Eretico di SienaLa domenica del villaggio: il Family day, un film et alia (con due Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: il Family day, un film et alia (con due Ps)

- 31/01/16

Appuntamento della domenica (la quinta di gennaio: raro a trovarsi!) particolarmente ricco; per intanto, segnalo molto volentieri che – numeri alla mano – la rubrica culturale del blog sta crescendo in modo notevole, e ce ne rallegriamo davvero tutti.

Cosa c’è nell’odierno menu, dunque? Una inevitabile, ereticale riflessione sul Family day di ieri (poteva forse mancare?); l’analisi di uno straordinario film sulla Shoah (“In darkness”, di A. Holland), che lo scrivente, fino a 48 ore or sono, non aveva ancora visto; infine, last but not least, le due nuove rubriche: “L’angolo di Angus”, con gli spunti del Nobel per l’Economia 2015 Angus Deaton, e le pillole di Salute, con “Leggi che ti passa”.

Buona lettura, dunque!

 

FAMILY DAY: TUTTO SECONDO COPIONE

Il sesso esiste solo per procreare: questo uno dei messaggi forti che arrivano dal Circo Massimo (concesso gratis et amore Dei ai tantissimi manifestanti); un “sano” ritorno a San Pio X, al limite a Paolo VI con la sua “Humanae vitae”. Da una parte, fa piacere vedere che ci sono ancora – eccome se ci sono! – cattolici ultratradizionalisti, che considerano l’omosessualità una malattia e che condannano la dispersione del liquido seminale: tanto per ribadirlo a chi se ne era dimenticato, o a chi pensava che, Francesco imperante, il cattolicesimo fosse tutto assestato sulle posizioni acliste (che infatti, non casualmente, non ha aderito all’evento). E significativa anche – come stupirsene – la saldatura con movimenti quali Casa Pound, nonché la presenza di politici del calibro di Brunetta, Gasparri, del Ministro in carica Galletti (pensare un po’ più all’ambiente?), e dell’immancabile Fioroni, che ricordiamo attivissimo anche per il Referendum beffa sulla Fecondazione (2005).

Vedremo cosa farà il Governo: bene che vada, farà una parziale marcia indietro, con emendamenti ad hoc; rimangiarsi tutto, da cima a fondo, pare in effetti troppo.

Fra le tante considerazioni sull’evento, una mi preme più delle altre, e concerne questa autentica furbata dello schieramento ultracattolico di etichettare la scelta tradizionalista (che ovviamente uno potrà continuare a scegliere senza problemi) come una opzione non tanto e non solo cattolica, quanto sic et simpliciter naturale; è dai tempi appunto del Referendum del 2005 sulla fecondazione assistita, infatti, che si porta avanti qualunque battaglia ecclesiastica con questo refrain.

Certo, ha ragione l’ineffabile Giovanardi: mandate due omosessuali su un’isola deserta, e provate a fargli fare figli. Vedrete che cosa viene fuori (a cotante argomentazioni, siamo arrivati: chapeau). Come se il mondo avesse problemi di crisi demografica (ma ancora, e soprattutto: chi vuole fare 12 figli, se li faccia pure: auguroni…).

A proposito, e per finire: lo sapete un altro momento storico in cui – come appunto in questo ultimo decennio – la Chiesa si è battuta con veemenza in nome di ciò che è “naturale”? Il primo che mi viene in mente (forse perché ho appena iniziato a leggere il “Democrate” del De Sepùlveda, di cui scriverò) è questo: quando si trattò di sterminare, senza “spirto di pietade alcuno”, gli indios, lo sapete quale fu la giustificazione ufficiale tramandata alla Storia, per coprire le porcate dei conquistadores? Che quei selvaggi andavano contro l’ordine naturale, contro le leggi di Natura…

 

 

“IN DARKNESS”: LA SHOAH DELLE FOGNE

 

Proposto lodevolmente da Rai Tre venerdì sera in prima serata (quando il servizio pubblico fa il servizio pubblico!), un film che raccomandiamo a tutti (in primis ai docenti, perché questa è una pellicola da fare conoscere in classe): “In darkness”, della regista polacca Agnieska Holland, autrice anche dell’eccellente “Europa Europa”. Il film – uscito in Italia nel 2013 – è tratto dal romanzo di R. Marshall “Nelle fogne di Lvov (Leopoli, Ndr)”.  Per completare al meglio gli eventi legati alla Giornata della Memoria della Shoah, credetemi: niente di più appropriato ed opportuno.

Film chiuso, in larga parte ipogeo, angosciante, claustrofobico all’ennesima potenza, in esso si racconta della straordinaria esperienza di un pugno di ebrei di Leopoli (allora polacca, ma occupata dai nazisti) che – tra il 1943 ed il 1944 – riuscirono a salvarsi vivendo letteralmente nelle fogne della città, tra ratti, letame e poltiglia varia. Bambini compresi. Dire che la Holland è una regista di qualità, è approssimare per difetto; in più, qui la storia c’è tutta. La Seconda guerra mondiale e la Shoah, purtroppo, rappresentano una miniera pressoché inesauribile di sceneggiature che attendono solo di essere composte.

Furono aiutati da un buon uomo (Leopoldo Socha), prima animato da interesse pecuniario (peraltro a rischio della vita), poi semplicemente dalla autentica filantropia che solo in casi estremi come quelli può scaturire. Vicenda autentica, ed autenticamente provata dal punto di vista storico; nonché la riprova – se ce ne fosse bisogno – del fatto che l’essere umano, in certi contesti, può arrivare a sopravvivere in circostanze che esulano in toto dai nostri parametri di riferimento.

 

L’ANGOLO DI ANGUS: QUANTO SPENDONO GLI AMERICANI IN CIBO?

Domenica scorsa, abbiamo lanciato un input sul colosso indiano, che quando inizierà a spendere un po’ di più sul versante dell’assistenza sanitaria, saranno guai per tutti.

Oggi, dallo straordinario “La grande fuga” del Premio Nobel Deaton, saccheggiamo, rapsodicamente, un’altra riflessione, quella concernente la spesa media degli americani per il cibo. Per vedere come negli USA siano diversi da noi, ma anche quanto ci stiamo avvicinando: la consumer society vince sempre, no?

A pagina 200, Angus Deaton ci squaderna questo dato:

“Oggi gli americani spendono in beni alimentari solo il 7,5% del loro budget; aggiungendo le spese per il cibo consumato fuori casa si arriva al 13%”.

Dunque poco più di un decimo del budget va in alimenti, tra l’indoor e l’outdoor: siccome sono i dati di un Nobel per l’Economia, li prendiamo per buonissimi.

Detto anche che gli economisti ci insegnano che, in generale, più una società spende in cibo, più la si ritiene in qualche modo arretrata, osiamo infine chiedere: i dati italiani (non indicati dal Nobel), quanto saranno diversi?

 

LEGGI CHE TI PASSA…

 

Iniziamo questa nuova rubrica sulla Salute con una buona notizia: dal 2 febbraio, sarà vietato fumare in altre zone (anche esterne, vedasi cortili di ospedali). Nonché in macchina, se è presente all’interno dell’abitacolo una donna incinta.

Intenti lodevoli, ma – specie nel secondo caso – un po’ difficili da controllare, si converrà. Vorremmo conoscere il nome ed il cognome del primo multato, quando (e se!) ci sarà…

 

Ps 1 Dopo Ettore Scola, ci ha lasciati un altro maestro del cinema europeo, Jacques Rivette; di fatto, il fondatore – con Godard – della Nouvelle vague francese. Non solo regista (fu anche pittore ed altro), di lui ci restano film certo non di cassetta (nemmeno allora, figuriamoci oggi!), ma di grande qualità. Tra tutti, “L’amour fou” e “Paris nous appartient”.

Ps 2 A proposito di Shoah, il centro intitolato a Simon Wiesenthal per la ricerca dei nazisti autori di stragi sui civili ha comunicato in settimana che ci sono almeno altri 10 nazisti ancora in vita. Tra i quali – ricorda Gaia Rau su Repubblica di oggi – il novantatrenne Robert Riss, autore della strage del padule di Fucecchio (23 agosto 1944, 173 morti, fra cui neonati ed anziani).

29 Commenti su La domenica del villaggio: il Family day, un film et alia (con due Ps)

  1. VEDO NERO scrive:

    Mi soffermo solo sul divieto del fumo, a me ricorda le grida manzoniane, tanto fumo e poco arrosto. Lo stato si è dimostrato un’altra volta un ipocrita perché il problema del fumo si risolve solo con la sua completa abolizione; per me la sigaretta è uguale alla droga e come questa fa solo male e basta, va proibita, eliminata senza tante leggi velleitarie che non risolvono nulla. Quando vedo tanti giovani con la sigaretta in bocca mi viene tanta rabbia perché si stanno rovinando irrimediabilmente la salute. Ma già figuriamoci se lo stato rinuncia alle tasse sulle sigarette e non pensa che i fumatori saranno quelli che in futuro peseranno al sistema sanitario con tutti problemi derivati dal tabagismo. Una efficace e decisa campagna anti fumo ci vorrebbe a cominciare dalle elementari. Io poi odio particolarmente i fumatori, il loro fumo puzzolente, che mi toccava un tempo respirare anche al lavoro. Quante volte mi sono sentito male per colpa loro, solo quando venne proibito fumare ho avuto molti meno problemi respiratori. Lo considero un tentato omicidio verso il prossimo che non fuma. Si parla di atti contro natura, ecco anche il fumo lo è perché siamo nati per respirare l’aria pura, si parla di polvere sottili, inquinamento da gas, eccetera, ma anche il fumo è un grosso problema ambientale. ‘Bacco, tabacco e venere riducono l’uomo in cenere’ giusto proverbio, ma un po’ di sesso non fa certo male e anche il vino a pranzo, senza esagerare, è piacevole e salutare; invece il fumo fa sempre male anche una sigaretta. La voglio dire grossa a tutti, principalmente ai giovani, fatene una in più, con le dovute precauzioni ovviamente, al posto di una sigaretta, che vi divertirete di più e spendete anche di meno. Chiaro il concetto? Ma che si puo’ vedere, ieri mentre compravo il giornale dal tabaccaio e giornalaio una donna ha comprato delle Marlboro per 150 euro! Alla barba della crisi, soldi ridotti in fumo. Io le leverei anche l’assistenza sanitaria, una che spende per questo vizio è segno che i soldi non le mancano di certo.

  2. Edoardo Fantini scrive:

    Secondo te, Eretico, perché vengono segnalati i militari tedeschi autori della morte di 173 italiani civili a Fucecchio, ma la stessa cosa non avviene per gli aviatori alleati che il 26 aprile del 1943 di italiani civili a Grosseto ne uccisero 205 a suon di bombe?

    • VEDO NERO scrive:

      Siamo sempre un popolo di vinti ed i vincitori fanno la storia come pare a loro. Un altro episodio significativo: anno 1998 funivia del Cermis, una cabina cade perché un aeroplano americano, partito dalla base Nato di Aviano, tranciò di netto i cavi della funivia, 20 morti, inchiesta insabbiata. E se andassimo a spulciare quanti ce ne sarebbero di questi episodi, il fatto è che ci rimettono sempre gli innocenti.

      • Edoardo Fantini scrive:

        Caro Vedo Nero, è vero che la storia la fanno i vincitori e che con l’affare del Cermis gli americani ci hanno umiliato, ma a considerare i tedeschi delinquenti per aver ucciso i civili italiani a Fucecchio ed evitare di farlo per gli Alleati che invece ne ammazzarono ancora di più, non sono i giornalisti e gli storici statunitensi ma i nostri connazionali. E l’Eretico è fra questi: infatti è a lui che ho rivolto la domanda.

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  4. Lo Smemorato scrive:

    Io sono un cattolico discretamente tradizionalista, penso che il matrimonio sia un sacramento, che dunque le unioni omosessuali ci debbano essere ma dovrebbero restare sul piano del diritto civile e non su quello del diritto di famiglia, che l’utero in affitto sia una vergogna per una società che si dice civile (a maggior ragione se laica).
    Comunque, si tratta di “diritti da ricchi”, cose di minoranza, e dunque facciano un po’ come credono.
    Detto questo, il refrain della “famiglia naturale” invece mi fa uscire di senno, semplicemente perché credo che non vi sia nulla di meno naturale di un uomo e una donna che decidono di stare insieme stabilmente sono solo e non tanto per procreare, quanto per crescere insieme stabilmente i figli. Cosa che porta dietro gli obblighi di fedeltà, aiuto reciproco, stabilità della casa familiare, ecc.
    Si tratta di una conquista rivoluzionaria, che ha contribuito a plasmare il mondo come lo conosciamo. Quando si dice che la famiglia è la cellula base della nostra civiltà si intende questo, e qui il messaggio cristiano c’entra veramente molto poco.
    Dunque, andiamo avanti con le nozze gay o quel che gli è, ma per piacere difendiamo anche la famiglia. Chi non lo fa, o non lo vuole fare, si fa strumento (in)consapevole di ideologie globaliste che ci vorrebbero tutti monadi e migranti, carne da macello sull’altare delle esigenze produttive di un capitale sempre più rapido a spostarsi.

    • Paolo Panzieri scrive:

      “Cose da ricchi”, concordo pienamente. Assolutamente.
      Più che la famiglia, che è e resta un progetto funzionale, fortunatamente facoltativo (le cose obbligatorie non funzionano quasi mai), al centro delle scelte del legislatore DEVE esserci comunque il bambino e non le aspirazioni dei genitori o supposti tali.
      La maternità/paternità NON sono mai un diritto, sono un impegno, un dovere.
      Poi ci sono la pecora Dolly e tutti i suoi surrogati più o meno avanzati.
      Parliamone pure, ma dobbiamo avere il coraggio di dichiarare onestamente di cosa stiamo parlando.
      Questa onestà mi pare proprio assente.

  5. Edoardo Fantini scrive:

    Scusa Eretico, ma se i militari tedeschi non potevano sparare sui civili, perché i partigiani, che non erano militari e quindi vanno considerati civili, potevano sparare sui militari?

    • Eretico scrive:

      Mah, che dire? Forse – pur con tutte le loro magagne, e senza nessuna retorica celebrativa – i partigiani avevano per esempio la curiosa idea di non volere più vedere gente straniera (anche birbantella, converrai) in casa loro: strano a dirsi, ma magari era un po’ così…azzardo: secondo me, facevano proprio bene!

      Al sedicente Mauro: se ti spieghi meglio, posso provare a rispondere. Francamente – come diceva il grande Max D’Alema – non ho capito l’astio mio a chi sarebbe rivolto: illuminami, dunque…

      L’eretico

      • Edoardo Fantini scrive:

        Confusissimo Eretico, ma come i partigiani non gradivano gli stranieri in Italia e perciò, loro civili, sparavano sui militari? Ce l’avevano solo con i tedeschi e stavano dalla parte delle forze armate Alleate che erano composte solo da non italiani! E poi ammazzavano anche i militari della Repubblica Sociale Italiana, eppure erano tutti italiani. Come ce lo spieghi questo?

        • Eretico scrive:

          Caro Fantini,
          alzo bandiera bianca (“confusissimo” come sono), data l’equiparazione (tua) fra nazisti e truppe alleate. Ancora una volta, hai vinto tu. Peccato abbiano vinto gli Alleati, dunque…

          L’eretico

          • bankor scrive:

            del resto il fantini si duole del fatto che gli italiani carcerati durante il ventennio per motivi politici furono solo 5000,
            si tranquillizzi fantini
            sa quanti furono i trucidati a sangue freddo,i bastonati a morte,i purgati(naturalmente sempre in cinquanta contro uno) quando nel suo equo(un pò per i padroni un pò per gli operai) stato sociale si davano a fuoco le camere del lavoro?

          • Edoardo Fantini scrive:

            Dici che ho vinto io, Eretico? Mica tanto se si pensa ai soldi che mi sono costate le centinaia di libri che ho in casa e la fatica che ho dovuto fare per leggerli, alcuni anche tre volte. D’altra parte tutte cose necessarie, viste le “storielle” che voi professori raccontate agli studenti in tema di fascismo e seconda guerra mondiale.

          • A testa alta scrive:

            Carissimo Fantini anche io, come lei, ho una passione, il Clamidoforo troncato, che studio da trent’anni e anche io ho capito che su questa povera bestiola sono state dette tante stupidaggini, quando basterebbe studiarlo per qualche decennio per capire che tutto parte da lui e che la civiltà’ non sarebbe evoluta senza di lui. Quindi non ci facciamo distrarre dagli ignoranti e avant con gli studi che c’è’ ancora tanto da imparare.

  6. Marcello Orlandini scrive:

    LA RETRO – MARCIA SU ROMA
    La vicenda ha inizio in quella amena località bagnata dall’Arno, già denominata RIGNANO SULL’ARNO ed ora aggiornata in RINGHIANO SULL’ARNO, per dare risalto all’evoluzione caratteriale del suo più illustre cittadino.
    Il nostro ringhianese, quindi, con la benedizione della consorte AGNESE, e sotto la protezione del suo ANGELINO custode, parte, lancia in resta, alla definitiva conquista della Capitale.
    Qui urge sgombrare subito il campo da eventuali equivoci, in particolare per i più giovani.
    E cioè, non trattasi degli omonimi protagonisti del romanzo manzoniano, tra i quali appare acclarato da recenti ricerche che, stante la prolungata assenza di LUCIA (che, in luogo sconosciuto, se la spassava con l’INNOMINATO, DON RODRIGO e, all’occorrenza, anche con qualche bravo)sia sorta una prolungata relazione clandestina (fatto in sé disdicevole, trattandosi di genero e suocera, ma, date le circostanze, del tutto plausibile).
    Il nostro con-duce-nte, giunto nel feudo aretino, nei pressi di Pieve Santo Stefano, incontra uno scorbutico gabelliere veneto, per l’esattenza un PADOAN, che pretende l’immediata esazione di una gabella di ingresso, un Etruriatico per intendersi, dazio che il nostro eroe si rifiuta “categoricamente” di pagare. In alternativa, allora, il daziere pretende la sottoscrizione di “obbligazioni ordinate” a favore del feudatario, proposta malauguratamente accolta dal nostro,il quale, in seguito, si accorge di aver assunto, in realtà, impegni sub – ordinati che, come si arguisce dalla denominazione, sono finiti sottacqua e non risaliranno mai più in superficie.
    Matteo, con la sua proverbiale astuzia, per scendere a valle preferisce allora optare per percorsi alternativi, evitando altre gabelle che potrebbero celarsi ovunque (come a Siena, più o meno).
    Si inoltra, quindi, nei folti BOSCHI della Valtiberina, dove si ristora nelle “chiare, fresche et dolci acque” (sono pur io de Rezzo, madonna cara!) DEL RIO che attraversa il territorio.
    Occorre ora una precisazione.
    Il simpaticissimo ministro, forse a causa dei suoi innumerevoli impegni, ha equivocato sull’invito ad uno STOPCHILDREN (d’altro canto ha già nove figli)e, sull’onda della prevalente, attuale tendenza, ha addirittura messo in cantiere, con la piena adesione della prolifica consorte, il decimo pargolo ed ha provveduto ad ufficializzare l’adozione di quei quattro o cinque figli naturali sparsi per l’Emilia Romagna (successivamente si è reso conto dell’equivoco, ma ormai era troppo tardi).
    Matteo, nel suo cammino, incontra il colono MARTINA, da cui viene abbondantemente rifocillato con ottimo pane fatto in casa, accuratamente custodito nella atavica MADIA, e con squisito pollame arrosto.
    A proposito del pollame, nell’occasione, il nostro informa l’agricoltore sulla presenza di alcuni LUPI che, dopo essere stati cacciati dalla tana del dicastero per futili motivi, vagano famelici alla ricerca di prede; in particolare, ha raccomandato di porre attenzione al ricovero notturno dei GALLETTI, molto appetiti dalle bramose fiere.
    Il nostro uomo del destino giunge in Valdichiana, dove, nei pressi del casello autostradale, coglie l’occasione per scoprire una stele in memoria di un padre della nostra Repubblica: il montanelliano MEZZO TOSCANO.
    La sede appare appropriata perché ricorda l’intervento del famoso statista con cui l’autostrada deviò il suo percorso naturale, formando la grande curva passata ai posteri come “Curva Mezzo Toscano”, lasciando così integro lo splendido, secolare isolamento della città del Palio; isolamento perseguito con senese tenacia anche nel trasporto ferroviario ed aereo.
    A proposito: Matteo, a conoscenza della straordinaria iniziativa comunale, nota come “Tela di Penelope”, avrebbe desiderato partecipare, com’è suo apprezzabile costume, all’inaugurazione dell’evento, ma pressanti impegni glielo hanno impedito: avrà, comunque, tutto il tempo di presenziare al termine.
    Per chi non fosse edotto, dirò che trattasi della lodevole iniziativa volta alla “eradicazione” delle erbacce che hanno infestato l’antica cinta muraria; essendo coinvolti anche privati cittadini si può ragionevolmente sperare che, nell’arco di due lustri, l’opera venga terminata; in un tempo, cioè, sufficiente alle erbe infestanti di riappropriarsi del secolare manufatto, talchè sarà necessario ricominciare daccapo (Tela di Penelope).
    Ritorniamo in argomento.
    Durante la sosta chianina, Matteo ha avuto modo di incontrare riservatamente il camerata Edoardo Fantini, al quale ha espresso il suo apprezzamento per il modo sintatticamente corretto dei suoi interventi sul blog, con argomenti sempre documentati e, soprattutto, “mettendoci la faccia”, come dice lui.
    Al riguardo, per quanto possa valere, mi associo di buon grado, con particolare riferimento alla sottoscrizione degli interventi, senza celarsi dietro un deprecabile, generalizzato anonimato (incidenza superiore all’80,00%)che rischia di trasformare il blog, suo malgrado, in una specie di sponsor degli anonimi.
    Dall’incontro con il Fantini, trapela la notizia che gli sarebbe stata proposta la titolarità di un importante dicastero, il Minculpop con delega all’OVRA (la cui denominazione andrà, ovviamente, aggiornata).
    La meta è ormai prossima ed il condottiero, al grido di “O Roma o morte” allerta le “quadrate legioni” per l’assalto finale ai palazzi del potere, Vaticano incluso.
    Ma, improvvisamente ed inaspettatamente, giunge la ferale notizia del FAMILY DAY, l’iniziativa apostolica che raduna nella Città Eterna qualche milione di seguaci: un gigantesco BAGNASCO di folla!
    Sorpreso e frastornato, Matteo saggiamente temporeggia e, consultatosi con i suoi più stretti collaboratori, decide allora di ripiegare, in attesa di tempi più propizi.
    Ordina, quindi, ai suoi militi di non assumere alcuna iniziativa ma di stare pronti a nuove azioni che potrebbero essere imminenti.
    Sulla strada del ritorno, mesto ma non domo, il nostro uomo, spossato psichicamente ma fisicamente integro ed efficiente, in tutta buona FEDE(rica)si concede una bella CHIAVAROLI e, per il momento, che s’è visto s’è visto!
    Fine del cazzeggio.

  7. Mauro scrive:

    Ma quanto astio, Eretico… qualcosa di personale ?

  8. Sodoma e Gomorra scrive:

    Davvero resteranno “diritti da ricchi”? certe forme di fecondazione assistita sono gia’ state rese .gratuite…e gia’ c’e’ chi auspica donatrici-portatrici http://www.gonews.it/2016/01/31/capraia-e-limite-coppia-gay-in-canada-ottiene-tre-gemelle-con-lutero-in-affitto-la-storia-su-real-time-di-simone-michelucci/

  9. Francesca Tommasi scrive:

    Ma quanti bei dialoghi sui massimi sistemi (a cominciare dal Monte su cui Siena non può più mettere bocca da anni … ) mentre stanno decidendo della nostra vita: all’improvviso la Sanità è diventato un tema di cui i comuni cittadini non devono parlare, avessero a disturbare l’incoronazione delle potenti famiglie . Sulla nostra pelle. Vendono anche quella. E noi applaudiremo . Salvo ritrovarci con gli ospedali bloccati per le indagini

  10. le ragazze e i ragazzi di oggi scrive:

    Per favore, Eretico, non rispondere più a Fantini, è tempo perso. Lui, anche se l’argomento trattato è l’ossido di carbonio o il color cipria per l’ultimo vestito di qualche divetta, tira sempre fuori il ventennio, le magnifiche sorti, i cattivissimi che hanno voluto distruggere quel bendiddio ecc. Lascialo perdere, facci questo favore.

    • semplici8 scrive:

      Sottoscrivo.

    • Edoardo Fantini scrive:

      Vi (dato che non vi firmate al plurale) faccio notare che i miei interventi in questa discussione non trattano di Ventennio ma di diritto in tempo di guerra, visto che uno degli argomenti postici dall’Eretico erano i crimini nazisti del 1944. Ma se non arrivate a riconoscere la differenza fra queste materie, siete giusti per seguire “Uomini e Donne” di Maria De Filippi con Tina Cipollari. Sono sicuro che vi sentirete a casa.

  11. Marco Sbarra scrive:

    Professor Ascheri, il suo intervento sul Family day non mi trova d’accordo.
    Qui vorrei soffermarmi solo su un punto:la qualifica di “ultratradizionalisti”da lei appioppata ai partecipanti (c’ero anch’io) alla manifestazione svoltasi al Circo Massimo. Io ritengo che il dualismo tradizionalisti/progressisti, pur se rispondente a due diverse sensibilità nell’agire concreto di un cattolico, sia fuorviante, perché ciò che veramente conta per un credente è la costante ricerca, in ogni atto, in ogni scelta, della sua coerenza con la Fede e le norme etiche delle quali è custode e garante la Chiesa.

    Perciò, sul problema delle unioni omosessuali un cattolico non può prescindere dalle Sacre Scritture e dal Magistero. Il Catechismo afferma, sulle orme della Tradizione, che:”gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati…In nessun caso possono essere approvati”.
    La Congregazione per la dottrina della Fede, in un articolato documento del 2003 intitolato “Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali”, nel capitolo III chiarisce quali siano le argomentazioni che impediscono il riconoscimento legale delle unioni omosessuali (che qui non è possibile enunciare vista la loro ampiezza).

    Un non credente è libero di non accettare una tale tesi, non lo può essere invece un cattolico – di destra, di centro o di sinistra – se vuole essere coerente con la propria appartenenza alla Chiesa.

    Papa Francesco, in occasione della discussione in Argentina della legge che introdurrà il matrimonio fra omosessuali, in una lettera a delle suore di clausura di Buenos Aires, dopo aver affermato che “è in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori”, arriva a dire che “Qui pure c’è l’invidia del Demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra. Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una “mossa” del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio». Beh,di sicuro Bergoglio non può essere definito un “ultratradizionalista”.
    Allora, può un cattolico dirsi favorevole alle unioni civili e di più, può un parlamentare che si definisce cattolico votare a favore della legge Cirinnà?

    • Fede Lenzi scrive:

      Questi discorsi mi ricordano quelli per il referendum sulla procreazione assistita… quindi, se ho capito bene, io, cattolico messaiolo, non posso essere favorevole alle unioni civili fra omosessuali? Eppure credo al Dio dell’Amore, credo che l’Amore sia un sentimento troppo grande e puro per stare a sindacare chi ha il diritto di provarlo e chi no. E al Family Day non c’andrei nemmeno se mi ci portassero a gratis.

    • Edoardo Fantini scrive:

      “Gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati…” secondo le sacre scritture? Per gli omosessuali il loro impulso è senz’altro naturale ed ordinato, quindi sono le sacre scritture palesemente sbagliate, almeno sul punto. Chi poi le voglia seguire faccia pure, ma non le adoperi per mutilare la felicità di altri esseri umani. Eppure è sempre stato questo l’atteggiamento dei cattolici e ciò spinse Calamandrei un giorno a scrivere “Ci domandano i propri diritti in base ai principi nostri e poi negano i diritti altrui in base ai principi loro”

  12. Sorore scrive:

    Cara Francesca Tommasi,
    concordo pienamente con te: le armi di distrazione di massa le hanno inventate a Sienina.
    I bis indagati generi di.. andranno a dirigere la super AUSL …o meglio saranno incoronati, la città incoronerà la figliola del babbo ex sindaco….e via incoronando…se ci pensi bene….come da tradizione..un governo dei nove..paro paro.
    E non si può neanche fare ironia…le amicizie trentennali …imperano

    • Francesca Tommasi scrive:

      E per rispondere anche all’anonimo (che tanto anonimo non è) è la sanità senesota (ovvero basata solo su logiche di spartizione del potere) che produce gli incarichi non nel verso giusto (ovvero affidati a chi ha ampiamente dimostrato di usarli solo per accrescere il potere dei senesoti … ed attenzione tutto provatamente a spese dei senesi … anche perché a parte l’asservimento del tutto privi di altre capacità. Cerchiamo ancora conferme?). Certo, tutto dipende dai punti di vista: c’è chi apprezza il sistema che ha affondato Siena perché gli ha consentito di guadagnare un lauto stipendio a cui non avrebbe avuto titolo ( e si parla proprio dei titoli di legge, senza nemmeno arrivare alle capacità … nella Siena dove tutto si poteva se leccavi il Padrone si potevano superare le leggi … che nostalgia per qualcuno … )

  13. margh. scrive:

    Family Day-

    Stendiamo un velo pietoso sul Family Day che si è rivelato (come immaginavo) una carnevalata con accenti grotteschi e con tutte le annesse interviste all’omìni che esprimevano per lo più deliranti concetti omofobici. Ma stendiamolo anche sui famosi Gay Pride, l’altra faccia della medaglia. Alcuni anni fa ho assistito per caso a un corteo gay pride nella città di Valencia. Pareva il carnevale di Rio. Carri carnascialeschi coloratissimi (alcuni davvero belli), drag queen con abiti pieni di lustrini e piume di struzzo, gruppi di gente per lo più a culo gnudo, qualcuno con un perizoma ridotto ai minimi termini (giusto un triangolino per coprire le pudenda), altri ancora fasciati da in inquietanti guaine sado-maso con tanto di frustino. Ecco, ora mi viene da ridere se penso che questi sono gli stessi che oggi reclamano il diritto di avere anche loro una famiglia tradizionale..con tanto di bebè. Si passa da forme di fanatismo , in cui l’unico messaggio che passa è quello dell’esibizione di una sessualità trasgressiva e irriverente, alla ricerca spasmodica del diritto al matrimonio tradizionale e del bambino da adottare per coronare un sogno d’amore. C’è qualcosa che non mi quadra. Dall’apologia della trasgressione al matrimonio tradizionale civile ci sono evidentemente dei passaggi che mi sono sfuggiti. Qualcuno me li spiegherà. Non sono contraria al matrimonio civile tra coppie omosessuali, eccimancherebbe! Però i bambini sono un’argomento troppo delicato, troppo importante per parlarne in maniera così superficiale. Un uomo non potrà mai, MAI, in nessun caso sostituire una donna. Levatevelo dalla testa. La mamma è la mamma. Lo dico da madre. Come è noto, Raf, tu non sei mai stato un grande sostenitore della famiglia, infatti quando anni fa avesti l’opportunità di costruirne una l’hai distrutta (scusa se sono brutale, ma è la verità e lo sai). La famiglia è l’unico ammortizzatore sociale che abbiamo, l’unica sicurezza -fatta eccezione per quelle famiglie in cui si consumano delitti, ma forse si consumano delitti anche nelle famiglie gay, ça va sans dire)- che abbiamo, l’unico amore vero che abbiamo.Tutto il resto è fuffa. E poi questo fatto che voi maschi pensate sempre di usare noi donne come se fossimo il buco dell’acquaio -tanto per soddisfare le vostre tempeste ormonali e innaffiarci con quello schifosissimo liquido puzzolente e appiccicoso che vi fa sentire tanto virili e potenti – sinceramente non mi sento di condividerlo. Noi donne siamo molto molto di più di quello che pensate. Siamo in grado di portare a termine una gravidanza, di allattare, di accudire i nostri piccoli, come voi non sarete mai capaci di fare. Il rapporto che c’è tra una madre e il suo bambino è insostituibile. Hai voglia a pagare l’utero in affitto…tanto non ci riuscirete mai a essere come noi. Mai! Per concludere, il family day è una cagata pazzesca, ma anche certe manifestazioni gay (con tutto il rispetto per gli omosessuali che non vi partecipano per dignità e decoro) fanno davvero un po’ cacare.

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