“Il martedì dell’eretico”: Via Vivaldi, Mps, Palio (e 3 Ps)
Ultima puntata (la XXXVII!) de “Il martedì dell’eretico”: ma i fans si tranquillizzino pure, già nei giorni palieschi saremo di ritorno, con un format diverso, certo ALTRO, rispetto all’orgia di cavalli, fantini e Capitani che vedremo (e stiamo già vedendo) pavoneggiarsi a favore di telecamera e/o microfono.
Stasera finiamo (per ora) il tour delle periferie con Via Vivaldi (zona fuori Porta Pispini, per chi non fosse pratico); poi parliamo di Mps, in un momento cruciale (ormai un luogo comune, ma così è), e non possiamo ignorare ciò di cui si è già scritto venerdì: l’allarme sicurezza concernente l’imminente Palio del 2 luglio, con tutti gli annessi e connessi. Infine, oltre ai consueti aggiornamenti del caso, finalmente recensiamo l’ultimo lavoro dello storico Duccio Balestracci sulla battaglia di Montaperti.
Buona lettura (e visione) a tutti, dunque!
MPS IN BORSA A SETTEMBRE?
Si è scomodato financo don Ferruccio de Bortoli, per le ultime su Mps (Corriere economia di lunedì, pagg. 2-3); lasciatosi alle spalle la querelle con la Ministro Boschi e sul di lei interessamento, tramite Unicredit, per la banchetta di famiglia (con la querela verso de Bortoli che, ovviamente, non è partita…), l’ex Direttore del Corrierone in questo pezzo ci dice molte cose stimolanti assai: fra le altre, che verosimilmente banca Mps tornerà ad essere quotata in Borsa a settembre (ci ricordiamo che non lo è più?), nonché che lo Stato arriverà a circa il 70% del capitale (mettendoci 5 miliardi abbondanti, pare per così dire il minimo sindacale).
In più, l’informato giornalista (che dalla descrizione dei meandri della finanza viene) ci informa su un passaggio che merita di essere davvero segnalato: a leggere de Bortoli, Morelli si sarebbe messo personalmente di mezzo con l’Europa, minacciante più di 10mila uscite da Mps per il Piano industriale, arrivando a mettere sul tavolo le dimissioni personali, nel caso non si fosse dimezzata la cifra degli esuberi, dunque evitando la “macelleria sociale” (che per i bancari – va detto – è sempre un po’ meno macelleria che per altri lavoratori).
Abbiamo sempre criticato, anche con durezza, Morelli, guardando al suo passato in Mps pre-2010; se, però, venisse confermata l’indiscrezione debortoliana (l’auctoritas giornalistica, quella c’è tutta), il giudizio diventerebbe certo più articolato.
VIA VIVALDI: PROMESSE TANTE, FATTI NESSUNO
Con l’ausilio di un residente storico dei luoghi, as usual, siamo andati a terminare (per quest’anno) il nostro tour delle periferie senesi in quel di Via Vivaldi: una zona che avrebbe tutto per essere considerata di assoluto pregio (immediatamente a ridosso delle mura, Porta Pispini in particolare, ma con la campagna degradante verso Viale Toselli dall’altra parte: centro e campagna, dunque), mentre invece i problemi non mancano, anzi.
Diciamo subito che non è certo una questione nuova: sin dall’inizio dell’edificazione del quartiere (1958), la zona ha avuto il problema della strada: privata, ma di pubblico passaggio: il consueto ibrido visto da altre parti; nel frattempo, le case sono ovviamente aumentate a dismisura (compreso il lotto, durante la costruzione del quale ci fu il clamoroso crollo del 1 novembre 2006, che per un miracolo non si trasformò in tragedia), e non molto dopo sono sorti il Palazzetto Virtus (voluto da don Perucatti: il primo palazzetto di Siena) ed il circolo tennis che si trova di fronte al Palaperucatti stesso.
Paolo Piochi, il nostro cicerone, ci ha raccontato di assemblee pubbliche, in cui Valentini, Mazzini, Maggi e compagnia cantante assicuravano che entro il 2016 tutto (o, comunque, molto) sarebbe stato risolto, a livello di viabilità; ovviamente, niente di niente è successo (non c’è neanche il taglio dell’erba, se è per quello). Come accade anche per altre zone periferiche, si promette e non si fa; e di fronte alle lamentele dei residenti, sapete che si fa? Si chiudono le comunicazioni, punto e basta. Ai residenti, non resta da fare altro che rivolgersi al Prefetto: proprio come, infatti, è giustappunto accaduto ai residenti di Via Vivaldi…
Ps 1 Questa perla piddina, in trasmissione, non abbiamo avuto tempo di metterla, avendola vista e gustata solo DOPO la registrazione: in un passaggio di un comunicato targato Pd – e ripreso con vigore dai neocraxiani martinellati -, si scrive, riguardo ai piddini stessi “siamo stati gli unici, fra le forze politiche e sociali cittadine, ad avere fatto autocritica (sul recente passato della città, Ndr)”. Parole santissime: basterebbe pensare – fra le tante – alla candidatura di Simone Bezzini in Regione…
Ps 2 Dopodomani, giovedì 15 giugno, nel Palazzo della Provincia alle 17,30, lo scrivente sdottorerà di “Populismi e sovranità nazionale”, insieme a Marcello Veneziani, nonché a Maurizio Boldrini e Roberto Barzanti.
Giacché il tutto è organizzato da Lorenzo Rosso (circolo “Repubblica di Siena”, cioè Fratelli d’Italia, per intendersi), e visto l’attivismo del Comitato antifascista senese, ci saranno polemiche (nel caso, riguardanti il tandem Barzanti-Boldrini: noi abbiamo già dato, e soprattutto avuto, con il XXV aprile)? O forse, i resistenti senesi sono già sotto l’ombrellone?
Ps 3 Sconfitta notevole, alle Amministrative, per i pentastellati (non erano le loro elezioni, certo: ma quando non si piazza un candidato che sia uno nei ballottaggi, qualcosa vorrà pur dire, no?); il centrodestra tiene bene botta, ma resta l’ambiguità della “strana coppia” Berlusconi-Salvini (e del boss Graviano, non si dice niente? Ah già, intercettazioni ad orologeria, certo); i renziani, dal canto loro, farebbero bene a non cantare troppo vittoria: persa anche Rignano sull’Arno, e soprattutto l’inchiesta Consip – anche se la stampa embedded ha smesso di scriverne – va avanti, con il castelnuovino Marroni che non ritratta di un millimetro la sua deposizione…
Caro professore
È sempre colpa dell’europa, se vi sono dell’uscite in qualche azienda. No professore oramsi la menzogna ha le gambe corte. Questa si chiama deflazione tecnologica.
E finalmente mette in soffitta un sindacato che non ha più niente da dire. Per interdersi il mezzo ha sostituito l’uomo, e nel ciclo produttivo l’uomo non serve più.
ecco la banca futura sarà più simile a paypal che non a uno sportello. Ma c’è di meglio la criptovaluta, che potrebbe essere garantita da uno stato ricco di materie prime spendibili. Oro, petrolio, gas, ferro, terre rare. Quindi garanzia reale e non come le monete attuali garantite dalla forza della legge. Che finiscono in investimenti non produttivi. Insomma la moneta buona scaccia la cattiva. Con buona pace di questo fisco rapace. Ecco l’importanza del reddito di cittadinanza. Servirebbe a parare i contraccolpi sociali. Uno non deve lavorare per forza se non fa un lavoro utile.
Quindi reddito di cittadinanza, ma non in valuta classica, o in criptovaluta o in materie prime preziose. Lo suggerisca ai cinquestelle, reddito di cittadinanza, ma senza il morituro euro, magari in gettoni d’oro, come al rischiatutto. Potrebbero arrivare alla maggioranza assoluta, altro che Achille Lauro, il comandante era un dilettante al confronto. Qui si teorizza una vita senza lavoro dopo aver strenuamente difeso la costituzione di una repubblica fondata sul lavoro. L’apocalisse si avvicina, e buona parte dei suoi profeti frequenta questo blog.
None http://www.repubblica.it/economia/2017/06/14/news/record_di_occupati_in_europa_234_2_milioni_mai_cosi_tanti-168067273/
Dura la vita per i profeti dell’apocalisse (in questo caso tecnologica).
Caro AB
Per me è stata dura la vita quando partii e senza raccomandazione, e sinceramente non lo avrei voluto fare. Se la mia patria mi avesse offerto qualcosa che non sia stato un impiegato magari di Banca. Comunque ho fatto a modo mio ed ora sto benone.
E ti dirò il lavoro, quello del muratore, del meccanico, del piccolo cintadino è molta fatica ma se c’è va bene, ma se non c è che fai caro AB. Muoi di fame? Ecco l’importanza de reddito di cittadinanza. Riguardo al record di occupati in Europa? Non mi risulta. Il lavoro ce ne è sempre meno e dequalificato.
Caro Eretico, e ora noi il martedì sera, finito il succulento antipasto a base di Floris e poi il piatto forte ereticale, che si fa? Si va a prendere il gelatino alla Costarella, fragola e pistacchio? Io di corse a Monticiano e paliotti mi sarei già rotto i coglioni, e siamo al 14 giugno.
Meravigliosa la clip finale sul ritorno del Piccini, ancora una volta i titoli di Battisti (“Ancora tu”) fanno centro. Detto fra noi, ma il Piccini se lo ricorda quanti voti ha ottenuto nel 2013? Forse qualcuno farebbe bene ad attivargli la memoria di lungo periodo!
ma barzanti, chi? quello che da buon comunista ha difeso con le unghie e con i denti il suo (doppio) vitalizio? siamo messi proprio bene….
Bellina la clip Battisti – Piccini!
Mi ripeto: ma uno novo mai???
ci sarebbe la first daughter…ah ah ah lavora per confindustria
Ciò che è stato raccontato con estrema educazione e senso civico durante il prezioso servizio effettuato su Via Vivaldi è solo una sintesi delle più evidenti criticità correlate ad un inconcepibile “montante” prodotto da una pluriennale mala gestio di cui l’amministrazione comunale ha gravissime responsabilità.
La più che giustificabile rabbia che sta covando tra gli abitanti di questo quartiere ha ormai raggiunto un livello tale di sopportazione che da molti di loro si alza forte il grido di intraprendere perfino azioni clamorose di protesta quali una serrata del traffico in entrata ed in uscita da Via Vivaldi.
Per tale motivo gli stessi abitanti confidano molto affinché il dichiarato intervento del Prefetto possa finalmente sortire auspicabili e positive risposte, soprattutto quella – così come peraltro promesso dall’assessore Maggi prima in Consiglio comunale il 30 aprile 2014 e poi nel corso di una riunione pubblica il 17 febbraio 2016 – di una convocazione urgente di un’assemblea da parte del Sindaco di Siena nel corso della quale dovrà essere illustrato e concordato, con tutti gli abitanti, il progetto di viabilità e sosta da tempo studiato, ma che è rimasto ancora dimenticato in qualche cassetto degli uffici tecnici comunali.
La civiltà dell’indifferenza che stiamo vivendo pare quanto mai adattabile al comportamento assunto dall’amministrazione comunale di Siena al caso di specie, un caso che si sta protraendo da quasi trent’anni e che oggi assume una priorità assoluta.
Nonostante le segnalazioni, i servizi sui media, i tavoli di lavoro, le varie assemblee che hanno più volte interessato gli abitanti di questa zona periferica, il Comune ha fatto sempre orecchi da mercante, dimostrando scarsa sensibilità e forse anche un pizzico di spregiudicatezza ed approssimazione nel gestire un’area a ridosso di Porta Pispini con interventi urbanistici che stanno soffocando un popoloso quartiere ogni oltre limite.
E’ bene rammentare a tutti che qualunque sia il livello di responsabilità esercitato, la fiducia, la stima, il rispetto e la considerazione degli altri si acquisisce non venendo mai meno alle loro legittime aspettative.
Caro Paolo,
ben lieto di avere dato voce ad un residente (molto ben informato)della zona di Via Vivaldi, in cui tra l’altro anche lo scrivente ha bazzicato a lungo, da giovanissimo tennista. Credo che la tua testimonianza sia stata particolarmente forte, proprio perché espressa con una quasi gandhiana pacatezza, cosa insolita oggidì.
Noi passiamo la palla a chi è ben pagato da noi (oltre che eletto, non certo dallo scrivente) per affrontare e risolvere problemi che precedono di molti anni l’attuale Giunta, ma che anche dalla Giunta Valentini sono stati sistematicamente elusi.
Stasera il Sindaco va a Pian delle fornaci (ce ne siamo occupati nella penultima puntata): chissà come la rigirerà, la trista vicenda…
Magari, iniziassero almeno a tagliare l’erba, come primissimo passo…
L’eretico
Abito in Via vivaldi da sempre e conosco perfettamente tutte le problematiche illustrate nel servizio di martedì.
Quello che sconcerta è il menefreghismo delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni, che hanno dimostrato che la pacatezza spesso non paga ( e mi dispiace dirlo).
Invito l’Eretico a fare un giro in via Vivaldi nei giorni del Palio, si renderà conto che è presa d’assalto da auto e che nella malaugurata ipotesi di una emergenza , ambulanza o vigili del fuoco, sarebbe impossibile il passaggio. Ma è tutto inutile. Forse solo una azione “forte” come la serrata della Via e il conseguente disservio verso l’asilo comunale e la Virtus potrebbe smuovere qualcosa. Fossero solo le mamme che avrebbero precluso l’utilizzo di queste strutture.
caro Paolo
“la civiltà dell’indifferenza”che colpisce Via Vivaldi da quasi trenta anni, Via Piccolomini (Enea Silvio) la vive dagli anni venti,periodo in cui la Via per Roma( o Romana come allora si chiamava ) fu asfaltata ed in parte modificata secondo le vedute di allora.
Ironia della sorte:Via Vivaldi soffre per troppi interventi speculativi e mal gestiti,Via Piccolomini soffre per mancanza assoluta di interventi,anche di semplice e dovuta manutenzione degli sparuti spazi verdi.Il confronto con la cura riservata agli stessi in altre zone cittadine è sintomatico dello strabismo con cui i vari gruppi abitativi( e sociali) sono osservati da chi ci amministra.Ma anche noi paghiamo le tasse.
Unica consolazione: a differenza di altre realtà cittadine anche di recente attenzionate dagli amministratori di alto livello,nessuno è mai (dico mai) venuto da noi a promettere nulla. Almeno in questo la coerenza dell’indifferenza è stata rispettata.
Costantino, fa bene a lamentarsi per la situazione del suo vicinato, ma mi dica in quale parte della città di Siena sia possibile notare una particolare cura degli spazi verdi. Da anni l’incuria mi pare dilaghi senza eccezioni. Almeno in questo non vedo grandi differenze, le tasse le paghiamo tutti e tutti in cambio riceviamo il medesimo trattamento. L’erba del vicino è ben lontana dall’essere verde ed è invasa da cinghiali, caprioli e zecche, al pari della sua.
Egregio AB
basta attraversare il quartiere Acqua Calda per osservare il taglio erba ben fatta ,anche sotto la caserma La Marmora (Via Avignone,mi pare) almeno l’erba è ben tagliata.Giusto per fare due semplici esempi che ognuno può verificare.
Ma in Via Piccolomini l’erba alta è il minore dei mali forse:traffico (anche 700-800 veicoli/ora tra le 7 e le 21) ,buche,insufficiente illuminazione (specie dalla Parrocchia di S.Mamiliano in giù),pericolo costante per mancanza di marciapiedi(sempre dalla Parrocchia in giù),attraversamenti pedonali pericolosi,mancanza di pensiline per l’attesa degli autobus,rumorosità,vibrazioni nocive per le fondazione degli edifici più prossimi alla strada,smog.Devo continuare?.
Chi scrive,insieme ad altri amici volenterosi,da anni segnaliamo la situazione( ben conosciuta da tutti) ma mai,dico mai,abbiamo avuto un accenno di ascolto. Leggiamo invece di progetti per mega posteggi in quel di Porta Romana senza tenere conto del surplus di carico veicolare su una strada già ingolfata come detto sopra.Certamente anche i residenti intra moenia hanno i loro disagi,ne siamo consapevoli.
Eppure la zona potrebbe offrire delle soluzioni diverse solo se chi di dovere osservasse il territorio con una visione ed una programmazione urbanistica diversa.
Ma con la “civiltà dell’indifferenza “imperante cosa si può sperare?
Il sensato intervento di Costantino – mi si passi gentilmente la confidenza – è talmente stuzzicante da prestare il fianco ad una serie di riflessioni.
In particolare, Egli si sofferma – innanzi tutto – sulla opportunità di procedere ad un sistematico taglio dell’erba che dovrebbe essere motivo di attenzione e cura sia per aree pubbliche che per quelle private. Al riguardo mi permetto di ricordare che esistono due diverse ordinanze emesse ogni anno dal Sindaco che imporrebbero tale adempimento, un adempimento questo che contribuirebbe a restituire un po’ di decoro anche alla città, nonché un apprezzato motivo di pulizia per certi ambienti impestati oltre misura da insetti, ratti e da altre specie di animali che un tempo non si vedevano aggirare così di frequente nei pressi delle abitazioni del centro. In questo caso ritengo che sarebbe forse più che sufficiente un’adeguata azione di controllo da parte della stessa amministrazione comunale per far rispettare le regole non tanto per fare cassa, ma per svolgere un’opera di sensibilizzazione nei riguardi di coloro – e non sono pochi – che ritengono di aver ragione comportandosi con arroganza ed inciviltà.
L’altro tema affrontato da Costantino – mi sia di nuovo consentita la confidenza – è la citazione di un progetto di un nuovo mega parcheggio all’interno di Porta Romana. La questione è stata in questi ultimi tempi molto dibattuta, ritenendo che sia un’ottima soluzione per raggiungere e parcheggiare i veicoli nella zona sud del centro storico, quella peraltro meno conosciuta e visitata dai turisti, sebbene sia ricca di tante preziosità artistiche e storiche.
Confesso di ignorare il progetto, ma se l’ingresso e l’uscita in tale area dovesse avvenire – come penso – solo da Porta Romana, a mio modesto modo di vedere significherebbe non essere lungimiranti e, di conseguenza, avere in futuro gravi responsabilità nel concorrere ad aggravare di traffico e di sosta una zona già fortemente congestionata.
La storia allora si ripete e, se ci pensiamo bene, sembrerebbe quasi un copia-incolla di quanto è accaduto, seppure con la dovuta contestualizzazione – per Via Antonio Vivaldi.
Il mondo vive prevalentemente di persone che peccano di protagonismo, ritenendo di essere ricordati con ammirazione sigillando con il proprio nome imprese faraoniche e dispendiose, mentre il popolo – spesso vessato da tasse e crescenti imposte – si accontenterebbe molto di più che almeno i propri amministratori spendessero meno fiumi di parole e dessero concretizzazione alle promesse dichiarate e spesso non mantenute, soprattutto con particolare riguardo alla sistemazione di quei problemi che altri colleghi protagonisti hanno provocato quando in precedenza sedevano su quelle stesse poltrone.
Non sperate molto per Via Vivaldi e Piccolomini. Ma l’avete mai visto il Consiglio Comunale alla tivù locale? Il comportamento indecente di vari componenti, principalmente della maggioranza? Mentre ci sono gli interventi, chi guarda il tablet, chi spippola il cellulare, chi guarda all’orizzonte immerso nei propri pensieri. Da questa gente c’è da aspettarsi molto poco. E’ bene comunque che si veda il comportamento di questi figuri così sarà più facile chi votare alle prossime elezioni comunali.
notizia meravigliosa.. Siena capitale dello SPort o degli Sport’s….ma a Siena? dove la gente prende la bicicletta solo se a pedalata assistita; inoltre è ufficiale: se errare è umano esiste un comitato diabolico che cerca di rastrellare fondi e lucrare sulla comunità,perché giocare per la seconda volta con Capitali e Monopoli vuol dire essere, ripeto ,per lo meno diabolici…soldi solo soldi e potere; lo Sport come la Cultura sono altra cosa veramente altra cosa dalle Valentiniane Vetrine Fitness…
Ps Ma quel trio visto in tv sono i principali difensori o accusatori di cosa ma queste competenze per parlare di derivati e flottanti cash and go e fastplay dove hanno studiato alla popular economy of arbia sc.lo
e Siena Trionfa Immobile (poro Gigli)
Siena Capitale dello Sport? Certo, ma prima foto con brindisino con la Pallanti e Valentini al centro!
Come si può leggere da fonte ufficiale suprema:
http://europa.eu/rapid/press-release_STATEMENT-17-1502_en.htm
L’Europa non chiede alcun taglio dei dipendenti, quindi chiunque lo afferma lo fa per ergersi a paladino sindacale e distrarre l’opinione pubblica dai sacrifici che saranno condivisi dagli obbligazionisti.