La domenica del villaggio: A. Greenspan, il 1977, la poesia oggi (e 3 Ps)
Appuntamento cultural-domenicale, ecco cosa bolle nel calderone ereticale: si parte con una biografia – ancora da tradurre in Italia – su Alan Greenspan, ex dominus della Federal reserve USA, da molti visto come il responsabile della Crisi del 2008; si procede con una rievocazione del Movimento del 1977, a 40 anni esatti dalla ormai storica cacciata di Luciano Lama dalla Sapienza: pregi – pochini -, e difetti – tanti, ed in parte perduranti – della temperie culturale, antropologica, politica (violentissima) che iniziò proprio in quel febbraio del 1977. Si chiude – prima dei Ps di ordinanza – con una riflessione sul ruolo della Poesia oggi, fra spudorati trionfalismi e sano realismo.
Buona lettura a tutti, dunque!
ALAN GREENSPAN: E CRISI FU…
La faccia è simpatica, ed il fatto di sapere che sia stato un sassofonista e clarinettista di accettabile livello, per sbarcare il lunario negli anni della giovinezza, da orfano di padre, ci offre un’idea da self made man che non ci dispiace affatto; poi Alan Greenspan entra a far parte della scuderia di Nixon, dunque di Ford, per approdare a quella di Ronald Reagan: da lì in avanti, per l’economista-banchiere (classe 1926), la strada per il grande successo personale è in discesa.
Fino ad approdare alla Fed, e quella è storia purtroppo nota, almeno agli addetti ai lavori: dopo l’11 settembre 2001, Greenspan ritiene che gli States abbisognino di un costo del denaro più basso, soprattutto per stimolare la crescita del mercato immobiliare e per addivenire a quello che era un caposaldo della politica interna di Bush Junior, la cosiddetta “ownership society”, quella cioè in cui bisognava dilatare al massimo grado il numero di proprietari di immobili, in una realtà che – a differenza di quella italica – non ha il pallino della proprietà del mattone.
Attraverso il combinato disposto di monetarismo laissez -faire alla Friedman e, appunto, il costo del denaro abbassato, si arriva alla bolla immobiliare targata USA (housing bubble), la quale dà il via alla più grave crisi dopo quella del 1929, nata sempre in loco.
“The man who knew: the life and times of Alan Greenspan”, è il titolo del monumentale tomo biografico (800 pagine!), che Sebastian Mallaby ha appena pubblicato a Londra (Penguin press); domenica scorsa, Alberto Mingardi l’ha recensito sul Sole 24 ore.
In attesa della traduzione per l’Italia, possiamo permetterci solo di aggiungere una cosa: chi stuzzica spudoratamente, chi vellica in modo sistematico la tendenza autoindebitatrice di un popolo di cicale, a nostro modo di vedere non andrebbe inserito nel Pantheon dei benefattori della Patria…
IL 1977: SESSO, DROGA E P 38
Si può ormai affrontare crocianamente (nel senso del distacco cronologico) il Movimento del 1977, e dire che raramente nella storia nazionale ce ne può essere stato uno così inutile (anzi deleterio), naif (a pensarci oggi, quantomeno: ricordate gli “indiani metropolitani”?), ottuso (per la violenza, per la fascinazione della violenza che seppe produrre in se stesso, ed anche in prospettiva futura).
I dati, purtroppo, parlano molto chiaramente, e basterebbero per chiudere subito il discorso: gli episodi di violenza riconducibili alla sinistra rivoluzionaria (sic) aumentarono, tra il 1976 ed il 1977, del 340%. Gli attentati di ogni genere raggiunsero, nel 1977, la quota di 244, e furono rivendicati da ben 77 sigle diverse (la pulsione alla frammentazione della Sinistra…). I dati sono autorevoli: Luca Falciola, autore del saggio “Il movimento del 1977 in Italia” (per Carocci). Se ci mettiamo anche l’arrivo su larga scala dell’eroina, poi, si aggiunge beffa al danno.
Oltre a questo bagno di sangue e di ottusa violenza, ed al netto di un progetto rivoluzionario risibile (almeno il 1968 aveva il pregio dell’originalità, dello ius primae noctis con l’Utopia), cosa resta, a quarant’anni di distanza? Forse un po’ di creatività, mutuata dal Futurismo d’antan e dal Dadaismo (“I Lama stanno in Tibet”, con riferimento alla cacciata di Lama dalla Sapienza, 17 febbraio 1977; “Covo qui, covo là, cova tutta la città”, erano alcune scritte vergate sui muri delle città), e soprattutto il fenomeno delle radio popolari che, in qualche forma, hanno aperto la strada anche a noi bloggers (in qualche modo, eh); se mettiamo, sul piatto della bilancia della Storia, i contro ed i pro, però, statene ben certi: da che parte possa pendere la bilancia, non è neanche da discutere…
LA POESIA, OGGI
Pur essendo un lettore di prosa (di prose le più varie, come i lettori ben sanno!) e di Poesia dei più alti livelli (essendo in tal senso molto, molto esigente), ogni tanto mi piace coltivare la lettura di versi contemporanei, speluzzicando qua e là; ed in tutta onestà intellettuale, non mi pareva che lo stato della Poesia in Italia, nell’hic et nunc, fosse così florido. Francamente, mi pareva sul comatoso andante, per dirla tutta…
Leggendo lo stimolantissimo contributo del critico Alfonso Berardinelli (Sole Cultura di domenica scorsa, dal titolo “La rinascita dei troppi poeti”, pagina 25), mi trovo confortato soprattutto su di una cosa: il trionfalismo – sia quantitativo che qualitativo – da alcuni sbandierato (Inserto Lettura del Corrierone, per esempio), è secondo Berardinelli del tutto fuorviante.
Intanto, che in Italia ci siano 3 milioni di poeti, pare una iperbole fuori non dal vero, bensì dal verosimile. Ed arrivare a scrivere che questi “tre milioni di poeti d’Italia scrivono, leggono e SI FINANZIANO. Con successo”, pare non solo l’idiozia che è, ma un modo di distribuire sogni che poi generano sonore, sonorissime disillusioni.
Se siamo di fronte ad una sorta di Rinascimento poetico italiano, dunque, ce ne rallegriamo assai, giacché – con le poche eccezioni che oggi non è il caso di chiamare per nome e cognome -, per noi la Poesia con la P maiuscola si ferma a Montale, con sprazzi altalenanti di PPP. Ma per piacere, su tutto il resto – per usare per l’appunto uno stilnovismo -, non diciamo e scriviamo cazzate: la grande maggioranza della produzione poetica degli ultimi anni è del tutto autoreferenziale. E tantissimi poeti – come suggerisce Berardinelli – farebbero bene a leggerne tanta, di Poesia, prima di arrischiarsi a scriverne…
Ps 1 Ci ha lasciato Pasquale Squitieri: regista, sceneggiatore, giornalista, politico (dall’estrema sinistra di Lotta continua, approdò ad Alleanza nazionale, passando per i radicali).
Tanti film, formalmente di valore bassino, per lui; ma una inesausta voglia di leggere capitoli controversi della Storia e della Cronaca italiana (dal Risorgimento al Fascismo, dalla criminalità organizzata al lavoro nero). La sua morte , a 78 anni, ci spinge a riscoprirlo (stanotte, alle 24,15, Rai tre ha in palinsesto “Claretta”, per esempio).
Ps 2 Ieri l’altro, era l’anniversario di noi “eretici” (quelli seri, finivano appunto sul rogo): il 17 febbraio 1600, Giordano Bruno fu “abbruciato” in Roma; già recensito l’anno scorso, suggerisco di nuovo la lettura di un gran bel libro dedicato al monumento in Campo dei fiori, inaugurato, fra grandissime polemiche, nel 1889 (e non nel 1887, come scritto da un puntigliosissimo lettore del blog, sempre con la pennina blu in mano a cercare gli altrui errori): “Campo dei Fiori. Storia di un monumento maledetto”, dello storico Massimo Bucciantini (Einaudi editore).
Ps 3 Puntata ghiottissima de “Il martedì dell’eretico”, martedì sera (ore 22, Siena tv): i retroscena della casetta a San Gusmè per la quale rischia il Processo il Presidente della Provincia, Nepi Fabrizio; ancora su San Miniato, le immagini che sono “saltate” – non per censura! – martedì scorso; infine, l’espulsione di Maurizio Montigiani: sentiremo le due campane leghiste, in tal senso. Più tutti gli aggiornamenti sui casi più scottanti (compreso quello dell’Assessore Tarquini). Vi sembra poco?
E’ vero, relativamente al monumento di Giordano Bruno ho sbagliato di due anni, ma circa la pennina blu e gli errori, Eretico, questo mia inesattezza non è certo paragonabile con le tue sul Ventennio…
Ai Raffa tocco’ la bacchettata
Precisi come me l hanno da fare
Questo scrive i Fantini camerata
La storia l’e’ da riconsiderare
Tutta menzogna quella che’ stampata
I duce bisogna rivalutare
Difese anche il grande nolano
Dopo i patti fatti in laterano
Sta Bonino Fantini che questa l’hai padellata da du’ metri
Sempre più godibile questa rubrica, caro Eretico! Sono del tutto d’accordo sulla lettura del 1977: idee poche e velleitarie, sangue tanto, del tutto inutile. Per quanto concerne la poesia, dissento in parte: certo non ci sono i Dante ed i Petrarca, ma assicuro i lettori che qualcosa si muove, basta cercare, scrutare, non sta a me dire dove…non è solo e tutto autoreferenzialità di basso conio…
Caro Professore
Penso che Grinspan ha fatto quello che e’ nel potere di una banca centrale, che era riserva mondiale con denaro creato dal nulla. Ha cercato di tener ritto un sistema basato sul liberismo, ideato come dominio. La politica ha risposto con la guerra continua al mondo intero, portando morte e distruzione ovunque e questo e’ sotto gli occhi di tutti.
Ma il declino del dollaro e l’avanzamento del sistema informativo. Ha messo fuori gioco, sia il sistema liberale, e a seguito quello socialista.
Faccio un esempio: se la Russia o l’iran vendonoil petrolio alla cina, lo scambio avviene nelle loro valute. Quindi il mondo e’ diventato multipolare.
Ed ecco la crisi che piano piano si e’ delineata in maniera sempre piu’ profonda. E l’europa e gli stati uniti hanno saputo rispondere solo con guerre e sanzioni. Portando in putrefazione i due sistemi. Mentre il sistema Eurasiatico di e’ rafforzato.
La sinistra si e’ attardata sul marxismo cosa improponibile perche datata,…..sarebbe meglio che guardassero ad Ottaviano Augusto. La destra liberale va di conserva.
E l’Eurooa si sta beccando come i polli di Renzo che va da azzeccagarbugli, e questo riferito ai nuovi sovranisti.
Di questo passo si ritornera indietro e quel momento e’ piu’ vicinondi quanto sembri…..la fine
La donzelletta di sabato venia
Domenica ‘n chiesa a salmodiare
I titolo a rubrica questo sia
Richiama inesattezza temporale
Questo smaniare tutti di poesia
Ai Raffa dice lui gli piglia male
Ma i titolo l hai scelto professore
Abbi pazienza sopporta i rimatore
No poeti ,quelli son robe co’ arte pretese
Mi mancano le poesiole di Manunta,lancio un appello:STIPENDIAMOLO PER RESTARE TRA NOI!
Si aiuta tutti,dai terremotati ai diversamente bianchi,facciamo uno sforzo anche per un suddito dei contadini provenienti dal Mugello(i Medici,per gli incolti).
Aspettando con ansia la traduzione del tomo di 800 pagine( ma chi se lo leggerà mai?) mi sembra che l’argomento sia davvero poco chiaro e piuttosto contraddittorio.
Impressionante il commento finale dell’Eretico, ora con tutto il rispetto mi chiedo cosa significhi “chi vellica in modo sistematico la capacità autoindebitatrice di un popolo di cicale”. Ora essendo ormai assodato che le politiche monetarie, è lo stesso friedman ad ammetterlo, incidano solo in minima parte alla formazione dei prezzi dei beni, dei salari e degli investimenti( prova ne sia che dopo l’immensa offerta di moneta a buon mercato degli ultimi cinque anni di tutte le banche centrali mondiali l’inflazione non si è mossa se non di pochi decimali) vorrei capire in che modo greespan avrebbe stuzzicato la capacità d’indebitamento delle cicale.
Caro Bankor
Ho visto una persona piangere perche’ doveva pagare una bolletta di 150 euro. Allora gliela ho pagata io. E mi ha raccontato che con tutte le rateizzazioni che aveva
non ce la faceva a rimettere il pranzo con la cena.
Ecco vorrei dirti caro bankor che quella persona non compra e e la roba finisce in deflazione. Poi ci sono io che ho dato via tutto quello che poteva essere soggetto a tasse o agli umori della casta, ho la residenza in Svizzera, e quindi quando sto qui, o in albergo, o ospite. Con poche palanche me la cavo. La classe media che ha degli immobili e’ rovinata dalle tasse e quindi non compra o addirittura fa debito, per mantenere gli stessi. Caro bankor lo detto piu’ di una volta si chiama Deflazione da debito. E non se ne esce. Anzi se ne escirebbe tagliando gli stipendi del settore parassitario e dandoli a chi non ha da pagare la bolletta del gas.
Se dai il denaro all’industriale esso lo pertera’ all’estero ben nascosto. Tanto la produzione e’ anche troppa, che dovrebbe produrre?
Caro Bankor, mi fa molto piacere rispondere sul tema, stimolante assai: intendevo sic et simpliciter ciò che tonnellate di analisti – compresi Premi Nobel – hanno scritto sul fatto che l’abbassamento del costo del denaro post 2001,negli States, ha favorito i mutui facili, che sono stati alla base della bolla immobiliare (housing bubble). Non mi pareva tesi particolarmente ardita, in tutta franchezza (tantomeno “impressionante”)…
Domani pezzo sul “Martedì dell’eretico” e sul Pd!!
L’eretico
Il 77 è stato anche un effetto della ben nota strategia della tensione…. tra i frutti migliori di quell’epoca non dimenticherei però il geniale autore di fumetti Andrea Pazienza.
il 77 è anche l’anno dello scudetto dei 51 punti della Juve sui 50 del Toro…lo so un c’entra nulla ma rimpiango quel calcio
Si impressionante è il tuo commento finale sull’autoindebitamento delle cicale a conferma della capacità di condizionamento della propaganda ordoliberista di questo secolo. Infatti quello che si omette è la vera causa del gigantesco ricorso al debito che poi dall’altra faccia della medaglia sarebbe un credito(l’autoindebitamento non esiste) e cioè la carenza di domanda aggregata rispetto alla capacità di produzione di beni e servizi. La totale liberalizzazione dei movimenti dei fattori di produzione e allo stesso tempo la sistematica adozione di politiche di deflazione salariale attuata a colpi di flessibilità e disoccupazione hanno prodotto un’enorme differenziale tra produttività e quote salari, gap che viene colmato dal ricorso al debito che poi sarebbe la concessione di credito; si dico concessione di credito perchè salari che crescono in misura minore rispetto ai beni e servizi che vengono prodotti significa che, in questo caso, aumenta il margine di profitto per chi impiega i capitali, questo margine deve poi servire per fornire credito affinchè il cerchio si chiuda. Quindi finanziarizzazione e passaggio da bolla in bolla, nota bene che i tassi a zero di greenspan servivano a superare il fallimento dei mercati del 2000(bolla del nasdaq) così come i QE mondiali ultimi sono serviti a superare i fallimenti dei mercati del 2008, e così verso altre bolle. In definitiva caro Eretico i sub prime sono stati il detonatore di una crisi che precede altre crisi e non la causa.
Ora sei stato più chiaro Bankor,sub prime ,detonatore di quello che è avvenuto nel sistema bancario e nell’ economia mondiale ,dopo l abolizione
Del glass stegall act ,che dopo la crisi del 1929 fu istituito per separare
Le banche di affari ,dedite a speculazioni finanziarie ,da le banche dedite
Alla raccolta del risparmio ,e all’ erogazione del credito alle imprese e ai cittadini.
Decisione del democratico Bill Clinton,che ebbe l uguale in Italia con
La formulazione del testo unico sul sistema bancario.
Pensare che le politiche monetarie ,(in una situazione dove il valore di azioni Derivati,future,e altre amenità ha raggiunto dimensioni totalmente disgiunte Da una corrispondenza a beni reali),siano la causa della crisi
Economica.
E’,come hai detto pensare che l esplosione del sistema bancario sia dovuta
Al detonatore sub prime ,e non alla creazione di una massa di spazzatura finanziario speculativa,Che prima o poi sarebbe esplosa comunque.
Saluti e occhio quando vai in trasferta.
Sta per iniziare la notte dei lunghi coltelli nel PD.
Sarà molto interessante vedere chi seguirà gli ex PCI in fuga, soprattutto in Toscana, dove Rossi ha gettato la maschera.
La legge elettorale con la quale si andrà a votare segnerà inevitabilmente il loro destino.
Stavolta non avevano altra scelta.
Speriamo che qualcuno di loro, che ha già fatto troppi danni, decida di godersi una pur immeritata pensione …
Enrichetto non pensa più a quando a Siena era in prima fila ad osannare col Valentini la chiusura delle primarie del ‘rignanese’ quanti applausi, io lo vidi, aveva gli occhi lucidi, il bell’avvenire, la poltrona sempre più salda, avrebbe baciato dove passava il giovane rottamatore. Via D’Alema, via Bersani, e altri si rinnova il partito per nuovi giorni carichi di gioia e speranza per il cambiamento. Poi finita la festa tolta la maschera Enrichetto è ritornato con la sua originale, di bronzo, gli abbracci con D’alema e i dissidenti anti-Renzi e la poltrona è sempre li salda sotto i suoi piedi. Bell’esemplare di politico italiano, emulo di Razz, ma i miei voti non li avrà mai e se la gente non ha messo il cervello all’ammasso il losco tipo dovrà smettere di fare il politico ed iniziare a lavorare. Ma anche quelli della sinistra contestataria a Renzi non si dovrebbero fidare di un tale voltagabba. D’Alema lo conosciamo tutti, chi lo vota sa che è come darsi una martellata nei gioielli, e quindi non merita rispetto, con Rossi ha trovato un ideale compagno di merende alla faccia nostra. Con la destra allo sbando e questa gente, se il M5stelle riuscisse a compattarsi, senza isterismi grillini, non sarebbe molto difficile riuscire a cambiare veramente qualcosa.
Senti vedo nero ,a parte che concordo col giudizio su Rossi e D Alemadebustis
Ma il M5s a me pare già molto compatto ,troppo compatto dietro il ducegrillo
I sistemi di selezione in rete dei candidati ,abbiamo visto dalla Raggi alla
Gambaro(non ti dimenticare che l autrice del ddl sulla censura in rete era del M5s) fino alla Fucsas (quella dell interrogazione sul complotto volto
A nascondere la presenza delle sirene nei mari)quali soggetti,hanno fatto emergere.
L obbiettivo del defunto casaleggio era quello di creare una società globale
Su scala mondiale governata da una fantomatica democrazia in rete.
La casaleggio associati ,fu finanziata da un certo Sassoon proprietario di
Giornali banche ,presidente della camera di commercio italo/usa,dulcis
In fundo proveniente da una famiglia di banchieri apolidi che ingrandirono
Le loro fortune con il traffico d’ oppio in Cina ,e come se non bastasse
Imparentati con i Rotschild.
Io fossi in te sarei meno fiducioso sul M5s.
Saluti
Porca miseria Manunta, nonostante la solita incontinenza digitale sono d’accordo praticamente con tutto ció che hai scritto in questa discussione. Mi pare evidente che in Italia esista un vuoto (o forse due) politico che aspetti solo di essere riempito da persone serie, realmente democratiche e con un progetto politico credibile. Non voli pindarici nè arcadie, solo serietà, COMPETENZA, ed un paio di norme comportamentali appena al di sopra del limite del decoro. Scissionisti, proporzionalisti e bombaroli potrebbero essere annichiliti in un nanosecondo. Io aspetto, ma nè ad est nè ad ovest scorgo niente di nuovo.
Se la situazione è così, allora c’è proprio poco da ridere.
E basta evocare il fascismo che col comunismo e nazismo sono tre ideologie equivalenti, non c’è democrazia, nessuna libertà di pensiero e nessun rispetto della persona. Le tre ideologie hanno fatto grandi danni e non abbiamo ancora imparato a dimenticarle. Se continuiamo a votare chi ancora professa sotto mentite spoglie queste ideologie sarà la fine. I nostri politici sono come i ‘ladri di Pisa, il giorno litigano e la notte vanno insieme a rubare’. Un tempo con le armi ora con i media cercano di farci il lavaggio del cervello. Meditare gente col proprio cervello. Una riflessione finale: con tutte le liti che abbiamo sentito quanti hanno fermamente proposto la riduzione degli stipendi dei deputati e senatori? O dei magistrati? O addirittura del comme ssi delle camere che prendono più di un direttore di banca? O un presidente della repubblica che prendeva più di Obama? i poliziotti, carabinieri, pompieri e altre valide persone che rischiano anche la vita quanto prendono invece? Molto, ma molto meno di questa ‘losca’ gente. E siamo in democrazia in Italia? Continuiamo a pensare al passato, ma guardiamo anche il presente che è già un nuova dittatura.
Caro Vedo Nero
Il fascismo, il comunismo e il nazismo non torneranno piu’e nemmeno Giulio Cesare.
Vengono adoperati per impaurire il popolo. Cosi le caste mentengono i loro privilegi. E non si riformeranno.
Detto questo cadranno semplicemente perche’ non sono adatti a reggere un sistema economico che e’ lontano dagli schemi che hanno in testa.
Basta guardare gli ultimi tre anni, ogni riforma e’ naufragata con enorme danno per la gente. Perfino quella che chiamano democrazia e’ riuscita a tarnare alla prima repubblica. Quindi dovrebbero rendere tutti soldi che hanno preso………
Oggi ho il dente avvelenato. Cosa ci dobbiamo aspettare da tanti connazionali che hanno esultato al Nobel a quel ‘voltagabbana’ di Fo, esx repubblichino, partecipante a molti rastrellamenti di partigiani, e poi, con sua moglie, uno degli affiliati di ‘Soccorso Rosso’ una delle organizzazioni extraparlamentari ‘rosse’ più attive negli anni di piombo. Un esempio di ‘voltagabbana’, ma eroico e non abbastanza premiato, c’è: Perlasca Giorgio che è stato fascista convinto, ma al momento di decidere per l’ideologia cieca e la dignità di una persona ha scelto la seconda salvando migliaia di ebrei a rischio della propria vita e non se n’è mai gloriato in seguito, è stato scoperto dopo molti anni perché arrivarono delle segnalazioni dall’Israele, Spagna ed Ungheria. Non ha fatto come il nobel lombardo sempre il prima linea con le sue ridicolaggini. Ha fatto bene Dylan ha boicottare il Nobel, anche senza quel riconoscimento sarà sempre un grande. Tornando A Fo, io avrei premiato Luzi molto più meritevole, ma troppo timido e corretto rispetto al fanfarone lombardo. Scusate la prolissità.
a boicottare, senza h, maledetta la fretta.
Senti Vedo nero, ma se durante il fascismo non c’era, come scrivi, nessun rispetto della persona, come mai furono istituite le pensioni per le persone anziane, le mutue per curare le persone malate, le colonie marine e montane perché i figli degli operai potessero godersi mare e montagne…
Caro Fantini
Io rifesco cio che sento dire e ti assicuro che in tantissimi nella rossa val d’elsa hanno rivaluto il fascismo. E se ne renderanno conto alle prossime elezioni….
Fantini cita giustamente cose reali ,si potrebbe aggiungere anche la creazione dell iri ,e la nazionalizzazione Delle principali banche
Che portarono al controllo pubblico della banca d Italia.
Io ,camerata ti dico come la vedo al riguardo.
Hai presente il meccanismo della dannatio memorie?
Le elite finanziarie mandano al potere un dittatore,poi lasciano prendere
Al dittatore decisioni volte a garantire tutele sociali,e indipendenza
Economica al paese ,così in futuro chi dovesse replicarne le decisioni in campo sociale ed economico,Verrebbe ipso facto a lui collegato.
Non dimenticare che a dirigere l iri andò il massone Beneduce futuro suocero
Di Cuccia .
Nonostante il divieto di operare alle associazioni massoniche del 25
I quattro marciatori su Roma erano tutti gran Maestri massoni.
E il GM de ambris dichiaro che il fascismo era una creazione massonica
Poi con la decisione del 25 Mussolini volle rifarsi in pubblico un verginità
Che fece comodo anche alla massoneria dandogli modo di potere nascondere
La mano. Che aveva creato e mandato al potere il fascismo
E anche le politiche economiche di Hitler ,che portarono la Germania
In pochi anni fuori dalla recessione furono ideate dal banchiere ebreo e massone Hijalmar schact che fu poi anche processato e assolto(guarda caso ) a Norimberga.
Altra curiosità,dopo l anschluss Hitler fa arrestare a Vienna il banchiere ebreo Luis Nathaniel Rotschild ma lo fa detenere all’ hotel metropole di. Vienna,dopo di che lo lascia tornare a Parigi.
A me pare roba strana te Fantini che dici?.
Capito il sor hadolf ,massacra milioni di ebrei ,ma si fa dettare le politiche economiche da banchieri massoni ebrei ,e poi quando ne prende
Qualcuno ,niente lager,albergo a cinque stelle ,e poi lo rimanda a Parigi,
Siccome il Fantini ci invita sempre ad evitare le fonti storiche main stream
Io seguo il suo consiglio.
Così in futuro dopo tali esempi (progettati e messi in atto),chi si provasse a ricalcare certe decisioni ,In campo sociale ed economico (decisioni che sarebbero le uniche capaci di frenare il globalismo gestito dai grandi detentori di ricchezza) ,subirebbe l automatica assimilazione al nazifascismo.
Saluti
Insomma Manunta secondo te le decisioni le prendeva il Duce. Ma quali decisioni? Forse le leggi? Le faceva da solo?
Fantini giacche fosti bandito te la lascio come ultima comunicazione
T ‘avviso che io son nullatenente ,a parte la bicicletta,redditi zero
L orto e’ su’ terra d’ altrui proprietà
Casa di mi pa’ ,se so io il querelato o futuro tale con me scordati
Di avere risarcimenti , spenderesti d avvocato e rizzati.
Io mi difenderei con quello di ufficio o più facilmente contumace
Poi fai te ,mi mancherai ,anzi già mi manchi.
Ma volsi così cola’ dove si puote
Caro Eretico, nessuno ha commentato le tue stigmatizzazioni sulla poesia perché in effetti è risaputo che nessuno la legge, ma dire che si ferma a Montale è come dire che il cinema italiano si ferma a Fellini (o al Neorealismo, ancora meglio). Le hai lette le prime due raccolte di Magrelli? E Pierluigi Cappello lo conosci? Sai quante altre voci ci sono degne di nota? Dai Eretico, non scherziamo: tieniti stretto Montale, tutto intero, e io prendo quello che viene dopo.