Il triste requiem di Mps: e chi paga?
Siamo davvero arrivati non più alla frutta – lì, è da almeno 4 anni pieni che Mps si trova -, siamo oltre, ben oltre: siamo giunti all’ammazzacaffè. Game over, per capirsi.
MPS: GLI SCENARI
Coloro che stanno affondando con Mps (ma tanto – populisticamente parlando – loro il culino al caldo ce l’avranno anche post eventum, state tranquilli), di fatto obbligano – pistola alla tempia – gli obbligazionisti a convertire le loro subordinate in azioni (in un contesto normale, qualcuno sano di mente lo farebbe?). Questo blog – fra i primissimi – l’aveva anticipato, illo tempore. Era uno scooppone, evidentemente…
A questo punto, il problema non è più SE un obbligazionista sarà obbligato a convertire; è invece PER QUANTO TEMPO sarà obbligato a tenersele, queste azioni dell’Eldorado montepaschino.
6 mesi, un anno, magari financo 2 anni? Niente di più facile che Morelli e compagnia annunciante, abbiano fatto il seguente ragionamento: se le due sciagure (obbligo di conversione, obbligo di tenersi le azioni) le diciamo insieme, qui crolla tutto; allora, as usual, cerchiamo di indorare il pillolone: prima, comunichiamo che si deve convertire; poi, a suo tempo, comunichiamo – sempre nel modo più asettico possibile – l’obbligo di tenersi le azioni.
Ai sindacati, pare il management abbia detto che i toni così drastici sono da attribuire all’Europa, che non era possibile altrimenti fare. Prendiamo atto dell’ennesimo scaricabarile: per Morelli (come per Renzi), l’Europa serve soprattutto come capro espiatorio, cui attribuire sempre e comunque la colpa.
Varie associazioni dei consumatori – da Codacons ad Altroconsumo – esortano alla massima vigilanza, prima del “fatal passo” della conversione: come dar loro torto?
MPS: ECCO VERSO CHI RIVOLGERE I FORCONI…
Ormai la vittoria di Trump (e le variopinte uscite di De Luca, che augura la morte alla povera Rosaria from Sinalunga, no?) ha sdoganato il politicamente scorretto – ed è l’unico motivo per rallegrarci della vittoria trumpista, dal nostro punto di vista -, dunque senza indugi usiamo un sano linguaggio che Hillary Clinton (che prende 300mila dollari a conferenza, davanti ai banchieri) di certo non userebbe mai: vediamo – quando la pax sociale sarà a rischio, e forse ci siamo quasi – qualche nome da offrire alla pubblica piazza (oh, si fa per dire: siamo a Sienina, mica a Salerno: ci si conosce tutti, non esageriamo…).
Mussari Giuseppe e Vigni Antonio: i colpevoli (scontati); mai pagheranno a sufficienza, però almeno un Processo in corso ed una condanna sul groppone ce l’hanno (3 anni e 6 mesi). Davanti alla Storia, sono loro gli affossatori principi della banca. In questi anni, molto peggio Vigni di Mussari, che si è ritirato nella quiete della campagna senese, senza (quasi) vita sociale; il contadino di Castelnuovo Berardenga, invece, gioca la carta del fare finta di niente. Speriamo il suo uliveto gli dia un bel troiaio di olio, quest’anno…
Renzi: colpevole, e non poco. Non come D’Alema, ma quasi. Continua a fare professioni di ottimismo su Mps, con la sola scusante di non capirci una mazza. A luglio, ha appaltato il tutto a JP Morgan, abdicando in toto al suo ruolo (anche perché, per lui, solo il Referendum esiste). Quando giocava a fare il rottamatore (solo con gli avversari), venne a Siena a chiudere le primarie: ora non ci rimette piede. Lui comunque se la caverà, perché con la faccia che si ritrova, dirà che è tutta colpa degli altri (dopo quasi tre anni di Governo, e lasciamo stare il caso-Carrai).
Scaramin Scaramelli: a rischio, sodo. L’ha detto lui stesso, nella intervista con lo scrivente al “Martedì dell’eretico”: se fallisce l’operazione salvataggio, falliamo anche noi (intendeva il tandem Renzi-Scaramelli). Non provi a defilarsi, al momento della tregenda. Non ci provi nemmeno.
Ceccuzzi Franco e Quello della Provincia (ex): responsabili politici, quantomeno in loco, dell’affaire Antonveneta. Oggi, molto peggio il Bezzini, che continua a raccattare il maxi-stipendione della Regione – dopo avere solennemente detto che la sua esperienza politica era finita -, come niente fosse. Ogni volta che apre bocca in pubblico, sarebbe bene ci fosse qualcuno che gli ricorda le sue ignobili, e reiterate, sbrodolate pro-Antonveneta.
Bisi Stefano: primo colpevole, su Siena, fra i giornalisti professionisti. Se è sacrosanto dire che era in ottima compagnia, è altrettanto sacrosanto che lui non si limitava ad incensare il Sistema Siena: ne era in qualche modo l’ideologo principe. Oggi anche dall’interno del Goi se ne chiedono esplicitamente le dimissioni, visto che è indagato con l’accusa di essersi goduto uno stipendino extra di 5000 euroni mensile, datigli da Minucci Ferdinando. Ogni commento sarebbe superfluo, in attesa di quel che ci auguriamo accada.
Rizzo-Stella, Bruno Manfellotto: colpevoli, e senza appello. Senza una scandalosa copertura giornalistica extra-moenia, le porcate che hanno portato alla rovina Mps NON ci sarebbe potute essere. Scegliamo tre casi, fra i tanti. Rizzo e Stella, Stella e Rizzo: implacabili censori, documentatissimi fustigatori delle magagne italiote. Campioni di (meritato) incasso, con “La casta” (2007). Su Siena, però, sempre zitti e mosca, quando c’era il Groviglio armonioso. Si vergognino, davvero. Bruno Manfellotto: di lui, si ricorda un’intervista al Santa Maria della Scala – in ginocchioni – a Mussari Giuseppe, illo tempore. Ogni settimana pontifica su L’Espresso. Complimentoni.
Partito democratico: colpevole, senza appello. Cercano di rigirarla arrampicandosi su specchiere di ogni genere, ma la sostanza ontologica è che chi ha il Potere, è responsabile di ciò che accade; una parte – non certo tutta, come vogliono fare credere – dell’opposizione era connivente? Certo, e lo vengono ad insegnare a noi, che l’abbiamo denunciato in tutte le salse, e per anni? Chi era il regista dell’inciucione? Denis il Verdini, guarda caso; il quale ora tiene in vita il Governo, piddino, di Renzi. Guarda caso. Si vergognino tutti, i piddini, anche solo ad aprire bocca, sulla questione Mps.
Gli aretini – più reattivi di noi, in questo, inutile girarci intorno – hanno capito chi siano quelli contro cui prendersela, ed anche come: prendiamo esempio, magari…
Ps 1 Poi ci sono i mandanti occulti. Quelli, è bene aspettare ancora qualche anno, per nominarli con nomi e cognomi. Non si sa mai, sapete come è…
Ps 2 Stasera (17,30, sede Confesercenti), bello scontro referendario (con tre per il Sì – tra cui Scaramin Scaramelli -, e tre per il No, tra i quali l’augusto padre). Organizza Siena tv, che sull’informazione mi pare qualcosa di buono stia facendo (soprattutto il martedì sera alle 22…). Continuare così, dai!
Ps 3 Chicchina finale per Valentini Bruno, ancora in evidente trance da scampato pericolo; dal Corriere di Siena di ieri (intervista di Pagliantini), si viene a sapere che Lui aveva piena fiducia nella Giustizia (ti pareva), ma anche nella Procura della Repubblica (!).
Fiducia poco e male ricambiata, si vede, giacché la Procura aveva chiesto una condanna di un anno e 4 mesi, per Valentini…
La questione è (e non c’è ironia): Valentini comprende fino in fondo il senso di ciò che esce dalla sua bocca?
Tante delle cose giustamente richiamate da te saranno discusse nell’evento di cui sotto. Probabilmente ci saranno anche ospiti importanti, come l’Associazione Vittime del Salva Banche, l’Associazione Buongoverno MPS, l’avvocato Luca Goracci per il caso David Rossi, l’avvocato Falaschi e altri ancora.
Guardiamo se i Cittadini di Siena avranno finalmente capito la delicata situazione e metteranno fuori la testa.
VERITA’ E RESPONSABILITA’
SUL DISASTRO MPS
MERCOLEDI’ 23 NOVEMBRE alle
21:00 presso PALAZZO PATRIZI,
VIA DI CITTA 75, SIENA
Interverranno I DEPUTATI portavoce DELLA
COMMISSIONE PARLAMENTARE FINANZE DEL M5S E
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA
GIACOMO GIANNARELLI (M5S Regione toscana)
http://www.siena5stelle.it // info@siena5stelle.it // @siena5stelle
Caro Professore
Come avevo detto che non avrei piu parlato di MPs, perché nulla ho ricevuto, e non ho perso nulla.
Scusami se te lo dico ma ti devo togliere due punti alla patente di blogger…..
Allora la domanda ad una classe di asilo infantile: chi paga?…….
Una vocina di fondo: maestra pantalone.
Se Valentini fosse una donna potrei definirlo un’oca giuliva per come si comporta, tante chiacchere e niente fatti. Poteri occulti sul caso MPS? Una persona che ora guida la BCE, quando era alla Bankit non ha saputo controllare, un’altra persona che non ha controllato quando era capo della Consob a quei tempi e dopo è stata anche direttrice della Rai; chi li accusa ora, chi li tocca? Nessuno. Tanti giornalisti del più famoso corriere in Italia osannanti Mussari e soci quando ci fu l’acquisizione dell’Antonveneta e tuttora pontificano di economia; e tanti soloni della finanza sul giornale della confindustria nello stesso errore. E ‘baffino’ che ora con il referendum vuol tornare al comando? C’è l’imbarazzo della scelta. Non mi fido più di queste persone e finché non faranno ammenda per me sono solo degli emeriti buffoni. Ci vorrebbe un ripulisti generale. Almeno per Siena una cosa la dobbiamo fare nel 2018 non riconfermare le solite facce di bronzo, burattini di poteri occulti. Non dimenticare, non arrendersi. Per il referendum dovremo votare tappandosi il naso, certa gente come ‘baffino’ non mi sono per niente simpatiche.
Giusto. Io, però, vedi Raffaele, senza nulla togliere ai protagonisti, comincerei a considerare la responsabilità morale e politica anche di tutti quelli che in questi anni hanno fatto solo “tappezzeria”, coloro che si sono contentati soltanto di apparire accanto ai potenti, spigolando magari qualche incaricuccio o qualche poltrona da Sindaco delle masse in cambio del loro tacito assenso rispetto alla politica dissennata e suicida in atto.
Troppo spesso, infatti, in questa città basta esserci, apparire sempre e comunque, senza esprimere mai un’opinione che sia una, per acquisire potere ed importanza.
Invece – e mi ripeto – servono idee e coraggio. Urgentemente.
Le rivoluzioni, al netto dell’ideologia di turno che sostanzialmente è solo strumentale e quindi irrilevante, servono a fare tabula rasa.
Mi sa che a noi servirebbe proprio una rivoluzione, anche piccina …
Buonasera Professor Eretico,
una provocazione: siamo sicuri che in caso di situazione irreversibile per la banca più antica del mondo il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi abbia le spalle sufficientemente larghe per tutelare TUTTI i depositanti ?
Ai questuanti economico-finanziari l’ardua risposta.
La tua ipotesi è leziosa (chi sei, Borghi Aquilini? Di solito lui ha questa fissa….) perchè se dovesse intervenire il FITD per MPS dovrebbe per effetto contagio intervenire per tutte o quasi le altre banche italiane!
Non c’è un post che sia uno che si avvicini minimamente alla realtà, tutti a polemizzare e nessuno che abbia colto le parole della Koenig (Presidentessa dell’Autorità di Risoluzione Europea).
Vi sono sconosciute le parole Risoluzione, bail-in, obbligazioni subordinate, ecc…
cos’è, Montigiani, un’interrogazione? Allora tiro ad indovinare….
Non ci sarà nessun salvataggio di mercato perchè se anche ci fossero soggetti privati interessati a quello che rimane di bmps (cioè le insegne) questi non avrebbero nessun interesse ad acquisirne quote prima della separazione della bad bank dagli attivi buoni,
siccome la vendita dei 27 mld di npl al fondo atlante è una bufala gigantesca utile solo a comprare del tempo ai creditori e correntisti rimangono solo tre alternative rispetto alla totale perdita dei denari prestati o versati:
la nazionalizzazione, la nazionalizzazione oppure la nazionalizzazione.
Non si può fare perchè le autorità tipo la simpatica signora presidentessa da te citata lo impediscono? e per via della legge del bail-in e dell’unione bancaria europea? Bene si sappia che tutte queste regole imposteci dall’europa e votate in parlamento da quattro pezzenti, che metteranno sul lastrico famiglie di risparmiatori ignari 8come già successo con etruria banca marche ect), violano palesemente l’articolo 47 della costituzione della repubblica italiana: “La repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme….”.
è abbastanza pacifico che non avrebbe le spalle abbastanza grandi per garantire i depositi dall’oggi al domani. In caso, si rimborserebbero i depositi “un tot” all’anno , ad esempio. E questo benchè MPS non sia banca “sistemica”, nel qual caso il FITD sarebbe una semplice aspirina.
Saluti
Articolo da fare circolare, cari signori: la prima parte per il presente e per il futuro, la seconda per il passato. Quando la ragionevolezza e magari la rivolta antiestablishment avrà travolto, anche a Siena, il Pd, io mi aspetto che chi comanderà saprà tributare il giusto riconoscimento all’Eretico. Ci conto veramente.
Ciao Raffaele, in questi giorni s’è letto con attenzione il piano industriale e c’è un punto di cui pochi parlano ma sembra scritto per mantenere Mps due giri più indietro rispetto alle altre banche: lasciare che le erogazioni (dei crediti) sui segmenti Small Business e Privati vengano decise da una macchina con le faccine del semaforo è il modo migliore per continuare a creare negli anni nuovo contenzioso di cui nessuno sarà responsabile in quanto ‘l’ha deciso la macchina’ ……..
Condivido il tuo articolo dalla prima all’ultima parola!
Tra i personaggi da te citati quello che più mi ha fatto rabbrividire è Manfellotto, perché quel giorno al Santa Maria della Scala c’ero anch’io, e vedere dal vero la genuflessione della grande stampa di denuncia davanti al potente è stato, ripeto, da brividi.
Comunque, ricorderai che in quella sala erano presenti moltissimi laudatores…….prova provata che quello che sostiene Panzieri e’, fondamentalmente, la verità.
che bella rassegna di ottimi personaggi in questo articolo, accidenti al meglio
Secondo me,stavolta,qualche responsabile investimenti che ha fatto comprare le obbligazioni all’omino dell’orto rischia,seriamente,le mani nel muso.
E non scordiamo la faccia di bronzo salernitana che ha recentemente offeso la Bindi per motivi futili. Ancora gira per il mondo. Un posticino con una finestra con le sbarre per lui sarebbe quello giusto.
Futili motivi???? La Bindi ha fatto killeraggio politico su De Luca, cosa si aspetta di essere ringraziata? E De Luca era off record, ha usato termini inappropriati ma chiaramente paradossali! A Napoli dicono “t’aggi’accidere” ma mica poi lo fanno sempre!
Raff, ti risulta che la Rete della banca (filiali ecc.) abbia un budget sia per la raccolta delle deleghe degli azionisti per il voto all’assemblea del 4 novembre (c’è il quorum del 20% da raggiungere) che per la conversione coatta delle subordinate ?
Secondo me è molto grave tutto questo.
Sindacati sempre zitti ………
La raccolta delle deleghe è richiesta perchè l’assemblea straordinaria deve avere almeno il 20% di partecipazione del capitale e l’azionariato di mps e straordinariamente frammentato, con i maggiori soci che a stento superando il 10% cumulato. Ovviamente nella delega l’azionista (che magari risiede a centinaia di km da Siena) può indicare come votare su ogni punto all’ordine del giorno. Per la conversione invece nessuna attività è richiesta al momento alle filiali (vedremo poi dopo l’eventuale delibera assembleare).
Ridicoli !
A quando la chiusura delle serrande MPS, Unisi, Unistrasi, e di quei negozi rimasti?
Speriamo da domani,almeno si ripulisce dai subumani questo paesone!
Tanto la gente viene uguale e i dindini e ci so,caro il mì brodo…
Tanti discorsoni, ma alle prossime elezioni si rivolta uguale. Senesi fate un po’ di autocritica, la colpa è vostra……..
OLtre al “requiem aeterna dona eis domini” dei quattrini” ,si dovrebbe risolvere l’altro “REQUIEM “CHE NON È STATO USATO COME SILLOGISMO COME PER I QUATTRINI ma è stato usato per le esequie del caro Davide Rossi -Ecco su questo tipo di requiem si dovrebbe fare chiarezza.Molta chiarezza, rifiuti permettendo.