Le periferie che scoppiano (e un paio di Ps)
Finito il primo (parzialissimo) tour delle periferie per la mia trasmissione, devo dire che la situazione – che sapevamo già non essere troppo positiva – è peggio di quel che si pensasse. Gli ultimi due casi – Pian delle fornaci e Via Vivaldi – sono davvero emblematici di un’attenzione per le periferie, capace di attivarsi solo in funzione elettoralistica (lo farebbero anche altri? Possibile, anzi probabile, ma per ora c’è il Pd…), o quando c’è da compiacere qualche lobby specifica (chissà a quale settore produttivo appartenente, eh?).
Malumori non da poco, arrivano anche da altre popolose periferie (zona nord, per capirsi), oltre che – per quanto in quel caso di periferia non si possa parlare – dai residenti di Terrensano-Belcaro, che hanno ben chiaro che la loro strada, per anni, non si riaprirà.
Non è mai stato Sindaco del Centro storico, l’imputato Valentini Bruno, neanche quando fu eletto nello sciagurato giugno di 4 anni or sono; ci fa piacere constatare come stia perdendo, giorno dopo giorno, consenso anche in periferia: chi è all’opposizione, è pregato di capitalizzare…
LA POLVERIERA DI VIA VIVALDI
In Via Vivaldi, addirittura, i residenti minacciano la SERRATA (sì, avete letto bene: la serrata!) della strada, vista la situazione ormai esasperata ed esasperante: non sapremmo dire se sia il termine più corretto, ma comunque rimanda a contesti “forti”, dunque ben venga; ci ha colpito il sentire persone, dall’aspetto tutt’altro che barricadero, arrivare a proporre formule da resistenza passiva, a metà tra Gandhi e la rivolta della banlieu francese nel 2005. Ma la Giunta Valentini – Zeus ce lo protegga, è davvero l’unico candidato che può fare perdere sul serio il Pd l’anno prossimo -, come sempre, fa finta di niente.
Una lettrice-residente in Via Vivaldi, in un commento, ci invita ad andare di nuovo in loco nei giorni palieschi, e noi la rassicuriamo subito: verremo, verremo, stia tranquilla; e non solo nei giorni palieschi, peraltro…
Il 1 novembre 2006, quando ci fu il crollo che in zona tutti ricordano, andò bene (nel senso che non ci furono morti, per puro miracolo); se disgraziatamente si presentasse un’emergenza in Via Vivaldi, in certi momenti non riuscirebbe a passare neanche un’ambulanza per i primi soccorsi: perché sfidare il pericolo, dunque? Errare humanum est, perseverare…
PIAN DELLE FORNACI: VALENTINI SUPERSTAR…
Ieri pomeriggio, il “Valentini’s tour” è proseguito in quel di Pian delle fornaci, zona di cui ci siamo già occupati per la probabile (ora per il Primo cittadino è diventata “possibile”) nuova lottizzazione della cooperativa Orsa maggiore. C’erano anche residenti di zone limitrofe, ma il clou era ovviamente concernente Pian delle fornaci. Hanno marcato visita gli Assessori Mancuso e Maggi (l’evento non era evidentemente abbastanza cool). Tra l’altro, è venuto fuori che l’Orsa maggiore costruirà/ebbe a fianco di un terreno, il cui privato proprietario il permesso per costruire non l’ha avuto.
Alle domande più dirette ed esplicite, as usual, l’imputato (ma non per i fatti di Pian delle fornaci) Valentini ha risposto arrampicandosi sugli specchi; resta un fatto: da testimonianze plurime e convergenti, appare chiaro che una o più vene d’acqua ci siano, in zona. Eccome, se ci sono: e gli allagamenti recenti lo dimostrano. Il principio di precauzione ed il buon vecchio buonsenso, imporrebbero di non aggiungere cemento a cemento: dunque, crediamo proprio che la decina di nuovi appartamenti si farà…
Ps 1 Una calda ed una diaccia, per i pentastellati senesi. La diaccia: pur con tutti i distinguo del caso, non eravamo stati fra i subitanei detrattori della mozione d’urgenza dei pentastellati (Mauro Aurigi) sulla pericolosità del prossimo Palio (vedasi anche “Il martedì dell’eretico”): quantomeno aveva (ha) il pregio di porre concretamente il problema. Il fatto però che il giorno dopo ci sia stata, da parte loro, una mezza (forse anche di più di mezza) ringambata, francamente ci garba molto meno: molto bene ha fatto Elio Fanali a fare uscire la notizia della mozione pentastellata (ci sarebbe mancato altro), molto male hanno fatto i grillini a parlare di provocazione.
Ps 2 La calda: Michele Pinassi chiede (leggasi anche il Santo odierno, a tal proposito) lumi in merito alla proposta dell’imputato in merito a Siena Capitale dello sport. In attesa delle risposte sui costi che la collettività dovrà sostenere per provare a, ci sono anche altre cose e cosette da chiarire, e da chiarire molto bene. Ne riparleremo, tranquilli.
Sul Corrierino di quest’oggi leggo che è anche caduto un albero all’asilo di Via Vivaldi: piove (si fa per dire) sempre sul bagnato! Ma tanto l’imputato stasera sfodererà sorrisi e brindisini a iosa, c’è la Notte bianca in Pantaneto (per molti sarà un’ennesima notte in bianco)
Non sono sicuro che San Prospero oggi possa essere definito propriamente una periferia. Di certo, però, da diversi anni è stato trasformato in un parcheggio a cielo aperto: il parcheggio di Siena. Infatti, non essendo stata realizzata alcuna infrastruttura in loco (i parcheggi non si fanno dove servono ai cittadini, ma dove decide chi comanda che debbano servire ai cittadini) l’approdo di Siena si è via via degradato ed ha visto i suoi bei viali trasformati appunto in stalli di sosta, in bivacchi di manipoli …. di turisti.
Vero è che reiteratamente è stata proposta l’istituzione di una ARU, che certo non avrebbe risolto i problemi dei residenti, sicuramente ne avrebbe creati di notevoli ai non residenti, ma inevitabilmente avrebbe recato alle casse comunali moneta sonante da investire(?) al solito altrove.
Ad aggravare la cosa la celebrazione ogni mercoledì del mercato e lo “stadio bomboniera” (un eufemismo coniato per non dire lillipuziano, microscopico, nano) con le sue partite che in pratica sequestrano tutta l’area e bloccano di fatto mezza città.
Insomma, una situazione indegna che si perpetua ormai da molto tempo.
Del resto siamo sempre stati una macchia blu nel planisfero un tempo tutto rosso della geografia comunale, un quartiere ormai asseritamente residenziale (lo era effettivamente negli anni ’20 e ’30 dello scorso secolo) comunque quasi da punire piuttosto che da valorizzare come vetrina di Siena che si apre ai turisti.
Già ma secondo voi Siena si è mai veramente aperta ai turisti o li ha sinora soltanto subiti, in quanto portatori di scompiglio nel suo splendido, secolare isolamento?
Eppure i nostri avi scrivevano: cor magis tibi Saena pandit.
Non sarebbe l’ora di onorare questo motto?
Anche perché, quasi distrutto, esaurito tutto il resto, questa è al momento l’unica vera risorsa della nostra comunità.
Siena capitale dello sport. Leggo che il comitato organizzatore è formato da sindaco e assessore allo sport (e non potevamo purtroppo farne a meno) ben 4 persone fra Università ed Università per stranieri (un pò troppi, forse!) Paolo Gheda e Giacomo Zanibelli, rispettivamente Presidente e Segretario della Fondazione Bianca Piccolomini Clementini, designati dalla Fondazione stessa, e Paolo Riccardi e Alessandro Pettorali, rispettivamente Presidente e client relationship manager della Società Aubay Italia S.p.A., designati dalla Società stessa. Sono diversi annetti, purtroppo per motivi anagrafici, che seguo le vicende senesi e mi domando: “Ma chi cavolo sono? Che c’entrano la Fondazione Bianca Piccolomini e la Società Aubay Italia con lo sport senese? E che meriti o trascorsi sportivi hanno questi Gheda, Zanibelli, Riccardi e Pettorali per rappresentare la città in questa nuova roboante e probabilmente inutile, ma sicuramente non dispendiosa, nuova trovata del Comune? Forse hanno vinto una medaglia olimpica ed io non me ne sono accorto. Prenderanno anche dei soldi per questa loro missione a faviore della nostra comunità? Dovremo dare loro il prossimo anno Mangia d’oro (ai presidenti) e medaglie al valori civico (ai segretari) come abbiamo fatto con la Fratigloni solo per aver ricoperto per anni un posto privilegiato nel suo lavoro?
Gentile Barbicone,
forse le racconterò una storia che già conosce. Prescindendo dai curriculum pubblicati da alcuni dei sopramenzionati (se vorrà potrà leggerli e trarne le sue considerazioni), si legga lo statuto della Fondazione Bianca Piccolomini Clementini e quali sono le istituzioni, indicano il consiglio d’amministrazione.
Secondo lei l’interessamento della suddetta Fondazione verso lo sport (ricordandole anche che il segretario ha tenuto anche insegnamenti inerenti allo sport, e che nel 2013 era un supporter – ma potrebbe trattarsi di una omonimia – dell’attuale sindaco di Siena per poi diventare segretario provinciale dell’ennesimo raggruppamento in cerca della DOCG della fu Democrazia Cristiana) e la sua inclusione nel comitato organizzativo, potrebbe avere delle ripercussioni nelle future alleanze partitico-associazionistiche in vista del 2018? E queste giornalate sono fatte per vincere la candidatura o per fare presente agli autoctoni che è in corso un raggruppamento temporaneo di interessi?
Cordialmente,
Francesco Siminetti
Apprezzo le precisazioni e ritengo che l’Eretico dovrebbe andare un pò più a fondo su questa nuova vicenda che mi sembra ripercorrere le strade già battute dall’illustre esperto Sacco e tutta la sua corte dei miracoli, che tanti benefici ha portato a Siena.
Sono stato tra i primi a sollecitarti e a farti i complimenti sul blog per avere finalmente iniziato ad uscire dalle mura ed indagare nei quartieri periferici, ignorati per anni dalla locale tv di regime (il Masoni al massimo si spostava a Mociano o al Ceppo per le previsite). Il malcontento cova lì, tra servizi carenti, traffico e cementificazione a uso e consumo degli “amici degli amici”. Come giudichi sennò la concessione di un permesso di costruire al vicino di casa con i “santi in paradiso” quando a te, invece, col terreno adiacente, viene negata adducendo come motivo un “potenziale rischio idrogeologico”?
Diceva Orwell ne “La fattoria degli animali”: “Tutti gli animali sono uguali davanti alla legge, ma alcuni sono più uguali di altri”…
Spero vivamente che la tua trasmissione riprenda al più presto, di pentoloni da scoperchiare a Siena ce ne sono purtroppo ancora tanti!
Caro Michael, mi desti una ottima dritta, in effetti!
Oggi il Corrsiena (Pagliantini) mi anticipa sulla zona nord, che avevo richiamato nell’incipit del mio pezzo: in Via Dante (Acquacalda), nell’erba altissima, serpi a volontà ed anche cinghialotti.
Speriamo che l’imputato Valentini faccia il candidato, nel 2018: l’ultima speranza per affossare il Pd…
L’eretico
Oltre a fare i complimenti all’Eretico (perché di certe zone scrive anche qualche giornale, ma l’impatto televisivo della sua televisione vale doppio), e a augurarmi una pronta ripresa del programma, vorrei aggiungere che sul Valentini (non a caso imputato) basta e avanza la gestione dell’urbanistica a Monteriggioni per capire il personaggio. Ai tanti meritatissimi complimenti, un’osservazione critica: nel 2013 neanche i blog misero nella dovuta evidenzia il tr…..che Valentini aveva lasciato nel Comune da lui “ottimamente” amministrato.
Dopo le tue incursioni televisive nelle periferie, la situazione appare davvero peggio di quel che si pensasse. Anche perché nessuno le ha guardate finora con attenzione, e non credo che alcune siano più curate e altre più derelitte. Ci sono ovunque problemi di traffico, mezzi pubblici, verde e giardini, data la mancanza di interesse per le azioni programmate da parte del comune. Ma alla base dei più grossi guai mi pare che ci sia una totale assenza dell’urbanistica nella discussione politica. Regolamenti urbanistici sbrindellati, mancanza di precisi indirizzi, porte spalancate alla “contrattazione” con chi propone cementificazioni. Chissà cosa potrebbe dire oggi un architetto come Achille Neri, urbanista appassionato che fu attivo per anni in consiglio comunale?
Caldeggio lettura di intervento dell’imputato Valentini (io l’ho letto sul Corriere di Siena di oggi): la sintesi è che le periferie a Siena non esistono nemmeno, perché tutto è così integrato a meraviglia..
Il Polase è rincarato all’improvviso?
PALIO CONTINGENTATO….
E anche questo baluardo della senesita viene demolito….
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/17_giugno_20/sicurezza-palio-siena-sara-limitato-15-mila-persone-6825ec3a-55c6-11e7-a3dc-2145d8930cf6.shtml