“Il martedì dell’eretico”: Estra, Mattioli ed il sor Ettore
Ecco gli argomenti principali della ricca puntata di stasera de “Il martedì dell’eretico” (Siena tv, ore 22 in punto): oltre all’affaire Marroni-Consip (di cui si è scritto giusto venerdì, e che verrà ripreso ad hoc), abbiamo una chiacchierata con Augusto Mattioli sul rapporto fra Giustizia e giornalismo; poi la recensione di un denso libro sulla biografia di Ettore Fontani, il sor Ettore che tanto ha dato all’Oca, e che è stato un emblema della Siena dei primi sessanta anni del Novecento; infine un’intervista ad Alessandro Piazzi, a.d. di Estra, sulla storiaccia della megamulta ad essa comminata, e non solo.
Per finire, una riflessione ereticale sulle Strade bianche dello scorso fine settimana (come astenersene?).
Buona lettura (e visione) a tutti, dunque!
LA VERSIONE DI AUGUSTO
Lo scorso 22 febbraio, è accaduta una cosa purtroppo tipica, nel rapporto fra informazione e Giustizia: ad un giornalista, il 73enne Augusto Mattioli, è stato perentoriamente chiesto, dal Pm in aula, di rivelare la fonte da cui aveva saputo qualcosa (nella fattispecie, una mail di David Rossi, giacché siamo all’interno dello “strano Processo” alla vedova ed al giornalista Davide Vecchi del travagliano Fatto). Messo alle strette, Augusto ha detto – ha dovuto dire – quel che sapeva.
Il caso ripropone non solo il rapporto fra Giustizia ed informazione, come già detto; ma anche – all’interno del sempre più composito comunità di informatori – il rapporto fra giornalisti professionisti (che possono NON rivelare la fonte), e giornalisti pubblicisti (come il buon Augusto, il quale peraltro ha decine di anni di esperienza, ed ha scritto su testate nazionali). I pubblicisti hanno meno diritti dei professionisti: incredibile a dirsi, ma questo è.
Con una chiosatura ereticale: non è forse curioso che a dare almeno il 90% delle notizie di primo pelo, negli anni del Sistema Siena imperante a livello informativo (Sistema tutt’oggi perdurante, anche se meno a livello informativo), fossero degli outsiders come i bloggers o come un pubblicista alla Augusto Mattioli?
UN FILOSOFO AL GASSE…
Strano esempio di amministratore, il piddino Alessandro Piazzi (4 anni or sono, uno dei massimi finanziatori del Pd locale): viene dalla Filosofia, ma dal 2005, abbandonata la docenza, si è buttato a capo più che fitto nel gas. Da Intesa, ad Estra, di cui è a.d., e vola verso il rinnovo della carica (che mantiene di fatto dal 2009!), visto che entro l’anno la multiutility dovrebbe arrivare in Borsa.
Nell’intervista, un paio di domande (anzi, tre) un pochino birbette gliele abbiamo fatte: la questione Prato, in cui la Magistratura in ultima analisi ha dato torto ad Estra; la multa (500mila euroni) che il Garante ha comminato nei giorni scorsi (e qui il professor Piazzi ha rovesciato del tutto la colpa sulle aziende appaltate per il porta a porta…), infine sui suoi legami con la politica (e francamente la presa di distanza da Franchino il Ceccuzzi non ci ha convinto molto, anzi quasi niente).
In ogni caso, un’intervista piuttosto stimolante: anche perché la dialettica, quantomeno quella, in questo caso c’è. Non è come intervistare un Bezzini qualsiasi, per capirsi…
IL SOR ETTORE, 50 ANNI DOPO
Per i 50 anni dalla scomparsa (1966-2016), l’Oca ha meritoriamente dedicato al sor Ettore Fontani un volume denso di notizie interessanti. Sorvoliamo su quelle che manderanno in sollucchero gli esperti delle cose paliesche, ed ocaiole in particolari: per quelle, si sottolinea solo il curioso – ed effimero assai – tentativo di pacificazione con la Torre (fra il 1902 ed il 1903, sic). Ci ha positivamente colpito soprattutto la prima parte, quella in cui Enrico Toti ha tratteggiato con lucidità la Siena del sor Fontani, coetaneo del Conte Guido Chigi Saracini (entrambi classe 1880); con varie chicche, tra le quali questa, clamorosamente d’attualità: il futuro Podestà Fabio Bargagli Petrucci, dalle colonne della “Rassegna d’arte senese”, già nel 1905 (1905!), preconizzava l’idea del trasferimento della Pinacoteca all’interno del Santa Maria della Scala…
Ps 1 Sono arrivati (almeno pare) i dindini per le periferie; in questa puntata siamo rimasti al palo, ma a brevissimo riprenderemo – dopo San Miniato e Valli – il nostro giro per i luoghi ove i turisti non vanno.
Ps 2 A proposito del buon Marroni, ricordiamo ai lettori che la cognata dello stesso – di cui ci occupammo illo tempore – lavora con crescente successo alle Scotte. Solo per completezza di informazione, si capisce, lo scriviamo: il legame con l’ex Assessore alla Sanità non ci può entrare alcunché, sia ben chiaro.
Ps 3 Se n’è andata Mary, femina selvaiola ab antiquo; come le altre della sua generazione, era parte consustanziale del rione. Con un’aggiunta: lei, più di ogni altra, aveva conosciuto il dolore supremo. Chi ne conosce la vicenda familiare, sa molto bene perché. Nonostante tutto, un po’ sapeva ancora sorridere alla vita. Tanto di cappello, dunque…
Ps 4 Domattina il povero scrivente deve andare fino a Pescara, convocato come teste (non imputato, eh!) in un Processo che vede come parte offesa l’Antonio Ricci di Striscia la notizia. Post eventum, ovviamente riferiremo.
Appena vista la puntata, un ennesimo plauso all’Eretico: l’intervista al filosofo del gas Piazzi è da applausi. In punta di fioretto, partendo mettendo a suo agio il potente, per poi assestare quei 4 (io ne ho contati 4) colpi che gli fanno fare la figura che merita. Persona intelligente, ma che non abusi della nostra, facendo finta di non essere ceccuzziano, e di quelli bòni…
salutaci il gabibbo…
Mozione Quagliarello per azzerare i vertici di Consip…..Marroni arrosto anche fuori stagione?
Definirei ‘In cauda venenum’ oppure ‘Acer in fundi’ la tua intervista all’ex filosofo Piazzi, ora guardiano del gas. Dopo averlo messo a suo agio gli hai fatto alla fine delle domandine sempre più cattive a cui ha risposto con difficoltà ed il solito scaricabarile poco convincente. Rimango sempre del parere che saresti meritevole di un Mangia, ma ancora la Casta non ha ancora capito, ma verrà, certo che verrà, la resa dei conti, molta gente comincia a capire tante cose anche grazie al tuo ‘Eretico’ alla televisione.
Interessante anche il commento sul libro riguardante il Sor Ettore, leale nemico e grande senese.
Complimenti ad Augusto, mio prof. di Educazione fisica nella classe frequentata anche da Giancarlo Brocci. Perplesso sul CV da autodidatta esibito dall’a.d. di Estra… forse nel 2017 il mondo esige qualcosa di più. Le competenze maturate gli devono aver consentito di sbaragliare una titolata concorrenza.
Strano che il Piazzi abbia preso le distanze dal Ceccuzzi…eppure a Vignano tutte le Feste Comandate è sempre a fare la passeggiatina post prandiale insieme all ex onorevole…miracoli della disgiunzione. p.s. ma forse sbaglio io…Non è il Piazzi che passeggia il Ceccuzzi…bensì è il Ceccuzzi che passeggia il Piazzi….BARBARESCO A CHI ???
Come dimostra anche l’intervista al Piazzi (che quasi non conosce il Ceccuzzi, complimentoni), il programma dell’Eretico cresce puntata dopo puntata. Non sarà abbastanza per il Mangia, che in questo modo riacquisirebbe piena dignità, ma questo va detto, e lo dicono tutti coloro che non se ne perdono puntata.
Pinguino una gran brava persona, però non mi si dica che possiede un eloquio da valido comunicatore…
Concordo con Blaise: vogliamo tutti bene ad Augusto, in modo sincero, però quanto a chiarezza dialettica, via..
Certo meglio Augusto del Piazzi, che alla dialettica filosofica abbina la furbizia di paese e della politichina, dunque W Pinguino Mattioli tutta la vita!!
Io sono un grande fan dell’Eretico da anni, e non mi perdo puntata della sua trasmissione, ma state tutti tranquillini: prima che diano il Mangia a lui, si trova la Diana…
Il marrone e’ mescolanza di rosso e di nero e anche le frequentazioni di Marroni apparirebbero bipartisan a leggere i giornali. C’è. Da sperare che la capacita’ di essere muri di gomma, di cui Marroni pare vantarsi, non sia caratteristica della senesita’ e di Siena che, invece, anche nel suo stemma ha ben chiari un bianco e un nero, stessa chiarezza che sarebbe da richiedersi a chi gestisce una struttura come Consip e a chi , nel governo, ne dovrebbe garantire l’imparzialità . Spero che Padoan e Gentiloni leggano l’eretico e che per tale tramite li raggiungano anche queste considerazioni di un cittadino elettore.
Marrone= giallo + blu, gnurant.
Cioè rosso + giallo + blu. Il nero non c’entra niente.
martedì prossimo il gm della massoneria italiana stefano bisi sarà all’excelsior ospite a cena del rotary club dove parlerà della massoneria di ieri e di oggi. occasione ghiotta per intervistare uno dei protagonisti di siena e dintorni
Rispondo all’ anonimo dello ” gnutant” per non continuare , come tanti, a lasciar perdere ed usare un episodio banale per uno spunto di riflessione che potrebbe portarci lontano. E’ vero, nel definire il marrone come realizzabile con il rosso ed il nero sarebbe stato meglio se avessi messo un “anche” non escludendo il fatto che il colore sia realizzabile mescolando i colori puri stando attenti a non arrivare al “bistro”. Al mio errore parziale, la mancanza del’ “anche” , ecco pero’ che si erge a difesa della certezza , apostrofandomi come “gnutant” uno che mi consiglia di realizzare tutti i Toni di verde. Immediatamente dopo corregge la figuraccia , autoassolvendosi e non chiedendo nemmeno scusa del fatto che a ignoranza anche lui sembra non stare male. Morale: il nostro e’ un paese nel quale incompetenti correggono e danno giudizi “morali” su affermazioni di altri non comprendendo che nell’affermazio e di ognuno può esserci una parte di verità , magari non corrispondente con la nostra ma , comunque, altrettanto vera. Se questeersone ricoprono incarichi di potere, la situazione diviene drammatica! Propongo di meditare.