Eretico di SienaCerco un Comitato di gravità permanente (ed il "Mein Kampf") - Eretico di Siena

Cerco un Comitato di gravità permanente (ed il “Mein Kampf”)

- 11/06/16

Dopo vari ritardi, eccoci a parlare un pochino di Referendm costituzionale: per adesso, non nel merito (ci sarà modo e tempo, e dovremo essere noiosi), quanto per gli schieramenti a livello di politica senesota, che indubbiamente ci stimolano sempre. In più, in settimana è divampata una polemica tra Gabriele Corradi ed il Santo, che aveva pubblicato una foto in cui – fra i sostenitori del Sì, tra i quali Scaramin Scaramelli – c’è anche, ben visibile, colui che fu candidato a Sindaco CONTRO il Pd nel 2011.

 

CERCO UN COMITATO…

Chi è sopra gli anta, di certo ricorderà la celebre canzone di Franco Battiato, che diceva di cercare un “centro di gravità permanente”, in mezzo alla tumultuosa vita dei Settanta; ebbene, pare proprio che l’ormai imminente Referendum renziano sulla Costituzione sia stato la classica manna dal cielo: grazie ai neocostituzionalisti Boschi-Renzi-Verdini, infatti, oggi in Italia ci sono costituzionalisti ogni tre metri (non come gli allenatori di calcio, ma insomma…). Gente che cercava in tutti i modi un “centro di gravità”, ha finalmente trovato un Comitato (per il Sì).

Primissimo della lista nel primo Comitatone per il Sì, ecco Franco Nobile, che pare essere diventato irrefrenabile nel suo attivismo pubblico: tutto bene, per carità; anche se – come già scritto – la posizione di dominus di un Centro in cui si fa prevenzione medica, forse gli dovrebbe imporre qualche cautela prudenziale (chi lavora nel suo centro, la pensa necessariamente come Franco Nobile? Se c’è qualche dissenziente, zitti e mosca?).

Poi abbiamo la costituzionalista di turno, la professoressa Tania Groppi, ciellina convinta: poteva forse esimersi dallo schierarsi dalla parte dei “giusti” e dei benefattori costituzionali?

Detto di Franco Nobile, eccoci davanti a Vareno il Cucini (ceccuzziano Docg), che da quando avevamo i calzoncini corti è il dominus effettivo della Pubblica assistenza (visti i precedenti, vogliamo sperare che i locali della Pa siano aperti a tutti, per i dibattiti costituzional-referendari); restando al Pd, ecco apparire la zarina Carolina Persi, e subito dopo il Segretario comunale poiddino, Alessandro Masi. Il fior fiore, dunque, dello schieramento egemone a trazione piddina: tutti allegramente per il Sì.

Appare ormai evidente che a questi Comitati del Sì – salvo lodevoli eccezioni, ci mancherebbe – appartengono essenzialmente due grandi categorie di persone: quelli che di politica (e di Costituzione, nel caso di specie) capiscono davvero pochino, e si fanno ammaliare dalle cazzate renziane (“con il Sì al Referendum, aboliremo la Casta”); oppure coloro che sanno sempre benissimo come posizionarsi, quelli che sanno interpretare il vento che è una meraviglia.

O gli ingenui, o i troppo furbi, insomma: mix perfetto, per l’Italietta renziana…

 

LA POLEMICA CORRADI-SANTO

Sono amico del Santo, ma conosco un po’ anche Gabriele Corradi, e questo va premesso; ciò detto, Gabriele è liberissimo di votare per il Sì (ci mancherebbe), ed anche di fare votare, per il Sì (ci rimancherebbe). Non mi pare proprio che il Santo glielo abbia contestato.

Ma non vedere come ci sia qualcosa di strano, in questo passaggio politico, mi parrebbe davvero curioso; Corradi era (spero lo sia sempre) criticissimo verso il Sistema Siena ed il Pd in quanto tale, al punto da accettare un incarico mica da niente (competitor elettorale contro l’armata ceccuzziana, nel 2011); il fatto di ritrovarselo a plaudere ad un Referendum che viene iperpersonalizzato dal Segretario in carica del Pd, ci stupisce un po’. Anzi parecchio. Si può dire, caro Gabriele? Non solo si può: si deve.

 

Ps 1 Farsa Campo scuola: in settimana (mercoledì), anche i Vigili urbani sono arrivati, a controllare che nessun atleta-terrorista mettesse i piedi sulla pista (peraltro fatta non PER i piedi, ma CON gli stessi). E la farsa continua, statene certi.

Ps 2 Renzi ha polemizzato duramente, stamattina, contro Il Giornale che allega il “Mein kampf”; questione complessa, spinosa, e soprattutto drammatica: ma se l’opera hitleriana fosse stata letta di più – invece che di meno -, verosimilmente la Seconda guerra mondiale non ci sarebbe stata. L’importante è sapere contestualizzare, e cercare di capire (dunque di fare capire): cosa che si può fare solo dopo avere studiato il periodo storico in questione, e dopo avere letto l’opera.

Forse troppo difficile, tra un tweet e l’altro…

34 Commenti su Cerco un Comitato di gravità permanente (ed il “Mein Kampf”)

  1. GIOVANNI scrive:

    Caro Professore, forse Renzi cadrà proprio sul si..la riforma del Senato, ammesso che sia necessaria, così come congeniata riduce il Senato della Repubblica ad un “bivacco di manipoli” di non eletti o ad una “partecipata” densa di riciclati dai consigli regionali ed ex-provinciali, un ulteriore contentino ai compagnucci della parrocchietta. Lo vogliamo far esprimere questo benedetto popolo in democrazia si o no! La vogliamo smettere di camuffare la democrazia con la comparsata delle primarie? I 5 Stelle prendono voti da chi non ha più fiducia nella politica tradizionale. Sarà mai possibile avere dei referenti, anche territoriali, eletti direttamente che ci mettano la faccia e abbiano un serio curriculum o banalmente una seria esperienza di vita civile o politica che sia, in pratica che non abbiano sempre vissuto da parassiti come professionisti della politica riciclandosi da consigli comunali e/o provinciali ad aziende territoriali o sanitarie etc. ai quali chiedere conto? Per quanto attiene il Mein Kampf la cosa non mi entusiasma ma per criticare occcorre conoscere non occultare. Evidentemente anche in questo campo la libertà di stampa è valida solo quando allineata alla sinistra illuminata, ormai fulminata, quella che possiede le chiavi di comprensione del mondo, tutti gli altri, il 70% degli italiani, o sbagliano o non hanno capito…Io preferisco l’umiltà del dubbio e la possibilità del confronto

  2. Edoardo Fantini scrive:

    PS2: Ma certo Eretico, i governanti di Francia ed Inghilterra dovevano leggere il Mein kampf per sapere che la Germania era stata lasciata senza petrolio con il trattato di Versailles e senza di quello non poteva far lavorare le proprie industrie come i concorrenti mondiali…

  3. leonardo scrive:

    era due anni che cercavo il meni kampf, l’ho cercato anche in Germania l’anno scorso ma dovevano ancora scadere i diritti sul libro, e quindi non era stato più ripubblicato. Quando lo chiedevo in libreria tedesca la reazione era come se stessi chiedendo qualcosa di non vero, mai esistito, dimenticato. Una volontà quasi di non ricordare o di non pensare a quel periodo e come nazione forse di non prendersi la responsabilità in quel momento storico di aver seguito hitler. Come il popolo tedesco ha potuto macchiassi di una simile vergogna. Lo dimentico, non ne parlo, forse non riesco a sopportare questa idea…sopravvivo senza ricordare. …
    per sopravvivere e migliorare, non come popolo di una nazione, ma come razza umana, ognuno dovrebbe conoscere tutti i passaggi della storia, tutte le idee, le idee belle finite male, le scelte già fatte ma sbagliate. Siamo fortunati ad avere possibilità di conoscere tante vite e tanti progetti di vita passate durante la nostra storia di uomini. Possiamo seguire un pensiero e possiamo in anticipo vedere i rischi, i benefici, se lo seguiamo. Bellissima iniziativa del Giornale, portarlo in edicola con 11 €, e prendere 2 libri. Il nostro presidente ha fatto un’ulteriore figura di m……, poteva stare zitto, ci passava molto meglio. Vergognoso. Io alle 7 stamani mi sono fiondato in edicola a comprarlo

    • Groppone da Figulle scrive:

      se nelle librerie tedesche ti hanno guardato male quando hai chiesto il Mein Kampf è probabilmente perché sanno meglio di te cos’è stato il nazismo: solo agli italiani è concesso di andarsene in giro da impuniti, dopo aver resettato la coscienza e cancellato la memoria. Che i tedeschi vogliano dimenticare è ridicolo: hai presente il memoriale della Shoa a Berlino? C’è una frase di Primo Levi che ti accoglie: “È accaduto, dunque può riaccadere di nuovo. Questo è il messaggio principale che vogliamo trasmettere” . Sono gli italiani, come del resto dimostra la presente iniziativa di diffondere il libercolo hitleriano, per ragioni propagandistico-elettoralistiche come se fosse l’ultimo romanzo di Fabio Volo che testimonia un’incoscienza di fondo. È la pochezza di questo nostro popolo. Il testo del libercolo hitleriano è disponibile in mille siti e non è certo per ragioni di conoscenza che viene ripubblicato. Non capisco bene cosa c’entri poi il fatto di considerare questa operazione editoriale SQUALLIDA col fatto di amare più o meno Renzi. Già nel decennio passato era invalso l’uso ridicolo di definire “comunista” chiunque non fosse fascista: adesso chiamiamo “renziano” chiunque non sia nazista? L’unico motivo per cui vale la pena di comperare il libercolo è l’apparato critico del professor Perfetti.

      • Cherubino scrive:

        Io tutta questa foga dei tedeschi di elargire memento a destra e a manca non la ho percepita affatto in Germania.
        Ho piuttosto notato (ad Ausburg ad esempio), fior di mostre fotigrafiche che raffiguravano la città rasa completamente al suolo, in quanto sede delle officine Messerschmidt, con sotteso il messagio: ” ma che bisogno c’era di fare tutto questo casino).
        Così come noto nei tedeschi la difficoltà a ragionare degli eventi della seconda guerra mondiale, e la loro difficoltà a non atteggiarsi a padroni dell’europa: ora ompongono l’ austerità economica, prima imponevano il loro ordine ed il loro mitarismo teutonico.
        Qualcosa è cambiato,in superficie, ma nel profondo siamo alle solite.

        • Groppone da Figulle scrive:

          io noto l’attitudine italiota a piangersi addosso e a dare la colpa agli altri: “Chiagni e fotti”. Vediti “Die zweite Heimat”, se già non l’hai fatto.

    • Anonimo scrive:

      Tutto ok purchè non inserisci il nazismo tra le “belle idee finite male”!

      • Groppone da Figulle scrive:

        ecco, ma io mi domando, se la destra-destra (cioè non quella liberale, che in Italia mi pare non conti oramai, se non qualche sparuto intellettuale ben nascosto in qualche antro universitario) vuol recuperare una dimensione ed un respiro che ne giustifichino la rentrée in politica, perché si deve appoggiare a puttanate teoriche come il “Mein Kampf”? Non potrebbero pubblicare e diffondere roba di destra di un livello decisamente superiore, che so, “Il valore dello Stato e il significato dell’individuo”(1914), “La dittatura” (1921) e “Teologia politic”a (1922) di Carl Schmitt?

      • leonardo scrive:

        proprio il nazionalismo può essere quell’idea bella finita male

  4. anonimo scrive:

    Caro Professore
    Noto che sei per il no. Ma vorrei farti notare certe considerazioni, che ho tratto anche da i miei amici di varie nazioni.
    Abbiamo una costituzione non adatta ai tempi di internet. Vi è una casta strapagata
    che sinceramente sarebbe bene togliere, costano troppo e tolgono risorse ai giovani che devo fuggire non si sa dove.
    Quindi deve vincere il si almeno il sistema potrebbe essere in futuro aggiustato….
    Mettiamo caso che vinca il no, succederebbe che si tornerebbe alla stato attuale,
    con un sistema irriformabile.
    Il giorno dopo si sentirebbe il rullo dei mercati, all’assalto a tutto tondo. Peggio della Grecia, ma molto peggio. Con i poveri sempre più poveri e i ricchi oramai lontani.
    Rifletti Professore, il minor danno sarebbe se vincesse il si, e per il Renzi una piccola vittoria, se vince il no le conseguenza potrebbero essere economicamente gravi.
    E sarebbe una grande vittoria per il Renzi, daltra parte dirà”ve lo avevo detto” e se ne andrà.
    Io non ci sarò perché non voto, sarò a Lugano con i miei amici e quello che ti ho detto non è farina del mio sacco.

    • Magico Vento scrive:

      vorrei far notare che parimenti al referendum si sta definendo una legge elettorale che potrebbe avere ( per qualcuno li ha già) i crismi della incostituzionalità. Vedo che anche Lei come il dominus di Rignano parla alla pancia del Paese ricordando la casta( oggi giglio magico?) strapagata. Crede veramente che non si possa fare qualcosa prima di ottobre per ridurre i compensi dei parlamentari? Ma ne vede la volontà? E del senato dei 100 ne vogliamo parlare? Persone che avrebbero trasferte pagate a Roma per fare solo gli yesman? Suvvia…Non ci prenda in giro. Non si prenda in giro credendo ancora alle storielle.

    • giacobbe scrive:

      Gentile anonimo,
      Temo che tu non abbia letto ne’ la riforma renzi verdini boschi ( dettata dai poteri lobbystici) ne’ la nostra costituzione. Avresti , se sai capire quello che leggi, notato che essa, la costituzione, non rappresenta nessun freno ai tempi di internet.
      L’unico freno è nei confronti di coloro che vorrebbero ridrre o abolire quei diritti che sono alla base di un paese civile, riportando l’Italia sotto un potere autarchico e decisionista.
      Concordo che l’attuale forma risulta capziosa , ma non per causa della Carta, bensì di coloro che ne applicano a dicrezione le norme e di coloro che dovrebbero vigilare e non lo, fanno.
      Prova , o anonimo, a riflettere e ragionare e vedrai he forse la relazione tra le cause, e glimeffetti ti illumineranno e libereranno .il pensiero

      • anonimo scrive:

        Caro Giacobbe
        Ci sono tempi in cui l’onestà, la pace, la giustizia, possono essera applicati e non possono essere applicati. Se hai una nave in mezzo alla tempesta un buon comandante cerca di trovare un porto anche se improbabile.
        Non pensare che la tempesta perfetta iniziata nel 2007 sia finita, e gia si pensa che il prossimo inverno sarà più forte. E non riguarda solo il nostro paese.
        In certi casi bisogna fare qualcosa, e alla svelta.
        Il mio compito non è convincere nessuno, ma guardare solo ai fatti ed un fatto e sempre difficile argomentarlo.

        • giacobbe scrive:

          Dunque saresti disposto a perdere la libertà, tua e dei tuoi discendenti per uscire dalla tempesta?
          Il bravo nauta è quello che sa come prendere le onde, carpire il vento….ma insomma se non hai capito cancora che i poveri sono raddoppiati in 5 anni, che i super ricchi lo sono ancora di piu e che lentamente stanno togliendo i diritti aqcuisiti….mi auguro, x te, che tu sia uno dei super ricchi, altrimenti….

  5. Groppone da Figulle scrive:

    ps 2. sarà possibile acquistare l’apparato critico del prof. Perfetti SENZA lo scritto dell’imbianchino? Quello lo si trova su internet in innumerevoli siti neonazy, tra un delirio antisemita e l’altro. È singolare come questi qua non abbiano fatto nemmeno la menoma autocritica, né rinnegato alcuna delle gesta del Fuehrer.

  6. A.B. scrive:

    Eretico, fammi capire bene, quindi a Siena la scelta di votare sì o no al referendum si deve basare su quanto siano “immacolati” i curricula dei componenti del comitato promotore? Mi devo sentire in colpa se penso che cambiare le regole che ci hanno portato nella palude degli ultimi 25 anni possa essere un modo per tentare di uscirne? Devo quindi arrendermi alla mainstream pentastellata, perchè loro sì che sono più puri di quanto non lo siano stati i vari segnisti, dipietristi, o leghisti e quindi saranno finalmente in grado di farci diventare ciò che fino ad oggi non siamo mai stati: un popolo civile. Io non ci credo, e non mi piace il giochino del prendere un essere umano e di vedere chi riesce a trovare la macchia più grossa. Qualche volta è giornalismo d’inchiesta ma spesso finisce per essere un rancoroso gioco al massacro. Nella fattispecie non conosco Corradi, ma non mi pare un’eresia per un non piddino di stampo centrodestrista schierarsi per un sì che fino a prova contraria mi pare sia stato appoggiato fino a sei mesi fa da tutto il suo schieramento compatto (lega esclusa) e che ancora oggi ne vede buona parte favorevole.

    • Eretico scrive:

      Caro A.B.,
      come era immaginabile, basta parlare di Referendum (ancora lontano da arrivare!), che i lettori ci danno sotto, con commenti i più vari. Bene così, tra l’altro.

      Rispondo a A.B. (e spero anche agli altri, almeno in parte): uno voti quel che vuole (come sempre), ma certi personaggini che cercano il galleggiamento politico meritano di essere segnalati, a nostro modo di vedere.
      Quanto a Corradi, mi pareva di essere stato chiaro: forse mi sarei stupito più di un suo voto per il No; ma l’entrare personalmente in un Comitato di Partito, a fianco dell’esponente più votato della nouvelle vague piddina, mi sembra debba essere segnalato. Soprattutto a chi l’aveva votato, nel 2011, come uomo di punta della coalizione anti-Pd…

      Buona domenica, l’eretico

  7. Anonimo scrive:

    Il referendum per la prima volta ci dà l’occasione di tagliare il numero dei parlamentari e dei relativi privilegi, emolumenti e vitalizi. Questo già mi basta per accettare qualsiasi polpetta più o meno avvelenata in esso nascosta. Il fatto poi che sia il fronte del no a farsi propaganda non basandosi sul merito della questione ma sulle eventuali prospettate dimissioni di Renzi, me lo rende(il fronte del no) vieppiù antipatico ed opportunista. Trovo per questo capzioso sostenere che chi ha posizioni lontane dal pd non possa (chissà perchè…) sostenere il sì.

    • giacobbe scrive:

      Cortese anonimo,
      Ti suggerisco di rileggere la pseudo riforma che i comitati del si vorrebbero propinarci….analizzare le differenze con l’attuale nostra costituzione, e poi, poi, vedere se la polpetta avvelenata che saresti pronto ad assumere vale il taglio di 100 parlamentari.
      Ma non capisci che labolizione del senato, manovra che mira alla pancia dei semplici, trasforma il parlamento in una platea asservita al governo? Quando ti renderai conto che hai appoggiato un regime autoritario sarà tardi, come quei sempliciotti che si sentivano ganzi durante il fascismo x poi ricredersi ooco dopo, quando persero la libertà, l’uguaglianza e, di conseguenza , la fraternità.
      Non dbbiamo cambiare le regole del gioco, ma i giocatori che sbagliano e gli arbitri che non regolano.

      • anonimo scrive:

        Caro Giacobbe
        Come più volte ho detto sono un osservatore di scacchi, e non gioco mai e ti rispondo così.
        Abbiamo tre eventi davanti e sono tre mosse nulle, per perdere tempo e confondere l’avversario:
        1) Elezioni amministrative chiunque vinca se va bene le cose rimangono come sono,
        Quindi si potevano risparmiare i soldi della consultazione.
        2) il brexit l’inghilterra rimane dove è e non se ne va.

        3) il referdum o vinca il si o il no le cose andranno allo stesso modo. Tieni presente il
        Il debitore e sempre nelle mani del creditore.
        Riguardo alla democrazia, il disoccupato il, pensionato al minimo, persone in sofferenza. Ci sia chi ci sia per loro non combia niente. Quindi fai tu…..

    • BARBICONE72 scrive:

      Sono d’accordo. Fra rottamare Renzi ed una volta per tutta far fuori la sinistra con i vari D’Alema, Bersani e compagni (solo opportunisti e legati ai propri interessi personali) spero ardentemente che vinca il male minore e cioè Renzi. Penso che molti che hanno fino a ieri votato centro destra, per coerenza, diranno sì al refrendum, non essendo legati agli sporchi giochi politici che adesso, pur di far fuori Renzi, costringono i vari Brunetta e Salvini ad accettare nuovamente un paese ingovernabile e a rinunciare a tutto ciò che avevano sostentuto fino ad ieri. Per quanto riguarda Corradi, sinceramente, non mkene frega proprio nulla cosa fa. Non mi sembrava molto credibile neppure quando era il candodato del centro destra, ma se ha cambiato idea o ha altre mire, faccia lui. Io, questa volta, sceglierò il male minore pur non avendo mai votato Pd.

      • giacobbe scrive:

        Caro barbicone,
        Ma te pensi davvero che a capo del baccellaio ci sia renzi?
        O che sia manovrato da qualcuno?
        Ha rottamato bersani, persona perbene, per accogliere quel manipolo di manigoldi che fa acapo a verdini! Si affianca la mknistra col fidanzato lobbysta per regalare concessioni trivellanti!
        Dai, su! Quel 72 se è l’anno di nascita vuol dire cje non sei uno sprovveduto he accetta il male minore e non lotta per la cosa giusta.
        Ripensaci un pochino, dai!

        • BARBICONE72 scrive:

          Io non so chi ci sia dietro a Renzi e chi comanda (dubito però che lo sappia tu), ma dammi un’alternativa. Le chiacchiere fanno poca farina e da troppi anni tutti chiaccherano per non fare nulla e lasciare tutto inalterato, compresa quella “brava persona” di Bersani che ebbe la ghiotta occasione di dare una spallata la sistema e invece non ne fece di nulla!

  8. Paolo Panzieri scrive:

    Ho sentito un discorso del premier alla Confcommercio o qualcosa di simile.
    Nessun media, che io sappia, ha messo la dovuta attenzione su questa parte del discorso, che deve essere sembrata irrilevante, ma che – a ben vedere – è assolutamente rappresentativa della situazione e della mentalità di chi ci governa.
    Renzi a proposito dei famosi 80 euro ha detto che le famiglie italiane che non arrivano alla fine del mese almeno avranno potuto COMPRARE UNO ZAINETTO O PASSARE UNA SERATA IN PIZZERIA ….
    Ve la ricordate Maria Antonietta e le brioches?
    Eppoi lo zainetto (rosso) cosa o meglio chi vi rammenta?
    Secondo chi ci governa, insomma, avere uno zainetto in più e/o farsi una pizza con gli amici risolve il problema della nuova povertà.
    Con le strade ormai piene di mendicanti come nel medio evo e non soltanto importati (non si sa bene a quale scopo, umanitario però no di certo), ma ormai in gran parte autoctoni, mi pare uno schiaffo alla miseria.
    E contemporaneamente ci disvela chi e che cosa egli in realtà rappresenti: quell’isoletta rossa dei quartieri bene (Parioli etc.) della capitale, quella elite di radical chic e figli di papà politically correct, assediate dal giallo della protesta che ormai dilaga nelle periferie romane ….
    Periferie che adesso si cerca di riconquistare promettendo (forse) le Olimpiadi nel 2020 ….
    Del resto da noi lo specchietto per le allodole della Kapitale della Kultura bene o male ha funzionato!
    Comunque ciascuno di noi la possa ancora pensare, non potrà non rilevare come la attuale classe abbia ormai perduto ogni contatto con la realtà ….
    Alla Bastiglia ??!!??

  9. Magico Vento scrive:

    Il popolo italiano non solo non è pronto per “la Bastiglia” ma nemmeno per una bastiglia qualunque. La storia insegna che abbiamo sempre chiamato gli altri a risolvere in nostri problemi. E gli altri, poiché chiamati, sono arrivati di gran carriera a comandarci. E noi invece di capire l’errore eravamo pronti a chiamarne un altro che ci risolvesse i problemi del presente.
    Oggi siamo una società falcidiata dalle tasse ( al cui aumento corrisponde un sensibile ma graduale riduzione dei servizi) Parallelamente a Roma continuano a fare quello che sanno fare ovvero niente. ma è un niente ben pagato e nessuno vuole abbandonare la poltrona. In vece di provare a risolvere i problemi di una società che non può crescere hanno usato la scappatoia del passato. Ci stanno facendo invadere. Non dal sovrano dello stato vicino ma aprendo le porte ad una povertà che si accontenterà di due lire per fare lavori che da tempo non facciamo più. Lo scalino tra i ricchi e i poveri diventerà più marcato. Nel frattempo la guerra tra poveri, autoctoni e nuovi arrivati, permetterà al governo di continuare i suoi affari e per i cittadini ci sarà un osso ogni tanto ( oggi gli 80 euro domani altro ) che serviranno comunque a mantenere il popolo diviso….ne riparliamo tra 15 anni.

    • Ninna Nanna scrive:

      Analisi impeccabile. Quanto da Te riportato si può applicare in tutti i settori della vita italiana, Università comprese e della quale però nessuno parla. Considerando che giovedì prossimo si deciderà il “futuro” dei prossimi sei anni (se mai ci sarà un futuro per il vostro Ateneo), noto con somma tristezza che “l’intellighenzia” cittadina se ne strabatte i cosiddetti. Bene, pensate al Palio, tanto a Siena non sapete fare altro. Lo stipendio poi andrete a chiederlo alle contrade… Auguri e sogni d’oro cari Senesi

  10. Magico Vento scrive:

    Spero di far cosa gradita all’Eretico riportando i primi 5 articoli della costituzione. Cecheremo di andare spediti fin quando non arriveremo alle modifiche che i TRE COSTITUZIONALISTI NEL NUOVO MILLENNIO (il Rignanese, la donna di Laterina e il Trippaio di Firenze)intendono far passare post referendum:

    ART. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    ART. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

    ART. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

    ART. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

    ART. 5. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

  11. Mario scrive:

    Eretico non sarai mica invecchiato e persdo la trua obbiettivirtà?
    Avevo sperastoi in un tuo commento sul Comitatro del SI, ma ti sei fermasto ad una persona sola?
    Mi sembra di capire che il Dott. Corradi stia poco simpatico a te e a qualcghe altro tuo collega, ma citare sxolo lui tra tanti ……… non è poco chiaro troppo persobnaLE? Non che abbia apprezzxato la sua sttività politica, ma mi dicono che ci sono tanti altri, di maggioranza e ex maggioranza, di opposizionbe e ex opposizione, che hanno stupito molto più del Dottg. Corradi, iul quale dichiara anche orea di essere contro il PD.
    Ci puoi tornaree un attimo sull’argomento Comitatro del SI?

  12. il massone scrive:

    Compagni, aver paura di un libro! Da manicomio. E’ una società priva di contenuti, il nulla. E’ vero che siamo nella’era di Renzo, ma qualche libro in più non ha mai fatto male a nessuno. Se avessero allegato il manifesto del partito comunista, o il capitale di Marx, che molti dicono di aver letto, ma che solo pochi hanno fatto, tutto bene? E’ vero che siamo nella nazione dei padri della patria che sono passati da una parte alla’altra con facilità. Mi ricordo anche un presidente emerito (una cazz..tra italiota),passato dai GUF al PCI con massima disinvoltura. Ma di cosa parlate ?

    • Groppone da Figulle scrive:

      quello che c’è da sottolineare è soprattutto la sciatteria del “dibattito culturale” odierno: Ma come si fa a paragonare il Mein Kampf a Das Kapital? Anche Heidegger era un po’ nazista, ma non è che si possa paragonare Sein und Zeit ad un libro di barzellette di Gino Bramieri. C’è una differenza di livello tra queste opere, che le rende incomparabili. Un deliro antisemita a base di vomiticcio verdognolo di un pazzo non può essere comparato con un’opera fondamentale (che la si condivida o no) nell’analisi della società borghese e del capitalismo ottocentesco. Voglio dire, ma se quelli del Giornale intendono pubblicare roba di destra, perché non pubblicano qualcosa di più serio? Vabbè che per certa destra anche Von Hayek è troppo di sinistra, come tutto il pensiero liberale fino a Friedman, ma insomma, qualche classico della destra tonitruante tipo Spengler, Schmitt, Junger ecc.? Pensate veramente che chi compra quel cesso letterario del libriccino hitleriano poi se lo legga? Sarebbe un martire…non a caso questa robaccia fa parte della paideia del perfetto maomettano fanatico, che giustamente poi si fa saltare in aria. Qui siamo passati dal pensiero elitista della destra al pensiero etilista! C’è un vuoto di pensiero politico.

  13. il massone scrive:

    Aver paura di un libro è il massimo. Temo più quelli che fanno il salto della quaglia, un libro non ha mai fatto danni, chi non legge sì.

  14. Giano Bifronte scrive:

    Ho ricevuto la ultima comunicazione del GOI e dopo avere letto la Tavola del caro Gran Maestro Stefano Bisi sono giunto alla conclusione che lui e’ il vincitore meritato della ultima edizione del Giano Bifronte.

    Ecco cosa gli ha fatto meritare il riconoscimento.

    A- “L’Italia usciva martoriata e divisa e la consultazione elettorale ripropose la separazione con la scelta tra Monarchia e Repubblica che proiettava la doppia anima della nazione. In quella data gli italiani si espressero finalmente in libertà, ”

    Domanda….vittoria fu espressa dall’Elettorato o dal Ministro degli Interni Mario Scelba…..ai posteri l’ardua sentenza.

    B- “Le italiane di allora ricordano ancora quel momento con grande emozione dopo lunghe lotte per l’emancipazione. ”

    Allora perche il GOI continua a rifiutare loro l’ingresso dirigendole a Piazza del Gesu oppure al “Le Droit Humain”???

    C- Cosa ne pensi del Fratello Umberto II di Savoia, che pur consapevole delle truffe elettorali , accetto l’esilio per non fare scoppiare una guerra civile in Italia con le truppe di Longo armate sino ai denti??

    Umberto II fratello?? Io pensavo che solo Vittorio Emanuele IV lo fosse…..

    Caro Bisi, congratulazioni per il Giano Bifronte…..

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