Università: tanto buco per nulla (e 4 Ps)?
Ieri pomeriggio, 19 luglio, è arrivata la sentenza del Tribunale di Siena, che manda assolti i Direttori amministrativi ed i due ex Rettori dell’Università (Tosi e Focardi, il quale peraltro una condannina, su altro capo di imputazione, l’ha presa). Vediamo – in attesa delle motivazioni, molto interessanti – di commentare quel che è emerso.
TANTO BUCO PER NULLA?
Come per l’incendio in Curia – e per molto altro, purtroppo -, qui che ci sia il corpo del reato, è pacifico; mandando tutti assolti, il messaggio del Tribunale è chiaro: c’è il fatto (200 milioncini svaniti), ma non c’è il reato (quantomeno per gli imputati).
Un suggerimento a chi non sta nella pelle per l’assoluzione, ai garantisti a targhe alterne: così come un imputato è da considerarsi innocente fino a che non arriva al Palazzaccio (Cassazione), così non è che dopo un’assoluzione in I grado, tutto venga chiuso in modo definitivo. Chiaro il concetto? Tutto lascia credere che ci sarà un Appello, e si vedrà allora.
E se Tosi (per ora) e Focardi (idem) possono tirare un per loro meritato sospiro di sollievo, facciamo sommessamente notare che – oltre ai profili di falsa testimonianza e calunnia che già si stagliano, nitidi, all’orizzonte per Interi e Santinelli -, la manna della prescrizione è già arrivata: non luogo a procedere per la storiaccia del bar dell’ex manicomio (fra gli imputati, l’ex Consigliere comunale piddino David Chiti, oggi uomo di punta di Scaramin Scaramelli: prescritto, Chiti, NON certo assolto).
Infine, come commento a caldo (ma non a bollore): come sempre in questi casi, bisogna sapere dividere le responsabilità politico-morali da quelle (per ora) giudiziarie.
Chi è che aveva fatto dell’Università senese – per usarla come trampolino di lancio nazionale – una macchina capace di autoincensarsi ogni mezz’ora scarsa? L’ultimo dei docenti, o forse – con qualche responsabilità politica – il professor Tosi? 200 milioni, sembrano pochi, in una comunità in cui lo sport comunale era quello di fare sparire milionate di euro dai bilanci, da Mps in giù?
Il buon Focardi, almeno, portò i libri in Tribunale, con un gesto di discontinuità e di rottura, in una Siena – allora anche più di adesso, quindi fate voi – omertosa ed occultatrice fino a dentro il midollo.
Eh, vuol dire che è come per i miliardi (!) di Antonveneta, come per l’incendio in Curia et alia: lo Spirito Santo, a Siena, agisce spesso in modo originale. Per sottrazione, come dire…
Ps 1 Il Sindaco di San Gimignano, ieri, insieme a due cittadini ferma un rapinatore (invero un po’ fantozziano, ed ora seriamente ferito alle Scotte), che si era attivato da par suo alla filiale Mps. Bravo Bassi, davvero; Bassi che è lo stesso che, un paio di annetti or sono, vide bene di premiare solennemente Gabriellone Mancini per il suo ben fare in Fondazione. Chapeau doppio.
Ps 2 Per chi voglia farsi del male, è appena uscito l’ultimo, attesissimo, libro-intervista (a cura del vecchio dalemiano Peppino Caldarola) di Rossi Enrico. Una riflessione sullo stato delle cose all’interno di ciò che resta della Sinistra italiota. Da portarsi sotto l’ombrellone (se uno non ha il cappellino)…
Ps 3 Oggi, 20 luglio, è l’anniversario del tentato golpe antihitleriano (2o luglio 1944); oggi assistiamo a ciò che sta accadendo in Turchia, con la vendetta – crudelissima – di Erdogan.
La Storia dovrebbe insegnare (dovrebbe): un golpe, si fa solo allorquando si è ragionevolmente sicuri che riesca. Altrimenti, si rafforza sempre il leader non deposto. E ci vuole un leader alternativo, rispetto a chi si pretende di deporre.
Ps 4 Finalmente l’Ordine dei medici interviene: il medico che NON prescriva i vaccini, è passibile di punizione, fino – in casi estremi – alla radiazione. Chi vuole baloccarsi con le sue idee prescientifiche alla Di Bella o Stamina, lo faccia pure, ci mancherebbe: ma non sulla pelle degli altri, specie se bambini.
Sull’università sono letteralmente sconcertato: 400 miliardi di vecchie lire andati in fumo, nessuno che vada in galera. In Italia può succedere questo ed altro.
Sul Bassi di San Gimignano: faceva meglio figura a starsene in ufficio e a non premiare uno come Gabriello Mancini.
Ma cosa vi volete aspettare da un paese in cui si celebrano 15 anni dalla morte di un cretino che stava lanciando un estintore ad un poliziotto, per legittima difesa, durante i disordini del 2001 a Genova. Dispiace per la sua morte, ma non lo farei assolutamente un santino; chi lo uccise ha già avuto un processo e sentenza senza appello. L’Ansa è vergognosa con il suo commento assolutorio sul gesto di Giuliani e poi la foto di quel cretino che cassa il nome e cognome della piazza Alimonda e scrive sotto il nome e cognome di Giuliani. La morte di questo essere disgraziato deve essere solo dimenticato e basta. Ora ci sarà sicuramente il solito buonista, garantista, radical chic che protesterà e ricorderà i fatti della caserma Diaz, ma questo è un altro argomento che deve ancora avere una sentenza definitiva da Bruxelles e che se qualcuno ha sbagliato sarà giusto che venga punito.
Devo correggere in parte: il poliziotto, per legittima difesa, uccise il Giuliani.
Quindi, Eretico, la Di Bella non ti piace e difatti la ritieni “prescientifica”. Ci puoi spiegare il perché?
Forse perchè la sperimentazione promossa dal ministero della salute e accettata dallo stesso Di Bella ha prodotto risultati inequivocabili dimostranti l’inefficacia del metodo? Nessun dubbio, la scienza progredisce grazie alle intuizioni di menti che spesso vengono considerate dai coevi come disturbate, ma non tutte le intuizioni riescono col buco. Comunque, caro Fantini, una domanda non pretestuosa a chi oggettivamente ne sa più di me: durante il ventennio ci sono state campagne di vaccinazione?
La sperimentazione della Di Bella fu eseguita in assenza del suo ideatore, il quale aveva raccomandato di usare le diverse sostanze secondo quanto da lui formulato anni prima. Ma così non fu: lo sciroppo ai retinoidi non doveva contenere acetone ma lo conteneva in percentuale del 4 per cento, come ammise in un confronto a ” Porta a porta” il Colonello dirigente dell’istituto farmaceutico militare di Firenze, che era stato incaricato di preparare i farmaci da testare. Secondo il prof.Di Bella l’acetone (necessario per preparare o sciroppo ai retinoidi) avrebbe dovuto essere fatto evaporare altrimenti avrebbe dato luogo ad una competizione chimica con gli altri componenti annullandone gli effetti. Di Bella affermò di essersi raccomandato che fosse seguita ogni sua indicazione ed il Colonnello ammise questa circostanza, tuttavia, disse, che la legge italiana permette l’acetone fino al 5 per cento, quindi lui era a posto. Oltre a questa cosa, francamente incredibile, rimane il fatto che dalla sperimentazione fosse stato tenuto fuori proprio il suo ideatore. Non credo che durante il Ventennio fossero esistite le vaccinazioni, caro A.B. Ma ora dimmi, è un caso che io rivolgo una domanda all’Eretico e mi rispondi te?
Mi scuso, non avevo capito che la domanda fosse proprio specificamente rivolta all’eretico, mi sentivo di dire la mia e l’ho detta. Comunque Di Bella e i suoi seguaci avrebbero potuto condurre loro stessi un bello studio doppio cieco con i protocolli chemioterapici da linee guida confrontati con la miscela miracolosa acetone esente. Pubblicandoli poi su riviste peer-reviewed e non su rotocalchi settimanali. Non lo hanno fatto nè hanno mostrato alla comunità scientifica sopravvivenze degne di attenzione (dato che alla fine comunque morivano tutti, magari soffrendo un pó meno gli effetti collaterali della chemio). Per i vaccini chiedevo sul serio, dato che l’antivaioloso risale a Jenner nel 1798. Li vorrei vedere, tutti gli esegeti dell’inutilità e della dannosità dei vaccini, parlare con i loro bei faccini devastati dal vaiolo (mortalità 35%!!!). Ad meliora
La risposta a tutte le perplessità sulla sperimentazione della terapia Di Bella ( che fu effettuata solo su pazienti terminali…) la si può evincere dal servizio che su quel fatto effettuo’lla rubrica “Report”. E’ reperibile su Internet e lo consiglio anche all’intelligentissimo Eretico che scrive che sulla Di Bella ci sono persone che ci si “baloccano”. Persone, cioè medici e malati di cancro.
Ci mancavano le pericolose idiozie sulla “terapia” (truffa) Di Bella. Per chi fosse interessato alla vicenda, un dossier che ne fa pelo e contropelo può essere letto qua: http://medbunker.blogspot.it/p/dossier-di-bella.html
Mi permetto di commentare gli interventi del Fantini, che cita Porta a porta e Report come fonti accreditate per la cura Di Bella, con l’ultima terzina di un sonetto di Ghigo Giannelli:
“E se c’eran le prove, come mai
a Porta a porta ‘un so venute fori?
Sennò, te metti in dubbio anche la RAI.”
Insomma, per farmi un’idea sull’argomento preferisco documentarmi, per esempio, qui:
https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=275317
https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=101642
Oppure consiglio questo libro: Salute e bugie di Salvo di Grazia
Caro Tucci guarda che in nemmeno una riga di nessun intervento è scritto che la terapia Di Bella è sicuramente efficace. Eppure tu da qualche parte ci hai rilevato delle ” pericolose idiozie”. Dai rileggi tutto con attenzione e non prendertela troppo: in fin dei conti nessuno è perfetto.
Ti dispiacerebbe Tucci evidenziare quali sarebbero le “idiozie” sulla terapia Di Bella?
Capisco che il venerdì sera lei abbia da fare altro, ma il dottor Di Grazia (non solo lui, ovviamente, ma è tra quelli che più si sono spesi per analizzare, spiegare e divulgare la storia del MDB) ne ha scritto a profusione sul suo blog, raccogliendo il materiale nel dossier che le ho linkato. Se il “Metodo Di Bella” fosse (stato) efficace sarebbe stato adottato, semplice, caro Fantini.
Professore non inviampare in una buccia di banana
La religione è certezza per chi la segue per noi atei è solo un romanzo da leggere con attenzione e rispetto per chi ci crede e finisce li.
La scenza invece è esperimento e cerca di avvicinarsi alla verità. Mette davanti a tutto il dubbio perché ci sara sempre qualcuno che confutera’ ciò che oggi si ritiene vero. Vede ieri ho risposto indirettamente ad una professoressa che crede che il posforo si possa assume con una pasticca. O magari che si possa mesttere calcio nelle ossa assumendo pasticche di calcio. Pultroppo non è così.
Quindi non metta dentro i Galileo, piuttosto legga a fondo le loro ragioni e se vi trova anche un solo caso di dubbio, non lo metta in galera. Potrebbe un domani salvarle la vita.
La sentenza assolutoria lascia di stucco, in questa città dove i soldi (tantissimi) sono stati gestiti da filosofi (bigi), infermieri (mancini) e via e via fino al Perry Mason della pretura di Poggibonsi (Mps) e dove grazie alla loro gestione irresponsabile (questo si potrà ben dire visto l’esito del processo) sono rimasti solo i debiti (tantissimi).
Penso alla polizia tributaria che alacremente ha lavorato al caso, ai dipendenti amministrativi (troppi) che hanno subito la ricaduta di una lunga indagine penale, alla chiusura delle facoltà, all’aumento degli oneri di iscrizione e frequenza, alla riduzione degli studenti dell’ateneo. E penso anche alla beffa per cui dal disastrato bilancio dell’unisi bisognerà pagare le notule dell’avv. Pisillo.
Certo il falso in atto pubblico è un reato che presuppone la partecipazione e il dolo. Cosa di cui quelli erano incapaci.
eh,eh,eh…magari i soldi fossero stati gestiti da “filosofi”, come nella Repubblica di Platone! Ma questa non è una repubblica di filosofi. E di certo il Bigi non arrivò lì in quanto filosofo. Se ben ricordo era un esponente di spicco di Comunione e Liberazione. Vedi alla voce “groviglio armonioso”.
Ps. Al confronto la condanna riportata dai vertici dell’ospedale per la morte del Barbi (processo dei tubi scambiati) nell’indagine della PM. Chiavegatti appare un grande vulnus al sistema/Siena
scusate se disturbo…vorrei soloo far notare come il buchetto da 200 mln non sia stato solo uno “svanire” di soldi…per dirne una, a causa di questo buco l’Università ha dovuto svendere l’ospedale alla Regione, perdendo non tanto il valore economico del bene, ma il potere che da esso derivava…e magicamente oggi ci troviamo la MegaASL ad Arezzo, il nostro ospedale che non conta più nulla presso il centro di potere regionale con un direttore generale mandato a svernare in attesa della pensione, e fior di professionalità che emigrano (indovina un po’) a Careggi…ecco, se uno vuole “toccare con mano” cosa abbia voluto dire il crollo dell’Università (anche se non da solo, certamente) può iniziare guardando a come potrebbe cambiare il livello di qualità del sistema sanitario senese…
un saluto
La cosa rivoltante è che gran parte di questi signori, come dice giustamente L’Eretico, PER ORA assolti, o anche quelli con reato prescritto, quindi NON assolti, sembra voler rigirare la frittata, gridando al complotto e facendo LORO la parte delle vittime del Groviglio.
Ma moderazione e buon senso mai?
Come se 200 milioni non fossero spariti, l’Ospedale e il Manicomio non fossero stati venduti, dipendenti dell’Università non avessero subito sacrifici, etc. etc..
E la cosa che più mi sorprende, e un pò mi preoccupa, e sulla quale attendo chiarezza, è vedere richiesta di procedimento contro quelli che, a mio avviso con coscienza e giustezza, hanno parlato di alcune eventuali irregolarità che gli sembrava di aver conosciuto.
Se fosse veramente così, verrebbe da pensare: si punisce la persona comune che denuncia e si assolve chi ha commesso eventuali irregolarità, forse perchè protetto da reti ben forti.
Mah, che Italia, e ci si preoccupa della Turchia!!!
Il buon Focardi, che a me sta anche simpatico e che spero ora stia festeggiando con una bella “cena di pesce”, in perfetta continuità con il passato si era fatto eleggere rettore assumendo in massa personale amministrativo non necessario con contratti a tempo indeterminato, ottenendone in cambio il voto.
Così la so io. Se mi smentite meglio.
Non diciamo cazzate, per cortesia. Il personale TA conta il 12% dei docenti, percentuale fissa e immodificabile: una operazione inutile !
Il regolamento elettorale dal 2006, anno dell’elezione di Focardi è stato modificato almeno due volte. All’epoca non mi pare che il voto degli amministrativi corrispondesse all’attuale dodicesimo di voto, ma ammetto che potrei sbagliarmi, qualche votante dell’epoca potrebbe dirimere la questione
Per l’elezione di Focardi gli amministrativi furono fondamentali: al tempo contavano 1/6 dei docenti. Il buon Focardi poi pagò dazio stabilizzando circa 100 persone, affossando ulteriormente il bilancio, in questa operazione appoggiato dal partito.
Errata corrige: era 1/10 nel 2006. Focardi al ballottaggio incassò circa il 75% dei voti del personale TA (786 su 1085 votanti).
Non credo di aver scritto cazzate, caro Mario dell’orto… tutti sanno che Focardi fu eletto grazie anche agli amministrativi. Tutti sanno che ne stabilizzo’ tanti, appesantendo ulteriormente il bilancio (le ultime assunzioni 4 giorni prima di portare il “libri in tribunale”). Tutto legittimo, per carità… ma che non faccia troppo le vittima. Non credo sia stato peggio dei suoi predecessori, ma neanche che sia il salvatore della patria…
…sono sconcertato e avvilito….in meno di dieci anni a Siena è successo di tutto…tra poco ci rubano anche le mutande, ci trombano la moglie e noi si continua a fa i pettoni dietro al cavallo…e farci i selfie e la caccia dei pokemon con il fantino…cmq vi siete mai resi conto che a Siena si dorme e non si muove paglia? stamattina sono uscito di casa alle 7.30 sapete chi c’era a giro per città…..un paio di spazzini….questa città di provincia che in passato tramava per diventare capitale della cultura è morta dal punto di vista culturale, turistisco e lavorativo…tutto per colpa nostra che non abbiamo voglia di fare niente ed è questa la verità….basta andare a Firenze una volta per rendersi conto di come una città attragga ogni giorno frotte di turisti, lavoratori e studenti che da tutta la Toscana e poi da tutto il mondo si spostano per visitarla e portare economia, idee e interesse….A Siena dopo le 22.30 nemmeno mangi perchè le cucine dei ristoarnti chiudono!….ultima ciliegina il sindaco valentini che è stato lui in primis ha dare l’incarico a Ponte, portato a Siena da Pietro Mele per prendere il Siena Calcio, invece di affidarlo a Bernardo Corradi e alla sua cordata di imprenditori tra cui Giovanni Galli…ma sicuramente il loro progetto era peggiore….del duo Ponte-Mele….che nel giro di un anno hanno mandato tutto a puttane facendo sparire soldi e facendo fare l’ennesima pessima figura alla gloriosa storia della robur…ma dico io, ci s’ha veramente il prosciutto sull’occhi? la sveglia al collo e l’anello al naso?! ma che si vuole fare?! tanto tra poco c’è il palio e ci si fa le foto dietro al cavallo o sul palco da mettere su facebook e daremo tutti contenti…per un po’….fino a che ci saranno i nonni con la loro pensione e la casa a follonica e ci saranno mamma e babbo che ci pagano le ferie e l’asilo per i figlioli…
ma siena trionfa immortale!!!!!
Più che altro, Siena tronfia immorale.
dei pochi apparsi sulla stampa locale, mi sembra condivisibile questo articolo http://sienanews.it/attualita/linnocente-siena/ Senza avere tendenze forcaiole, non si può nondimeno tollerare di essere presi per il didietro sistematicamente dovendo ingollare la teoria secondo cui “non è stata colpa di nessuno”. Già c’è chi ha letto questa sentenza come una sentenza politica assolutoria dell’intero sistema. Nessuno offre una spiegazione della scomparsa di quasi trecento milioni. L’allora DA ha avuto addirittura una promozione. Altri insinuano che in realtà, della dissipazine che ha messo in ginocchio l’università ha goduto l’intera città (che dunque non dovrebbe lamentarsene), essendo questi soldi finiti nelle tasche di molta gente. E già questa è una cretinata, perché così si legittima ogni furto o dissesto. Omettono comunque di dire che, viceversa, il flusso di danaro ebbe direzioni ben precise, quasi attratto da invisibili calamite. Senza pretese di originalità, non posso dunque che richiamare le parole di Leonardo Sciascia:
“Secondo una
teoria geologica, per il riscaldamento del pianeta la linea di crescita
delle palme sale verso il nord di un centinaio di metri all’anno. Per
questo motivo, fra un certo numero di anni, vedremo nascere le
palme anche dove oggi non esistono. Anche la linea della mafia sale
ogni anno. E si dirige verso l’Italia del nord. Tra un po’ di anni la vedremo trionfare in posti che oggi sembrano al riparo da qualsiasi
rischio”.
…manco a dirlo, cade a fagiuolo:
“San Gimignano, arrestato affiliato ad una cosca della ‘Ndrangheta’ ” (La Nazione)
La linea della palma avanza…
Molto, molto stimolanti alcuni interventi pervenuti, fra cui quello di Cecco Angiolieri (chi sarà?) e di Groppone da Figulle. Raccomando il bel pezzo ( con vignetta esilarante) di Bastardo senza gloria (ora anche articolo sul Fresh targato Mps).
Sì, bisogna vigilare bene: questa assoluzione – di cui attendiamo le motivazioni, attenti come siamo ai movimenti dello Spirito Santo – rischia di essere un altro tassello di quel processo di minimizzazione (se non di autentica negazione) delle malefatte del Groviglio armonioso. Stiamo, tutti, con gli occhi ben aperti!
Ps Poi c’è il rientrante Fantini (cui un lettore ha già opportunamente risposto): da oggi, sappiamo che il dottor Fantini, che di professione ci risulta essere odontoiatra, è anche un fan della cura Di Bella. Non finisce mai di stupirci: eja eja Di Bellà, dunque…
Non sono un odontoiatra ma un medico. Di Bella era un sicilino povero ma bravo nello studio, perciò gli furono consentiti gli studi a totali spese dello Stato. Come oggi, insomma…
L’allora rettore Focardi constatando il clamoroso ammanco nei conti dell’ateneo portò gli incartamenti in tribunale pensando di fare cosa buona e giusta. Non aveva però fatto i conti con i sistemi dei personaggi che da almeno un decennio detengono il potere nella nostra città. Come possiamo accettare che da denunciante sia passato dalla parte di denunciato? Semplice: con tale infamante accusa, coloro che da almeno dieci anni gestiscono le sorti della città, hanno voluto dare un “avvertimento” a tutti coloro che avessero ed avrebbero potuto fare altrettanto su varie problematiche cittadine. A chi non ha ascoltare tale messaggio si è improvvisamente spalancata una finestra…..
Capperi Mandrake….che chiosa!!!!!
Circa la sentenza del processo di primo grado per il buco Unisi è solo un altro tassello della “tempesta perfetta” ; ci hanno sottratto TUTTO e nessuno , ripeto NESSUNO pagherà.
perché la verità non sia monca, c’è però da aggiungere anche quanto detto qui sopra da Brancaleone.
Continuare ad osservare tutto quello che accade in questa città con il senso di impotenza che caratterizza la visione degli eventi è veramente difficile.
Questa dell’assoluzione dei principali imputati per la vicenda del buco all’università è un’altra goccia di un vaso senza fodno. Mi rallegro con gli imputati (in realtà solo alcuni) per essere usciti riabilitati da questa vicenda, ma i giudici ci vorrebbero raccontare che la colpa è solo dell’ex responsabile della ragioneria e della sua braccio destro? che solo loro due avessero ordito un piano di prove truffaldine per celare un ammanco di 280 milioni, tra l’altro non da loro determinato, ma da loro soltanto nascosto nelle pieghe di bilancio che nemmeno i revisori dei conti avevano potuto constatare? Allora più che una condanna gli darei una medaglia al merito ed un sicuro incarico come ministro della repubblica o come minimo di deputato….
Mi sembra come la storia della morte di David Rossi, immediatamente derubricata a suicidio per poi essere riaperta 3 anni dopo con elementi inoppugnabili.
Io non so davvero più dove vivo.
Abbiamo un comune tra i più dissestati d’italia, un sindaco depositario di avvisi di garanzia, un ospedale in via di smantellamento, un flusso turistico in diminuzione ed in controtendenza rispetto alle città d’arte vicine (che ci raccontino il contrario è favolistico dato che un dato certo come la tassa di soggiorno è inoppugnabile e se la si evade si fa un illecito), il palione con uno dei suoi maggiori protagonisti tra i fantini inquisito per attività illecite, il mondo delle contrade in una crisi socio-culturale come non c’è mai stata, sempre meno attività e meno lavoro…e si vivacchia da un giorno all’altro senza colpo ferire. mah….
p.s.
sulla storia della cura di Bella mi tocca essere d’accordo con Fantini. Il mondo della scienza è empirista, cioè si basa sulla sperimentazione. E tra l’altro non tutte le cure sono adatte a chiunque, sennò non si spiegherebbe come mai chi si cura con la chemio o la radio magari muore lo stesso. La realtà è che una cura certa vada ancora trovata per tantissime tra le malattie che ci affliggono e tralasciare alcune linee di ricerca potrebbe non essere per nulla costruttivo. La ricerca di base è oggi estremamente penalizzata a favore di quella finalizzata e si sa cosa possono essere in grado di fare e indirizzare gli interessi farmaceutici anche nel lobbystico mondo della sanità. Del resto poi nel mondo della scienza si sono sempre viste queste cose; pensate al poro Galileo…
Certo, le kattivissime lobby farmaceutiche rinunciano a fare profitti miliardari trovando cure migliori e più efficaci (o meno tossiche o con meno effetti collaterali a parità di efficacia) rispetto agli attuali standard mondiali perché c’è il grande gombloddo in atto. Senza contare che buona parte della ricerca pubblica o privata non a scopo di lucro tende a essere concentrata proprio sul lato oncologico, giocoforza.
Caro Tucci, attento, ti stai fantinizzando più dello stesso Fantini coi tuoi assoluti e la tua convinzione di essere depositario della realtà. Poi son contento se te sei convinto e certo di quello che dici, ma credo che un po’ più di umiltà non ti farebbe male. Del resto non mi sembra di averti letto tra i nobel. Comunque quello che sono in grado di fare le lobby è sotto gli occhi di tutti. Se poi i tuoi li tieni chiusi fatti tuoi. Passo e chiudo….
Il vizietto vile di attaccare la persona anziché l’idea si addice alla perfezione agli anonimi semi-illeterati e privi di argomenti come lei.
Se non è in grado di comprendere la verità di cui sopra, così semplice da essere persino banale (fortunatamente non serve essere un premio Nobel per capirlo, altrimenti sarebbe una conoscenza accessibile a ben pochi: basta non aver infilato il cervello nell’acqua ragia), mi dispiace per lei.
Sono però magnanimo, perciò glielo rispiego: se esistessero già cure per la malattia X migliori di quelle attualmente utilizzate le case farmaceutiche pagherebbero parecchio per accaparrarsele, migliorarle e rivenderle facendo ancor maggiori profitti (ed espandendo quote di mercato a danno dei concorrenti).
Abbia un bel po’ di umiltà e si guardi quanto sono migliorate tutte le statistiche di sopravvivenza e remissione e giù elencando negli ultimi 30-40 anni. Sorpresa! Nuovi chemioterapici delle kattivissime companies di Big Pharma hanno contribuito notevolmente a tali miglioramenti, e hanno perciò (in virtù della loro efficacia) portato bei soldoni nelle casse delle suddette.
En passant, Galileo, che lei cita a sproposito, è stato tra i primi a delineare con precisione le fondamenta del metodo sperimentale, ossia quel modus operandi dei ricercatori per il quale la Di Bella è una farloccata (l’originale MDB era un’unione di chemioterapici e altri farmaci che erano già -e in parte sono tuttora- efficaci per ALCUNI tipi di cancro – e dei quali Di Bella voleva estendere l’uso a TUTTE le forme tumorali, senza precedente base documentale-sperimentale alla quale attingere per tale estensione, più una serie di vitamine e altri “integratori” dal dubbio o nullo effetto. I figli invece propongono oggi pura m***a).
PS: Purtroppo, c’è chi ha rinunciato del tutto alle cure sperimentate e con alto grado di affidabilità per abbracciare il MDB, e ci ha rimesso le penne. E mi fa una rabbia tremenda pensare che quelle persone magari sarebbero potute essere salvate, come successo ad alcune che invece si sono limitate ad “accompagnare” le cosiddette cure “ufficiali” (se non è ufficiale, non è cura; se è sperimentale, deve avere solidi basi) con parti della Di Bella. Di nuovo: non è cortissimo, è vero, ma il Dottor Di Grazia ha speso molto tempo per affrontare il caso Di Bella quanto più approfonditamente possibile, perciò rimando di nuovo al dossier sul suo ben curato blog, medbunker.blogspot.it
Ma come è possibile che un quotidiano dia uno spazio esagerato a persone che hanno fatto parte del Groviglio con dichiarazioni inutili se non peggio, o comunque quasi offensive per chi ha veramente subito enormi contraccolpi dalla crisi generata dallo stesso Groviglio?
Ma chi dirige ora questo giornale: Pippo o Paperoga?
Sai per caso se riceve finanziamenti pubblici per fare questi ulteriori scivoloni, dopo innumerevoli assist ai partiti del centro destra, che forse si potrebbero ritenere “marchette” politiche di dubbio gusto?
Non offendere Pippo e Paperoga, tipi pasticcioni, ma simpatici e fondamentalmente onesti. Semmai potresti paragonare chi dirige i media a quel personaggio fifone, pavido, servile come Don Abbondio o Luca Nervi di ‘Camera Cafe’. La metto un po’ in burla, ironia, ma c’è poco da scherzare, purtroppo.
francamente questa cosa del denunciante che diventa denunciato è un’amena stupidaggine. a parte che le stabilizzazioni fatte da focardi costano sui 10 milioni all’anno, ogni anno e per sempre (e di gente che almeno in parte non aveva nemmeno voglia di essere stabilizzata nelle mansioni che svolgeva, e che sapeva bene avrebbe svolto a vita, demotivata). non si può dimenticare che i libri vennero portati in tribunale perchè un giorno il conto corrente dell’ateneo smise, per così dire, di funzionare. il monte semplicemente disse di no ad una ulteriore richiesta di anticipazione da un conto il cui rosso si aggirava costantemente sopra (sotto!) i venti milioni
….un fenomeno strano facebook….il signor anzi revisore dei conti assolto Leonardo Pizzichi dal Panterone….gli piace condividere con i suoi amici gli articoli di giornale che riportano la notizia della sua assoluzione….il bello è che amici come il signor degortes, gli fanno da spalla consolatrice e divulgatrice…ma sono virus virali oppure è la verità? ditemi che è uno scherzo….riepilogando:
tosi e focardi assolti per l’università, degortes assolto per l’enoteca, pizzichi per mps….andando avanti così a vigni, mussari e badassari li rimettono anche in carica con premi e scuse pubbliche….
ma la legge? la giustizia? la verità?
Caro cecco,
È la legge. Le sentenze si emettono sulle prove non sul sentito dire o sulla simpatia di questo o quello, peraltro tutti abbastanza antipatici.
Ma nx condannare una prsona eve esser accertato che abbia commesso un reato. In base a quali documenti o prove sostien che non sia stata fatta giustizia? Hai seguito i processi? Letto le carte? Approfondito l’argomento? O sei il solito populista demagogo che parla di quello che sente e cerca solo giustizia x intimi motivi?
Sull’annullamento della denuncia per querela, fatta dal tribunale di Milano… mi immagino, invece, che il sig. Degortes (Acetello), non abbia postato niente. Visto che il sopra citato tribunale, ha rilevato che:
Nell’articolo oggetto di querela ( Panorama.it data 11/02/2013 n.d.r.), in realtà vi è riferimento alla vicenda legale di cui il Degorts è protagonista e non risulta esservi confusione tra le due indagini, quell in cui Degortes è indagato e quella relativa alla Monte dei Paschi.
La tesi sostenuta in querela – e su cui viene fondata la presunta diffamazione – non pare, in effetti, trovare un effettivo riscontro nel contenuto dell’articolo
P.Q.M.
visti gli articoli 408/411 c.p.p. 125 D lv 271/89
Chiede
che il giudice per le indagini preliminari in sede voglia disporre l’archiviazione del procedimento e ordinare la conseguente restituzione degli atti al proprio ufficio.
Atto visibile, e leggibile, sul profilo twitter del giornalista di Panorama, Gianluca Ferraris @g_ferraris, inserito il giorno 21/07/2016
Non è niente. Non ristabilisce niente. Non fa giustizia, etc, etc.
Ma perlomeno qualcuno, in questo caso, “in vacanza o al mare” con i soldi di chi lavora, non c’andrà.
Se invece, poi, Cecco Angiolieri, ci sei amico su Facebook … gli puoi copiare il commento.
comunque i 350 chili di pesce fresco pregiato per una ricerca scientifica (sic!) resteranno una perla indelebile nella storia dell’università di Siena
ma per riempire il buco non sarebbe bastato un branco di balenottere.
soggiungo, con molta tristezza, che a Siena dell’università non frega una beneamata minchia a nessuno. Lo testimonia il totale disinteresse intorno a quello è successo e sta succedendo, la totale disinformazione dell’opinione pubblica, SOPRATTUTTO di quella cosiddetta “colta”, l’assenza di un monitoraggio costante da parte dei media: ZERO DIBATTITO PUBBLICO, eccetto qualche scaramuccia a colpi di slogan vieppiù demenziali. Così quando dopo il Monte avremo serenamente annichilito anche l’università, riducendola casomai a una scuoletta di provincia, ci resterà solo da far fuori il turismo e i beni artistici, affinché si possa infine gioiosamente darsi all’ippica.
…ma vuoi mettere una ricerca che coinvolge, come esperti degustatori, decine e decine di senesi a loro insaputa ?
pardon, ho sbagliato a cliccare; questo commento andava in calce al mio precedente messaggio