Olimpiadi: gran bella cosa, ma a casa degli altri…
Dopo due settimane intense di gare, eccoci a fare una riflessione sulle Olimpiadi di Rio de Janeiro: dal punto di vista organizzativo, della geopolitica sportiva, ed infine con una considerazione sull’andamento italiano.
Buona lettura, dunque!
OLIMPIADI? NO, GRAZIE
Il Brasile di Lula ottenne l’assegnazione delle Olimpiadi appena concluse nel 2009, in pieno periodo espansivo dell’economia brasiliana (era il momento del Brics, do you remember?). Oggi, il Brasile è in crisi nera, con disoccupazione galoppante e crisi delle esportazioni, oltre ad essere entrato in un vortice di tensioni fra politica e Magistratura che neanche nell’Italia berlusconizzata…
Succede spesso così: i Giochi olimpici furono assegnati alla Germania democratica – per quanto traballante – di Weimar nel 1931, poi nel 1933 andò al potere Hitler, e i Giochi che dovevano dare una mano alla caracollante democrazia weimeriana, servirono invece per puntellare il regime nazista (nonostante lo straordinario Jesse Owens!).
Negli ultimi decenni, solo Barcellona (1992) e Sidney (2000) hanno portato effettivo appeal e guadagno, a chi ha ospitato i Giochi; perfino l’occhiuta Londra, quattro anni fa, è incappata nel segno meno, e di brutto.
Questi brasiliani – dicono i commentatori più smaliziati – sono stati un’edizione deficitaria: problemi logistici non da poco, all’interno delle strutture (e posti vuoti a non finire); ingiustizie sociali aumentate (linea della metro che passa sotto la più grande favela della città, senza però servirla); impianti che resteranno cattedrali nel deserto, è sin troppo facile da prevedere.
Che sia un monito per coloro che vorrebbero le Olimpiadi a Roma (2024): il 1960 non è richiamabile, è passato remoto, espressione di un’Italia diversa; si pensi piuttosto a Calatrava ed ai Mondiali di nuoto del 2009. Ricordi più vicini, su cui riflettere. Per poi non farne di niente…
IL MEDAGLIERE FINALE
C’è chi si è sbizzarrito a fare la classifica ponderata abitanti-Pil (Sole 24 ore di ieri, pagina 15): la piccola Grenada – con il suo unico argento – ha prevalso su tutte le altre Nazioni!
Venendo alla ciccia: USA potenti, debordanti più che mai, straprimi (con Phelphs ed il Dream team di basket su tutti); la Gran Bretagna, seconda, ha saputo sfruttare al meglio l’effetto Londra 2012 (che, sportivamente parlando, ha creato una base solida, dunque); terza (ma con numero maggiore di medaglie rispetto agli inglesi), la Cina, in calando (con il Partito che adesso, a partire dalle scuole, punta tutto sul calcio). Poi la solidissima Germania, la Russia menomata dal doping ed il Giappone, con un buon viatico verso la prossima edizione.
Fra le tante cose su cui vorremmo soffermarci, salutiamo – con inquietudine – il buon risultato della Corea del nord, la peggiore delle tirannie comuniste (più di venti medaglie complessive): se fa venire i brividi pensare agli atleti cinesi, possiamo immaginare riflettere sugli allenamenti di quelli nordcoreani.
Infine, il caso davvero più curioso: lo zero virgola dell’India, secondo Paese al mondo per abitanti. Passano gli anni, e gli indiani crescono in tutto (anche in abitanti), ma non in atleti, quantomeno di alto livello. Che lo yoga fagociti tutto il resto? Che l’Induismo sia così antitetico rispetto allo sport?
IL CASO ITALIA: LUCI ED OMBRE
Stesso bottino che a Londra 2012, con due argenti in più e un paio di bronzi in meno: male la scherma, luci ed ombre (la Pellegrini, e non solo) dal nuoto, molto bene alcuni sport di squadra (pallavolo e pallanuoto, ma basket e calcio neanche c’erano), infine il clamoroso buco nero dell’Atletica leggera. Nessuna medaglia, che già è uno strazio; ma c’è di peggio: nel maschile, nessuno in finale (meglio le donne, dunque, vedasi la 4×400 e la medaglia di legno nella 20 km di marcia)!
L’infortunio del povero Tamberi (salto in alto) ed il caso Schwazer (su cui continua un assordante, vergognoso, silenzio istituzionale) non possono essere presi più di tanto come alibi: siamo all’anno zero.
Come scritto varie volte, si dovrebbe partire dal basso (non è solo prerogativa delle dittature), dalla scuola. Ed invece, si tagliano da anni i fondi, non esistono più neanche i benemeriti Giochi della gioventù, che semmai sarebbero stati da implementare al massimo grado.
La Buona scuola renziana – di cui a breve torneremo ad occuparci – è troppo presa dall’innovazione tecnologica, e crede che fare correre i ragazzi sia cosa antiquata.
Meno male che c’è l’onda lunga degli ungulati, che ci fa fare bottino pieno, quando c’è da sparare da fermi: in quello, vinciamo tutta la vita…
Bene, opponiamoci anche alle Olimpiadi a Roma, così faranno pure quelle a Parigi, dove se continuiamo così tra qualche anno verrà corso anche il Palio di Siena. Io farei anche di più, chiediamo alla corte europea se si puó mettere in liquidazione lo stato italiano, non parlo di default, ma proprio di chiudere baracca e burattini, io per indole propenderei per una dominazione asburgica, ma anche rientrare sotto il controllo francese potrebbe essere una opzione spendibile (così magari una coppa del nonno potremmo riuscire ad organizzarla).
Te ci scherzi A.B., ma preferirei essere governato da un politico tedesco – pragmatico ed eticamente corretto – piuttosto che da burattini come Berlusca, Renzi e compagnia bella. Detto da uno che in Crucconia ci ha anche vissuto…
No, no, caro A.B.:cerchiamo di organizzarle noi italioti, che siamo fenomenali. Aggiungo a ciò che ha ottimamente scritto l’Eretico i Mondiali di Italia 90, che da soli basterebbero. Il Messaggero di Roma è il quotidiano che più esplicitamente spinge per le Olimpiadi romane. Esso appartiene a tal Francesco Gaetano Caltagirone, che di mestiere non mi pare faccia il pizzicagnolo. E i cittadini a pagare il buco prodotto dai papaveri per farsi belli…
Io ai mondiali del ’90 avevo l’abbonamento all’olimpico, mi ci sono divertito parecchio. I miei figli non potranno invece avere le mie stesse opportunità, oggi vige la depressione e il no a prescindere. Contenti voi…
Venendo alla ciccia: USA potenti…
caro ascheriB USA DEMENTI : il sig Lochte , plurimedagliato , si è inventato una rapina facendo ricadere la colpa in maniera subdola sui brasiliani , rapinatori patentati a sentire la famosa “opinione pubblica”.
Buonasera, segnalo che più di 20 medaglie complessive le ha vinte la Corea del Sud. Quella del Nord ne ha vinte 7.
La Corea che ha vinto 21 medaglie è quella del sud una sovrana nazione indipendente(battente moneta propria) a regime economico capitalista
A Bankor ed agli altri lettori: grazie della preziosa correzione concernente l’altra Corea. In ogni caso, per una Nazione in cui c’è il problema di riempire le bocche di cibo, le medaglie raccattate non sono poche. E non si sa se esserne contenti, o meno…
Segnalo un bel pezzo sul blog Wiatutti sul prossimo programma ereticale.
No alle Olimpiadi a Roma? E perché? Dopo la grande mangiata dell’Expo non ci sarà più nulla per la nostra ‘povera’(sig) classe dirigente e politica? Ma come fine alle bustarelle, aste truccate, tangenti, creazione di cariche direttive, equamente distribuite trai partiti dell’arco costituzionale, con susseguenti mega stipendi ed emolumenti vari? Fine della pacchia? Ma dai, pensiamo a queste ‘brave’ persone che si arrabattano tutti giorni per i loro….nostri interessi, che magari non aumenteranno nemmeno le tasse o la benzina per trovare i soldi, anzi si diminuiranno lo stipendio (dopo) -o risparmieranno tagliando le varie ‘auto blu’ (stradopo)- per finanziare questa grande occasione. Ci vorrebbe anche questa iniziativa per dare un colpo (di grazia) e una spinta (nel burrone) all’economia della nostra povera Italia!
Ma scusate, organizzare l’expo, tra progetti, realizzazioni, esposizione e disinstallazione, avrà portato lavoro ad un numero cospicuo di nostri concittadini o no? E grazie a questo lavoro queste persone avranno vissuto un pó meglio o no? State tutti a disquisire sui massimo sistemi e nessuno che guarda ai vantaggi che si possono trarre anche da eventi che in qualsiasi altro posto del mondo vengono visti come opportunità per andare avanti, ripensare le città, far muovere l’economia (la vita delle comunità). Noi no, noi vediamo solo nero, qualsiasi evento non puó portare ad altro che a ruberie ed arricchimenti illeciti (ma anche quelli leciti ci danno parecchio fastidio). Imprenditori, politici, amministratori non possono che essere ladri per definizione, a prescindere avrebbe detto Totó. Siamo i nuovi profeti della proverbiale moglie cerusica, che preferiva amputare piuttosto che controllare. Ora preferiamo farci governare da persone che oltre ad autocertificare la propria onestà non ci hanno ancora detto cosa vogliono fare delle nostre città. A me basta sapere ció che non vogliono fare, niente metropolitane, niente strade, niente tangenziali, niente tramvie, noente inceneritori, niente di niente. Viaggiamo per l’Europa e ammiriamo città bellissime, piene di grandi opere e per questo più vivibili delle nostre scassatissime aree metropolitane, ma noi no, noi le grandi opere non le possiamo fare, come se gas, elettricità, fognature, acquedotti, tutte le cose che caratterizzano la nostra vita “moderna” fossero piccole opere. Noi avremo un futuro migliore, fatto di onestà, acqua prelevata alle fonti di città, pitali rovesciati al mattino dalle nostre finestre ed una salubre aria, non più inquinata dagli scarichi automobilistici, una slow life. Mi piacerebbe leggere un pó di commenti da persone che almeno un pó di luce, magari lontana all’orizzonte, la vedano.
Carissimo, leggi meglio il medagliere e riduci la tua inquietudine sulla Corea del Nord….
Stupefacente l’Olanda: 1/10 degli abitanti dell’Italia e 19 medaglie. Ed anche ai Giochi Invernali sono competitivi. Immagino che godano di grandi e moderne strutture oltre che di mentalità sportiva al 100%.
La questione Olimpiadi non è altro che, in grande, la solita storia di Siena capitale europea della cultura …
Soltanto fumo negli occhi.
Ed a proposito di fumo dopo le unioni civili ora viene messa in pista pure la liberalizzazione della cannabis.
Anche in questo caso, al di là del merito della questione, trattasi in realtà di un astuto diversivo.
Infatti, con il governo che non tocca palla su disoccupazione, immigrazione, contenimento del deficit pubblico e riduzione delle tasse, l’attenzione del cittadino deve essere sviata, depistata, narcotizzata col dibattito su un bel tema etico trasversalmente divisivo per maggioranza ed opposizione …
Perché se solo il cittadino medesimo si ricordasse di tutte le promesse ed i proclami su disoccupazione, immigrazione, deficit pubblico e tasse non ce ne sarebbe più per nessuno.
Nemmeno per la ministra Boschi le cui doti “costituzionali” sono – almeno per me – indiscutibili.
Quindi, ecco la soluzione direttamente dal cilindro: una bella canna collettiva sognando, a seconda dei gusti, le Olimpiadi, la ministra Boschi, Papa Francesco o magari la cara, vecchia Unione Sovietica.
Infatti il tema del trip – al momento – resterebbe per fortuna libero.
Questa è democrazia (leggera e che per carità non da assuefazione) baby!
Sono d’accordo con te e aggiungo anche la ‘menata’ del burkini si o bukini no, tutto fumo agli occhi per non vedere i veri problemi.
La Corea del Nord di medaglie ne ha vinte 7 (risultatone comunque)
Caro quello di gracciano
Vorrei chiarire la differenza fra Corea del Nord e quella de Sud.
Le medaglie sono medaglie e non servono a nulla. Le uniche che hanno un risvolto utile sono quelle messe ai cani per riconoscerli.
Riguardo alla Corea del sud è una fornitrice di cianfrusaglie, telefonini, televisori e affini. La corea del nord costruisce missili, tanto è che non gli rompe le scatole nessuno e come ci girano alla larga anche gli stati uniti e fanno bene, potrebbero trovarsi icenerita San Francisco.
cari signori del blog fate voi.
Ho letto sul corriere di Siena che si e’ conclusa “l’avventura” giudiziaria sull’universita’ senese con un nulla di fatto…….
Allora tutti SUPER bravi e SUPER contenti.
Allora non e’ successo niente.