Morelli, Parlangeli, Rossi, Valentini: poker settembrino…
Oggi era previsto l’ultimo pezzo della rubrica “L’eretico on the road” – che invece andrà in onda domenica prossima, a Zeus piacendo -, ma la contingenza dei due eventi dell’8 e del 9 settembre (in casa Mps ed in casa Valentini Bruno, più annessi e connessi), impongono alcune riflessioni. Vediamo dunque quali: buona lettura!
IL RITORNO DI MORELLI
Come prima cosa, auguriamo buon lavoro all’ormai pressoché certo nuovo Ad di banca Mps, Marco Morelli: siccome se fallisce Mps chiude davvero bottega, come non augurarglielo, in modo più che sincero?
E poi: che sia banchiere di livello nazionale ed internazionale, nessun dubbio al riguardo (come sul fatto che – nel baccellaio di Mps mussariana, fosse una spanna sopra agli altri, e non solo per mancanza di grandi competitors…).
Resta però un fatto, che se porta dietro un altro: ai tempi di Antonveneta (novembre 2007), lui era nel Sancta santorum della banca; in secondo luogo – ad esso collegato – c’è la multa, di più di 200mila euroni, che Bankit gli ha comminato per il Fresh 2008, che ad Antonveneta è collegatissimo. I giornaloni (tipo Il Sole 24 ore, fra gli altri), o i giornaletti locali (non c’è bisogno di fare nomi), tendono ad evidenziare l’archiviazione penale (che è corretto evidenziae), ma a sbianchettare in modo sfacciato la multona (e questa omissione – statene certa – non è casuale).
Infine, pur sapendo che non lo farà mai, una prece al futuro Ad ci sentiamo di rivolgerla: Lui, come siano andate le cose in quel 2007, lo sa benissimo. Da Siena, ha avuto tanto, direi più di quanto ha dato: se un giorno volesse raccontare alla collettività che lo sta per riaccogliere anche qualcosa di concreto, la comunità ne sarebbe contenta. Molto contenta…
ROSSI ENRICO, POSTINO PER GLI ALEOTTI
In settimana scorsa, è arrivata la mazzata per la famiglia Aleotti (Lucia condannata a più di dieci anni!), per corruzione ed evasione fiscale (truffa evitata per la vecchia insufficienza di prove). I Menarini – che hanno avuto un ruolo importante anche in Mps, tanto per cambiare – avevano ottimi rapporti con la politica, di qua e di là (Caltagirone docet): a livello nazionale, più con il centrodestra; a livello regionale, con il centrosinistra. Chi si fece latore (“postino”) di un paio di lettere menariniane, destinate a pezzi grossissimi del centrodestra nazionale? Rossi Enrico, da Assessore alla Sanità. La Magstratura ha archiviato la sua posizione, su questo; come sempre, resta la questione politica.
E guarda caso, sulla condanna degli Aleotti-Menarini non abbiamo trovato esternazioni populiste come quelle con le quali è solito deliziarci Rossi Enrico. Forse abbiamo solo cercato male, e ce ne scusiamo…
VALENTINI BRUNO E LE SUE INTERCETTAZIONI
Il Gup ha aggiornato tutto al 18 ottobre, nell’udienza-filtro del 9 settembre; ma si narra di uno scontro mica male tra l’avvocato De Martino (l’impalpabile avvocato dei potenti senesoti, da Acampa in giù) ed il Gup sulla questione delle intercettazioni in cui chiacchiera il Sindaco, allora di Monteriggioni. Non c’è bisogno di dire che cercheremo di saperne di più.
Ma sin da ora possiamo tranquillamente dire e scrivere, ad alta voce, questo: ma non è, il Valentini, sempre tutto tranquillo e sereno, e soprattutto senza niente da nascondere? Che mai avrà potuto dire, in queste benedette intercettazioni? Visto che non si vuole dimettere, almeno faccia sapere: la cittadinanza lo meriterebbe, no? Se magari l’opposizione battesse su questo, farebbe cosa gradita, giacché l’uomo tende davvero a prendere per i fondelli. E non poco…
IL GRILLO PARLANGELO
Sabato qualcuno, al momento di leggere Repubblica, avrà strabuzzato gli occhi (chi perde tempo su Fb, lo aveva già fatto prima): l’ex montepaschino Marco Parlangeli che sbroccava di brutto su Fabrizio Viola, accusandolo di essere un nuovo Schettino (ci sono gli estremi di una querela, che speriamo a Parlangeli arrivi). Cosa pensiamo di Viola, l’abbiamo detto e scritto fino all’ultimo pezzo pubblicato; ma per attaccare Viola, per salire sul pulpito e trattarlo come l’ultimo dei pezzenti, bisogna poterlo fare: ha Parlangeli le carte in regola per farlo? O non rientra piuttosto nel vasto – e vieppiù crescente – campionario antropologico senesota che si sente financo in grado di pontificare, invece di essere lui a chiedere scusa e a consegnarsi ad un dignitoso oblio (per non dire altro)?
“A ognuno il suo Schettino: una volta i comandanti bravi erano gli ultimi a lasciare la nave”, ecco la sbroccata del Parlangeli: Direttore generale della Fondazione Mps dal 2003 al 2011; prima con tale Mussari Giuseppe, subito dopo con il sacrestano di San Gimignano, Gabriellone Mancini. Già questo, dovrebbe indurre al silenzio perenne, su qualunque cosa riguardi le banche, anche in Papua Nuova Guinea.
Ma forse è il caso di andare oltre: visto che il Grillo parlangelo è così loquace, per esempio potrebbe chiarire un aspetto che lo scrivente aveva evidenziato in “Mussari Giuseppe: una biografia (non autorizzata)”; a pagina 59 del mio libro, infatti, il buon Parlangeli scrive una mail all’allora dominus di banca Mps (è domenica 7 gennaio 2007), e gli sottopone la questione del rilevamento del patrimonio immobiliare della società Magiste, quella di Ricucci Stefano.
Parlangeli scrive prima che “non sembra un affarone”, poi però aggiunge che “c’è dentro roba interessante”. Per concludere che “io non vedo problemi a valutare l’affare e, se conveniente, ad andare avanti”. Potrebbe il Grillo parlangelo dire a tutti i suoi simpatizzanti come mai c’era da darsi così da fare “in modo da evitare il fallimento di Ricucci” (dalla sponda Fondazione)? Come mai tutta questa attenzione nei confronti del buon Ricucci, anche di recente di nuovo attenzionato dalle patrie galere?
Visto che ha deciso, il Grillo parlangelo, di togliersi i sassolini dalle scarpe, lo lasci fare anche a noi, no?
Ps Ieri era l’11 settembre, quindicesimo anniversario della strage americana (primo attacco esterno sul suolo USA, se si esclude la “prova generale” del 1993, sempre alle Twin towers); ma l’11 settembre è anche l’anniversario del golpe cileno di Pinochet (1973).
Che bello (amaramente), quando per annullare la democrazia popolare e scegliere gli altrui Governi, bisognava muovere le truppe e scomodare i servizi segreti; oggi, nel 2016, non c’è nemmeno bisogno di eserciti e di servizi segreti, e le banche di affari si sostituiscono in modo diretto ai Governi…
Calati juncu ca passa la china (Piegati giunco che passa la piena).
Questo proverbio siciliano mi pare calzante.
Dopo l’inutile e costosa (V. liquidazione) di Viola ritorna la vecchia governance della banca.
Il principe di Salina era un ragazzo ….
Ma come? Il sig.morelli e’ stato 4anni CFO di banca Mps ai tempi del catanzarese mussari, ha contabilizzato i famigerati derivati che tanto hanno pesato sul futuro della banca e adesso rientra come CEO? Siamo davvero destinati al peggio del peggio…. E ci sta anche bene
Lasciamo stare l 11 settembre, una pagina di storia che a raccontarla sembrano comiche se no fosse per le vittime dellinfausta giornata.
A 15 anni di distanza gli idioti americani insistono a commuoversi e commemorare invece di incazzarsi…è propriovero, in un mondo di ciechi un orbo regna…
Già già professore mi piaci più quando in fondo dici con voce flebile flebile, che per comandare negli stati o cambiare un governo basta qualche buona banca d’affari. Ma non lo dire forte e chiaro perché se ti sente la tua padrona di lavoro….
E non lo dire nella scuola. Ricordati che capitò al grande poeta Ezra Pound te lo dissi nel blog precedente…
In Italia ieri, 11 settembre, si è fatto un gran parlare dell’attacco subito dagli U.S.A. esattamente 15 anni prima, per il quale persero la vita 3000 americani. Due giorni fa, però, nessuna parola per un’altra strage di civili avvenuta ad Isernia. Il 10 settembre 1943, infatti, molti aerei Alleati bombardarono pesantemente la città di Isernia provocando 4000 morti. L’armistizio era stato firmato il 3 di settembre ma ciò non conto’ per gli Alleati. E la Repubblica Sociale non era ancora stata proclamata, quindi per quei 4000 civili morti non vale nemmeno la solita nenia della guerra al “nazifascismo”. Furono ammazzati e basta. Ammazzati dagli Alleati e dimenticati dagli italiani. Che però ricordano le Twin Towers. Che pena.
Spesso sono in totale disaccordo con te ma hai fatto bene a ricordare questo,purtroppo,misconosciuto episodio.
Praticamente per non essere d’accordo con me, lo sei con coloro i quali da 72 anni nascondono i fatti tipo quello di Isernia.
Spero mi sia consentita una domanda: come mai il dott. Morelli ha lasciato la banca senza fare rumore per tornare, con ruolo apicale, in Banca Intesa, non alla Banca del Garda ?
Prego di pubblicare il post anche se la Banca del Garda non è indicata a caso…
M.M.
Morelli, meglio conosciuto come Marcolino in alcuni ambienti della capitale, non ha potuto per la seconda volta fare di gran viltade gran rifiuto.
Gli suggerisco di pescare all’interno della banca sia il capo della Rete che il Responsabile Acca.Erre.
Quanto si scommette che le filiali avranno il budget per far convertire ‘spintaneamente’ i subordinati 2018 in azioni ?
Honsob che fa, riposa ?
http://ereticodisiena.blogspot.it/2011/12/fabrizio-viola-arriva-al-monte-dopo-il.html
Buonanotte da Robertino
http://ereticodisiena.blogspot.it/2011/12/fabrizio-viola-arriva-al-monte-dopo-il.html
Morelli, meglio conosciuto come Marcolino in alcuni ambienti della capitale, non ha potuto per la seconda volta fare di gran viltade gran rifiuto.
Gli suggerisco di pescare all’interno della banca sia il capo della Rete che il Responsabile Acca.Erre.
Quanto si scommette che le filiali avranno il budget per far convertire ‘spintaneamente’ le subordinate 2018 in azioni Mps?
Honsob che fa, riposa ?
http://ereticodisiena.blogspot.it/2011/12/fabrizio-viola-arriva-al-monte-dopo-il.html
Buonanotte da Robertino
Profluvio di commenti, come immaginabile: bene così.
Ho dovuto però CENSURARE un commento di un certo “Avvocato Laudati” concernente Parlangeli, avvocato che non ho il piacere di conoscere: nel suddetto commento, mi è come parso di cogliere delle informazioni tanto interessanti, quanto scabrose, quindi NON pubblicabili.
Caro avvocato, che si fa?
L’eretico
Prof. Eretico, tutto come previsto.
La proporrò per un ruolo da protagonista nel prossimo film sulla Santa Inquisizione.
Avvocato Laudati.
P.S.: è più interessante la chicchina su Marcolino e gli …. ‘ambienti della capitale’, ….. non censurata.
Buonanotte
Pensiero strano di notte fonda: un nuovo riconoscimento al posto del Mangia, il ‘Cosimo d’oro’ in ricordo di Cosimo de’ Medici che insieme agli spagnoli, sconfisse definitivamente la Repubblica di Siena nel ‘500. Il riconoscimento dovrebbe essere dato a chi ha fatto più male nell’anno solare alla comunità senese. Quanti candidati, certo, avremmo l’imbarazzo della scelta. Una sondaggio/votazione da lanciare su internet (FB, twitter, whatsapp o simili) potrebbe essere un valido strumento per decidere. Potremmo cominciare con un ex-equo Viola e Profumo. Mussari e Vigni fuori concorso, troppo cattivi.
Una domanda fuori dal coro… sarebbe possibile essere a conoscenza di tutti glimimmobili di proprietà della chkesa a siena? Giusto per capire quanti e quali siano, quanto sarebbe il gettito nelle casse comunali qualora pagassero le corrispettive tasse, che ne beneficia, che destinazione abbiano. Cosi, x curiosità!
Ma il famoso portoncino e’ sempre senza numero civico?
Certo, a Sienina la Curia può fare il c…o che vuole: nessuno dice niente, tantomeno fa. Meno male che ora c’è il Moralizzatore principe, Scaramin Scaramelli (a breve ce ne occuperemo): ci penserà Lui, a porre un argine allo strapotere curiale?
Su Macchiarini-Rossi: si è svegliata perfino Repubblica (ieri), ma non risulta che Sua Sanità sia intervenuto. Si commenta da solo.
Confronto con Piccini, in tv? Un’idea per il futuro, magari: per le prime due puntate almeno, c’è già tantissima ciccia al fuoco. Il problema è rientrare nei 60 minuti, credetemi. Prima di martedì leggerete qualche gustosa anticipazione…
L’eretico
a conferma di quanto scritto dall’Eretico sui golpe bianchi, prosegue l’attività missilistica di governement sachs è di oggi infatti l’esternazione dell’ambasciatore americano a Roma:
“se vince No Italia fa passo indietro”.
Dichiarazione subito corroborata dall’analisi di fitch, pronta a declassare il debito italiano in caso di mancata vittoria del Si, poichè, sempre secondo l’agenzia, se vincesse il No l’Italia fermerebbe il cammino intrapreso per l’attuazione delle riforme che gli chiede l’Europa, mettendo a rischio la credibilità nei confronti degli investitori esteri che così bloccherebbero il flusso degli investimenti diretti(Zeus volesse).
Lupus in fabula ecco un’altro buon motivo per votare NO.
L’ITALIA NON HA BISOGNO D’INVESTIMENTI DIRETTI dall’ESTERO, l’ITALIA ha bisogno di tutto meno che investimenti diretti dall’estero. Siamo già colonia e chiunque parli d’investimenti diretti esteri lo fa o perchè colonizzatore o perchè pagato dai colonizzatori.
Non succederà, infatti, come facilmente intuibile e come dimostrato dalla brexit, votando NO non si blocca un bel niente, comunque noi prendiamoli in parola e blocchiamo i flussi d’investimento provenienti dall’estero,
VOTIAMO NO
Il ritorno di Morelli al Monte? Senesi becchi e bastonati.
Io ancora continuo a pensare che se c’è una persona che sa molto della banca e del 2007 e’ l’ex sindaco Piccini. Perché non ci fai un bel faccia a faccia in tv e così si chiude la partita?
Un saluto
Oltre che del Rossi ” postino” per gli Aleotti del Rossi-Macchiarini ne vogliamo parlare? In Svezia chi ha preso delle cantonate colossali ,per rispetto dell’Istituzione di cui fa parte, se ne va o viene dimissionato. Da noi silenzio tombale, nemmeno un cenno di scuse. Bello rileggere le dichiarazioni di solidarietà al professore dopo gli arresti. E chi consenti’,contro tutto e contro tutti, che si realizzasse il disegno rossigno a Careggi oggi e’ il nostro direttore alla programmazione! Neanche da questa parte un cenno di scuse! E si vorrebbero anche dare lezioni “morali” sulla libera professione medica col solito ripetere becero e populista che chi non e’ d’accordo col presidente può accomodarsi tanto ce ne saranno altri a prendere il posto di chi se ne va. Lontano ancora troppo il momento della “lezione” elettorale ma dovremo arrivarci perché ogni sopportazione deve avere un limite per non sconfinare nella stupidita’.
Mps, quella telefonata di Padoan per mettere alla porta l’ad Viola:
http://www.lastampa.it/2016/09/14/economia/mps-quella-telefonata-di-padoan-per-mettere-alla-porta-il-ceo-viola-irgPXvEPARjP2RNTPD01RK/pagina.html
“Alla luce delle perplessità espresse da alcuni investitori in vista del prossimo aumento di capitale e d’accordo con la Presidenza del Consiglio, riteniamo opportuno che lei si faccia da parte”
non so se si nota, ma dice: “d’accordo con la presidenza del consiglio”. Quindi la preidenza del consiglio mette bocca negli affari di una banca che dovrebbe essere privata.
Ma a Gennaio 2013 chi è che disse “Nessuna responsabilità. Il Pd fa il Pd, le banche fanno le banche” (https://www.youtube.com/watch?v=E34azq204k4).
“Se ci attaccano li sbraniamo” (http://www.repubblica.it/politica/2013/01/26/news/vendola_monti_perder_e_non_far_la_badante_di_bersani-51325610/)
Questo poi è il pezzo da 90: ” Sono ormai alle spalle i tempi dove la politica metteva bocca sugli amministratori di Banca MPS, ma vedo con rammarico che una parte della città continua a ragionare secondo vecchi schemi. Gli amministratori sono scelti dagli azionisti e la regola vale anche a Siena” (http://www.ilcittadinoonline.it/economia-e-politica/soci-mps-scelgono-gli-amministratori-interessano-posti-lavoro). Questa perla chi l’avrà detta? Forse un certo B.V ?
Intanto il CdA del Monte si fa a Milano, non a Rocca Salimbeni (http://www.ilcittadinoonline.it/economia-e-politica/cda-del-monte-si-milano/); capito cari senesi, a MILANO, non a SIENA. Che vorrà dire?
A voi non vi dice niente tanto state sempre dietro a Robur, Mens Sana e il Palio. Basta leggeri i “giornali” e “televisioni” locali per vedere di cosa si parla tutti i giorni. Il paese dei balocchi esiste ed è qui! Auguri
Sfumatura interessante su Morelli: l’AD in pectore di Mps , attuale numero 1 di BofA – Merryl Linch, componente quest’ultima del consorzio di garanzia del prossimo aumentino di capitale del Monte, sarà sicuramente colui che dovrà dare attuazione al prossimo piano industriale della banca ex- senese piano che slitterà di certo di qualche mese, ripetto alle previsioni (settembre).
Ora, non mi sembra per nulla casuale che una (o più) delle banche componenti il consorzio di garanzia, ovvero coloro che in sostanza cacceranno i soldi per il salvataggio delle gigantesche chiappe montepaschine, voglia un suo pretoraiano a redigere/dirigere il nuovo piano industriale….
Secondo voi come si mette la situazione per i dipendenti del gruppo Mps?
Mi sa che i budget per la conversione dei subordinati previsti da Robertino saranno il male minore.
Mala tempora currunt….
Ringrazio Cherubino
Non è un consorzio di garanzia ma di collocamento con commissione da 200 milioni di euro
BofA – Merryl Linch non metterà un euro nell’aumento di capitale??
infatti non garantisce colloca e con adeguata ricompensa
Domanda: ma con i politici che ci ritroviamo a Siena, sindaco – quale primo cittadino – ovviamente in testa, pensate che si possa contare qualche cosa nelle stanze romane dei bottoni? Vi meravigliate che la farsa si trasformi in tragedia?
Purtroppo la Siena di una volta, quella del benessere diffuso ai più ampi livelli è finita e la vicenda monte non ne rappresenta che l’amaro epilogo! Abituiamo i nostri figli a guardare oltre a questa magnifica, unica città, che avete – lo dico da non senese di nascita – lasciato depredare da bande incapaci quaquaraqua.
Mai mi sarei immaginata che i senesi avessero assistito a tutto quello che è successo in questi anni senza – tranne poche eccezioni – minimamente reagire.
Si dice che anche la denominazione della Banca cambierà. Tornasse Barbicone, invece nulla. Rivotiamoli, anzi rivotateli, la prossima volta, dai continuiamo a farci del male.
Io voto PD e vado in chiesa, quindi sono bravo, questo è il metro di misura della città di Siena, i risultati sono arrivati…
Il mio amico D’Alema alla Gruber che gli domanda di Morelli in Monte dei Paschi , risponde , senza imbarazzo, che non lo conosce. La Gruber incalza che era al Monte con il mio amico Beppino, ma lui niente, non sa niente di Morelli e Monte dei Paschi. Quanti voti di scambio per il PCI, PDS, DS, ULIVO etc per avere sempre il 35% con questi dirigenti. La preoccupaione è solo questa, questi sono coloro i quali ci hanno portato a questa meravigliosa situazione. Io mi preoccuperei molto per i dipendenti Monte. Non balocchiamoci sempre con fascisti/non fascisti, e caz..volat simili. P
Se parli dei voti di scambio del pci per completezza d’analisi dovresti pure citare quelli in quota psi, altrimenti amici come fratelli del calibro di salva tici e tacconis(già vicesindaco) dal mons janus potrebbero offendersi per non parlare poi della stella tutta gente piuttosto permalosa
http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/mps-quando-il-nuovo-ad-presto-60-milioni-allamico-di-verdini/
Per quanto riguarda il Monte dei Paschi siamo di fronte all’ennesimo rimescolamento di carte, valzer di poltrone, come se fosse possibile mascherare il prossimo e inevitabile fallimento della banca.
Per quanto riguarda Menarini va ricordato che in Toscana i rapporti col PD e MPS erano noti da tempo, come erano note la manfrine societarie fatte da questi signori.
Bankor quando al Monte c erano quelli che hai menzionato, le cose andavano bene. Ah la memoria…che bella cosa
guarda le cose andavano bene e bisognerebbe domandarsi se per loro meriti o perchè a quel tempo il diritto pubblico lo permettesse, mentre per quanto riguardava l’organizzazione dell’ufficio di collocamento, tanto di cappello, in quei frangenti in già piazza della dogana non si difettava in niente
All”epoca le cose andavano meglio perchè chi portava avanti il Baraccone MPS, non aveva l’obbligo stringente di spremerlo per mantenere in via diretta ed indiretta l’altro Baraccone rimasto orfano di mamma URSS e denominato PCIPDSDSPD, con tutti i suoi annessi e connessi.