Verso il 10 giugno (V): De Mossi e Valentini (3 Ps ameni)
Eccoci dunque, tornati a Sienina, pronti a tuffarci in questo giugno caldissimo di amministrative incipienti (visto che il ballottaggio – lo diciamo per la dodicesima volta – è più che probabile); domenica si vota (dalle 7 alle 23), i candidati sono 9, con la più volte rimarcata (ed ancora priva di motivazioni ufficiali), clamorosissima, assenza dei pentastellati, primo Partito nazionale nonché adesso forza di governo, con il premierato del seguace di Padre Pio, che è esperto di stimmate ma non conosce Piersanti Mattarella.
Oggi scriviamo qualcosina dei due candidati intervistati per ultimi a Siena tv (la trasmissione è andata in onda martedì 29 maggio, ed è disponibile sul sito, ovviamente; non l’abbiamo potuta commentare prima per la succitata trasferta negli States): Luigi De Mossi e Valentini Bruno.
A corredo di questi cinque appuntamenti della rubrica “Verso il 10 giugno” – che oggi si conclude -, non resta che fare nostro l’opportuno appello di Sunto: comunque la si pensi, andate tutti a votare, domenica; senza dimenticare che c’è il voto disgiunto, per cui si può votare un candidato Sindaco, e poi orientare la propria preferenza su un candidato al Consiglio comunale altro. E i candidati – ormai lo si sa – non mancano di certo…
Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!
LUIGI DE MOSSI
Come detto nell’incipit dell’intervista, chi scrive ha un grandissimo debito di gratitudine e di riconoscenza nei confronti dell’avvocato Luigi De Mossi, da circa 10 anni proprio legale di fiducia: se il gestore di questo blog, ad oggi, non ha condanne penali sul groppone (nonostante una discreta vagonata di querele), il merito è tutto del Superavvocato; e si aggiunga un’altra cosa, che esula dal contesto prettamente personale, e che investe in modo generale l’agone politico della Siena attuale: il senso di gratitudine dovrebbe riguardare anche tutti i senesi perbene ed ansiosi di essere informati (non sempre le due categorie coincidono), perché se questo blog e qualche libercolo è potuto uscire, in questi 10 anni abbondanti, essi lo devono alla copertura legale che è stata assicurata dallo studio legale De Mossi: altrimenti – con tutto il rispetto per tutti i professionisti – i cittadini di Siena avrebbe letto solo il pensiero-unico, Mps oriented (negli anni del Groviglio omertoso), del tandem Nazione-Corriere di Siena (con Stefanino Bisi dominus assoluto, si ricordi il fatto).
Ciò detto, nessuno può nascondere che molti – quorum ego – si sarebbero aspettati uno schieramento differente, dal candidato a Sindaco Luigi De Mossi: molti avrebbero voluto/preferito una candidatura del tutto slegata dai Partiti (in questo caso, del centrodestra nazionale), senza alcun collegamento con Firenze o Roma, senza passeggiate o comizi dei massimi esponenti della trimurti Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia (pur concordando sul fatto che Donzelli e Mugnai, a livello regionale, hanno fatto, e per anni, una seria e concreta opposizione al sistema di potere piddino, a differenza dei verdiniani d’antan).
A questa obiezione, alla proposta di una candidatura del tutto civica che facesse appello solo alla società civile (con un civismo di drastica rottura, sganciato dai non pochi marpioni tutt’ora sfacciatamente a giro), alla soluzione alla Accorinti (Sindaco di Messina, clamoroso vincitore contro i potentati locali, dai Genovese in giù), Luigi De Mossi, in piena libertà, ha invece anteposto la soluzione ormai a tutti nota: 4 liste, di cui una civica (“Voltiamo pagina”), più per l’appunto quelle della Trimurti berlusconian-salvinian-meloniana.
Di certo, così facendo, De Mossi ha scelto lo zeitgeist prevalente a livello nazionale, come dimostrato anche dalla folta presenza di pubblico al comizio di Salvini in Piazza Indipendenza; la grande incognita del 10 giugno (forse davvero la principale, insieme a quella concernente la direzione che prenderà il voto ex grillino) è dunque questa: il senese medio, l’elettore comune, l’omino delle paste dal Nannini insomma, voterà pensando più al quadro generale-nazionale, o il particolarismo civico – peraltro diviso e frammentato all’ennesima potenza – prevarrà (e sarebbe la primissima volta, giova ricordarlo)?
Ad ogni buon conto, in conclusione: insieme a Pierluigi Piccini (il quale però veniva da un decennio di potere personale pressoché assoluto, in the city), Luigi De Mossi è l’unico – fra tutti i candidati alla carica di Primo cittadino – che negli anni più bui della recente storia di questa collettività abbia fatto qualcosa di assai concreto e personale (esposto sull’acquisizione di Antonveneta a bocce ancora calde, e non solo); tutti gli altri – sia detto con sincera simpatia -, o si occupavano di tutt’altro (come l’avvocato Massimo Sportelli), o tacevano, pur essendo Sindaci di realtà confinanti e dipendenti della banca (Valentini, per i duri di comprendonio).
Questa non è, ovviamente, l’unica cosa che conti, in una candidatura a Sindaco; ma non è neanche un qualcosa che si possa far allegramente finta che non sia accaduta…
BRUNO VALENTINI
Il fanfaniano “Rieccolo” (copyright del grande Fortebraccio) si potrebbe affibbiare anche al buon Valentini Bruno (lo chiamiamo così non per amor di apostrofe, ma perché sommessamente ricordiamo che avrebbe ancora un processino in corso, en passant): pensate ad un buon cittadino – un cinquantenne medio – che abbia abitato da qualche parte nel Comune di Monteriggioni, e poi – comprata la casina per tornare a Sienina sua – si sia trasferito nel Comune di Siena, diciamo nel 2013: da quanti anni sarebbe amministrato da Valentini Bruno, di grazia? Questo per dire che ormai il Primo cittadino, non avendo più la possibilità di giocare la carta della novitas (sperimentata, con sfacciataggine assoluta, nella campagna elettorale di cinque anni or sono), ha fatto una campagna elettorale all’insegna del pragmatismo del buon (secondo lui, ovviamente) amministratore; il Pd ha provato in tutti i modi a disarcionarlo, ma lui – va ammesso – ha saputo andare avanti come un caterpillar, con quelle sue doti da incassatore alla Vito Antuofermo che gli vanno indubbiamente riconosciute.
Checché se ne dica, pur ottenendo certo alcuni successi (il Bilancio a suo dire risanato, senza più gli aiuti montepaschini, con le nuove risorse liberate, per esempio per creare posti di lavoro per la manutenzione; la maggiore libertà di pensiero in città, anche grazie al disimpegno dell’ex babbo-Monte, peraltro; il parziale rilancio del Santa Maria della scala), Valentini – se ci si pensa bene, e gli elettori farebbero bene a farlo – ha colto più insuccessi che vittorie: sul traffico, per esempio, si è barcamenato fra l’oltranzista filobiciclette Assessore Maggi e le resistenze filo-motorizzazione, senza prendere una decisione netta; poco ricordata in questa campagna, ha colto il fallimento totale (non importano i premietti di consolazione, in questi casi) del progetto di Siena Capitale della Cultura (professor Sacco, do you remeber?), perno dell’amministrazione per due anni pieni, sul quale si era puntato in modo fortissimo; poi il fatto – che lui rivendica con orgoglio, mentre è cosa negativa, come spiegato non sappiamo quante volte – di avere affidato ad un monopolista come Opera laboratori tutto il ben di Dio artistico-culturale che c’è a Siena (non perché ad Opera non ci siano validi professionisti, o perché siano fiorentini: per la questione del monopolio, per Zeus!); infine (per meri motivi di sintesi) Valentini aveva detto, ridetto e messo nero su bianco che i Sindaci precedenti si erano occupati troppo di sport, aveva imparato l’espressione di Giovenale panem et circenses, per poi mettersi – è solo l’ultimissima chicca – a discettare su rigori dati e negati alla Robur, e si potrebbe continuare con la ormai mitica foto di lui, sorridente as usual, sul sidecar nazista, alla faccia di tutta la retorica sul XXV aprile e sull’antifascismo (antifascismo da sidecar nazista, verrebbe da chiedere?).
Ps 1 Concerto di Nina Zilli: non eravamo presenti, ma diteci un po’, corrisponde al vero che la bella e brava artista si sia esibita sfacciatamente in playback?
Ps 2 Dal Tg3 regionale di oggi: ad Arezzo partiranno a breve, a corredo di decine di cantieri stradali, segnali commentati in dialetto/vernacolo autoctono; è dalle 14,19 di oggi che ci penso: è una originale, e divertente, idea dell’amministrazione locale, ovvero una cagata pazzesca, all’insegna del provincialismo più retrogrado? Vi assicuro che non sono riuscito a prendere una decisione chiara e netta, e me ne scuso con i lettori…
Ps 3 Successo importante per la Robur Siena, ieri sera, contro il Catania del guevarista Lucarelli: goal dell’inossidabile Marotta, benissimo così (domenica c’è il ritorno, ovviamente, in Trinacria di Levante). Ciò detto, una domandina sorge spontanea: quando giocavo nel Rinoceronte (molto più in su, non essendo purtroppo riuscito ad andare), se avessi preso una rete come quella subita dal portiere siculo, sarei stato come minimo fustigato dai compagni, nello spogliatoio. Fra i professionisti succede? E soprattutto: succede ancora fra i dilettanti, oppure il buonismo imperante ha vinto anche in questo caso?
Anche Karius quandoque dormitat, figuriamoci il portiere del Catania. A proposito: secondo te quanto ha inciso il gomitino di Sergio Ramos?
Bene, caro Eretico, la carrellata è terminata, ma dato che non sei bruno vespa, da un blogger senza peli sulla lingua e senza orticelli da coltivare mi aspetterei un endorsement. Tra l’altro, ma ammetto che potrei sbagliarmi, mi pare che non si siano esposti neanche i tuoi colleghi. Nessun blogger ha detto chi vota e perché. Perché?
Caro A.B.,
ovviamente ognuno parla per se stesso, che è già anche troppo, forse…
Se leggi con l’attenzione che ti riconosco i vari pezzi, credo tu lo possa capire abbastanza agevolmente: voto Luigi De Mossi, ricorrendo probabilmente al voto disgiunto per il discorso del Consiglio comunale.
All’anonimo: scusami, non ho capito il senso della tua domanda; se ti va, riformula…
L’eretico
Grazie per la risposta tutt’altro che elusiva. Io invece non lo voterò per i motivi da te esposti in maniera molto chiara e lucida. Tra l’altro penso che De Mossi, per le scelte che ha fatto, sia l’unico che possa dare a valentini una chance di vittoria in un eventuale ballottaggio trai due. Qualsiasi altro candidato vincerebbe a mani basse.
completamente d’accordo con A.B. : le provano tutte a non creare una vera battaglia a chi si chiama PD a Siena…
Pero quest anno il PD non vincerà. Perchè ha il bisogno estremo di rinnovarsi e si è già palesato il riciclo in altre forme mutanti.
Il PUNTO è chi fra i 3 (Piccini Sportelli demossi), nel salpare verso la nuova Siena( la Siena meno pd ), porta più mutanti nelle stive rispetto agli altri.
E conoscendo sieninamiabella farà il Sindaco proprio chi di questi tre ne ha di più
PS concertone di nina zilli? beato chi l’ha sentito il playback!! NON SI SENTIVA UNA MAZZA !!!! ma chi pensa agli impianti sonori c’è mai stato a un concerto?
Equilibrato e dunque apprezzabile il pezzo ereticale: l’amicizia e soprattutto la stima da una parte, versus la scelta politica del centrodestra, da parte del Superavvocato, che sicuramente non ha esaltato molti come il gestore di questo blog. L’importante è che l’11 mattina, di fronte ad un ballottaggio fra il Pd e chiunque sia (De Mossi-Piccini-Sportelli), non ci sia nessuno che tiri indietro come nel 2013: sarà così?
A me le passeggiate con la Mussolini-Carfagna sembrano autolesionistiche dal punto di vista politico, e concordo con l’Eretico sul fatto che DE Mossi avrebbe sbancato (primo turno?) con il modello di rottura completo. Di sicuro, guardando le alternative, non posso non votarlo: il Pd è il Pd, e non c’è da dire altro. Il Piccini è il Piccini e non c’è da dire altro. Lo Sportelli è un bravo guaglione, ma fino a 4 mesi fa non si era mai avventurato nella vita politico-amministrativa della sua città: superturandomi il naso, voto il Superavvocato.
Raf,
ben tornato a casa. Sono in zona e magari ci facciamo una cena solo solo con quelli che “Mai aggrovigliati Docg”.
Il Valentini al ballottaggio non è detto che ci arrivi. A Siena, se guardi l’andamento demografico, i decessi annuali sono il doppio delle nascite (dal 2013, anno della vittoria di Valentini, circa 3700 decessi contro 1500 nascite), i neonati non votano mentre tra gli anziani, che purtroppo ci lasciano spesso, quelli inclusi nella affollata categoria “omini degli orti e donne delle cooppe”, persone per bene che in genere votavano Pd mentre i giovani votano Lega e 5stelle. Non la vedo tanto facile per 930 accedere al secondo turno.
Per quanto riguarda la candidatura di Siena a capitale della cultura europea, la gara era già molto difficile per la concorrenza della fantastica Matera, città che merita per la Ue aiuto economico (uno degli scopi di Capitale europea), premiare Siena con aiuti economici dopo che si è già mangiata, grazie al Pd, una banca e una fondazione (almeno 25 miliardi), non era il massimo.
Inoltre, la motivazione della bocciatura di Siena risiede, scritto nero su bianco dalla Commissione Ue, soprattutto nella mancanza di un direttore artistico, condizione necessaria per avere chance di vittoria. Dunque era solo “fumo” venduto al popolino. Ci hanno detto che partecipavano al Gran Prix, ma si sono dimenticati di dirci che ci andavano senza ruote.
Un pò come quando il Pd in consiglio comunale parlava, sparita la banca, di polo della “monetica”. Il nuovo “Sol dell’avvenir”. Quando l’ho sentito per la prima volta, mi sono detto “beh bruciati i soldi veri, il Pd punta su quelli virtuali”. Ma poi, come ampiamente prevedibile, finito Mps, finito Bassilichi, il polo della monetica si è dimostrato il polo della disoccupazione prossima ventura. Ho trovato singolare che nessuno dei candidati alternativi abbia ricordato questa “vendita di fumo” al popolino.
Ah proposito non so se hai notato che tra i risultati della Fises nel 2017, annunciati con enfasi e fanfare, mancava solo l’utile netto. Eppure l’anno scorso il bilancio 2016, in utile, era stato approvato a metà marzo… stavolta no news, saranno Bad news? Ah saperlo!!
Carissimo Investor,
grazie davvero del tuo articolato intervento, con tanto di stoccatina sul bilancio Fises nel finale (venenum in cauda?); su Siena Capitale, hai del tutto ragione: ed io ti ribadisco che, secondo me, tutti i candidati di opposizione avrebbero dovuto toccare più duramente questo tasto, che è il fallimento cruciale dell’amministrazione Valentini, visto l’impegno profuso per cercare la vittoria, e la gestione scriteriata del tutto.
Sugli “omini degli orti”, fra i sopravvissuti rispetto al 2013 (moltissimi, ma bene così), in effetti qualcuno forse il Pd non lo vota più…
L’eretico
Ho letto per caso una notizia clandestina sulle motivazioni delle assoluzioni in appello per il processo Alexandria, pubblicate credo ieri. Molto istruttivo. A quando un pezzo?
Caro Raffaele,
l’augurio più sentito che rivolgo all’Iperavvocato De Mossi è di poterlo ospitare a Mantova al Festivaletteratura di settembre da Sindaco di Siena!
I padrini che De Mossi si è scelto -esibendoli in modo tanto spensierato- a sostegno della sua avventura politica respingeranno molti? Spero di no, perché si sta giocando una partita troppo importante per non turarsi il naso…Dovrebbe contare, più di tutto, la fiducia personale nei confronti dell’avvocato e di qualche candidato di provata serietà inserito nella sua lista. Senza dimenticare le possibilità offerte dal voto disgiunto.
Veramente i candidati sono tanti, qualcuno ha anche dimostrato di non avere un odore così sgradevole. Io per esempio trovo molto sgradevole il puzzo di opportunismo, o quello di arrivismo a dispetto di valori e ideali. Mi fa paura chi è disposto a tutto per raggiungere un risultato. Non amo infine le verginità sbandierate, e quando si arriva vergini in età avanzata qualche domanda ce la dovremmo porre.
La scelta di De Mossi è stata una chiara scelta di campo, può piacere o non piacere, a Lei non piace e ce ne faremo una ragione.
Nell’epoca della massimizzazione della personalizzazione, le passeggiate con esponenti di partiti politici nazionali possono piacere o non piacere ma evidenziano il legame con la politica e le pochissime strutture politiche che rimangono. La politica senza partito strutturato è invenzione ultima e ormai radicata grazie alla campagna mediatica imperante(casta cricca corruzione abbattiamo la partitocrazia di Pannelliana memoria tanto cara al filantropo george soros che infatti finanzia le ong) dell’oligarchia finanziaria elitaria anti stato e anti democrazia rappresentativa (in Francia ha consegnato la presidenza con il 23% del consenso popolare). I partiti sono il sale della democrazia, Alfredo Reichlin, che la terra gli sia lieve, descriveva la congiuntura politica attuale in questo modo:
“i mercati governano, i politici vanno in televisione, i tecnici amministrano”, a Lei, gentile A.B., piace molto così è più forte di Lei, il governo dello spread le garantisce quel giusto livello di produzione di endorfina che le mette l’anima in pace. De gustibus.
Viva la Partitocrazia! Viva l’Italia! Viva De Mossi se espressione e sottolineo il se di partiti politici!
Saluti.
Fradiavolo, lei mi pare faccia una gran confusione. Anche io ho una grande nostalgia dell’epoca dei partiti politici, quando la rappresentanza nasceva dal basso ed in alto arrivavano persone di qualità, ma siamo nel 2018 e la minestra è questa. Del resto lei mi pare molto più up to date nel non notare o nel non considerare le giravolte e gli avventurosi contorsionismi politici di chi si è presentato in un modo salvo poi trasformarsi nel suo esatto opposto. La stretta di mano a Berlusconi ha suggellato l’impudico trasformismo. Niente male poi il suo considerare lega, forza italia e fratelli d’italia come “campioni” della partitocrazia nostrana, un classico caso di eterogenesi dei fini.
Va bene, allora si va con de MOSSI, un legale che ha zero esperienza amministrativa, che ha fatto un esposto( di suasponte o sotto Commenda?)( su u affaire che i suoi attuali sodali di cdx hanno approvato a livello nazionale) su mps, che non ha fatto una proposta concreta, accompagnata da coperture economiche, se non un bel tunnel , appoggiato da molti cui non gradiscono la dialettica democratica, ma preferiscono offendere, dileggiare anziché confrontarsi sui contenuti…..
Oppure si va con sportelli, immobiliaristi, circondato proprio da quei figuri da cui tutti prendono le distanze ma che poi, gira e rigira, trovi sempre dentro e personaggi che sarà curioso capire e sentire eloquiare in consiglio comunale….
Altrimeti piccini, l’unico con almeno la cognizione di causa, con un programma definito, ma sicuramente privo di quella verginità che sbandiera, burocrate, autocrate, rinnegato dal suo partito che ha trovato in molti giovani un conforto, ma che sinceramente nei confronti non ha proprio convinto….
Vigni è una brava persona, sensibile a tematiche sociali, ambientali, economiche, ma essendo comunista….
Fucito, chiti, maggi, pinciani….no comment.
Infine 930, che pare abbia fallito e sbagliato tutto e che sia anche responsabile del crac mps, delle code dell’ospedale, dei furti negli appartamenti, dell’ordinanza Gabrielli sugli eventi pubblici…..
Il timore è che per la foga di cambiare ad ogni costo si propenda per un candidato che sull’onda del nazionale, prometta tanto e non sappia mantenere niente.
Amministrare un comune non è semplice come sembra che sia a sentire i contendenti.
Vedremo, sarà interessante vedere ed assistere, partecipando concretamente, alla rinascita di Siena, chiunque indosserà la fascia tricolore.
Vigni? Tanto buono, certo, pensare ai vari sbarchi di migranti. Cert tutto bello, ma il buonismo è finito, non ci devono più sbarcare da noi tutti questi clandestini, se dobbiamo spendere i soldi per loro, e anche l’UE deve contribuire, si devono aiutare a casa loro. E anche tanti anticoncezionali. Tanti bambini denutriti e genitori abbastanza in carne. Guardate per bene nei vari spot alla televisione, da parte delle varie onlus che chiedono l’8 per mille, quanto sono poco denutriti i genitori dei bambini scheletrici che vengono usati per spillarci un po’ di soldi; chi lo sa se poi arriveranno tutti a destinazione oppure prendono vie molto diverse. Andate a vedere la sera chi sono i disperati che dormono nella galleria della scala mobile Stazione-Antiporto e vedrete che quelli di colore sono la netta minoranza, molti sono italiani esodati, pensionati e simili non abbienti. Il “buon comunista” Vigni vada a vedere se non ci crede.
Vi da fastidio che De Mossi abbia invitato la Mussolini , Carfagna e altri del centrodestra vero?….
Però quando a Siena negli anni 90 e primi anni 2000 venivano a fare le giratine i vari occhetto e poi dalema ( personaggi che nel ’68 andavano a spaccare vetrine e a lanciare molotov)..quelli vi piacevano vero?
SIETE DEI Poveri comunistelli ( pero’ con il golfino firmato e la scarpina lucida ovviamente)….
Davvero imbarazzante come questa città voglia fare la “SNOB”, voglia fare l’ALTEZZOSA votando a sinistra…..
Giorgio.
L’ipocrisia a volte è un pregio, puó servire a nascondere ciò che si pensa davvero. Vi saluto romanamente: “se vedemo” (che film è?).
L’ho sentiti tutti, l’ho digeriti tutti. Quante facce note, camaleontiche, ad ascoltare dietro ai candidati. Promesse su promesse. Tanto fumo e poco arrosto. Le mie conclusioni partono da una solida certezza: Valentini a casa, per il resto tanta indecisione. Piccini: la minestra riscaldata non è mai stata buona, ma qualcuno ci cascherà lo stesso. De Mossi: meglio soli che male accompagnati. Sportelli molti lo voteranno perché è stato un Capitano vittorioso, ma il Palio è un’altra cosa. Sugli altri sorvoliamo per pietà, esclusivamente tante fumose promesse. Qualcuno si deve votare, con il naso tappato bene mi unisco al parere dell’Eretico. Prevedo un possibile ballottaggio Valentini/De Mossi o Piccini. Parlando con tanti miei concittadini, facendo un po’ il pesce in barile, ho purtroppo trovato ancora uno zoccolo duro di “amici degli orti e amiche della Cooppe”. Quindi speriamo bene. La Zilli? Ma chi l’ha detto che cantava in play back, sono andato proprio davanti e cantava dal vivo.
Eretico, mi sorprende che tu voti De Mossi. Ero convinta che avresti fatto diversamente, avresti detto sì che è un bravo avvocato , che ti ha difeso molto bene, ma che che le tue ideologie erano affatto diverse dalle sue e che con invariata stima lo avresti tuttavia non votato. Credevo che tu fossi più solido nelle tue convinzioni. Invece, solo perché ha lavorato bene per te allora lo voti in cambio del favore? Scambio di favori, anche tu? Proprio tu che, se non sbaglio, sostenevi l’integrazione e l’accoglienza degli immigrati mi vai a votare uno che tra i suoi cavalli di battaglia c’è proprio quello di rimandare a casa gli immigrati? Mi vai a votare Lega? Mi vai a votare il movimento “Ruspe!..Ruspe!” , quelli che con le ruspe vogliono mandar via tutti gli stranieri dal suolo patrio? Forse ho capito male. Ti trovo cambiato, molto cambiato, prima non eri così.
Cara Anonima1,
nella scelta del candidato mi faccio guidare anche dalla conoscenza personale della persona che – mentre tu te ne stavi al calduccio dell’anonimato – si dava molto concretamente da fare per cercare di abbattere il Sistema Siena; e i favori – semmai – il Superavvocato me li ha fatti PRIMA, quindi eventualmente sarebbe gratitudine, la mia.
Poi ho spiegato come avrei voluto che si concretizzasse la candidatura De Mossi (basterebbe leggere), ma in ogni caso, proprio perché un po’ lo conosco, non penso proprio che le posizioni di Luigi De Mossi sugli immigrati (o sul Fascismo, per dirne un’altra) siano quelle delle ruspe.
Quanto ai Processi vinti, o comunque affrontati, invito l’altro anonimo lettore a documentarsi meglio (partendo dal fatto che il mio con la Curia – tutt’altro che facile -, è stato purtroppo solo uno dei tanti, in cui lo scrivente l’ha messo all’opera…).
Buon voto a tutti, anyway, l’eretico
Leggo spesso, SuperAvvocato, Iper Avvocato, da dove vengono tutte queste iperboliche qualità. Tranne qualche processetto su beghe di condominio o qualche sofisticazione di olio oliva non mi sembra che a Siena ci siano chissà quali contenziosi. Sembra che tale epiteto sia stato coniato dal sig. Eretico per il suo processo contro la curia , una difesa di infimo grado in quanto a difficoltà, per essere magnanimi. L eretico si entusiasma per così poco ? Avrebbe vinto anche difendendosi da solo.. Ho rovistato un po’ sul web è il tizio tranne che per la sua candidatura come Sindaco di Siena non mi pare abbia questo ampio curriculum in merito a processi vinti o altisonanti..
brutta cosa ritrovarsi a dover votare un Valentini che è mal sopportato anche all’interno del PD
Avanti De Mossi e lontano i soliti che vogliono sempre salire sul carro del vincitore. E poi come si fa a votare personaggi ormai stracotti come valentini e Piccini, solo gli amici degli orti, donnine aggregate e nostalgici di qualcosa che fu soltanto ipocrisia nascosta da tante azioni di sola facciata. Non è certo la perfezione, ma è l’unica alternativa ad un profondo cambiamento nella gestione comunale. Aria nuova ci vuole, il nuovo avanza a Siena e non solo qui, ma in tutta l’Italia.
Anche in Europa si comincia a farsi valere, intanto il nostro Governo ha respinto per la rima volta una nave di migranti, Malta non la vuole? Nemmeno noi. L’Unione Europea finalmente deve risolvere un problema che le è sempre assegnato, siprenda le sue responsabilità. Si comincia a battere i pugni sul tavolo, a fare valere le nostre ragioni in Europa, alla faccia della Merkel e chi la sostiene!
Valentini primo dei votati e Piccini terzo. Ma come si fa a votarli ancora. Ma come si fa a dare il voto ad una parte politica che osa ancora chiamarsi di sinistra e che ha fatto danni su danni da una vita, certo da una vita, prima c’era Babbo Monte a mettere le pezze ora non c’è più e si vede il risultato. Gente che ha sostenuto persone come D’Alema, Amato e simili brave persone. Valentini, quello fanatico della Francigena, poi non si accorge, come tanti dei suoi in passato, che abbiamo delle vie di comunicazione da terzo mondo, che come benvenuto ai turisti lascia la stazione in uno stato disastroso, però 100mila euri per fare un concerto inutile l’ha trovati. Intanto abbiamo molte strade cittadine dissestate, da diverso tempo l’illuminazione pubblica resta accesa a mezzogiorno e spenta la notte, le mura piene di piante di capperi ecc. Insomma ancora molti senesi non hanno capito o non vogliono capire, certo, i privilegi i regalini si devono pagare prima o poi. Si parla del clientelismo meridionale, ma Siena allora è profondo Sud. Di Piccini sappiamo tutto e non mi dilungo, ne ha fatti anche lui di danni, ma, per sua fortuna, allora c’era sempre Babbo Monte; ora si finge verginello pentito, il potere è come una droga non se ne puo’ più fare a meno. Sono deluso, ma non domo; al ballottaggio darò un voto contrario a questi incapaci, ma purtroppo sono ancora troppi che non hanno cominciato a fare funzionare la testolina e a togliersi il prosciutto dagli occhi; o forse proprio non lo vogliono ancora fare. Vedremo al ballottaggio che succede.
Il prossimo sabato grande avvenimento a Siena. Divertitevi senesi. Io me ne vado al mare. Con tutto il rispetto per i gay, lesbiche e simili, ognuno cerchi l’amore come vuole, basta che non sconfini nella decenza. Leonardo, Michelangelo, Wilde e tanti altri hanno dimostrato di essere delle grandi persone, ma le brutte ostentazioni che, in tele, ho visto dei vari “pride” non mi piacciono, per niente, sono controproducenti alla loro causa.
che tristezza. sappiamo gia’ chi vincera’ al ballottaggio, con i vari Polifemo e Monaci che oggi, usato lo Sportelli, saranno gia’ saliti sul carro del Valentini.
non ci meritiamo niente.
Caro Vedo Nero perché non ti firmi con nome e cognome?
Dacci, a noi comuni mortali, la possibilità di indicarti, in strada, in città, come un logorroico sparacazzate ……oltretutto nostalgico di ventenni rovina Italia….non mi sorprenderei tu sia uno che ha goduto in pieno del groviglio armonioso…
Ci hanno provato tante volte a farmi entrare nella loro parrocchia, ma gli sono andato sempre dove non batte il sole. In genere certa gente quando ti da uno chiede sempre il doppio o il triplo quindi meglio solo che male accompagnato, ma libero di pensare, tanto io di danni ne ho fatto sempre pochi, ho sempre preso quello che mi spettava, forse meno, ma non importa. Io i danni da parte della Casta li ho subiti come tanti senesi che hanno fatto il loro dovere senza usufruire di privilegi e piaceri personali non meritati. Sparo cazzate in cosa non lo so, non mi sono mai espresso a favore di ventenni (quali?) rovina Italia, sono per il cambiamento di questa classe politica, ho sempre criticato la Casta e il groviglio armonioso, quindi non capisco tutta questa critica a quanto da me scritto finora. Sono prolisso e ripetitivo, è vero, comunque i miei sono pareri personali che non voglio assolutamente imporre agli altri. Infine dico solo che sono d’accordo con “sfiduciato”, quei personaggi nominati e molti altri sono già pronti a salire sul carro del vincitore. E quelle brave (sic) persone, facce di bronzo, di danni ne hanno fatti e parecchi.
Non sarai proprio tu un omino degli orti? Prepara l’annaffiatoio che finalmente è arrivata l’estate e piove di meno se no ti si secca il radicchio e l’insalata!
Omino degli orti cCERTAMENTE perché mi piace mangiare non tossico. Come CERTAMENTE anarchico libertario. Mi scuso per certe terminologie espresse di getto. Ma ti chiedo ( e potre i farlo con diversi nickname di questo blog): possibile che a Siena sia tutto negativo, tutto nero? Non mi piacciono i nostalgici di alcun regime. Dico solo , invece di tante critiche, un po’ di autocritica , no?
In tanti su questo blog ed in città criticano e mugugnano ma, quando Mps ed il groviglio armonioso andavano a gonfie vele, queste persone dove erano?
Per intendersi, sono un gazzilloro montanaro ( Amiata) che ama PROFONDAMENTE Siena, non contradaiolo ( per rispetto a chi è nato e cresciuto in certi ambiti; AMO il Palio) ma incazzato nero per lo sperpero di secoli di lavoro di una comunità. Siena è diventata Sienina ( parola del nostro ospite) per le colpe di una generazione. Senza addossare colpe ad altri un po’ di autocritica?
Da amiatino da 25 anni a Siena: vogliamo/ volete cominciare a tirare fuori le palle.? O vogliamo/ volete continuare a scavare sul fondo? Basta aspettare la parabola in discesa di Sclavo/ Novartis/ Gsk, non c’è Tanto!
Mi scuso ancora per certi termini ma, il mio amore per Siena e la sua storia, mi fa inc …are per lo sperpero effettuato da una intera generazione. Chi era al comando, chi godeva, in qualsiasi maniera delle situazioni dovrebbe porsi la domanda: dove vogliamo arrivare? Proviamo a risollevarci?
Scusate l’intrusione, ritorno nel mio ambito.
Passo e chiudo.
Il fatto che mi hai associato al groviglio armonioso è un grosso sbaglio. Sono sempre stato un senese atipico, in tempi non sospetti criticai fortemente un articolo de “La NAZIONE” in cui c’erano le cronache di Siena ed Arezzo, in quella senese si titolava di Panezio cavallo da Palio a caratteri cubitali, mentre in quella aretina si parlava dell’allora costruenda Direttissima. La critica consisteva che i miei concittadini avrebbero fatto meglio a seguire più la costruzione della nuova ferrovia e meno ai cavallini da corsa. Venni guardato in sufficienza da molti di quelli che ora mi danno ragione. Sono sempre stato contrario alla società per azioni del Monte ho collaborato a indire un referendum cittadino per bloccare l’iniziativa, ma anche stavolta erano troppi di parere favorevole. Non dico oltre che sarei prolisso. Quindi mi da molto fastidio essere associato al maledetto “groviglio armonioso”. Sono logorroico, ma evidentemente non è bastato, troppi cervelloni più intelligenti di me c’erano e ci sono a Siena, i risultati li vediamo ora. E mi sembra che ancora molti non abbiano capito l’esigenza di un cambiamento.
Ciao Raffaele,
Mi sai dire dove posso trovare le tue opere, in formato ebook sarebbe ancora meglio.
Mi rattrista vedere come la quasi totalità delle persone utilizzano fantomatici pseudonimi per esprimere un libero e democratico pensiero.
Vivo nel Regno Unito oramai da molti anni, mi è difficile comprendere certe scelte.
Caro David,
purtroppo in formato ebook non sono disponibili; puoi telefonare o scrivere alla Feltrinelli senese (0577 44009), e farti mandare il cartaceo, se vorrai.
Eh sì, difficile capire certe scelte: da lontano, anche di più…
L’eretico