Eretico di SienaAl via la Scuola-troiaio di Renzi (e 4 Ps senesoti) - Eretico di Siena

Al via la Scuola-troiaio di Renzi (e 4 Ps senesoti)

- 14/09/16

Domani riparte la scuolina, con l’A.s. 2016-2017; chi legge il blog da anni, sa che ogni mercoledì c’era una rubrica, sulla scuola, poi sospesa per mancanza di tempo. Qualche volta, però, non ci si può davvero esimere dal parlarne: ed oggi, sembra davvero essere arrivato uno di questi momenti…

 

LA “BUONA SCUOLA”? PEGGIO DELLA CATTIVA

Sempre a parlare di Economia, banche e finanza (in attesa dell’attentato islamico: in Libia – nostra ex colonia, in cui siamo notoriamente amatissimi – ora ci siamo ufficialmente, teniamone conto), molti lettori magari non hanno pensato alla riapertura delle scuole, se non per smoccolare a causa dei costi sostenuti per libri et alia.

Dunque, cari genitori-lettori (i colleghi già lo sanno sin troppo bene): la “Buona scuola” renziana è un troiaio pazzesco! Era impresa ardua assai, ma il rignanese c’è riuscito: ha reso la scuola italiana PEGGIORE di quella che già era.  E non di poco. Neanche la Gelmini, per dirne una, era arrivata a tanto. E non prendetevela con il Ministro Giannini, piccinina, che conta meno del due a briscola: è con il più illustre fra i rignanesi nella Storia, che bisogna polemizzare.

I più avvertiti, infatti, avranno notato che nell’estate 2014, il tema-scuola era la priorità delle priorità, nell’agenda renziana: chi vuole ed ha tempo, vada pure a controllare. Durante l’estate 2014, così era; nel corso dell’estate 2016, alzi la mano chi ne ha sentito parlare.

L’unica in famiglia ad occuparsene è stata Agnese Landini in Renzi (sosia di Anna Mazzamauro, alias signorina Silvani nei fantastici film fantozziani), la quale è approdata in un Liceo fiorentino, pare per chiamata diretta del Dirigente (novità di quest’anno). Alla first lady è andata bene, lo dice Lei stessa, che non esclude di trasferire la first family al completo nella città di Dante (ah, chissà che cosa scriverebbe il Sommo del Renzi: un giorno ci facciamo un pezzo, con calma…).

L’altro giorno, c’è chi ha chiamato i carabinieri, per farli intervenire in Provveditorato: mossa giusta, perché almeno ha saputo catturare l’attenzione mediatica, locale e non solo. Ci vorrebbe spazio e pazienza, per entrare nei tecnicismi delle graduatorie: spesso ci capiscono il giusto i burocrati che ci lavorano, figuriamoci i lettori non insiders. Sappiate comunque che – per colpa di Renzi – all’inizio ci saranno dei buchi di organico (efficienza renziana?); sappiate che qualcuno che sarà in cattedra, ci sarà perché ha fatto il furbo (siamo in Italia, no? Siamo a Siena, no?), e speriamo che venga sanzionato all’uopo; sappiate poi che la piaga della “supplenzite” – che il Renzi pretendeva di abolire una volta per tutte – sarà più forte e radicata che mai, in ogni ordine di scuola; sappiate infine che non pochi docenti – direi soprattutto alle Elementari e Materne, ma non solo – avranno spesso prolungati mal di testa o sinusiti fastidiosissime, meglio se coincidenti con il fine settimana (dovendo tornare a qualche centinaio di chilometri dalla famiglia, capiterà, capiterà…).

La figura del Preside con pieni poteri, poi: poteva essere una buona decisione, l’abbiamo già scritto illo tempore; ma senza paletti chiari, è successo di tutto. L’unica categoria che davvero può ringraziare Renzi per questo schifo, per questo autentico troiaio di Riforma, è decisamente quella degli avvocati: denunce, ricorsi e quant’altro ancora. Una manna, per la categoria!

Ancora una volta: lasciamo stare le lamentele dei docenti (carne da macello per la consueta, tristissima, guerra fra poveri), e pensiamo ai ragazzi. Che invece di avere docenti più motivati, ne avranno di più incazzati. Che avranno docenti di Aosta o di Corleone che vengono a spiegare la Storia dell’Arte in città che magari appena conoscono.

Chi è sano di mente, questa scuola renziana ha solo un modo per chiamarla: la “Scuola-troiaio” di Renzi. Che ha fallito qui, prima e più che da ogni altra parte (il che è tutto dire). Dovrebbe vergognarsi davanti allo specchio, la mattina, ma non lo fa: sta zitto. Forse è il suo modo di ammettere il totale fallimento…

 

Ps 1 A proposito di scuola, da questo mese lo scrivente ha iniziato una collaborazione mensile, incentrata proprio sulla Scuola, con il mensile Hastagsiena: ogni mese, ci sarà una riflessione sulla scuola, quindi. A proposito invece della trasmissione di Siena tv, martedì si prencipia: per il menù, c’è da aspettare fino al fine settimana, dunque poco poco…

Ps 2 Scaramin Scaramelli, scatenato (su Facebook) contro la nomina di tal Macrì all’Estra, tira in mezzo financo la Massoneria; come Bsg ha già scritto, invece di fare tante scaramellate, se sa qualcosa di preciso, il Gran Moralizzatore prenda e vada alla Procura della Repubblica, o di SIena o di Arezzo.

Se questi sono i rinnovatori, a noi viene voglia di Franchino il Ceccuzzi: beh, dai, non esageriamo. Però Scaramelli è diventato davvero insopportabile, con questo utilizzo di toni da extraterrestre. A noi, a primissima vista, qualche anno fa, non convinse subito (intuitu personae quasi infallibile). Ne scriveremo ancora…

Ps 3 Finisce l’estate, e Rossi Enrico raccatta un’altra figuretta, con la posizione del presunto luminare Macchiarini che era già opaca (Barcellona docet), quando Sua Sanità lo volle a Firenze in tutti i modi. Ieri l’ha scritto finanche Repubblica, sempre tenerissima con il Governatore (che risulta sempre candidato alle Primarie nazionali del Pd).

L’estate delle tre M, per Rossi Enrico: merda (che gli è stata tirata addosso a fine luglio, si ricorderà), Menarini e, per l’appunto, Macchiarini. A dirla tutta, mancherebbe Massa: ma da quella Procura, per l’inchiesta sul maxibuco della locale Asl, tutto pare inabissato. Misteri toscanoti…

Ps 4 Anche a Mantova, un’ottantina di locali dipendenti, “traghettati” a suo tempo da Mps a Fruendo, hanno vinto la loro causa di Lavoro, appunto contro Fruendo. Che, dunque, ha battuto una sonora boccata.

Ah, indovina indovinello di metà settimana: chi è che ha sempre difeso l’operato di Fruendo?

51 Commenti su Al via la Scuola-troiaio di Renzi (e 4 Ps senesoti)

  1. Precaria i. scrive:

    Grazie per aver sintetizzato, senza tralasciare niente, la tristissima situazione della scuola nostrana, come nessun altro organo di informazione sa o vuole fare. Non sono più precaria, ma sto peggio di prima sotto tutti i punti di vista, e sono anche io, come innumerevoli colleghi in tutta la penisola, seguita da un avvocato per ricorrere contro gli errori e le ingiustizie (casuali o dolose) di cui sono vittima. Per curiosità, visitate i siti degli Uffici Scolastici di una qualsiasi provincia italiana: vedrete pubblicati così tanti avvisi di ricorsi e di tentativi di conciliazione da farvi rimpiangere di non aver intrapreso la carriera legale. Ad oggi, il Ministero non ha reso noto il famigerato Algoritmo che ha deciso la sede di destinazione di un esercito di ex precari, sbagliando in molti casi, come provano le cause vinte. Mah!

  2. anonimo scrive:

    Caro Professore

    In alcuni post passati ti ho scritto che il valore della scuola si vede dalla preparazione che riesce dare a chi esce con qualche titolo. Più della metà restano disoccupati.
    Chiaro che non ci sono i lavori di prima che erano a vita, ma insomma per dare un redditto adatto a ciascun cittadino non ci vuole mica uno scienziato. Son cose semplici.
    In Svizzera insomma l’aiuto è palese.
    Te la prendi con Renzi, dai professore è come sparare sulla croce rossa. Non ne indovina una nemmeno per sbaglio.
    Una cosa potrebbe fare, mi disse un insegnante, andare a guardare se si hanno le carte in regola per insegnare.
    Poi se uno ha il posto lontano e non gli sta bene si licenzia, non vedo tutti questi piagnistei o ricorsi o accomodamenti.
    Ad ogni modo passato i 14 anni sarebbe bene che ci fossero tante scuole private in concorrenza, fatte per chi deve imparare e ne ha voglia.Chi non ha voglia fuori.

  3. luca francardelli scrive:

    Caro Eretico e cari lettori
    non sono un fans del nostro primo ministro e trovo, purtroppo, ancora presenti tante dinamiche politiche che speravo potessero essere cancellate dall’oblio di Berlusconi.
    Ti/Vi scrivo per parlare di Agnese Landini in Renzi.
    E’ stata insegnante di italiano presso il liceo che frequentava mia figlia Silvia e fin dal primo colloquio professori” sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla professionalità, squisita cortesia e preparazione della professoressa, il colloquio avveniva i primi giorni di novembre e lei ha subito individuato chi fosse mia figlia.
    Già che che c’e’ di strano? Lo strano che quasi tutti i suoi colleghi rispondevano che ancora non avevano ben chiaro chi fossero gli alunni per cui ” ripassare il mese prossimo”.
    Pensa che uno ha avuto il coraggio di chiedermi di portare al prossimo colloquio una fotografia della stimata erede almeno sarebbe stato più preciso.
    Finisco questo mio prolisso intervento dicendo che se fossi stato quel preside che ha chiamato direttamente la “Nappa” ( così era soprannominata in classe)lo avrei fatto di corsa in quanto di professori preparati, motivati e capaci di relazionarsi con i genitori degli alunni ne ho conosciuti pochissimi.
    In fine debbo aggiungere che concordo con te, questa riforma mi pare di molto ma di molto ” cannata” come si dice a Firenze
    Ps a me la Mazzamauro ha fatto sempre sangue

    • videomaker scrive:

      Ricordate Fantozzi? a tappetino con i potenti e innamoratissimo della Mazza(mauro)

      • luca francardelli scrive:

        Esimio videomaker
        le ricordo che il grande Fantozzi ebbe il coraggio di urlare che la corazzata Potemkin ” è una cagata pazzesca” e lo ha fatto con la sua faccia, la sua voce e di persona non dietro uno pseudonimo.
        Il suo commento lo trovo ” imbarazzante” in quanto le mie idee le ho espresse con tanto di nome e cognome ed avendo conoscenza diretta dei fatti.

        ad maiora

  4. VEDO NERO scrive:

    Sulla ‘7’ la Gruber intervista una ‘faccia di bronzo’ che ancora parla, straparla, pontifica, giudica e non pensa ai danni che ha fatto e, purtroppo se non si svegliano, gli omini degli orti e le donnine della Cooppe continueranno a fargli fare.

  5. VEDO NERO scrive:

    Speriamo che Renzi non prenda l’ispirazione dalla Francia dove il Ministro all’Istruzione, è una donna d’origine marocchina, ha proposto la riduzione delle ore di latino e greco (da 30 a 10) e storia per inserire nei programmi scolastici l’insegnamento dell’arabo e studio della storia dell’islam (30 ore). Non è una consolazione per noi italiani, ma talvolta il cervello all’ammasso viene mandato anche all’estero.

    • Fede Lenzi scrive:

      Notizie false, verificare prego. In Francia in questo momento sta partendo una riforma delle medie contestatissima, per quanto riguarda il liceo la riforma avviata nel 2010 non mi pare accia (e al liceo ci lavoro).

  6. VEDO NERO scrive:

    Anche Tononi scappa. Si prenderà una bella buonuscita e buonanotte ai suonatori. Vedo nero, qui stanno scappando tutti.

  7. sabrina pirri scrive:

    In totale disaccordo con la 107, ho scelto di andar in pensione con Opzione Donna. Ci rimetto dei soldi, ma la dignità non ha prezzo. Quando l’arroganza si unisce con l’incompetenza, si forma un mix letale! Ammesso- e non concesso- che l’intenzione fosse buona, i risultati son pessimi. Dopo anno non è stato pubblicato neanche uno dei decreti attuativi della legge. A oggi l’algoritmo della mobilità è ancora top secret, alla faccia della trasparenza. Si è scatenato il bellum omnium erga omnes, che produce solo ricorsi e lavoro per gli avvocati. Auguri di cuore a chi resta!

    • Precaria i. scrive:

      Cara preside, onore a lei che, tra tutti i dirigenti conosciuti in anni di precariato, è la più preparata, colta (coltissima) e stimata. Guarda caso, una persona e una professionista di livello altissimo come lei dissente in toto da quello che è diventata la scuola oggi, e va anticipatamente in pensione: brava, bravissima, io la appoggio incondizionatamente. È stato un piacere e un onore lavorare per lei!

  8. A.B. scrive:

    Eretico, penso che in un blog tenuto da un Professore, sia giusto motivare con qualche tecnicismo il giudizio tranchant sul meccanismo di chiamata in ruolo dei professori scolastici. Fidarci solo del giudizio ereticale è un atto di fede, qualche spiegazione in più non sarebbe male. Da parte mia, da vero digiuno della materia, faccio solo alcune considerazioni. La sproporzione geografica tra domanda ed offerta non trova altre soluzioni che i trasferimenti, ci si trasferisce in qualsiasi professione e mestiere, non capisco quindi le proteste, che giustificherei solo se da una mappatura delle supplenze venissero fuori discrepanze evidenti nei ruoli anche al centrosud. Sono un conoscente di una commissaria, con cui quest’estate ho un pó parlato del concorso, ebbene non mi pare che, al contrario di quanto avviene nel successivo step formativo universitario, chi ha giudicato i candidati sia stato mosso da finalità politiche o baronali, dei professionisti abituati a giudicare, hanno valutato dei colleghi, niente di più (o se ci fosse altro potrebbe sempre informarci l’eretico). Una piccola osservazione finale, se la moglie del presidente del consiglio insegna in una scuola e non fa, per dirne una a caso, il direttore generale di una asl, mi pare che ció possa essere considerato come un fatto meritevole di apprezzamento e non di dileggio. Oltretutto non è neanche una supergnocca (quanti esempi potremmo fare), altra cosa che dovrebbe portare ad apprezzare Renzi. Ricordo che la moglie di un rettore universitario non senese, passó seduta stante dalla aule scolastiche alla cattedra universitaria, oltretutto da laureata in lettere alla facoltà di medicina, penso quindi che il cambio di sede della povera agnese si possa pure sopportare (per dirne una sopporto meno di vedere lei e i figli del premier nelle foto del viaggio ufficiale in Brasile durante le Olimpiadi).

  9. Anonimo scrive:

    Agnese dolce Agnese
    Caro professore, ho sessantasei anni e credo di potermi permettere , a questa eta’, di rivolgermi a Lei come a un figlio.
    Vedi caro , a me hanno insegnato che quando ci si rivolge ad una signora ci si alza in piedi,, si toglie il cappello, si infila una giacca se si e’ in casa e si e’ scamiciati , e via cosi’. Mi hanno anche insegnato a non emettere giudizi frettolosi che potrebbero risultare ,alla verifica dei fatti, avventati se non addirittura preconcettuali e parziali. Mi hanno inoltre insegnato che le battute e gli aprezzamenti sulle qualita’ fisiche di una signora e’ bene lasciarle ai filmacci di quarta categoria. La cosa e’ ancora piu’ grave se le battute sono rivolte ad una signora che nulla ha fatto per mettersi in mostra,ma che,anzi, si e’ sempre tenuta da parte: e’ stata la curiosita’ di qualche giornalista a corto di argomenti e incapace di riempire mezza colonna a portarla ,per cosi dire , alla riibalta. Un Tuo lettore ti ha esposto le capacita’ professionali della Professoressa a conferma di quanto da me sostenuto.Tu mi dirai che sono fuori epoca , ma io ti dico che parlare male o criticare un insegnante nell’ambito delle sue funzioni e’ altamente diseducativo: anche di fronte a situazioni palesemente ingiuste, i miei genitori non mi hanno mai dato ragione dicendo ,al massimo, che non avrei dovuto ,con il mio comportamento, dare occasione all’ insegnante di rimproverarmi o punirmi. Concedimi ora un attimo di licenziosita’ per dirti che a me la Professoressa Agnese non dispiace, anzi , dal suo volto traspare un certo non so che e una interiorita’ che tante belle signore se la sognano: ci vuole pero’ capacita’ introspettiva , parola che quasi nessuno conosce ormai.comunque stai tranquillo,non sei male quando scrivi e se eviti queste piccole gaffe saprai distinguerti ancora meglio dalla marea di presunti bravi giornalisti che ti circonda. Ciao

    • Eretico scrive:

      Diluvio di commenti, come è ormai consuetudine: valore aggiunto del blog, no?
      Ciò detto, a chi difende Agnese Landini in Renzi: nel pezzo, nessuna critica sul modus operandi in classe, soprattutto non avendo nessun elemento al riguardo (che si ricordasse il nome di una alunna, è cosa del tutto normale per chi insegna Lettere, ed ha un monte ore triplo rispetto ad altri docenti, in un’unica classe). Ma che la sosia della Mazzamauro non sia criticabile a priori, mi pare difficile da sostenere; è la first lady, sarà sempre più presente al fianco del maritino (il guru Messina ha sentenziato così), dunque ubi commoda, ibi et incommoda.
      Saluto poi con piacere l’intervento della neopensionata Preside Pirri, per chiudere sulla squola…

      Nel frattempo, en passant, in casa Mps si è dimesso il Presidente Tononi: acque agitatissime, ma ormai è chiaro (e per questo blog non è una novità) chi comandi, cioè JP Morgan. La banca rossa che finisce in mano agli squali del capitalismo yankee: un finale meraviglioso.

      Tanti interventi, ma nessuno che abbia scritto (almeno mi pare) chi era che esaltava Fruendo; aiutino, per gli sbadati: ieri era a mangiare nell’Aquila…

      L’eretico

      • Brancaleone scrive:

        Chissà quante annotazioni in rosso a questo commento ereticale….ora si che ti arriva un diluvio di commenti! Ahahah

  10. Anonimo scrive:

    Professore, mi dia un plausibile motivo per cui Lei reitira l’appellativo “sosia della Mazzamauro” e io mi taccio. Non mi sembra di buon gusto anche nei confronti della Mazzamauro stessa,scusi.nonostante la brava attrice sia dotata di un grande spirito, elevarla a simulacro di “non bellezza” (e’ questo che Lei sottintende ?) non e’ educato.
    Che per il fatto di essere la moglie di Renzi debba essere scontata l’esposizione alle critiche anche le piu’ casuali e infondate, o al semplice pettegolezzo da rotocalco , mi scusi ma non mi sembra giusto.Cosa deve fare la professoressa,restituire la Laurea ? Sta facendo ne’ piu’ ne’ meno quello che fanno tante altre professoresse .
    Se sgarra allora deve essere censurata, ma solo se sgarra! Non perche’ e’ moglie di Renzi allora si pone sotto il microscopio……Se puo’ mi risponda nel merito ,Puo darsi che allora capisca e mi faccia una ragione di questa picca che mi sono preso.

  11. Precaria i. scrive:

    Non riesco a non intervenire ancora. Ai tanti che confondono le giuste proteste con i piagnistei, e che involontariamente mi offendono anche, chiedo: siamo noi una categoria di choosy, oppure forse voi vi siete documentati pochino sulle ragioni di tanto, diffuso, perenne malcontento?
    Spiegare come ha funzionato la Riforma è cosa lunga e complicatissima. In 2 parole: nel 2014 la Corte di Giustizia Europea multò l’Italia in merito all’annosa questione dei precari della scuola, e al Governo conveniva più, in termini economici, assumerli a tempo indeterminato che pagare la multa. E dunque, assunzioni di proporzioni elefantiache sbandierate come frutto di una volontà riformatrice della scuola, nascondendo il vero motivo della cosa. Mancando cattedre di tante materie, ne sono state create di nuove dette “di potenziamento”, leggere di tappabuchi. Un algoritmo non reso noto dal Ministero ha deciso, in teoria incrociando punteggi e preferenze espresse, la sede di destinazione di noi insegnanti. Peccato che abbia fallito, che abbia proprio fatto errori materiali e acclarati nella maggior parte dei casi, in cui è stato chiesto l’intervento degli avvocati.
    Una volta assegnato ad un ambito territoriale, il docente si è dovuto autocandidare nelle scuole di tale ambito, e il dirigente ha scelto il docente da assumere per 3 anni analizzando i curricula ricevuti, che dovevano rispondere ai requisiti indicati in un apposito bando emesso dalle scuole. Poche scuole hanno reso pubblico il nominativo scelto, e il curriculum che motivava la scelta… Fior di ricorsi e di accessi agli atti in tutta Italia per le più svariate ragioni, la chiamata diretta ha funzionato proprio poco… Brava preside prof.ssa Pirri, coraggiosissima, che si è rifiutata di selezionare i docenti con questo meccanismo, come esplicitava nella home page della scuola da lei diretta magistralmente fino a poco fa.

    • A.B. scrive:

      Tre considerazioni tre:
      1. A leggere il primo commento che almeno spiega qualcosa mi pare di capire che il problema non sia tanto la riforma in sè quanto le modalità di attuazione ministeriale (o gli algoritmi li fanno i legislatori?)
      2. Ancora non capisco in cosa la scuola di quest’anno sia peggio rispetto a quella dello scorso anno, anche perchè una volta chiamato e per la prima volta con una parvenza meritocratica e non solo per anzianità, immagino che il corpo docente si senta maggiormente legato al preside che ha fatto delle scelte e che immagino possa pagare anche le conseguenze di eventuali sbagli
      3. Come mai nelle chiacchiere da doposcuola senese sempre più frequentemente si vocifera di una certa disaffezione da parte dei potenziali studenti nei confronti del glorioso liceone cittadino, con un numero di iscritti ridotto all’osso e fughe verso la provincia per i pochi residui aficionados del classico? A chi ne capisce l’ardua risposta.

      • Precaria i. scrive:

        Gentile A.B., provo a sintetizzare-ripetendomi:
        1) l’algoritmo, che ha sbagliato, lo ha scelto il Ministero; nonostante gli errori riconosciuti in sedi legali, non ha corretto tutte le situazioni né lo ha riformulato; non lo ha reso noto mancando di trasparenza-molte azioni legali proseguiranno per potervi accedere come è diritto; la riforma ha cambiato quelle che erano le normali procedure di immissione in ruolo PROVINCIALI, cambiandole in nazionali in corso d’opera (ripeto, sbagliando).
        2) la chiamata diretta spesso si è trasformata in chiamo chi mi pare. La discrezionalità dei dirigenti non sempre è rimasta dentro i limiti legali che avrebbero garantito trasparenza e meritocrazia; spesso i requisiti richiesti dalle scuole (in autonomia) che i docenti dovevano possedere per potervi presentare il cv erano assurdi e illegittimi (acclarato); la maggior parte delle scuole non ha pubblicato sul proprio sito në il nome né il cv (ossia la motivazione) del candidato scelto come invece si deve fare; tutte le presunte illegittimità possono essere segnalate all’ANAC che ha aperto una pagina apposita. La invito a consultare Orizzonte Scuola on line per avere un’amplissima documentazione in materia.
        3) la riforma ha creato le cattedre di potenziamento dunque nuovi docenti impiegati spesso a fare le supplenze. L’anno scorso le scuole hanno attinto dai fondi delle grad di istituto per trovare i supplenti a novembre. Con tutti gli errori fatti, quest’anno ci sono così tante richieste di assegnazione sia provinciale che interprovinciale che ancora non sono state date: di norma, venivano fatte entro il 31 agosto ma grazie alla riforma sono ancora in alto mare, con tutto quello che comporta, e tanti supplenti che arriveranno appena fatte le assegnazioni, basta attendere.
        4) se nelle 3 diverse classi frequentate dai suoi figli vede pochi supplenti, è perché c’è lo stesso personale di ruolo che non ha chiesto il trasferimento e nemmeno si è ammalato, ma lei davvero non può sapere quanti supplenti ci sono nelle altre classi, figuriamoci nelle altre scuole!
        5) in anni di insegnamento anche alle scuole medie di città e provincia, il motivo per cui al classico si iscrivono in pochi è perché “è difficile, inutile e si deve studiare troppo”. Il classico non va di moda. Mai sentito, ma non vuol dire niente, di alunni che si sono spostati per frequentare il classico fuori siena.

        • A.B. scrive:

          Che il MIUR sia un’accolita o di incompetenti o di complici delle baronie lo so bene per esperienza diretta sul versante universitario. In Italia peró ci perdiamo sempre in battaglie senza senso, la scuola non va, le banche falliscono, è colpa del bomba, dobbiamo cacciare Renzi. Così nei ruoli chiave rimangono sempre gli stessi e non cambia mai niente. E se cambia qualcosa, tipo la “quasi” abolizione delle province, poi ci lamentiamo delle conseguenze. Ma le province le volevamo eliminare tutti. Così oggi tocca alla scuola, dopo anni di immobilismo e di non governo si cerca di porre rimedio ad una situazione incresciosa, sicuramente commettendo degli errori, ma almeno facendo qualcosa. Allora come reagiamo? Ricambiamo tutto, facciamo saltare il banco, senza ragionare, senza pensare che proprio adesso potrebbe bastare scegliere un altro algoritmo, modificare alcuni criteri di chiamata e cacciare due direttori generali del ministero per portare alla normalità una situazione difficile. No, in Italia no, ora dobbiamo ripartire dai cinquestelle. In passato i politici dovevano essere meglio di noi, selezionati tra i migliori in ogni campo, mentre oggi ci accontentiamo di persone pari a noi (tipo il bomba, prototipo di italiano medio). Il futuro peró è già scritto, vogliamo gente che sia peggio di noi, meno colti, con meno autonomia di pensiero, senza una storia nè politica nè professionale. È l’era di Di Maio, e via in altro giro di giostra.

  12. giacobbe scrive:

    La jona scuola fa schifo?
    Strano!
    Quando scesero in piazza oltre un milione di insegnanti di ogni ordine e grado( di presidi solo 1%…strano anche questo),
    Quando fu criticata dai sindacati( salvo alcuni, pronti ad inginicchiarsi x un oiatto di lenticchie),
    Quando si mobilitarono le associazioni dei genitori dei bamnini disabili,
    Eravamo tutti stronzi?
    Abbiamo contestato nel merito e nel metodo la riforma e faraone ( dico faraone) giannini, renzi e tutti gli altri non hanno cambiato di una virgola, ninostante le proposte, le indicazioni, le storture.
    Ora che i nodi sono al pettine ci accorgiamo che le cosa vanno peggio dimorima?
    Lo stesso copione va in onda con il referendum. ?..non facciamoci infinocchiare ancora da questi mascalzoni, teleguidati (phillips docet)

    • A.B. scrive:

      Tutti a dire che sta riforma fa schifo, che i nodi vengono al pettine e che le cose vanno peggio, ma nessuno che spieghi (magari in maniera sintetica) il perchè. Intanto l’anno scolastico è cominciato ed io nelle tre scuole dei miei figli non ho notato alcun cambiamento particolare, anzi, ad occhio mi pare ci siano meno supplenti di quanto non fossi abituato a vedere. In cosa è cambiata la scuola italiana a cavallo di questa estate, quali saranno le conseguenze per gli studenti e come hanno fatto gli addetti ai lavori ad avere così chiare le conseguenze pratiche della riforma dopo ben 2 giorni di scuola? Se il 99% dei professori possiede capacità di analisi cosi rapide ed accurate, penso non ci sia miglior garanzia di buona scuola

      • quellodigracciano scrive:

        Ci sta lo sappia meglio un insegnante se è cambiato qualcosa piutto sto che un genitore dopo due giorni. Poi non sono un insegnante,non so…

      • anonimo scrive:

        Vede A. B
        Le premetto che non sono un dipendente della scuola, quindi ciò che scrivo sarà sbagliato per alcuni ma sicuramente è sincero.
        Vede la scuola serve per preparare una persona ad affrontare la vita per farsi un reddito. Se non fa questo non è giusto che la comunità paghi il conto.
        Attualmente produce se va bene precari o peggio disoccupati.
        quindi se lei è contento faccia pure. Ed io sono contento per lei. Tanto i miei figli studiano in Svizzera. E sa ci sono delle scuole dove gli insegnanti sono scelti dal preside……..e se il preside vuol restare preside deve saper scegliere.

        • A.B. scrive:

          Maremma svizzera.
          C’è uno zoccolo duro di senesi emigrati in svizzera, che mentre qui si passa il tempo a discutere per cercare comunque di migliorare il nostro derelitto paese, non fa altro che decantare le lodi dei cantoni. E la scuola è stupenda, i tetti non costano niente, la sanità stupefacente, le montagne sono più verdi e chi più ne ha più ne metta. Facciamo così, diamo per scontato che di qualsiasi argomento si discuta in Svizzera è meglio, ma non scriverecelo più.

          • Francesco scrive:

            M’hai fatto ridere!

          • semplici8 scrive:

            Ringrazia che non si è ancora parlato di cioccolata ed orologi.

          • anonimo scrive:

            Caro AB
            Mi dispiace che non devo dire più niente. Italiani in Svizzera ce ne sono tanti, svizzeri a Siena forse una decina. Mi pare che non voglia vedere e chi non sa vedere non impara nulla. Io ti ripeto sto bene così.
            E se non fosse che i mei antenati che dormono in questa terra e loro hanno costruito tanta bellezza non direi niente. Tempo al tempo….. e il tempo da quello che uno merita…..

      • giacobbe scrive:

        Gentile a.b.
        Mi duole constatare che lei, come moltissimi italiani, si preoccupa e chiede spiegazioni solo a frittata fatta.
        Durante le mobilitazioni, le denunce, i commenti, le proposte, la sedicente società civile non ha battuto colpa, accusando gli insegnanti di assenteismo, scansafaticaggine, leggere il giornale in classe e fare tre mesi di vacanza.
        Poi , quando i nodi vengono al pettine ( scarsa preparazione, incompetenza, inadevuatezza dei propri figli, allora ci pongono le domande.
        Molto comodo.
        Se le sembra che ci siano meno supplenti è perché ci sono meno insegnanti, cioè non sono stati nominati a suffucienza x il troioao della riforma, e se le scuole sono riaperte e si tengono lezioni ( ma x moltissimi è sufficiente che tengano gli alunni) è solo per merito dei docenti che svolgono straordinari e ore di lavoro non pagate. Ma che importa, si dirà che sitre mesi di ferie gijstificano il disagio, in barba a contratti e buo senso.
        C’era un detto tempo fa… sintetizzo,”non mi importa degli altri fin quando non mi toccano personalmente”. Ma quando toccherà a me chi si interesserà?

  13. Anonimo scrive:

    Carissimo A.B.
    Finalmente qualcuno e’ andato dritto alla radice del problema! Anche io come Lei diffido dei giudizi da supermen : ” piu’ veloci della luce ” o per dirla alla moda dell’ Eretico : ” venni,vidi,vinsi ” o meglio ancora : ” di quel securo il fulmine tenea dietro al baleno ” . Siamo cosi’ noi Italiani : siamo tutti omini che si preoccupano del loro orticello, pettegoli, partigiani nel senso deteriore della parola. Siamo quelli del Partito preso,che vedono quasi sempre a senso unico, che hanno imparato che a criticare quasi sempre ci si guadagna, che perlomeno e’ meno impegnativo per la mente che se no , piccinina …….
    Ma cosi’ piccinina rimane.Spero che legga queste righe e di nuovo complimenti.

  14. Francesco Aldo Tucci scrive:

    La riforma, che riforma è ben poco, assai probabilmente fa schifo. Molti degli insegnanti che sono passati da precari ad assunti a tempo indeterminato con trasferimento in altra sede tra piagnistei e lamentele, pure.

  15. Marco Burroni scrive:

    Premesso che non ho più contatti con la scuola del 1990 ( non lavoro nel settore e non ho figli) e quindi le mie opinioni lasciano il tempo che trovano, ma mi pare che le critiche principali riguardino aspetti dell’organizzazione scolastica che poco hanno a che vedere con la riforma in sé stessa quanto piuttosto con la pessima organizzazione burocratica del ministero e dei provveditorati.
    Buchi di organico e supplenti me li ricordo all’inizio dell’anno scolastico anche 30 anni fa ( forse anche allora era colpa di Renzi?) ma non ricordo che nessuno abbia chiamato i carabinieri all’epoca… ma la cosa che mi dà più fastidio è l’opposizione frontale a qualsiasi ipotesi di trasferimnto dei professori. A tale proposito vorrei ricordare che l’articolo 98 della “Costituzione più bella del mondo” ( che il titolare di questo blog difende con le unghie e con i denti…) recita “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”. Cosa vuol dire? Vuol dire che secondo la legge un insegnante va dove c’è bisogno di lui, è al servizio dell’Italia intera e non della regione o della provincia dove è residente, è soggetto alla stessa logica di un militare, si è scelto un mestiere che prevede spostamenti dettati da esigenze logistiche e didattiche. L’alternativa sarebbe forse spostare i ragazzi? Già vedo intere scolaresche andare “ad Aosta o Corleone” dove risiedono i loro inamovibili professori…

    • VEDO NERO scrive:

      Non condivido quanto scritto, perché oltre alle rigide regole burocratiche ci vorrebbe anche un po’ di buon senso, non si puo’ mandare una persona all’opposto del Paese, se proprio non è possibile lasciarlo nella propria Regione cercare di mandarlo in quelle confinanti, ridurre il più possibile il disagio. Che poi alla fine ci rimetteranno anche gli alunni che il trasferito dovrà seguire, perché avremo una persona incavolata, vittima di un’ingiustizia, disorientata ed in fase di difficile adattamento nel nuovo ambiente; tutto questo certamente nuocerà ad un sereno e tranquillo rapporto e seguimento della scolaresca. Nessuno deve essere trattato come un numero o una pedina da scacchi, siamo umani.

  16. VEDO NERO scrive:

    Interessante commento di un sindacalista della Uilca-Gruppo MPS gentilmente pubblicato su Facebook da una (ex?) collega iscritta al Gruppo ‘MONTEPASCHINO DOC’. Articolo molto esplicativo sul futuro della nostra Banca, molto probabilmente ex.
    MOUNT OF SIENA’S PASCHI
    di Umberto Baldo
    Ritengo che l’unica “cartina di tornasole” per capire se una notizia è veramente “clamorosa”, nel senso cioè di essere “inaspettata”, e di suscitare un grande interesse nei lettori, siano i titoli di prima pagina dei principali quotidiani.
    Ebbene ieri i due più diffusi giornali nazionali, Il Corriere della Sera e La Repubblica non riportavano in prima pagina alcun titolo ed alcun accenno alle annunciate dimissioni di Massimo Tononi dalla Presidenza del Monte dei Paschi.
    A parte ovviamente l’impaginazione de Il Sole 24 Ore; ma sarebbe stato molto strano se il quotidiano economico per antonomasia non avesse posizionato in prima pagina questa notizia, fra l’altro dedicandovi anche la seconda e la terza pagina.
    Per carità, non è che il forfait di Tononi sia stato ignorato da Corriere e Repubblica; solo che gli articoli relativi sono stati posizionati come di consueto nel settore economia dei due giornali con un unico pezzo, in pratica “una notizia fra le altre”.
    Quindi?
    Quindi dobbiamo concludere che la doppia staffetta ratificata ieri dal Cda del Monte dei Paschi non era del tutto inaspettata per gli addetti ai lavori.
    Era già trapelato che Tononi fin da luglio non era soddisfatto di come andavano le cose attorno a Rocca Salimbeni. La Repubblica riferisce che aveva avuto un pour parler con Corrado Passera, incoraggiandolo ad andare avanti nel suo progetto alternativo di salvataggio della Banca, al fine di presentare il piano al Cda.
    Si sa com’è andata; il piano non è mai approdato in Consiglio, sempre secondo La Repubblica anche per un veto di Palazzo Chigi.
    In agosto, quando si erano diffuse le prime voci di dimissioni di Fabrizio Viola, il Presidente aveva difeso a spada tratta il suo Ad, definendo le voci “prive di fondamento.
    Tononi si è alla fine dovuto arrendere mercoledì 7 settembre, giorno in cui, secondo i media, ricevette la telefonata del ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, che raccomandava, sembra anche su input di Matteo Renzi e degli advisor, Jp Morgan in testa, una discontinuità manageriale in Mps.
    Coloro che lo hanno incrociato in quei giorni riferiscono di averlo visto «scioccato e molto disturbato per quanto accaduto»; specie dopo un’estate passata “pancia a terra” con Viola a lavorare sulla cessione degli Npl e la contestuale ricapitalizzazione. A Siena si dice che l’amarezza di Tononi sarebbe anche stata determinata dalla “scelta dei tempi” per la defenestrazione di Viola; in pratica se lo si voleva “dimissionare” meglio sarebbe stato farlo prima della presentazione del Piano.
    A fronte di queste “decisioni non condivise” Massimo Tononi, con grande fair play, ha preferito farsi da parte, non subito però. Come riportato in una nota della Banca, l’uscita del Presidente avverrà «a far data dalla conclusione dell’assemblea per approvare le attività propedeutiche all’operazione presentata il 29 luglio al mercato», quindi la riunione dei soci per votare l’aumento, prevista per ottobre.
    Secondo gli osservatori proprio la decisione di Tononi, già meditata da giorni, spiegherebbe anche l’irrituale blitz a Francoforte in compagnia del “candidato” Morelli, In pratica la Bce, già a conoscenza delle intenzioni del Presidente, avrebbe chiesto di incontrare l’Ad e Direttore generale “in pectore”. Come si diceva, prassi anomala, ma adeguata alla altrettanto anomala situazione.
    Io credo che vada apprezzato il gesto di Tononi.
    Pare evidente che il banchiere abbia capito dall’ormai famosa telefonata del Ministro Padoan che la “cabina di regia” sul Monte dei Paschi non sarebbe più a Siena, bensì a Roma.
    Scherzando, ma forse non troppo, il sempre maggior “dirigismo” di Jp Morgan, dominus del salvataggio, potrebbe far pensare che il secolare marchio “Monte dei Paschi di Siena” potrebbe essere ormai declinato in “Mount of Siena’s Paschi”.
    E’ chiaro che la decisione di Tononi ha un po’ rubato la scena a Marco Morelli, neo consigliere cooptato, che dal 20 settembre assumerà la carica di Ad e direttore generale.
    Va segnalato che la nomina è avvenuta all’unanimità, e come recita la nota ufficiale della Banca «…in virtù della rilevante esperienza internazionale unita alla profonda conoscenza del settore bancario italiano sia il profilo più idoneo a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale…..”.
    Per la cronaca, Morelli avrà lo stesso “salario” del predecessore: 1,85 milioni di euro l’anno (di cui 1,4 come dg), più una retribuzione variabile legata agli obiettivi del piano industriale, e 300mila euro di indennità per l’anticipata cessazione del rapporto di lavoro con Bofa Merrill Lynch che guidava in Italia.
    Quanto a Viola non dobbiamo preoccuparci per il futuro suo e della sua famiglia. La risoluzione consensuale del rapporto vale quasi 3,1 milioni (…)
    Alla fine sembra che gli americani abbiano vinto, riuscendo ad imporre persone loro gradite ai vertici del “Mount of Siena’s Paschi”.
    A questo punto le leve le hanno in mano tutte, ma alla fin fine anche la responsabilità del portare in acque tranquille la nave Mps.
    Come dicevano i nostri padri latini “Ubi commoda, ibi incommoda”.
    Sembra evidente che la tempistica del salvataggio subirà un inevitabile ritardo. Non solo per la consueta concessione ai nuovi vertici di un po’ di tempo per studiare i dossier, e prendere in mano la situazione con cognizione di causa. Ma soprattutto per non sovrapporsi nei tempi a quella che sta assumendo sempre più i toni di una “Armageddon” per la nostra povera Italia, vale a dire il Referendum costituzionale.
    Chiudo con due osservazioni.
    A proposito della correlazione che sembra oramai quasi assodata fra voto e salvataggio del Monte, trovo assurdo che decine di migliaia di persone, lavoratori ed investitori, siano quasi “appese a un filo”. Non è serio che i lavoratori debbano chiedersi: ma se le cose non dovessero andare come vorrebbe qualcuno, dobbiamo aspettarci bail-in e legge 223?
    Relativamente poi al cosiddetto “piano Passera”, a suo tempo nemmeno preso in esame dal Cda del Monte, mi permetto sommessamente di osservare che in generale legare il proprio destino ad un solo soggetto o ad un’unica cordata non sempre è la scelta migliore. Mettere in concorrenza più soggetti sullo stesso obiettivo, spesso è il modo migliore per ottenere il risultato più utile.
    Ve l’ho detto altre volte che fare il profeta non porta mai bene, soprattutto nel BelPaese.
    Ma almeno ci lascino dire che “mala tempora currunt”..

  17. giacobbe scrive:

    Leggo con piacere, poco, che come molti altri , tucci e burroni non sono informati dell’argomento e, al pari di a.b. si permettono di fare paragoni col passato, di sentenziare sulla capacità giidicante degli insegnanti senza non solo non aver letto la riforma, ma nemmeno essersi confrontati con la potesse aver perlomeno sentita.
    Se allo stesso modo questi signori esprimeanno il loro voto al referendum, ci sarebbe da preoccuparsi molto, non tanto per loro, quanto per il modello comportamentale che possono avere sulle giovani generazioni con cui possono essere in contatto.

    • A.B. scrive:

      Meno male che c’è chi è informato su tutto ed essendo, a quanto ho capito, professore, riuscirà a correggere i nostri poveri figli dal modello comportamentale che si portano dietro da casa. Dormiró più tranquillo. E dormiró ancora più tranquillo pensando al clima sereno che regnerà nel paese dopo la vittoria del no, avendo evitato il catastrofico prevalere del sì. Allora rimarcheró io, alla stregua dell’odierno giacobbe, le chiare, fresche e dolci acque che vedró scorrere davanti a me. Sono qui, pronto sulla riva del fiume.

    • Marco Burroni scrive:

      Caro Giacobbe, dopo essermi “confrontato con la potesse” spero sinceramente che tu non sia un insegnante, altrimenti interventi come i tuoi sarebbero impliciti atti d’accusa alla preparazione della classe docente…

    • Francesco Aldo Tucci scrive:

      Forse le converrebbe sottrarre qualche minuto alle sue lamentele e dedicarsi alla revisione di ciò che scrive. Non le chiedo di evitare di scrivere supposizioni sciocche, perché mi sembra vada oltre le sue capacità. Spero solo che l’educazione non sia il suo mestiere, giacché il fatto mi dispiacerebbe non poco. Cordialmente.

      PS: Ho 25 anni, le generazioni più giovani di me (in termini di decade) non hanno ancora diritto di voto.

      PPS: per chi come l’anonimo giacobbe non avesse inteso, il mio giudizio sulla “Buona scuola” è negativo, anche se per motivi in media ben diversi da quegli degli insegnanti. Purtroppo per lei, non solo mi sono informato, ma avendo la pessima abitudine di confrontare fatti e opinioni, non mi sono certo limitato alle sole litanie sindacali. Similmente, abbastanza negativo è il mio giudizio sulla riforma costituzionale, motivo per il quale probabilmente voterò no. Giusto per ribadire come questi coraggiosi anonimi “c’azzecchino”.

  18. giacobbe scrive:

    Ieri sera ho partecipato all’incontro organizzato dall’ anpi x il no al referendum.
    Interessantissimo l’intervento di tommaso montanari sul merito della questione. È riuscito in 20′ a chkarire e esprimere i motivi per i quali tale riforma è sbagliata, decostruendola dall’inizio alla fine. Sala piena di persone di varie età ma e orientamento pokitico. Auspico altre iniziative per dar modo agli indecisi e mal informati di chiarirsi le idee, e soprattutto non avere alibi quando, se vincesse il si, ci troveremmo in acque agitate

    • Anonimo scrive:

      Fammi capire: fino a ieri volevi votare “no” ma non avevi ben chiari i motivi!… mi sembra la situazione di molti “noisti” in Italia.

  19. giacobbe scrive:

    Soprattutto la stretta relazione tra la riforma scolastica e la riforma costituzionale, legate da analoghe finalita , quella di togliere partecipazione e spirito critico allipmianto educativo e politico.
    Pensavo he fosserk incompetenti, i ns governanti, invece sono delle marionette in mano a ddi poteri forti, neanche tanto occukti, che hanno l’obiettivo di determinare il ns futuro a loro vantaggio, come sempre, ma spazzando via gli ultimi baluardi difensivi.
    Il problema, mi ripeto ancora, è che le persone non leggono più, inon si approfondisce un argomento, non lo si analizza ne critica. Ci si limita a superficiali titoli scarne twittate o dichiarazioni telegrafiche ( slogan).
    Esattamente il contrario

    • Marco Burroni scrive:

      Scommetto che negli anni ’90 guardavi “X-files”…ecco, vorrei informarti che quello non era un documentario, ma un’opera di fantasia,non c’è l'”uomo che fuma” dietro a Renzi! Tutta questa dietrologia, questo clima da Patria in pericolo non ha alcun senso; spiegami in che modo la riforma proposta limita la “partecipazione e lo spirito critico dei cittadini”, in che modo minacci la democrazia. In modo chiaro ed argomentato se ne sei in grado.

      • giacobbe scrive:

        Ad anonimo,
        Errore di battitura ….ricordi il dito e la luna?
        A marco burroni,
        Grazie dellinformazione su x files. Ci sono luoghi e momenti.il blog è uno stimolo. Se interessa, venerdi a firenze tommaso montanari e smuraglia sapranno essere esaustivi.
        Ad a.b.
        È facile esser informati …basta informarsi ed approfondire, e no irridere.sarebbe un buon inizio per i modelli comportamentali.immagino che dormirai comunque sonni tranquilli…

        • A.B. scrive:

          Per Giacobbe:
          Mi dispiace informarla che nella vita non esiste solo la risposta giusta per chi è informato come lei e quella sbagliata per chi è disinformato e portatore di modelli comportamentali sbagliati come me. Beato lei che vive ancora di certezze, io invece no, su molte cose la penso diversamente da lei, ma non penso nè di essere migliore nè tantomeno di essere nel giusto. Ho una mia visione, e lei informandomi provi a farmela cambiare, potrebbe anche riuscirci, ma faccia un passo avanti, si affranchi dai luoghi comuni dei signori del no, provi a volare un pó più in alto.

          • giacobbe scrive:

            Gentile a.b.
            Forse mi sono spiegato male.
            Io non mi ergo a paladino delle certezze. Ho cercato di non farlo.ne’ mi contrappongo a chi la pensa diversamente da me cullandomi negli allori del giusto.ho provato a suggerire, non solo a lei, di informarsi, approfondire, sviscerare un argomento, cercando di farsi un’idea propria con senso critico delle informazioni, tutte, a riguardo.
            La verità, o parte di essa, ci viene incontro se siamo noi a cercarla, e non se aspettiamo qualcuno che ce la racconta. Il confronto (il blog, lo scambio ecc) rappresenta uno stimolo ce ci motiva ad analizzare un problema o un argomento nelle sue particolarità x avere una visione chiara e non obnubilata della materia in auestione.
            Tutto qui.
            È il modello comportamentale che preferisco al l’atteggiamento del tifoso o del credente ( e non mi sono mai riferito a lei, che nin conosco e non mi permetterei di giudicare) che cammina seguendomil, partito preso.
            Ho seguiro i signori del no, e hannomchiarito la problematica referendaria nei dettagli, quelli del si hanno solo emesso slogan.
            Seguirò il suo cordiale consiglio e cercherò di volare più in alto, a testa alta. Per vedere più lontano.

    • Fede Lenzi scrive:

      Ma un correttore automatico no? O mentre scrivi qualcuno ti fa il solletico? Sarò antico, ma mi dà fastidio leggere un messaggio con una messe di errori di battitura, se si potesse limitare il danno ne sarei grato.

      • giacobbe scrive:

        Chiedo scusa x il disagio.
        Cercherò di fare maggior attenzione, in modo da non turbare e irretire nessuno.
        Magari, forse, non tutti possono scrivere agevolmente sulla tastiera. E non tutti possoni pensare che ci possono essre persone con difficoltà.
        Buona domenica a tutti.

  20. giacobbe scrive:

    Ps x ab
    E’comodo mettersi ad aspettare sulla riva del fiume…..meno muover le mani e l’intelletto.

  21. Riccardo scrive:

    Sulla Sig. Agnese Landini posso parlarne soltanto in modo ottimo! Preparata, cordiale, aperta in ogni momento a trovare soluzioni migliorative. Veramente una professoressa con la p maiuscola. Se ripenso alle mie professoresse d’ Italiano delle superiori mi viene il voltastomaco! In prima ci trovai una napoletana che non spiccicava mezza parola corretta in italiano, si lamentava sempre del nord e per finire era quasi sempre malata… Poi in terza fu sostituita da una Siciliana che con un accento siciliano assurdo ed una voglia di insegnare vicino allo zero ci aveva disgustato alla materia! Viva gli insegnanti bravi e possibilmente del nord!

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