La domenica del villaggio: il Papa, la Legione straniera e Sergio Micheli
Riprendiamo oggi la rubrica culturale della domenica, dopo un paio di settimane sui generis: abbiamo una riflessione ereticale sul Papa negli USA; seguita dalla recensione di un magnifico libro sulla Legione straniera. Per finire, un ricordo del compianto intellettuale senese Sergio Micheli.
La riproposizione del romanzo “Gli scheletri nell’armadio” – che ci ha accompagnato durante l’estate – la sospendiamo, chissà per quanto…
Buona lettura!
FRANCESCO IN USA: IL CARISMA SU TUTTO
Viaggio trionfale, quello di Papa Francesco nel Continente americano? In larga parte, certo che sì. E non c’è bisogno di chiarire perchè: oltre alla questione cubana – in cui la moral suasion di Francesco certo ha contato -, c’è la fine della guerriglia (se reggerà) con le Farc in Colombia.
Negli States, un successo dietro l’altro, anche se va precisato che le manifestazioni di dissenso, anche lungo le strade, ci sono state (fino al cartello “Arriva l’Anticristo”, come ricordava ieri Franco Cardini sulla Nazione), e sono state prontamente oscurate dall’informazione italiota, geneticamente filopapalina a prescindere: sia davanti ad un Papa progressista (non su tutto, peraltro), sia con Papa considerato tradizionalista alla Ratzinger.
Una chiave di lettura comunque può essere quella del sempre attuale Max Weber: questo Papa fa colpo, conquista le primissime pagine dei giornali quasi a prescindere da ciò che dice. Nel discorso all’Onu, per esempio, non ha detto niente che non fosse stato detto dai Pontefici che l’avevano preceduto in loco, da Paolo VI in avanti: eppure, standing ovation come se avesse pronunciato chissà quali novità sostanziali.
Eccolo, dunque, il carisma weberiano incarnato da Francesco: la gente resta incantata da CHI parla, per COME parla, per l’autorevolezza e la genuinità che promanano dalla sua figura. Il contenuto, quello resta in secondo piano.
Niente di nuovo sotto il sole di inizio autunno, quindi: se non che almeno, una volta tanto, il carisma pubblico è al servizio di cause che chiunque, pur con tutti i distinguo del caso, può considerare meritevoli.
Una volta tanto, appunto…
Frase cult del tour americano, per concludere su Papa Francesco:
“Dubitate che io sia cristiano? Se volete, vi recito il Credo”. Chapeau.
IL MITO DELLA LEGIONE STRANIERA
L’epopea della Legione straniera rivive in un libro di uno storico, contemporaneista, che sa scrivere: Gianni Oliva, con il suo “Fra i dannati della terra” (I edizione, settembre 2014; Mondadori, pagg. 260, 22 euro), ci offre una ricostruzione attenta, documentatissima ed intellettualmente onesta della Legione straniera.
Con i suoi trionfi, con le sue sconfitte, spesso sfruttate più delle vittorie per creare il mito e per cementare lo spirito di gruppo e di corpo. Fondata nel 1831 da Luigi Filippo “égalité”, dunque all’indomani della conquista dell’Algeria, la Legione ha visto anche illustri italiani vestire il képi bianco: ben si sapeva di Curzio Malaparte ed anche di Giuseppe Bottai, soldato semplice che omaggia De Gaulle quando questi passa in rassegna le truppe legionarie; meno o niente si sapeva del padre – di origine veneziana – di Emile Zola, Francesco; per non parlare di Carlo Pisacane, l’eroe-martire della spedizione mazziniana di Sapri.
C’è stato di tutto, nella Legione (oggi non esistono più ideali, dunque il problema è risolto): destra e sinistra, fascisti ed antifascisti, nazisti ed antinazisti, franchisti ed antifranchisti, autentici criminali ed idealisti puri, sangue blu in attesa di adrenalina e povera gente in cerca di un accettabile salario. Elemento comune ed identitario: la Legione, di fatto, non chiede lumi sul passato. Conta solo il presente, sul terreno.
Per chi avesse tra i 18 ed i 40 anni, un salario di almeno 1300 euro al mese (crescente) è garantito: ma prima di tutto, ad Aubagne, tra Marsiglia e Tolone, ove si trova la “casa madre” della Legione anche oggi, bisogna dimostrare concretamente di potere fare almeno dieci sollevamenti alla sbarra. Dopo, l’avventura può cominciare…
SERGIO MICHELI, UOMO DI CINEMA E NON SOLO
Classe 1930, la settimana scorsa ci ha lasciato Sergio Micheli, figura atipica di intellettuale senese. Per tanti motivi: l’amore, la passione smodata per il cinema, vieppiù per quello meno conosciuto (soprattutto dell’Est Europa, in particolare della Bulgaria, che dieci anni or sono gli conferì, a Sofia, una meritata laurea honoris causa); ma anche – collegato al motivo di cui sopra – uno dei pochi autentici conoscitori, nel Senese e non solo, del melting pot balcanico e dell’Europa centro-orientale.
Si vuole sperare che la città istituzionale (non solo l’Università per stranieri) ne sappia celebrare la figura, come fortunatamente – sebbene troppo tardi – aveva iniziato a fare negli ultimi anni della sua vita.
Credo di potere dire che non sia stata una persona che abbia vissuto per le celebrazioni: ma questo -sia ben chiaro – non vuol dire che il merito non vada adeguatamente riconosciuto.
Ps Solo per comunicare che i problemi con i commenti dei lettori sembrano davvero in via di risoluzione: ma del gestore Aruba, ormai, l’eretico si fida più o meno come del Pd…
test
un papa un po’ come benigni…come quest’ultimo dice qualcosa,anche la più banale si ride,così come questo papa dice qualcosa tutti ohh..miracolo..santo subito anche prima che..vabbè.. facciamo finta che anzichè i suddetti le stesse parole le dica quell’omino laggiù che gira l’angolo..e si vedrà che da ridere c’è assai poco e assai meno di..trascendentale
Funziona?
Beh, pare davvero di sì: era l’ora, verrebbe da dire!!
Quanto ad Aruba, evitiamo commenti per non incorrere in nuovi guai giudiziari…
Buoni commenti, l’eretico
Occhio alla prescrizione del processo Ampugnano, la Casta ne sta facendo un’altra delle sue! Sarà il caso di fare un bel corteo di protesta?
Caro Vedo nero,
hai perfettamente ragione, sotto molteplici aspetti.
E sarebbe (sarà) una Waterloo della Giustizia italiota: una delle tante, purtroppo.
Guarda caso, SEMPRE concernenti i potenti, o comunque ex tali…
Che bello, riprendere con i commenti (ed i commenti ai commenti)!
L’eretico
…la notizia di lunedì data dal Corriere della Sera, per il processo agli ex dirigenti dell’Alitalia, condannati a 8 anni e soprattutto a risarcire l’azienda con i loro buoni uscita milionari….Sarà così anche per Mussari, Vigni e Baldassari che anche loro dovranno risarcire la Banca per il cattivo operato e la gestione fraudolenta di Mps….
Caro Eretico non ho molto da dire a commento delle ultime annotazioni sul blog e su quanto leggo a mano de Il solito Ignoto e di Vedo Nero (condivido tutto!!) ….scrivo solo per il piacere di vedere il blog restituito alla sua funzionalità !!!
ad maiora!!
Ciao Raffaele, volutamente vado fuori tema, perché ti voglio aggiornare sui lavori di rifacimento del manto di tartan al Campo Scuola “R. Corsi”.
I lavori iniziati lo scorso 8 settembre stanno languendo paurosamente con la previsione che finiscano molto in ritardo sui tempi previsti (????),che non sappiamo, ma che l’Amm.ne Comunale ci hanno fatto supporre nell’ordine di un mese circa e pertanto verso la prima settimana di ottobre. Passo quasi ogni mattina al Campo Scuola e solo raramente ho visto operai che si danno da fare. Vorrò vedere se inizieranno le “grandi piogge” come farà la Ditta aggiudicataria a terminare i lavori. A presto rivederci, speriamo, sul tartan rattoppato del Campo Scuola.
Caro Umme, in effetti anche a me risulta che i lavori procedano molto, molto a rilento. Purtroppo. Dobbiamo ripetere che è stato demenziale iniziare i lavori a settembre?
Leggetevi i commenti sul pezzo dedicato al Valentini, se non l’avete ancora fatto: roba grossotta, direi…
L’eretico
Sono tornati i commenti!
Non c’entra niente con l’argomento ma…
http://www.oksiena.it/news/guicciardini-si-dimette-il-pd-senese-cerca-un-nuovo-segretario-provinciale-48600.html
il faro, che abitualmente tenevi acceso sulla stampa senesota mi sembra da qualche tempo spento. almeno dall’epoca della dipartita (professionale) buon don Masino. mi domando perché: se per disattenzione feriale o per condivisione della linea oggi che l’omino di rignano piazza i suoi fedelissimi anche nei gangli minori dell’informazione pubblica e privata (si veda la direzione di quello che un tempo fu un glorioso e risorgimentale quotidiano toscano) oggi in mano a parenti di amiche del cazzaro.
e sienina nostra? mi sembra che poco cambi. grande attenzione ai fatterelli di cronaca spicciola e qualche buffetto alle beghe interne del pd che poi è come sparare sulla croce rossa.sulle grandi malefatte coltre di silenzio. ti segnalo una minima che però illumina: mi dice un amico, non senza compiaciuto orgoglio, che il responsabile di un quotidiano fiorentin-renziano sarà ospite (socio?) del rotary, dove non mancano felicemente mischiati no massoni dichiarati e politici piddini in servizio permanente effettivo, per una dotta conferenza sulla storia recente di siena. non mancheranno i resoconti. chissà se almeno in queste stanze si ascolteranno parole di verità o sarà la solita minestra riscaldata ? Facci sapere
Caro lettore,
se ho rallentato, vedrò di ridarci sotto; però forse hai ragione: è che dopo anni di sacrosante critiche alla pietosa stampa embedded, ormai tendo alla rassegnazione. Anche se qualche pennivendolo senesota che proprio non sopporto c’è sempre. Chi sarà mai?
Quanto al Guicciardini, scrivo un Ps oggi: di più non merita…
L’eretico
vvvv
Che Dio benedica l’Eretico! Con con i suoi articoli, oltre ad informare, allieta le mie pause pranzo lavorative altrimenti tristi e bigie…