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Pennetta-Vinci (e Renzi, con 3 Ps di servizio)

- 14/09/15

 

Oggi numero monografico dell’appuntamento domenicale dedicato alla clamorosa (e straordinaria) vittoria di Flavia Pennetta agli Us Open di tennis di ieri: successo che si presta indubbiamente a varie considerazioni, e di varia natura (sportive, ma anche antropologiche, politiche, storiche). Buona lettura, dunque!

 

VINCE IL TENNIS, PERDE L’ATLETICA

 

Che strano, vedere due italiane, al Queens, a giocarsi un titolo del Grande Slam! Ed anche: che strano che quasi nessuno abbia messo in risalto come il trionfo del tennis (femminile) nostrale – tra l’altro, curiosamente giunto il giorno del record sui 200 di Pietro Mennea nel 1979 – sia il contraltare della penosa débâcle raccattata, giusto un paio di settimane fa, a Pechino dall’Atletica leggera italica.

Se lo sport è lo specchio di una Nazione (nell’hic et nunc, ovviamente), allora la lettura risulterà abbastanza semplice e chiara: siamo un Paese in cui il talento, abbinato ovviamente alla tenuta atletica, regge; ed il tennis è per eccellenza uno sport di quantità e qualità ad un tempo, una disciplina nella quale la classe deve andare di pari passo con i muscoli.

Nell’Atletica, invece, la quantità prevale decisamente sulla qualità, l’allenamento sul talento (ammesso che, soprattutto in certe discipline, esso esista davvero, nell’Atletica): e lì – come detto e soprattutto da tutti visto – è buio pesto, i Mondiali di Pechino docent.

Il talento italico dunque che sopperisce, ed alla grande, al deficit della volontà di faticare? Semplificatorio quanto lo si voglia, non crediamo di essere troppo lontani dal vero, nell’affermarlo.

 

RENZI, IL PREMIER CHE VINCE (CON IL SUDORE DEGLI ATLETI)

 

Questo blog si è sempre battuto contro lo strumentalizzazioni politico-partitiche dello sport: non vediamo perché smettere proprio oggi di farlo. Lasciamo stare il prezzo della trasferta (circa 150mila euroni), sono piuttosto due i punti da mettere in risalto, a proposito della trasferta a Flushing Meadows di Renzi:

  1. il Premier aveva ben due appuntamenti importanti e cogenti, ieri: uno a Verona, l’altro a Bari per la Fiera del Levante. Non era un giorno di riposo o di vacanza: era un giorno di lavoro (chiunque, al posto suo, avrebbe dovuto giustificare la sua assenza, al lavoro). E Renzi va sempre e solo dove l’Italia vince, mentre scappa laddove ci siano difficoltà o – restando allo sport – ove non si raccatti niente (Pechino, appunto). Come si chiama una persona che si comporta così?

2         la presenza di Renzi era inopportuna soprattutto per un altro motivo: la finale Pennetta-Vinci sarebbe stato un evento da Presidente della Repubblica, non da Premier. A Madrid o a Berlino (1982 e 2006), a celebrare la Nazionale campione del mondo di calcio, andarono Pertini e Napolitano, non i Premier in quel momento in carica. Nella sua bulimia da Potere, Renzi forse pensa di assommare le due cariche (anche se non è stato eletto per nessuna delle due)?

Se vuole davvero essere utile alla causa, il Premier faccia passare l’introduzione di un’ora (sic) di Educazione fisica alle Elementari: abbiamo la popolazione giovanile più grassa d’Europa, caro Premier-viaggiatore…

 

SENSO DEL LIMITE, PLEASE

 

Nell’orgia di commenti scatenata dal dopo Pennetta-Vinci, si è sentito di tutto e di più: per esempio che le nostre bravissime tenniste avrebbero fatto tornare in auge il bel tennis contro le “picchiatrici” alla Serena Williams. C’è chi è diventato più realista del re (e più lecchino dei leccatori di professione): la bella Flavia Pennetta, infatti, è un misto di talento (come colpi di classe, la Vinci le sarebbe superiore) e di potenza.

Ma  certi rovescioni (bimani) da fondo campo della brindisina, sono proprio così diversi da quelli delle cosiddette picchiatrici? Chi lo dice, o è in malafede, o capisce pochino di tennis. Oppure, entrambe le cose…

 

 

Ps 1 In settimana, l’Aquila ha organizzato una stimolante conferenza-incontro sul recupero e sulla fruibilità del Palazzo del Capitano (segnalo intervento articolato dello storico dell’Arte Gabriele Fattorini – pubblicato dal Corrsiena – sul tema). Un segnale che speriamo non resterà tale.

Ps 2 Aperture straordinarie di luoghi di culto misconosciuti: Chiesa di Santa Maria delle nevi (Via Montanini), ogni martedì (dalle 10 alle 13), fino al 6 ottobre; Villa Brandi: mercoledì 16 settembre, giovedì 1 ottobre e martedì 13 ottobre, dalle 10 alle 13; Cappella Del Taja (ex clinica Rugani), fino al 15 ottobre tutti i giovedì (non il 1 ), dalle 10 alle 13; infine la chiesa di S. Maria degli angeli (il Santuccio), in Via Roma: fino al 14 ottobre, il mercoledì dalle 10 alle 13 (eccetto il 16 settembre).

Ps 3 Da quando è stato introdotto l’obbligo della mail per commentare, calo drastico dei commenti. Tranquillizzo: la mail di chi scrive resta SEGRETA, nel modo più assoluto.

Se poi ci sono problemi tecnici (che ad ora non  mi risulterebbero), segnalateli subito a raffaeleascheri@hotmail.it, grazie.

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