilancio comunale non ha una buona salute già ora figuriamoci con un Palio da sostenere. La sicurezza poi dove la mettiamo? Altri costi. Ed infine le prove alle 16,30? Il Corteo Storico alle 14,30, tra la provaccia e la preparazione precedente (benedizione del cavallo, sbandierate varie) neanche il tempo di finire di mangiare. Tutti in Piazza col boccone in bocca. E la mossa che si fa con luci? Basta anche un piccolo ritardo e si corre al buio e al freddo. Ma fatemi il piacere, il palio a novembre è un’autentica caz..volata. Prima la colpevole l’Assoarma, ci doveva pensare prima, il Sindaco, nuovo Ponzio Pilato, ha scaricato la questione al Magistrato e Contrade. Penso che quest’ultime avranno sicuramente il buon senso di bocciare la proposta; è troppo evidente l’assurdità della stessa. Ancora non ho sentito (e spero che non avvenga)che ci sia qualcuno favorevole perché l’evento porterà un po’ di turisti a Siena. Ce li vedo auto, autobus, treni stracarichi di turisti, tutti con ancora le ferie da fare, pronti ad affrontare il mite (sig) clima autunnale per venire a Siena. Basta non vado oltre: se fosse stato il primo di aprile ci avrei una bella risata, notizia adatta alla data, ma sentire ora certe cose mi sprofonda nel più pieno sconforto, povera Siena.
Ma l i dea di fare questa delibera per eventualmente scaricare sulle contrade la responsabilita’ del no … e’ del Sindaco Bellandi??
Quello che mi fa rabbia é che l’asso arma la proposta l’ha fattA prima verbale; poi i cervelloni di palazzo ci hanno studiato una settimana x verificarne la fattibilità( in segrete stanze), infine, deliberato che si poteva fare, si sono fatti mandare la richiesta scritta( e promettere qualche dindino da roma/firenze).
Il tutto alla faccia della trasparenza, del cambio di passo politico.
Ci sarebbe anche un drappellone pronto!!!
La cosa buffa è che a sapere della questione erano un Po i troppi…
Ritornando sull’argomento Palio Straordinario, è ormai troppo tardi per la stagione e i tempi palieschi. Se l’Assoarma volesse commemorare degnamente l’anniversario del centenario della vittoria della guerra 1915-18, potrebbe proporre al Comune ed alle Contrade di effettuare il 4 Novembre una cerimonia pubblica con discorso delle Autorità e Associazioni cittadine ponendo alla fine una corona, o una targa commemorativa, davanti alla fontana posta al centro del Parco della Rimembranza. Questo Parco, sotto la Fortezza, è costituito da tanti alberi quanti senesi sono morti nella Prima Guerra Mondiale. Sarebbe una bella cerimonia e molto più attinente all’occasione. I nostri morti senesi sarebbero commemorati con molto più rispetto. Molto meglio che effettuare una corsa, fuori tempo massimo, che i senesi seguiranno più per vedere di vincere o far perdere la rivale in Campo anziché pensare ai nostri morti. Spenderemmo di meno e otterremmo un migliore risultato.
Riprendo il filo dell’intervento precedente.
Ri-premetto che ritengo l’effettuazione di un Palio straordinario un azzardo rischioso, soprattutto per i tanti ineludibili aspetti tecnici che non collimano con l’effettuazione di una carriera in ottobre. Punto. Detto questo trovo interessanti, ma anche un po’ opinabili alcune prese di posizione.
E’ più che comprensibile che il collasso dello stato liberale – e tutto quello che ne seguì, influenzi, a ritroso, la lettura degli anni 1915-18 e non agevoli la lucida lettura di quei drammatici eventi. (Bisognerebbe anche parlare delle varie egemonie culturali succedutesi in Italia, ma questo lo faremo un’altra volta). Alziamo lo sguardo. Piaccia o meno il progresso tecnologico (trasporti, medicina, ecc.) di cui tutti oggi sfruttiamo i benefici è in una buona parte frutto anche degli investimenti a scopo bellico effettuati dalle nazioni nella Grande Guerra e nella successiva guerra mondiale. La storia dell’emancipazione femminile è legata a filo doppio con la grande guerra. L’alfabetizzazione degli italiani pure. E si potrebbe continuare a lungo.
Non sto dicendo che fare le guerre fa bene, ci mancherebbe. Però questa sgradevoli ambiguità tra benefici e distruzioni bisognerà vivaddio pur segnalarla. Kubrick riuscì a sintetizzarla in pochi secondi in 2001. Ricordate? L’ominide – vado a memoria, spero di non invertire qualche fotogramma – comprende (dopo la prima apparizione del monolite) che il femore di quello scheletro può essere utilizzato come un’arma. Grazie a questa, conquista il suo gruppo il piccolo laghetto necessario per la sopravvivenza, scacciando un’altra comunità. Poi abbatte un erbivoro di grandi dimensioni. Il femore-arma, brandito in aria, grazie al montaggio, si trasforma in un’astronave che orbita nello spazio. Kubrick ci dice che c’è un nesso, ahimé, tra la violenza e il progresso. Speriamo che il futuro ci regali un futuro di progresso senza guerre. Ma dobbiamo anche essere consci di ciò che siamo, e di come siamo arrivati oggi al benessere di cui godiamo. Anche per ciò che ora ci piace meno e vorremmo nascondere sotto il tappeto. La degenerazione del politicamente corretto ci sta facendo diventare degli ipocriti. Detto questo, lunga vita a questi decenni senza guerre.
Si si il femore di zebra ,e l astronave di kubrick ,ma scusa, caro Maccianti,” orizzonti di gloria” di kubrick te lo sei perso?
Li mi sembra che invece di alludere come tu proponi per 2001, il nostro abbia parlato forte chiaro e senza uso di metafore la stessa lingua di lussu. e di remarque
Non ti pare? o sei partito da arancia meccanica in poi?
Sugli eventuali effetti educativi e sull’opportunità che il palio rappresenterebbe per una riflessione sulla Grande Guerra condivido in pieno ciò che lucidamente scrive Pino Mencaroni.Da non sostenitore della passata Giunta e neanche di questa, ma da lettore fedele dell’Eretico, provo pietas per le condizioni nelle quali si trova a vivere ed eventualmente a scrivere. Il mio consiglio è che si stacchi dalla figura del compagno d’armi (cit. da Mario Ascheri) e valuti la Giunta. Se così facesse, ne uscirebbe uno dei suoi famosi pezzi graffianti e crudelmente veri. Anche il tuo tentativo, Eretico, di spostare la discussione su Veltroni non ti fa giustizia. Siamo di fronte a una giunta che approva un atto importante e sacro come un Palio straordinario ma il Sindaco, solo dopo 24 ore, afferma che non ci sono i tempi tecnici!! Cioè le contrade, oltre a fornire steward gratuiti, devono anche sopperire all’impossibilita’ di una giunta a dire no, grazie? Ma se tutto questo fosse successo solo pochi mesi fa? Avrei letto il miglior Eretico. Ecco questo è ciò che vorrei, che qualcuno rimanesse coscienza critica di questa città. Sempre che lo sia mai stato perché la produzione di un artista si giudica nella sua complessa interezza come insegnava il buon Miccichè.
Caro Luca,
se questa proposta di Palio straordinario l’avesse accettata la Giunta Valentini, avrei detto/scritto che l’idea del centenario è più che valida (come già bloggato, molto più del Giubileo, per dirne una), ma i tempi tecnico/logistici mi sembrano ben superati (come messo in evidenza da più di un lettore, in modo corretto): cioè esattamente ciò che si è scritto venerdì pomeriggio.
Sull’operato della Giunta, in parte ti do ragione: c’è meno “graffio” del passato (ma sempre più di quanto tu ne possa trovare sulla carta stampata, il che dovrebbe fare riflettere tutti, credimi). Resto ancora un pochino in stand by, perché il cambiamento è grosso (può essere anche in peggio, ci mancherebbe); le cose da criticare, comunque, si scrivono, tranquillo: per esempio, che se si è accettata la proposta di Assoarma, poi non la si dovrebbe ritenere non fattibile il giorno dopo (Nazione di ieri).
Su Veltroni (anche rispondendo a Simone): mi stupisco che non abbiate compreso che era un sincero grido di dolore, causato dal fatto che, finché gente come lui avrà palcoscenici così prestigiosi dai quali discettare (non parliamo del Virgilio fiorentino), la Lega – nuova o vecchia che sia – è destinata a crescere. Cosa che non mi esalta in alcun modo, per dirla tutta…
Buona (laicissima, financo paganeggiante) domenica a tutti, l’eretico
Importante bene, ma sul “sacro” oi oi nini, la butti sulle
cose sacre? Fai il serio, ammesso che natura te lo consenta.
E’ proprio il mettere il palio al centro della vostra escatologia,
come appunto fosse cosa sacra, che dovreste dismettere, sacro semmai
dovreste considerare l interesse vero della citta’.
Col gaudioso groviglio la sacra trimurti delle bestie vaccine
era composta in ordine da, palio robur mensana.
E l’ interesse della citta’ lo lasciavate in mano a lor signori,
alla gente grassa, che di voi grasse risate si faceva.
Guarda questo articolo ad esempio, gente mai sentita prima ,o latitante
da mesi sul blog, che mai su’ temi culturali ha postato, che si butta
a pesce sulla tastiera, per palieggiare, con accenni alla sacralita’,
ma sete da ricovero in massa?
Ragion avea il Lorena quando al posto di edificare il novo manicomio
consiglio’ semplicemente di serrarvi dentro l usci delle mura?
Spero che le idee propositive sullo sviluppo della citta’ ,in futuro
possano eguagliare il profluvio di interventi palieschi di questi
giorni.
Spero che presidesse professori e cittadini ,in futuro abbiano a
manifestare altro che non interessi paliescheggianti.
Dalla zolla saluti alla dotta gens senesotarum dal noto vangatore e scapatore di lombrichi, metafora e realta’.
Palio si Palio no. Va bene che ognuno ragioni secondo il proprio criterio da noia chi la mete in politica. Ce ne sono tanti. Leggendo in qua e la si capisce bene chi vuole e chi non vuole questo Palio. Quelli che hanno perso le elezioni a Siena (se Dio vuole)dicono decisamente no gli si. Pochi sono quelli che dicono “no” e non sono tra i perdenti.
Gli spunti maggiori che citano quelli del no (come detto quelli che hanno perso) sono:
– le motivazioni che determinerebbero la corsa di questo Palio ovvero la fine della prima guerra, attenti non dicono la fine ma citano la guerra come se il Palio osannasse la guerra. Ridicoli. Non sanno che sono stati corsi altri Palii per motivi analoghi post seconda guerra mondiale che di seguito riepilogo:
2 luglio 1948 Al centenario Prima Guerra d’Indipendenza
2 luglio 1955 Al 5° centenario della Guerra di Siena
4 settembre 1960 All’8° centenario della vittoria di Montaperti
16 agosto 1968 Al 50° anniversario di Vittorio Veneto
2 luglio 2010 Al 750° anniversario della battaglia di Montaperti.
– Costi esosi per le casse comunali. Premesso che ogni Palio costa al comune circa €250.000 e non €500.000 come scrive Sunto, considerato quanto rientra dai palcaioli per il suolo pubblico il Palio costa circa quanto ha speso il valentini per il concerto della zilli, quindi informarsi prima di chiaccherare.
– i tempi. I tempi li ha scanditi Sunto laddove emerge che si potrebbe arrivare al 13 ottobre, data che a me non sembra impossibile, tutt’altro.
Poi ripeto dire si o no è soggettivo ma smettiamola di ragionare secondo il pensiero politico. Capisco che i pdioti ci sformino sul fare un Palio Straordinario (COSA CHE IL NON SENENSE VALENTINI NEMMENO SOGNAVA)e produce invidia (mi fermo per non dire peggio). Datevi pace per i prossini 4 anni e 10 mesi starete a guardare e se faranno bene (per vs disgrazia) si raddoppia. Non abbiate tema…Potrei citare altri spunti ma mi fermo qui.
Mi pare che, accecato dalla partigianeria, abbia scritto una vera corbelleria. I sì ed i no al Palio straordinario sono assolutamente trasversali, in parte legati alla politica ma soprattutto come al solito alla voglia di portarsi un Drappellone in contrada o al desiderio di chi è sazio o soddisfatto di evitare possibili purghe. La cultura, le motivazioni, l’eccezionalità, invece non hanno veramente niente a che fare con la proposta dell’evento che dovrebbe segnare l’originale punto di svolta della nuova amministrazione cittadina. Quelle che trovo vagamente disgustose invece sono le modalità carbonare (o massoniche, per dirla alla Manunta) con le quali si è arrivati alla votazione della delibera. Il Palio è un patrimonio della città e non di Assoarma, nè delle giunte comunali, che anche se insediatesi sbandierando un coinvolgimento dei cittadini molto maggiore rispetto al passato, comunque passano. Un dibattito pubblico su proposta, motivazioni ed orientamenti al riguardo avrebbe segnato un cambio di passo nella gestione di Siena. Anche in questo caso fatico a vedere delle novità, sicurmente è cambiato chi ci governa, ma tristemente i modi mi sembrano sempre gli stessi.
Oh Manunta,
penso che la benemerita Assoarma lo sapesse da sempre, basta saper contare, che quest’anno ricorreva il Centenario della Grande guerra oppure dobbiamo pensare che ne siano accorti solo il 23 di agosto, quando hanno presentato la richiesta per fare uno Palio straordinario dedicato al Centenario? Il tutto dopo due Palii corsi, orfani di dedica, su uno dei due avrebbero potuto chiedere di dedicarlo al Centenario…e con un certo ottimismo.. dato che il Palio dell’agosto 68 era stato dedicato al Cinquantenario..insomma e c’era modo e tempo, non ad agosto, per chiedere perfino uno straordinario…
Per cui caro Manunta, questa richiesta a babbo morto, mi sembra che c’entri poco con il Centenario, magari la Grande guerra è la scusa che cade a pennello per chi smania per correre, più che legittimo, ma con il ricordo massacro non c’entra proprio niente.. se si vuole si può sempre correre..ma i morti lasciamoli in pace
Ciao Raffaele,
la motivazione per il Palio straordinario è senza dubbio significativa.
Lo attesta l’interesse di molte Contrade che hanno prodotto ,durante questi anni, studi e ricerche finalizzate a ricostruire il periodo bellico attraverso la memoria dei propri caduti e non solo. Spesso la ricerca è partita dal monumento ai caduti presente negli oratori ed è arrivata ad analizzare il comportamento delle Contrade nei confronti dei soldati al fronte e le varie iniziative di solidarietà messe in atto a favore anche dei familiari rimasti a piangere i propri caduti.
Questo per dire che un Palio straordinario sarebbe stato, a mio avviso, perfettamente in linea con la sensibilità e l’attenzione, prive di toni trionfalistici, che le Contrade hanno avuto su questo tema .
A testimonianza di questo fiorire di iniziative rimangono alcune belle pubblicazioni e serate nei rispettivi musei e società vissute con il giusto rapporto fra intimità e celebrazione.
Quello che lascia perplessi è la modalità con la quale il meccanismo dell’attuazione del Palio straordinario è stato messo in moto dall’amministrazione comunale .
Per quanto mi ricordi i Palii straordinari sono sempre stati preannunciati con largo anticipo.
Questo perché al di là della bellezza del Palio e della voglia di Palio che anima noi senesi, l’effettuazione di un Palio e l’eventuale partecipazione richiede una qualche programmazione
Infatti, anche se poi è la sorte che decide, molte sono le problematiche che riguardano le Contrade stesse. Alla fine noi contradaioli spesso decidiamo in barba alla motivazione ma tenendo conto della nostra sete di Palio, della nostra partecipazione ai Palii dell’anno successivo( e quindi pesano anche eventuali squalifiche in corso nella valutazione) e sulla base della rivale.
Alcuni dei problemi sono di natura economica: la partecipazione ad un Palio costa e molte Contrade a questo punto della stagione hanno già chiuso il bilancio paliesco, non conoscendo questa eventualità.
Le problematiche economiche riguardano anche le famiglie dei contradaioli. Partecipare agli eventi collegati al Palio costa, pur con la grande attenzione che viene fatta dalle Contrade per favorire la socialità
Alcune perplessità nascono anche dal periodo. Fare un palio in ottobre è oltremodo rischioso da un punto di vista meteorologico. Non mi sembra che la superficie , il tufo, sulla quale i cavalli corrono abbia margini per sopportare piogge ripetute come spesso l’autunno ci offre .
Strano poi che la giunta abbia approvato la proposta e che il 1 settembre il sindaco faccia trapelare che non ci sono i tempi tecnici. Non mi pongo il problema delle spese che il Comune deve sostenere perché, se la giunta ha approvato vuol dire che i soldi ci sono ma, ancor più strano invece è che il Magistrato delle Contrade abbia appreso la notizia come l’ho appresa io comune cittadino. Normalmente queste cose si condividono anche perché la bellezza del sistema Contrade è che insieme, quando fra esse e con esse c’è condivisione, possono fare qualunque cosa.
Mancando la condivisione si creano imbarazzi e rigidità che non giovano a nessuno.
Quello che fanno le Contrade ed il Comune a Siena sia che si tratti di Palio che di vita quotidiana, ha necessità di un dialogo ed un confronto continui pur rafforzando legittimamente il proprio ruolo in questa dialettica . Credo infine che la tardiva presentazione della proposta, 23 agosto, avrebbe dovuto far respingere la proposta dalla giunta .
Concludo dicendo che, a mio avviso, si è sprecata una bella occasione che il mondo contradaiolo meritava di vivere meglio e che, stante ciò che ho detto all’inizio del mio intervento, non era assolutamente calata dall’alto.
Essa toccava le corde dell’animo dei contradaioli e ad essa potevano essere agganciati tanti eventi a carattere cittadino e non solo che senza dubbio ci avrebbero arricchito
Magari poi lo faremo.
Mi verrebbe però di dire che “la gatta frettolosa fece i gattini ciechi”.
Un saluto
Caro Fabio,
concordo praticamente in tutto, dando atto al Bruco, tra l’altro, di avere prodotto molto (e molto più di altre consorelle: basta con l’appiattimento del politicamente corretto in salsa contradaiola) sul versante della memoria storica contradaiola, che è, poi, cittadina.
L’eretico
Oltre a segnalare l’ottimo spunto del Santo https://ilsantodisiena.com/2018/09/02/la-foto-del-palio-il-palio-straordinario/ mi chiedo se davvero la richiesta di Palio straordinario fosse già stata inoltrata alla precedente giunta e quindi per tempo, senza ricevere risposta.
Chi sa ci illumini.
Soltanto per curiosità eh …
Ho già commentato anche lì:
1. evidentemente Assoarmi preferisce mantenere le proprie richieste segrete, bastava un comunicato stampa per togliere i dubbi e ad aprire un dibattito pubblico sull’opportunità, invece qui siamo a ricostruzioni dietrologiche.
2. se Valentini avesse proposto in campagna elettorale un palio straordinario, sarebbe stato ricoperto di sterco da tutti, in primis dai bloggers (come sistematicamente fatto per tutto il mandato, poi si può anche scrivere che i “se” non fanno parte del proprio vocabolario, come ha fatto il Santo, ma a volte un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe)
3. le insinuazioni lasciano il tempo che trovano, a me di Valentini non me ne può fregare di meno, ma scaricare sulla giunta precedente la responsabilità della gestione surreale delle modalità di proposizione del palio straordinario è francamente incredibile.
4. Suggerisco la mia via d’uscita, che propongano un Palio straordinario per il centenario del trattato di Versailles il prossimo anno, così ci sarà tempo per organizzare eventi sulla grande guerra e sulla piccola pace senza prenderci palesemente in giro
Sinceramente non capisco e non condivido il punto n. 2
I tempi ci sarebbero stati e come detto da molti, compreso l’Eretico ed indegnamente il sottoscritto, la ricorrenza non è di poco conto.
Forse senza sforzi aggiuntivi si sarebbe potuto dedicare alla grande guerra ed ai suoi morti almeno il palio di agosto …
Sono perfettamente d’accordo che le illazioni e le congetture (tutte comprese quelle formulate in questa replica) lasciano il tempo che trovano.
Per questo mi piacerebbe capire cosa in realtà è accaduto e se è accaduto da chi ne sa qualcosa. Tutto qui.
Ribadisco per mera curiosità e senza polemiche.
io penso che fare un Palio straordinario non sia un grosso problema, per l’organizzazione l’Amministrazione comunale ha una macchina ben oliata e quindi nessun problema, per il costo invece sarà tranquillamente ammortizzato dai 40 milioni promessi dal governatore Rossi….
…Stanziati dalla Regione proprio per fare un palio straordinario, anzi per farne uno all’anno
Tutti i commenti, favorevoli o meno al Palio straordinario, sono l’evidenza della strada grigia che ha preso la dialettica attuale, sono la ripetizione triste e scontata di ruoli, posizioni, fobie, ecc …
Considerati i corsi e ricorsi della storia e dell’arte mi verrebbe da auspicare una nuova era metafisica dove non valga solo il ragionamento (ritenuto) razionale ma vi sia spazio per lo “strano”, il “diverso”, l’ “inatteso”, il “dada”, lo “za-bum”, il “nuovo” tutto da scoprire e poi valutare. Poi
Difficile a spiegare quindi ancor più a comprendere, oltretutto con tutta quella carica di sapiente arroganza che trasuda (anzi, un neologismo: trasunta) da alcuni affezionati del blog.
Dimenticavo:sono favorevole al Palio straordinario proprio perchè vorrei vedere a Novembre il Campo pieno di Senesi (magari col cappotto), cavalli e fantini, un drappellone che viene spinto verso la chiesa che sarà scelta, magari con un nuvolone che incombe ed un’inattesa zizzola … Ed ovviamente anche per provocazione alla lunga lista di ragionamenti che si sono succeduti sul blog ….
Tranquilli, ho passato anni solamente a leggere e continuerò a farlo
dada umpa dada umpa dada umpaaaaa
siamo qui,siamo ritornate in italy
trasuntiamo noi perche
c aspettiamo novita’
e vogliamo il dada umpa dada umpa
dadaummm za bum!!!
https://m.youtube.com/watch?v=8P3xx1nT4eo
vai caro kessler provenzano col dada umpa, due madonne sul drappellone ,e lo strano e’ servito,
il diverso l oltre ,il di piu’,l inatteso .,la contaminazioneeee,
ps. provenzano, se vuoi il numero del cioni dei servizi
psichiatrici avvertimi. Ti da’ il dada con lo za bum
che miscbiati fan di pium, e poi vedrai tante cosine strane diverse nuove e non trasunte . tante tante tante.
Come volevasi dimostrare … è molto difficile togliersi l’unto dalle dita figurarsi dall’intera mano
La saluto a tempi migliori, quando non mancherò di ricordarglielo; comunque non mi meraviglierebbe se una visita ai servizi sociali l’avessero già consigliata a lei …
Concludo il mio, non richiesto, pensiero sul palio straordinario
Penso che x la ricorrenza proposta sarebbe stato più opportuna una solenne commemorazione in onore ai caduti e in ricordo di quanti, politici e miliari, hanno sacrificato genti e famiglie x la loro sete di potere e delirio psichico.
Suggerisco a tutti, ma soprattutto ai favorevoli non quattrogiornisti, di leggere il libro ( o almeno guardare il film) uomini contro, x avere idea di cosa fu, per l’Italia, la 1 guerra mondiale.
scusa stefanino , ma uomini contro di rosi ,non e’ liberamente tratto da
un anno sull altipiano di lussu?
Magari in libreria se chiedi uomini contro …. ridacchiano
Senti se passi di libreria a comprare” un anno sull altipiano ”
che mi pare tu consigli ,ma forse non hai letto , gia’ che sei li, einaudi tascabili
“Marcia su roma e dintorni “, sempre del 4 volte decorato capitano del 151 regg. brigata
sassari, scusa ma per me Lussu e’ sacro, visto che invece di scappare in russia alla togliatti ,o ritirarsi sull aventino, rimase in parlamento
sopravvisse ad una feroce manganellatura
e con la pistola d ordinanza , sparo’ in testa al primo fascista di una squadra che tentava di linciarlo appena gli varcarono l uscio di casa.
Il resto degli eroi in camicia nera ovviamente si dileguarono ,e Lussu usci’ di casa solo dopo l arrivo del questore di cagliari.
Onore a Lussu ,azionista(partito d azione) come Lanciotto Ballerini , medaglia d oro e mitragliatore di camice nere e carabinieri sui monti della calvana.
140 dei qualiil 4/1/44 circondarono il casolare di valibona ,dove 17 partigiani dormivano, , morirono Lanciotto un sardo e un russo,Cinque furono poi catturati gli altri 9 riuscirono a sganciarsi, era una formazione autonoma con ex prigionieri ,scozzesi ,yugoslavi,e russi , ai funerali a campi bisenzio , nonostante le minacce ,tutto il paese segui’la salma portata a spalla. e al cimitero eran presenti addirittura partigiani
in armi scesi dal monte morello
Vi metto un link ,per farvi capire prima che partigiano che omo era Lanciotto, la mitragliatrice che uso’ a valibona l aveva presa da un carrarmato delle camice nere assaltato con altri tre matti nella piana dell osmannoro. e in yugoslavia dove era stato con l esercito partiva la notte in bici per avvertire le popolazioni delle zone che il giorno dopo sarebbero state oggetto di rastrellamenti da parte del regio esercito.
http://campibisenzio.anpi.it/documenti-archivio-locale/la-battaglia-di-valibona-e-testimonianze/
Ballerini ,l ultima volta che ne ho parlato sul blog ,ricevetti una denuncia da un laudatore della repubblica sociale , sicche’ avverto tutti i compagnucoli boldrinati piscialletto, avviso:
chi mai mi desse di fascio , stia anonimo , che stavolta la denuncia se la dovessi prendere,la prendo per aggressione e lesioni.
Meno male almeno uno concorda con quanto da me detto in un precedente commento. Tante chiacchere e nulla veramente di concreto. Appoggio pertanto pienamente la commemorazione da fare sotto Fortezza al Parco della Rimembranza che venne costituito da tanti alberi tanti senesi morti nella guerra 1915-18. Magari con una targa commemorativa ad eterno ricordo. Si risparmia molti soldi e si festeggia più adeguatamente la triste ricorrenza.
Panem et cicenses… già detto?
Credo di si… ma, considerati i tempi, non guasta ripeterlo
inoltre credo che i circa 500.000 che costerebbe al Comune, sarebbero meglio spesi nella messa in sicurezza dell’area appena sequestrata e piena di rifiuti speciali ed amianto, visto che è anche a ridosso delle case. Poi potrà e dovrà rivalersi, ma intanto metta in sicurezza il sito e non pensi di risolverla con solo il sequestro.
cicenses che sono? cicercbie? o ceci?
pane e ceci?
Rocchino, se fai queste cappellate evita di dar lezioni di sintassi
ridicolo!!! snob e ridicolo, ovvero intellettuale sinistrorso.
poro te che compassione ….
Rinnovo la mia richiesta a chi può dare lumi sull’argomento e rinvio al mio precedente interevento.
Sarei curiosa di sapere, da non senese, come veniva affrontato dai senesi negli anni passati, rispetto a tutti i “ cacadubbi” attuali, l’argomento palio straordinario.
Uno storico, un ricercatore, un passionista ….si facciano avanti.
Grazie
Rispondo io a mio modo, da non senese cacadubbi (sempre simpatica). Siena deve parte della sua bellezza ma anche gran parte dei propri problemi a questa ostinata tendenza al guardare indietro. In tanti secoli di storia non eccessivamente gloriosa ma paliesca (è sempre bene ricordare che l’epopea è di fatto prosperata dopo il crollo della Repubblica , che prima c’era da sopravvivere e combattere sul serio) i monomaniaci potranno attingere a piene mani per ritrovare palii straordinari corsi in autunno o deliberati per circostanze eccezionali, commemorazioni importanti o motivi risibili. Ma anche Siena deve guardare avanti, senza rinnegare il passato e il presente, ma guardare avanti e nel 2018 correre un palio a scuole aperte è a mio parere una follia (che ne pensa l’eretico del passaggio contemporaneo di scuolabus e cavalli per le strade del centro per dirne soltanto una?). È una follia stravolgere le attività di una città, senza programmazione e proprio nel momento in cui si raggiunge il massimo degli impegni. È una follia demandare ai popoli delle contrade la scelta, proprio lì dove la passione per forza e per amore prevale sulla razionalità, rinunciando alla mediazione delle istutuzioni, che dovrebbero regolare invece di lavarsene pilatescamente le mani. È una follia scavare un ulteriore fossato tra i popoli delle contrade e chi contradaiolo non è (ne esistono molti anche tra i senesi purosangue) e si troverà a dover affrontare disagi straordinari. Ovviamente è tutto così folle che non ho dubbi, il Palio si finirà per correre, altrimenti Siena non sarebbe Siena.
Mi permetto di segnalare che, per chi proprio anelasse ad un palio straordinario a breve scadenza, nel 2019 ricorrerà il 700° anniversario dell’istituzione dell’Ordine degli Olivetani da parte di San Bernardo de’ Tolomei.
Ab Buzzanca t avrebbe detto: mi vien che ridere…….
Si cucina sempre e solo con quello che offre la dispensa.
Le contrade a Siena non le puoi ignorare o sperare che passino in secondo
piano.
Ma dalle contrade potrebbe anche partire un rinnovato senso civico di partecipazione attiva al risveglio culturale della citta’.
Sei come al solito alla lagna, tua caratteristica intrinseca ,e marchio
di fabbrica .
Ti lagni e non usi pragmatismo e senso pratico, sei come i borghesi napoletani che disprezzano e si vergognano dei lazzari.
Siena il trastullo paliesco ,lo ha messo al primo posto dopo la perdita
dell indipendenza, e in questo hai ragione.
Si riparta dunque dall indipendenza riconquistata(forse) dal passato (forse)sistema di governo e di controllo della citta’ pidinomassonico.
E si riparta usando proprio le contrade come fulcro e il popolo come leva.
La cosa puo’ essere attuata , basta volerlo, basta che il popolo lo voglia.
E che trovi un avvocato disposto a patrocinare la causa del popolo e della citta’………….cogli?
Se l attuale avvocato decidera’ in tal senso, e non si limitera’ a soddisfare la propria vanita’ assecondando amicizie equivoche e suggerimenti calati da’ fuori citta’…potrebbe anche avvenire cio’.
Il commento di AB mi sembra che abbia il suo perché. E Non mi pare metta in dubbio la realtà delle contrade. Ma se la rinascita cultirale della città deve partire dalle contrade… stiamo freschi. Se vorrà replicare – non dubito – lo faccia con una sintassi adatta al mezzo ed ai tempi, che le sue iperbole linguistiche son spesso un calcio nei coglioni alla lingua italiana e rendono la lettura pesante. Non è il Manzoni, si accetti.
L’11 settembre le assemblee voteranno. La data non è una delle migliori.
Tutto questo parlare di palio straordinario mi ha fatto sorgere uno dubbio….special ente dopo aver sentito le regioni del si dell’ottimo massoni.
Ma non sarà che qualcuno , coi palii, ci ricava qualche dindino? Guarda strano che so proprio quelli più dentro al giochino i più scatenati per volerlo fa’!
A pensar male si fa peccato…
Perfettamente d’accordo. Il Masoni l’ho visto anche oggi sul Canale 3 (il n. 12 del telecomando) parlare di date per l’estrazione, per la tratta, dei cavalli che potrebbero essere presi e via dicendo, come se il Palio Straordinario sia una certezza. Già pensa ai soldini che spera di ricavare con la pubblicità e sponsorizzazioni varie. Ma non ha fatto i conti con l’oste, il buon senso vincerà perché le assemblee nelle Contrade dell’11 prossimo sanciranno un “no” a grande maggioranza. Siamo alla fine dell’estate e sembra che anche il tempo cattivo di questi giorni faccia capire che si va verso la brutta stagione e quindi l’assurdità di disputare un palio straordinario fuori tempo orario e meteorologico.
solo per il fatto che non c’è più un sindaco del pd meriterebbe no uno ma 2 o 3 straordinari
Il Palio dovrebbe essere patrimonio di tutti. Mi ha molto colpito quando ieri ho sentito dire che chi ha votato per il sì è di destra e chi ha votato per il no è di sinistra.Siamo veramente arrivati a questo punto? La dichiarazione del Rosso e co poi divulgata,senza un contraddittorio, uscita il giorno della votazione è stata stampata e affissa per le vie secondarie di Siena da qualche buontempone a fini goliardici dalla contrada avversa. In che direzione stiamo andando? Forse si vaga fra tutti?