Eretico di SienaLa novità Casapound (e 4 Ps) - Eretico di Siena

La novità Casapound (e 4 Ps)

- 14/11/17

Prosegue la campagna elettorale in vista delle Amministrative 2018 (che ancora NON sono state fissate); la novità odierna – pur preannunciata plurime volte – è la ufficiale discesa in campo di Casapound, con il candidato a Sindaco Sergio Fucito. Un’occasione storica – per la formazione di estrema destra -, una sfida – non solo strettamente politica – per tutti gli altri gruppi, civici o partitici (o entrambi) che siano. Fra i Ps, infine, varie cosette stimolanti, fra cui anche la presentazione dell’ultimo libro di ambito Mps.

Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!

 

CASAPOUND: UN’OCCASIONE PER TUTTI

La formale discesa in campo della formazione di estrema destra Casapound, a Siena, è una novità che – sull’onda dello Zeitgeist europeo ed anglosassone – pone tutti i contendenti di fronte ad una sfida, in queste proporzioni, inedita, quantomeno dalla svolta di Fiuggi (1995), voluta dal cognato di Tulliani. Costringe infatti tutti quanti a fare i conti con l’idea neo (o post che dir si voglia) fascista, incarnata dal movimento che ad Ostia (con le peculiarità che sappiamo) ha ottenuto il 9% dei voti.

Oggi il Generale (sacerdos semper sacerdos) Sergio Fucito, 62enne, si è dunque presentato alla stampa locale, entrando nel pieno di questa campagna elettorale per ora più sotterranea che epigea; dalla sede posta in Via Santa Caterina, il candidato Sergio Fucito (accompagnato dal figlio Marzio e da Francesco Manganelli, fratello dell’Alessandro confluito da tempo in Forza Italia) ha squadernato la ricetta che ben conosciamo: quella cioè di un Fascismo sociale, ed anche etnicamente solidale, incastonato in un’Italia in cui la fascia dei poveri e dei nuovi proletari è sempre più ampia. E che copre un vuoto clamoroso della Sinistra (cioè della pantomima della Sinistra: il Pd), come peraltro accaduto – con le varie peculiarità –  in Francia, negli States, nel gruppo di Visegrad (guardate cosa è accaduto in Polonia domenica, per esempio: ne scriveremo).

Elio Fanali – presente in loco – ne ha scritto oggi con giusto rispetto, sul suo blog; La Martinella, invece, è stata più dura, pur riconoscendo che Lucca è vicina (e Ostia non così lontana). Noi, che siamo stati forse i primi ad intervistarli a lungo in tv a livello locale, nella primavera scorsa (Formigli l’ha fatto giovedì scorso a Piazza pulita), siamo sempre più convinti di avere fatto bene a contribuire almeno un pochino a farli conoscere al pubblico televisivo senese.
Adesso sta ai concorrenti trovare le ricette per arginarli: materiale ce n’è (noi punteremmo più sull’attualità – vedasi appunto Ostia, a 360° -, che sulla Storia, specie se agitata a guisa di clava da chi non la conosce); ma non facciamo l’errore più grossolano che si potrebbe fare (scritto da uno che non li voterebbe mai): cioè quello di cercare di toglier loro il diritto di parola, pur con i limiti segnalati dalla Legge.

E chi vuole cercare di amministrare e governare la città – civico, partitico, destrorso, sinistrorso, fan della De Filippi – si ricordi bene una cosa, che oggi vale molto più di ieri: bisogna stare sul territorio, in concreto. I voti in libera uscita (magari anche di qualche omino degli orti), si raccattano solo così.

 

Ps 1 Ieri sera presentazione del libro “Morte dei Paschi”, di Lannutti-Fracassi, organizzata dai locali pentastellati (con il parlamentare Pesco ed il Consigliere regionale Giannarelli): ne riparleremo, e per vari motivi; presente all’evento – moderato da Raffaella Zelia Ruscitto – anche l’avvocato Luca Goracci, il quale – senza entrare nel merito – ha detto di essere stato sentito in Procura. Il Corriere di Siena, ed il buon senso, ipotizzano per la questione dell’articolo di Sergio Rizzo, dunque sulla questione della VALIGETTA, che tanto infastidisce Ranieri Rossi. Anche di questo, si riparlerà.

Ps 2 Ieri partecipata assemblea alla Coroncina, uno dei luoghi più a rischio per la viabilità pedonale (non certo l’unico, come il morto a Fontebecci dell’altro giorno dimostra); presenti il Sindaco, Valentini Bruno (che, essendo in una discoteca, ha sicuramente dato il meglio), l’Assessore Maggi ed un ispiratissimo – a vedere le immagini tv – Assessore Paolo Mazzini. Verranno presi dei provvedimenti a breve (ovviamente, solo DOPO il morto, as usual); il problema più urgente è quello della velocità, abbinato alla scarsa illuminazione: non ci vuole molto a capirlo, ma evidentemente bisogna spesso ribattere sull’ovvio, con questa Amministrazione.

Ps 3 Stasera, a “Il martedì dell’eretico” (Siena tv, ore 20), un accenno alla bagarre politica a Poggibonsi (conflitto di interesse del Vicesindaco?), la rievocazione del decennale di Antonveneta ed un ottimo Gabriele Maccianti sul terzo Capitolo della Guerra di Siena (1552-1559), tra l’altro in una location davvero speciale. Ed alla fine, entra in campo Piero Strozzi, principe dei fuoriusciti fiorentini…

Ps 4 Ieri è morto il notaio Giovanni Ginanneschi, alla veneranda età di 95 anni; conosciuto per la sua professione e per l’attaccamento alla Tartuca, pochi ricordano – lo ha fatto Andrea Bianchi Sugarelli – che era forse l’ultimo combattente di Salò senese ancora in vita. Aveva militato nella Divisione Monterosa, diventando anche Presidente dell’Associazione reduci.

A distanza di pochi mesi, se ne sono andati Vittorio Meoni ed il notaio Ginanneschi, appunto; dopo più di 70 anni dagli eventi bellici in questione, ancora una volta la sintesi più corretta ci sembra questa: tutti uguali davanti alla morte, ma diversi di fronte alla Storia.

30 Commenti su La novità Casapound (e 4 Ps)

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Il paradosso, ma anche l’essenza, della libertà è proprio quello di garantire il diritto di parola a chi la pensa diversamente da te, perfino a chi questa libertà vorrebbe limitarla, reprimerla o eliminarla.
    Chi in qualunque modo la nega a qualunque altro soggetto non è realmente democratico, a prescindere dalle etichette.
    Penso, comunque, che se esistesse una qualsiasi vera sinistra tra tutte quelle che via via si formano e continuamente si scindono ed avesse veramente ancora un senso nel 2017 parlare di destra e sinistra, allora consegnare pacchi alimentari ai cittadini poveri sarebbe certamente una cosa di sinistra.
    A dire il vero sarebbe anche una attività da sempre propria anche della Chiesa Cattolica.
    Ma entrambi questi soggetti evidentemente oggi guardano altrove.
    Chi si occupa dei poveri, chiunque esso sia, un po’ di rispetto se lo merita sempre sul campo e non nei salotti radical chic.
    Anche e soprattutto se non la pensiamo come loro.

  2. manunta scrive:

    Cari miei con la sinistra filo soros ,filo mondialista,filo transgender della boldrini/vendola e compagnia,il pd di gentiloni/renzi,mdp di dalemuccio ex sponsor di de bustis ,o del 47(smorfia) bersani.
    Sia chiaro ,senza i 5s,la destra filofascista, avrebbe probabilmente canalizzato il giusto scontento sociale ,in maniera molto piu massiccia.
    Visto che sovranismo politico e monetario ,e identita’ storica e culturale sono due tabu’ per la sinistra(presunta).
    Vorrei sapere da loro una cosa, vista la tirata d orecchi ricevuta ,dopo che mi permisi di definirli neofascisti, rivendicano manganello/i e olio di ricino secondo predappiese tradizione ,o si rifanno esclusivamente a pound ? A vedere Ostia ,la risposta potrebbe essere scontata, ma sentiamo loro,visto che il buon raffa e’ per la chiarezza e l informazione, ci diano qualche rispostina, e si facciano conoscere ,dato che qualcun di loro pare seguire il blog.

    Occhio cittini, il pd e la sinistra a sienina gli hanno arato ,e concimato bene il terreno ,ora se buttano il seme ,ce’ da vede’ sortire roba grossa.
    Sicche’ e bene sapere che seme sia ,a scanso di dejavu’.

    • Ci siamo quasi... scrive:

      Eheheheh,Grandissimo Manunta!
      Provo a risponderti io,che sono alquanto “precisino”?
      Oggiù!
      Per vedere che seme sia,basterà votarli in massa e riuscire a far eleggere,quantomeno,un Consigliere in Consiglio Comunale.
      Non penso infatti,e ci aggiungo anche un bel personalissimo PURTROPPO,che il Generale Fucito riuscirà ad essere eletto Sindaco.
      Ancora i tempi non sono maturi,qui a Siena ma….ma….la percentuale di Lucca la terrei in considerazione,fossi un omino degli orti o un compagnuccio rosè à la page come va tanto di moda oggidì….
      Diciamo che sono un po’ troppo “sociali”,almeno per i miei gusti,i seguaci del buon Ezra ma ci sta sia solamente per prendere qualche voto in più o per ottenere un consenso “coram populo”,stile ’29 con i Patti Lateranensi.
      Basterà votarli e vedremo,no?
      Un deferente saluto dalle lastre ad un Fiorentino niente affatto “stolto”e ben ammanicato nello Splendido Territorio Senese(unica cosa che c’è rimasta,almeno per ora…).

      • A.B. scrive:

        Tranquillo, lei c’è già da parecchio tempo e probabilmente è arrivato con l’ambulanza, a sirene spiegate e con la camicia di forza.

        • Ci siamo quasi... scrive:

          Vorrei che mi spiegasse il senso del suo commento.

          Grazie.

          • A.B. scrive:

            1. “basterà votarli in massa”
            2. “Non penso infatti,e ci aggiungo anche un bel personalissimo PURTROPPO,che il Generale Fucito riuscirà ad essere eletto Sindaco”
            3. “Ancora i tempi non sono maturi,qui a Siena ma….ma….”
            4. “un compagnuccio rosè (sigh) à la page come va tanto di moda oggidì….” (direi che proprio di moda oggi non sono)
            5. “Diciamo che sono un po’ troppo “sociali”,almeno per i miei gusti,i seguaci del buon Ezra” (manco quello le piace, che se togliamo il sociale, per quanto deviato, rimane solo il razzismo)
            6. “Un deferente saluto dalle lastre ad un Fiorentino niente affatto “stolto”e ben ammanicato nello Splendido Territorio” (altro che patti lateranensi, questo mi pare più il Molotov-Ribbentrop)
            Mi scusi “ci siamo quasi” ma dietro un’elegante cornice tipo commento di Galli della Loggia, ho intravisto le peggiori pulsioni che stanno progressivamente distruggendo le conquiste della nostra civiltà, queste sì oggi molto “a la page”. Ho intravisto l’egoismo e il razzismo, ho intravisto la normalità nell’immaginare un sindaco “generale” (fino a qualche tempo fa questi colonnelli e generali in politica evocavano sinistri echi di fascismi ellenici o argentini, ma ora va tutto bene). Tutte cose che per me non possono far altro che deturpare lo “splendido territorio senese”.
            La cornice è elegante, ma il quadro mi fa un pó schifo.

      • manunta scrive:

        ammanicatorimboccato casomai, vedi precisocisiamoquasi o altro, il diluvio
        del liberismoglobalista, ha reso viscida la strada della sinistra, il pulman ha fatto testacoda ,e ripreso la via in direzione opposta(i passeggeri dormivano, e non si so’ accorti di nulla), nel frattempo il pulman dei nostalgici in gita a predappio, ha fatto inversione a u e ha messo il cartello destinazione politiche sociali , sperando d imbarcare passeggeri e magari forza nuova.
        L acqua del diluvio? quella l ha mandata il grande architetto dell universo, e chi altri?
        Il traffico da sempre, lo controllano i vigili e la stradale, coi famosi guanti bianchi ,d’ ordinanza tutti e due.
        Ahh ,se uno guardasse il paesaggio e leggesse i cartelli stradali,di qualcosina si renderebbe conto, ma ora chi viaggia in pulman ,di solito sta’ appiccicato al palmare, realta’ virtuale , dice che a dimolti gli garbi.
        Cogli?afferri?

        • aurelio scrive:

          sei poco e maleinformato, la politica sociale è nata sin dal 1924 con la carta del lavoro (otto ore lavorative, 13a mensilità, TFR, magistratura del lavoro ecc.) e poi continuata in quegli anni con l’istituzione delle previdenze ed assistenze per il popolo, l’istituzione degli istituti di case popolari; addirittura anche la festa del 1 maggio per i lavoratori è stata istituita allora!

  3. VEDO NERO scrive:

    Come si dice? Complimenti per la trasmissione. I turchi alleati nostri e dei francesi e poi dopo diversi anni bacchettati a Lepanto, come è buffa la storia. Cena a Bagoga? Ottimo Aurigi, l’unico difetto è che dell’onda, consorella antipatica. Buona scelata del ristorante, ci si mangia bene, ma quella piastrella, all’ingresso di Via della Galluzza,che ricorda il Palio vinto dalla Selva nell’agosto del 1967 è un falso e da togliere in quanto viene raffigurata la Torre seconda che invece non correva nemmeno. Solo una ruffianata perché il ristorante è dentro il territorio del Papero. Togliere la mattonella, prego, il Bagoga è un buon ristorante e non ha certo bisogno di questi omaggi reverenziali.

  4. VEDO NERO scrive:

    Riguardo al problema del morto alla Coroncina e Montarioso, che aspetta la nostra amministrazione il tris nella salita del Braccio? Anche quella di notte è buia e stretta. Il divertente, si fa per dire, è che spesso le strade periferiche sono sovente illuminate in pieno giorno, poi la sera è tutto buio; tanto per ricordare la settimana scorsa toccò a tutta la zona Acquacalda, Petriccio, Uncinello. Continuiamo così a farci del male, continuiamo a votare i soliti. E poi un po’ di dossi per fare moderare la velocità del traffico, sarebbero una utile spesa con grandissimi vantaggi per la sicurezza generale, non pensiamo solo ai “brindisini”. Aria nuova per favore.

  5. anonimo scrive:

    Caro professore
    Intanto le etichette di estrema destra, estrama sinistra, servono ai mentore del potere attuale, per mantenere i loro lauti ed insopportabili privilegi. Il fascimmo non esiste più e non ritornerà.
    Nemmeno la sinistra resisterà. Una volta difendeva la classe operaia, ora difende tutte queste nuove idee radical schic. Dicendo che è sono atti di civiltà.
    Insomma vogliono avere il monopolio di ciò che è civile o no. Poverini alle prossime elezioni non esisteranno più.
    Casapound sta dalla parte del popolo e con delle teorie perniente campate in aria. E secondo me non sono di origine fascista. Tempo al tempo e vedremo

  6. A.B. scrive:

    Sarebbe bello raccogliere in maniera organica i capitoli sulla guerra di Siena in un documentario monografico, magari arricchito da ulteriori contenuti. Sicuramente sarà già in programma, ma se non lo fosse…

  7. Otrebla scrive:

    I miei complimenti a “Bazuele” Maccianti che a scuola, ricordo, era ben più interessato a racconti e vicende calcistiche che di storia patria.
    Si cresce e si cambiano obiettivi dunque… e per fortuna, talvolta.

  8. Senesediritorno scrive:

    AGGANCIANDOMI IN PARTE AL PS 1 ….

    L’inchiesta in corso a Milano su Bmps sta presentando (e rivelando) risvolti abbastanza interessanti: milioni e milioni “ scudati” da alti dirigenti della Banca (si intuisce non trattarsi del solo Baldassarri!) e gestiti tramite conti off-shore.
    Speriamo che nominativi e cifre vengano disvelati al più presto: obbligazionisti e azionisti attendono sicuramente con grande interesse anche per capire se -a parte i risvolti fiscali- sussistano dei presupposti per azioni di rivalsa e comunque risarcitorie nei confronti di chi, alle spalle della Banca e con operazioni fraudolente (margini alias “creste” su prezzi di negoziazione di titoli per conto della Banca, ad esempio) hanno conseguito non trascurabili arricchimenti personali.
    Non ho potuto intervenire alla presentazione del libro MORTE DEI PASCHI a palazzo Patrizi, ma ho visto la presentazione che dello stesso era stata fatta a Roma, pochi giorni prima, nella sala dei Gruppi parlamentari: sommando le dichiarazioni degli autori su valigie di soldi spostate come ai tempi degli spalloni frontalieri di vetusta memoria al “marcio” sul lucro personale conseguito da certi dirigenti di BMPS, si delinea sempre meglio il quadro oscuro, anzi cupo, che fa da sfondo alla ruina montepaschina e al ruolo di alcuni personaggi non ancora espressamente imputabili/imputati.
    Quello che a mio avviso preoccupa nelle analisi dei PM milanesi che indagano su BMPS è l’approccio Quasi escusativo nei confronti della Vigilanza nazionale e internazionale (Bankit e Financial Stability Forum) che al tempo dell’acquisizione di Antonveneta era presieduta dall’attuale governatore dell BCE, Mario Draghi.
    Mi nasce l’impressione (facendo finta di scendere dalle nubi: frase purtroppo citata di recente anche da Bersani, sic!) che l’impatto con certi intoccabili (Berlusconi ha esplicitamente detto che “non si tocchi Mario Draghi”…più o meno queste le sue parole!) impedirà di far piena luce su tutto il dramma montepaschino. Del resto affligge e preoccupa leggere che gli stessi PM dichiarano che “tra il 2011 e il 2012 e poi dall’estate 2014, la crisi di Monte Paschi non è da imputare alle operazioni sui derivati Alexandria e Santorini, quanto piuttosto alla crisi economica e del sistema”. “Ma cos’e questa crisi..” cantava nel 1933 tal Rodolfo De Angelis ..(al riguardo mi sono solo informato su Wikipedia) …anche per il Monte sembra assurgere a madre di tutte le sciagure: acquisti incauti, non autorizzabili, sotterfugi contabili e multa alia, come direbbe Eretico, sembrano sbiadite quinte di sfondo.
    Quindi che dire d’altro?
    Invito a leggere quanto riportato dal (noto foglio eversivo) IL SOLE 24 ORE nel link che allego.
    E poi continuiamo a riflettere…e magari a collegare tante informazioni senza lasciarsi sopraffare dalla routine e dall’assuefaziine che da tempo (salve pochi sprazzi di isolata lucidità) addormenta e anestetizza te coscienze senesi.

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-11-14/mps-pm-baggio-manager-usavano-scudo-e-conti-offshore-125739.shtml?uuid=AEmzzBBD&cmpid=nl_7+oggi_sole24ore_com

  9. RIP GIANNI scrive:

    Oltre l’ipocrisia di questa città ora nel Paradiso di Cantore ci sei anche tu, con la tua penna mozza . ciao Gianni.
    E per i più giovani affinché ricordino:
    La Divisione alpina “Monterosa” non fu riconosciuta ufficialmente nei raduni degli ex-alpini; pertanto coloro che avevano combattuto unicamente in questa formazione, secondo l’ANA, non potevavo fregiarsi del titolo di alpini ma il 27 maggio 2001 l’Associazione Nazionale Alpini decise di annullare questa discriminazione di carattere soprattutto politico, approvando una delibera che andava in questo senso: “L’Assemblea dei Delegati, preso atto e confermata la validità di tutto quanto precedentemente deliberato in merito alla Divisione Monterosa e altri simili della Repubblica Sociale Italiana, dichiara e riconosce che tutti i giovani che hanno prestato servizio militare in un reparto Alpino, in qualsiasi momento della storia d’Italia, e quindi anche dal 1943 al 1945, poiché hanno adempiuto il comune dovere verso la patria, siano considerati Alpini d’Italia.

  10. manunta scrive:

    Senesediritorno, nick ,e ragionamento ,mai furon meglio assortiti.

    Si ,lo ripeto uscire dalle lastre e tornarci fa’ bene al capino,
    da’ lucidita’ e profondita di visione, apre prospettive visive di solito precluse a chi sempre e solo si muova negli angusti bui e tortuosi vicoli(mentali) ove lo sguardo mmai puo’ posarsi sul cielo aperto

    tanto pe’ legare i discorso alla storia.
    Anche il grande Vannuccio Birigocci ,genio della metallurgia sotto il Petrucci, fui’ dalle lastre esilito giro’ il mondo, se ne venne a Fiorenza
    assediata e ci fuse il lionfante colubrina possente colla quale rispondemmo, da’ michelangioleschi bastioni di san miniato ,alle artiglierie ,senesote, leccamedici ,che poi vi trombonno appo cinque lustri.
    A voi lo Strozzi (e gli strozzini) a noi Vanuccio.
    Appo Vannuccio torno’ in siena ove redisse uno dei primi trattati di metallurgia,e tecniche minerarie.

    Dove so’ iti vannuccio , cecco,lorenzetti?
    tutti lor, furon pria o poi a fiorenza,
    sortiron da quei vicolucci stretti
    chi grande fu’ ‘n pittura o ‘n altra scienza
    chi vo’ vedere i mondo co’ occhi netti
    dell’ acqua d’ arno non pole fa’ senza
    lo dice storia ,e comunque la metti
    e’ questa veritade e non sentenza
    torni siena toscan sanza vergogna
    or che senesita’ messa e’ alla gogna
    bisi lo preciso’ , io sono senese
    tenetevelo pur quel bell arnese
    s’ esser toscano l’e’ pe’ lui offesa
    senesita’… giogo c’a voi non pesa
    lemma forgiato pe’ genti deluse
    rincantucciate su’ i poggiolo e illuse.

    Vai anche pe’ oggi lezione, Raffa ,sai bellino sarebbe un confronto co’ tu professoroni sulla guerra di siena, se hanno ghigna di sentire, la campana d’ un villico , e la voce della curtura popolana fiorentina , invece di raccontavvele tra voi senza contraddittorio.
    E senza tanti fogli davanti ,che a leggere son tutti boni.
    Oppure , ci vogliono le credenziali accademiche? nota mutanda che copre e ammanta di attendibilita’ pomposi ciucci di poco spirito e meno intelletto.

    YouTube · ugo maria tassinari

    2:54
    Cinghiamattanza a Casal Bertone
    15 set 2017

    Questo videino farebbe bene a guardallo l anonimo delle 9.51, e magari anche i sor panzeri
    Cari poundiani ,finche vi tribbiate tra voi fate pure, o sono allenamenti?
    I’ generale, che e’ di quelli dell el alamein? di quelli che vedevo passare
    da campalfi ,la mattina bianchi come cenci , sotto lo zainone ,a chiedere la strada per brenna? se vi addestra come quelli,poeri voi, o mi raccomando
    fibbie delle cinghie leggere, zetazeroalfa, ostia,i sor spada, bella gente davvero.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Un video molto bellino, grazie. Vedi che è sempre bene farli esprimere ….
      Queste altre cose invece spianano loro la strada: http://www.ilgiornale.it/news/politica/deputata-pd-denuncia-casapound-pacchi-pasta-poveri-1463677.html
      E gli 80 euro allora? Da che pulpito ….

      • manunta scrive:

        Caro panzieri, sai bene quali siano le motivazioni, che possono portare al voto per casa pound ,1) il giusto schifo per una sinistra inprimis e per le altre formazioni a seguire responsabili di un asservimento e spoliazione del paese agli interessi della grande finanza. britannia docet.
        2)la perdita di identita’ storica e culturale ,sventolata come un ineluttabile e giusta evoluzione umana e sociale a favore del globalmondialismo.3) la politica di accoglienza irresponsabile e prona ai progetti dei soros ora ,e del loro ispiratore kalergy prima, e di controcanto la distruzione di ogni tutela sociale per gli italiani.
        4) nostalgia e simpatia per nonno benito,e le sue sciagurate imprese.
        A siena , il punto 1 e’ai massimi livelli,il punto 2 si presta ad essere ripassato in padella in salsa senesita’ contradaiola,il punto 3 , quello vista la realta’ senese pare poco sfruttabile, il 4 e’ un evergreen ha sempre avuto il suo pubblico affezionato.
        Si tratta comunque della riproduzione ,in scala locale, di una contrapposizione artatamente architettata attraverso i media ,ovvero : le persone ragionevoli accettano come una ineluttabile e giusta evoluzione , il liberalglobalismo,economico,politico,sociale, e culturale.
        Chi non lo accetta ,deve essere etichettato e assimilato,ai nostalgici fascio xeofobi .
        Il vecchio ma’ sempre valido meccanismo della dannatio memorie.
        Economia mista e controllo dello stato dei settori strategici, e delle risorse narurali?=retaggio del fascismo.
        conrollo statale della politica monetaria?=retaggio del fascismo
        difesa dell identita’ storica e culturale=retaggio fascio nazionalista xenofobo
        presto e a seguire:
        sanita pubblica?=retaggio fascista
        previdenza sociale?=retaggio fascista

        La sinistra massonicofinanziaria degli amato d alema ,e quella filosoros delle boldrini bonino vendola, massimi profeti ed esecutori del programma, con ,Renzi ,terza variante del panorama a sinistra, sicche’ fate voi.
        Sinistra in italia toscana e siena= sinistrati mentali,guidati da sinistri individui,equazione oggettiva e non opinabile.

        • Fradiavolo scrive:

          e se avessero le basi scoprirebbero che il loro idolo salì al potere grazie al finanziamento dei latifondisti e dei grandi industriali così che il primo governo mussolini(de Stefani)fu liberista monetarista e deflazionista con grande soddisfazione dei gruppi finanziari(Morgan in primis)americani

          • manunta scrive:

            e se sapessero che i quattro quadrumviri eran tutti e quattro gran maestri? , maestri non solo di manganello e d’ olio di ricino.
            Se sei quello di mm salutoni.

          • manunta scrive:

            e se sapessero cosa matteotti voleva denunciare alla camera? la svendita dei diritti estrattivi ,le tangenti derivate da quell accordo, tra mussolini e le industrie petrolifere angloamericane, se sapessero che prima di mattei l italia vantava accordi petroliferi anche in irak ,e che il predappiese li svendette? se sapessero che a el alamein ,nome credo del reparto del generalissimo in questione , manco’ il petrolio che desio aveva scoperto in libia ,e che il cranioleso di predappio non seppe,o volle estrarre e sfruttare?
            Fradiavolo , la lista e’ lunga ,ma qui si tratta di gente co’ paraocchi, credono ,e obbediscono, sicche i generale si diverte, s era stancato della pensione ,e ora …….. nuove truppe al suo comando.

    • nonimo scrive:

      Caro manunta
      Dal mio esilio volontario in Svizzera vedo molte cose. E non vorrei che tu mi appiccicassi una etichetta. E ti ripeto a me le cose vanno bene, non penso che a molti di voi vadano altrettanto bene. Tuttavia e’ giusto che uno soffra come desidera.
      E’ il bello della democrazia caro manunta.
      Invece del tuo videino sto vedendo che la crisi sistemica ha ripreso vigore e più forte
      che nel 2007…….e contrariamente alla ripresa e’ arrivata la peste. Voglio vedere
      come ve la passerete….

      • manunta scrive:

        nonimo ,sei un autentico svizzero lastraiolo, ora risparmi anche sulle lettere del nick.
        Ho amici che in svizzera hanno studiato ,Basilea,al conservatorio, ma quando ne parlano gl’ escono le bolle, vai nini te diserta , e condisci co’ i burro di malga, io resto fedele all olio, nome omen, nick omen.
        olio olivo, pallade athena
        burro vaccine, campanaccio e anello al naso?
        democrazia:
        mark twain: se votare servisse a qualcosa,probabilmente non ci farebbero votare.
        ps . scacchi ,finito? le preziose fonti? disseccate? un ci lasciare a’ i buio , narraci i futuri destini.
        ciao colligiano.

        • nonimo scrive:

          Caro manunta
          Io scrivo con il telefonino e se manca qualcosa il l nostro professore correggera’.
          Per il mangiare sono rimasto alle lastre. Giorni indietro sono andato in quel di Gracciano a mangiare la fettunta con olio novo. Sai di quello pizzichente, di quello che gli svizzeri se lo sognano. Poi il mio ospite mi ha portato a vedere dove passava la franchigena. A pieve a Elsa ed è una mansione di Sigerico. Ma ha aggiunto che era una via verso la Francia gia mille anni prima. Perche vi era transitato Marziale, verso la francia divenendo vescovo di Tour. Da pieve ad elsa, alla mutationes Castrum viginti milia (campiglia), Sangimignano….Lucca…….
          Ma lasciamo stare queste divagazioni. Ho portato in svizzera olio novo e vino, con l’aggiunta di pane toscano….

  11. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    mi corre l’obbligo di segnalare un fatto testuale.
    Di sostanza.

    Lo segnalo perchè non riesco a capire se si tratta di un pesante refuso, di un lapsus sfuggito (da cui emerge comunque la convinzione dell’autore) oppure di un virgolettato “esatto,preciso,identico” che cambia il mondo.

    Virgolettato che, lo confesso, fino ad ora mi era sfuggito nella lettura attenta di altri testi e documenti.

    Ho ripreso quindi, per scrupolo, l’ordinanza che dispone la seconda archiviazione.
    E mi sono messo alla ricerca di quel passo che già alla prima lettura mi avrebbe fatto letteralmente sobbalzare.

    Cosa che mi è successo leggendo “Morte dei Paschi” a pag. 255.

    Volevo segnalarlo subito, lunedì, nelle poche parole che ti ho scritto prima della presentazione.

    Ma dovevo rileggere l’ordinanza per essere sicuro, perché poteva benissimo essermi sfuggita l’espressione che mi ha colpito.
    Colpito al quadrato se si assume questa espressione come vera ed accaduta.
    E si assume come vero e accaduto che la stessa non sia stata valutata e presa in esame come invece avrebbe meritato assolutamente.

    Ebbene : Lannutti e Fracassi a pag. 255 (sesto rigo partendo dal fondo) riportano un virgolettato riferito a Mingrone dove il medesimo riferisce che il collega di Rossi (Filippone, nda) “ mi ha detto che David Rossi era stato gettato dalla finestra ”.

    Era stato gettato , non, si era gettato.

    Era stato gettato : è una cosa.
    Si era gettato : è un’altra.

    Il virgolettato manca di una nota (che sarebbe stata molto opportuna e doverosa).
    Non so pertanto quale sia la fonte.

    Sta di fatto che chiunque abbia parlato con Mingrone riferendo che “David Rossi era stato gettato dalla finestra” – se questa espressione risulterà confermata- , colui dovrebbe essere riascoltato con la massima attenzione.

    Se invece si tratta di un refuso: la seconda edizione ha il dovere di correggerlo.
    Perché questi sono errori pesanti e se mi posso permettere: inconcepibili.

    Scusa se ti faccio partecipe di questi dubbi (sei diventato un crocevia) ma l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è alimentare le incertezze.

    Almeno i testi.

  12. Michael Kohlhaas scrive:

    PS 2: il signore investito pochi giorni fa alla Coroncina non è purtroppo il primo morto a causa di una viabilità pericolosa e da sempre sottovalutata dalle varie amministrazioni comunali: ce ne sono stati in anni recenti almeno altri due, per non parlare dei moltissimi altri incidenti minori che hanno coinvolto – tra gli altri – anche uno scuolabus pieno di bimbi (con conseguenze fortunatamente non gravi). La Coroncina, fino a 20 anni fa, era considerata piena periferia; oggi ci si sono trasferiti anche tanti senesi delle lastre, si sono costruite nuove case e la vivibilità – a causa dei flussi di traffico dal sud della provincia – è purtroppo peggiorata. Pochi servizi (l’ufficio postale più vicino è in via dei Pispini o a Ponte a Tressa…), scarsa sicurezza, disinteresse totale delle istituzioni. La bretella Monsindoli-Monteroni avrebbe dovuto diminuire buona parte del traffico sulla Cassia; peccato che i lavori siano fermi da anni e non si vedono soluzioni a breve: il progetto – di competenza della Provincia – è adesso passato alla Regione, e la ditta incaricata a suo tempo dei lavori pare stia fallendo.
    Non si può più aspettare: urgono soluzioni, delle chiacchiere e delle promesse da marinai non ne possiamo più!

  13. Luca scrive:

    Grazie al giornalista Bianchi Sugarelli ed il suo partecipato ricordo che riporto integralmente (ripreso dal suo fb pubblico), con profonda riconoscenza per il suo lavoro costante in ricordo dei “VINTI” che con lui hanno avuto voce, non solo di ricordo, ma di umanità. Come anche oggi con l’ultimo ragazzo senese di Salò.

    In Memoria di Giovanni Ginanneschi, penna nera della Monterosa
    di Andrea Bianchi Sugarelli

    Anche da morti fanno paura gli uomini dell’Onore. Per questo voglio raccontarvi una storia, se avete voglia di perdere 5 minuti. Una storia che vuole essere, umilmente, una postilla a quanto scrivono i siti e scriveranno domani i giornali. Un ricordo ad alta voce, l’addio a Giovanni Ginanneschi, uno degli ultimissimi, se non l’ultimo combattente senese della Repubblica sociale italiana. Ha passato una vita a farsi riconoscere da questo Stato il suo passato di combattente, adesso che se n’è andato non ricordare il suo ardimento giovanile che ha amato ed onorato al pari della contrada e della famiglia sarebbe culturalmente uno schiaffo, umiliante.
    Ufficiale Alpino della mitica Divisione Monterosa di cui è stato anche presidente dell’Associazione reduci, Ginanneschi ha rappresentato in ogni momento un punto di riferimento dei ragazzi che andarono “a cercar la bella morte”. Sostenitore assiduo delle attività degli ex combattenti di Salò, soprattutto le loro pubblicazioni come L’Ultima Crociata, ha sempre dato sfoggio di ragionevolezza, di dialogo, ha cercato come tutti gli uomini di buona volontà quella pacificazione nazionale che potesse archiviare definitivamente un periodo tragico della vita italiana che coinvolse milioni di ventenni come lui.
    Ricevendone in ogni momento risposte sprezzanti, spesso volgari.
    Dopo la licenza liceale a Piacenza, nel 1941 venne arruolato nell’Esercito, destinato al 1° Rgt. Granatieri. Nel 1942 concorse all’ammissione per l’Accademia Militare di Modena. Nell’attesa, con il suo battaglione, raggiunse la Corsica dove rimase fino al dicembre 1942 quando fu chiamato a Modena ammesso all’86° Corso Allievi Ufficiali. L’8 settembre 1943, il giorno dell’armistizio, si trovava all’Abetone al campo mobile, lasciò la divisa e dopo molte notti di marcia raggiunse la famiglia a Piacenza. Trascorse un mese amletico: “parto o non parto”. Si convinse di essere stato tradito dal “suo” Re e decise di presentarsi a Tortona dove era già in attività una Scuola Allievi Ufficiali della RSI. Gli venne consegnato il grado di Sergente Allievo Ufficiale. Non contento e a richiesta venne inviato al Btg. Aosta, che seguì a Vercelli e poi a Münsingen dove passò al Btg. “Tirano” – plotone pionieri – della Monterosa. Nell’agosto 1944 rientrò in Italia con il grado di Sergente Maggiore, con destinazione Sestri Levante per trasferirsi un mese dopo a Cesana Torinese e subito a Cresta Rascià, dove rimase fino al 26 aprile 1945. In questo periodo prese parte a vari pattugliamenti in territorio francese. Ripiegò, con il Battaglione, su Pinerolo, si aggregò ai tedeschi della Wehrmacht (157a Divisione Gebirgsjaeger) fino a raggiungere Rivoli Torinese per poi proseguire da solo per Piacenza.Arrivato a casa trovò la distruzione e la famiglia smembrata: padre in carcere per collaborazionismo (5 anni), la madre, la sorellina e la nonna senza più casa. Per fortuna riuscì a sfuggire alla barbarie del dopoguerra, alla caccia all’uomo dei partigiani che anche in Piemonte scrissero pagine di morte, drammatiche vendette come i libri di Pisanò, Pansa e Gianfranco Stella ci hanno raccontato. Giovanni è persona in gamba, l’addestramento alpino ed un fisico atletico lo aiutarono, infatti poco dopo riuscì a trasferirsi a Milano arrangiandosi per un anno fino a quando raggiunse il cognato che esercitava il notaio ad Arcidosso. Riprese così gli studi, sgobbó, si laureò, vinse il concorso per Notai e dal 1952 al 1997 ha esercitato la professione a Siena.
    Ai ragazzi prima e agli uomini dopo, come Ginanneschi, si deve tanto della storia italiana: combattenti di una guerra già persa, fedeli all’Idea, nemici del tradimento e sempre vicini alla rinascita Ideale, non hanno mai rinnegato guardando però sempre al futuro, senza nostalgismi retorici. La sua amicizia con il saggista senese Pietro Ciabattini, i loro racconti di una giovinezza senza privilegi, ma di entusiasmo per la vita, per la quotidianità, per il cameratismo, sono stati fonte di tante belle giornate, tra riflessioni e momenti di appagamento culturale ineguagliabili. Mi piace ricordare che è grazie all’impegno decennale dei reduci come Ginanneschi che la Monterosa ed i suoi Alpini oggi vengono riconosciuti ufficialmente dalla Repubblica italiana. La “Monterosa” infatti venne isolata nei raduni delle ex penne nere; tutti coloro che avevano combattuto per Salò non potevavo fregiarsi del titolo di alpini ma il 27 maggio 2001 l’Associazione Nazionale Alpini decise di annullare questa discriminazione di carattere soprattutto politico-ideologico, approvando una storica delibera riportata anche nel bollettino ufficiale della Divisione: “L’Assemblea dei Delegati, preso atto e confermata la validità di tutto quanto precedentemente deliberato in merito alla Divisione Monterosa e altri simili della Repubblica Sociale Italiana, dichiara e riconosce che tutti i giovani che hanno prestato servizio militare in un reparto Alpino, in qualsiasi momento della storia d’Italia, e quindi anche dal 1943 al 1945, poiché hanno adempiuto il comune dovere verso la Patria, siano considerati Alpini d’Italia”.
    Una bella lezione morale e di civiltà per tutte quelle persone, nate decenni dopo la fine della guerra, che oggi vorrebbero rimettere indietro le lancette di 72 anni e farci catapultare in una guerra civile antistorica di cui la nostra società non ne sente il bisogno.
    Giovanni Ginanneschi amava finire i suoi interventi con i camerati alpini ricordando una frase scritta da Cesare Fiaschi: “SONO STATO E RESTERO’ SEMPRE, FINO ALL’ULTIMO RESPIRO, UN UOMO DELLA MONTEROSA”.
    Oggi l’uomo della Monterosa se n’è andato, l’ultima penna nera senese di Salò ha abbassato il sipario della storia.

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