“Siena brucia”: una eretical recensione (e 3 Ps)…
Con profonda, lacerante invidia personale, mi accingo a recensire l’ultima fatica di David Allegranti, il suo “Siena brucia”: invidia dettata dalla constatazione che del suo libro si sta parlando, scrivendo, sbraitando come mai era accaduto prima, per un libro simile. Nel caso dei miei sugli stessi argomenti, tutto avveniva in modo non pubblico, sotterraneo, catacombale: a favore o contro che si fosse.
Una sede – prestigiosa, onusta di gloria culturale – come la Biblioteca comunale degli Intronati non solo non l’ho mai avuta: non ci provavo nemmeno, ad averla.
I tempi cambiano, e questa ne è una dimostrazione: meglio, molto meglio ora di prima, sia ben chiaro. Anche perché i fomentatori di (parte) del dibattito sul libro, siamo stati proprio noi bloggers, ognuno con le sue prese di posizioni: anche questo, segno dei tempi, visto che ciò che dicevamo fino a qualche tempo fa veniva attentamente letto, analizzato, sminuzzato e sviscerato, ma non poteva (e doveva) entrare nel dibattito pubblico.
Dopo avere letto il libro, 4 considerazioni sparse, fra le tantissime che – potete ben immaginare – sono balenate nella mente ereticale:
1) ASSORDANTE SILENZIO DEI CECCUZZIANI: mi pare che nessuno abbia notato l’assordante silenzio dei comunicatori fedeli al verbo ceccuzziano (ora peraltro avvicinatisi molto a quello valentiniano, in quanto coincidente). Ovviamente nelle prossime ore scriveranno qualcosa, non fosse altro che per dimostrare di esistere; ma pregherei di notare e di fare notare il perdurante silenzio: un po’ perché si godono gli stracci che volano altrove, un po’ perché il libro – e questo è un merito – ridicolizza Franchino il Ceccuzzi (almeno di questo, diamogli atto), mentre le pagine dell’intervista al Valentini sono effettivamente tutt’altro che aggressive, verso l’attuale (per quanto ancora?) Primo cittadino, anche se è evidente che la chiacchierata è stata realizzata prima dell’Avvisone di garanzia di metà maggio;
2) IL CORAGGIO, LO STILE: una calda, una diaccia, per David Allegranti.
La calda: David Allegranti – cosa non facile da trovare, al giorno d’oggi – sa scrivere: lo dico a livello meramente tecnico. Come scritto plurime volte, è difficile trovare un under 40 che sappia scrivere in modo brillante, specie di di politica: Allegranti è uno dei pochi. Con un’aggiunta: Allegranti è un giornalista che cita (quando si può) le sue fonti. Scontato? Manco per niente: mi è capitato di trascorrere ore, in compagnia di illustri giornalisti (più noti di David), ma poi nessuna citazione, a fronte di tonnellate di informazioni dallo scrivente fornite.
La diaccia: chi ha scritto o detto che il “Siena brucia” non è un libro coraggioso, ha detto o scritto in modo corretto. Per il tempismo, in primo luogo. E poi: perché presentarlo – al netto della questione penale del Sindaco, sulla quale torneremo nel fine settimana – alla destra del dominus di un importante quotidiano e, soprattutto, alla sinistra dell’attuale Sindaco?
3) FRANCA SELVATICI: altra cosa non rilevata da alcuno, mi pare. Paolo Ermini dice e scrive che il Corriere fiorentino ha rotto l’isolamento extra moenia sull’Eretico. In questo caso, Ermini compie un errore – credo sinceramente in buona fede – davvero clamoroso: a Firenze, il mio punto di riferimento iniziale (addirittura DURANTE la stesura della Casta di Siena) fu l’ottima Franca Selvatici di Repubblica. Che fu appunto la prima a scrivere della mia attività. La quale Franca – tanto per non glorificare troppo la testata in cui meritoriamente scrive – un giorno magari racconterà di ciò che le è capitato a proposito di Siena: un suo libro a tal proposito sarebbe davvero educativo, credetemi;
4) I BLOGGERS: nel libro di David Allegranti, a me pare che – più di altre cose da approfondire meglio – ci sia piuttosto una cosa (sulla questione bloggeristica), cioè il tentativo di staccare il sottoscritto dal resto dei bloggers.
Dopo Franchino il Ceccuzzi e Mussàri Giuseppe, l’eretico è il più citato (non sempre positivamente, ma questo non è un problema). Degli altri – in particolare di Carlo Regina (Bastardo senza gloria) – si dà un giudizio a tinte più negative che positive (lasciamo stare le polemiche del DOPO, basiamoci sul testo).
Al buon David, vorrei dire che ognuno di noi – come ha scritto lui stesso, riportando un mio pezzo – ha una sua storia ed un suo percorso. Avremo anche un ego ipersviluppato (“I blogger senesi, insomma, hanno una certa considerazione di sé”, pagina 144). Vorrei solo ricordare che siamo nati SOLO perché l’informazione era nello stato comatoso e servile che lui stesso ha descritto nel suo libro; che nessuno di noi guadagna un fico secco da quello che, pure, lo impegna non poco (l’unico che guadagna qualche soldarello è il sottoscritto, ma con i libri); ed infine, mi sia consentito dire in pubblico ciò che all’autore ho già detto face to face: collegare, in qualunque forma o modo, la morte di David Rossi con l’attività dei bloggers, è francamente un oltraggio alla intelligenza di chi legge, di chi scrive e, in ultima analisi, dello scomparso stesso.
Se si scrive che “Gli amici di Rossi, dopo la sua morte, hanno raccontato che il capo della comunicazione di Mps soffriva molto per il veleno dei blogger” (quindi creando un nesso causale tra bloggers e morte del Rossi stesso), credo si vada davvero oltre. Molto oltre.
Per finire: “Siena brucia” è un libro che ai senesi, in effetti, non ha molto di nuovo da dire, ma offre una sintesi, ben scritta, del Groviglio armonioso da proporre extra-moenia; con l’affaire Curia che – per la prima volta – esce, nero su bianco, dalla Toscana.
In questo senso, spero che l’opera di Allegranti – edita da Laterza – finisca nelle mani giuste: quelle di chi può fare sloggiare da Siena persone che non meritano di ricoprire cariche di potere in questa città (e neanche in altre, a dirla tutta…).
Per tante altre cose, riformulo l’invito per dopo l’estate a David Allegranti: un bell’incontro, non embedded, in cui dirsi, in pubblico, tante cose. Da bloggers, non da uomini di potere che hanno solo da difendere la propria poltrona.
Ps 1 Pare che don Roberto Barzanti, alla fine della presentazione di “Siena brucia”, abbia attaccato Danielito Magrini per avere, Danielito, tolto i bloggers dal recinto (pur seguitissimo) in cui erano costretti fino ad un paio di anni or sono.
Va bene, dai: Robertino era un po’ alterato. In tanti decenni di attività politica, mai (credo) gli era successo di essere attaccato e “processato” pubblicamente, come era appena accaduto per mano di Bastardo senza gloria. Crimen lesae maiestatis?
Ps 2 Chicca bisiana, in “Siena brucia”; parla il Gran Maestro (pagina150):
“Io tutto questo potere non l’ho sentito. Ho sentito il potere del lavoro. E su questo, ancora oggi, anche se ho qualche anno in più, volendo ammazzo tutti”. Commento a cura della collettività…
Ps 3 Stasera ho anteposto un’intervista di Elio Fanali all’Assessore Pallai all’intervento di Crozza da Floris: Crozza è straordinario, davvero, ma la Pallai lo è ancora di più.
Per esempio, ho avuto modo di imparare che Siena è tagliata del tutto fuori dal turismo balneare (toh), però è una LOCHESCION che tira tantissimo a cagione della Francigena. Sul Santa Maria versione Opera laboratori, mi pare di non avere sentito niente: meglio parlare di LOCHESCION e di bisacce del pellegrino, vai…
Molto equilibrato, hai fatto bene Eretico a non scendere in polemica con il Corriere di oggi. L’offensivo non è stato il Neri ma l’Ermini che ha dipinto gli oppositori come dei pezzenti che si accontentavano di briciole.
Ho trovato poco fa nel Santo un link prezioso, che chiarisce molte cose per svelare il loro gioco. Portando il discorso su un livello così personale e banale Ermini-Barzanti fanno dimenticare le loro responsabilità, il loro silenzio nonostante tante denunce di quanto avveniva a Siena. Sarebbe anche interessante che ci chiarisse di quali briciole avete goduto ad esempio te e il tuo babbo. Ci sono molti curiosi al proposito.
Ma leggetevi i pezzi istruttivi in
http://ilsantodisiena.com/?s=Ascheri+vs.+Barzanti
Caro Eretico
Parli sempre della curia di Siena, io non saprei cosa dire perché intorno ai preti non ci vado mai. Comunque a volte ne sento parlare. Sarebbe bene che gli ispettori del vaticano facessero qualche buona ispezione, in quello che fanno, tipo le loro scuole , case di riposo, convitti ed associazioni varie.
Anche dal turismo delle settinane bianche e’ tagliata fuori Siena
Infatti.
Lo vediamo benissimo che Siena e’meta turistica di pellegrini.Alle 18 non c’e’piu’anima viva in giro.
La Pallai chi?Capitale Italiana Della Cultura dove?
Oh che fa Eretico, mi cambia anche lei?
E’ contro le censure e poi omette anche lei di fare un reportage completo della serata?
Avendo visto la serata su Siena TV non posso entrare nella diuscussione su di lei e su quel Regina, che da quanto letto sul Corrierino e su FB, mi sembra non abbia fatto una bella figura, anzi direi che è cascato in contraddizioni molto pesanti ed è stato sonoramente “sculacciato” da un Allegranti un pò troppo “guascone” e da un Ermini comunque sempre apprezzabile.
Ho visto invece altri interventi di cui non parla, che pure mi sono sembrati coraggiosi, incisivi e portatori di notizie interessanti sia sul versante MPS che su quello politico. Il tutto in un evento piuttosto mediocre, ormai tardivo e poco utile alla Città.
Era forse uscito o si era distratto?
Caro anonimo,
come scritto tante volte, prima di accusare bisognerebbe SAPERE: ho già scritto (ed in modo polemico assai) del “taglio” all’intervento di Bsg e mio, giovedì scorso. Con conseguente litigata telefonica con Danielito Magrini.
Pregasi dunque essere documentati, prima di passare all’azione polemica…
Ottima la battuta di Quello di Gracciano: chapeau!
L’eretico
Ma come, Eretico, ti hanno tagliato un pezzo, ma non erano i fascisti quelli che censuravano? E il fascismo si sa che è finito da tempo. Ma allora che insegnate a scuola?
Ripropongo la domanda postata due articoli fa:
COME MAI CI TIENI TANTO AD UN NUOVO DIBATTITO (“non embedded”) con allegranti? Ma non ti basta? Non hai capito l’evidenza dell’ ARMONIOSA nuova provenienza del suddetto “lavoro” del giornalista fiorentino?
La sola risposta che posso per ora darmi è quello che scrivi all’inizio di questo post: l’ INVIDIA(e, si badi bene, comprensibile! Ti ha rubato tutto: soggetto, tematiche, palcoscenico, risonanza… ad anni di distanza!)
Ma se fosse davvero solo questa la ragione sarebbe veramente triste! perché allora dai la precedenza al tuo ego e al tuo bisogno di riconoscimento personale invece di metterti davvero al servizio della denuncia collettiva
Il Santo, BSG (e molti dell’opposizione politica come altri giornalisti)
mi sembra si siano scagliati (GIUSTAMENTE) colla spada contro quest’ennesima presa di culo! te mi dai l’impressione di dargli di fioretto aspettando non so che rivelazione (incensi pure la “tecnica” di allegranti.. o ..Ma m’importa una sega se permetti! Il giornalismo d’inchiesta se ne frega della forma!)
Vedi è un po’ come quando dici che a Siena l’opposizione è debole perché non è unita, ma poi cerchi sempre il tuo spazio da primadonna.
Non dico assolutamente che tu non faccia un buon lavoro, non fraintendere. Tuttavia sogno per la mia Siena un movimento d’opposizione ricco di differenze ma UNITO negli intenti.
E se mi dà libidine vedere che c’è sempre + voci che si alzano (da internet al consiglio comunale) il tuo dovere di sedicente “blogger/scrittore d’inchiesta primus inter senensium” deve farsi sentire con + forza che mai!
Vedo che il dibattito e la polemica prendono quota: benissimo così, altrimenti che blog sarebbe?
Vedo di rispondere a tutti, in brevità:
1) all’ottimo Edoardo Fantini: certo che il Fascismo non ha inventato la censura, né è stato l’ultimo regime ad usarla. Non mi pare una grande scoperta: puoi fare di meglio, caro Edoardo;
2) a “Siena smart”: il giochino di dividere i bloggers – come scritto nel mio pezzo – l’ha già tentato l’Allegranti (almeno così la vedo io). Mi pare che basti (e lo stile di chi scrive è importante, ANCHE in un libro che parla di politica e cronaca);
3) dulcis in fundo, Alessandro Orlandini: che tocca tanti temi, lancia qualche accusa, ma non risponde, as usual, al tema posto dal pezzo: perché i comunicatori dell’ortodossia piddina tacciono (per ora, almeno), sul libro “Siena brucia”?
Quanto al fatto del “turismo marinaro”, spero si tratti di uno scherzo: in ogni caso, a dire che NON esiste è stata l’Assessore Pallai.
Sulla quale concludiamo: ho censurato (ebbene sì) un paio di commenti, afferenti alla vita privata della suddetta, con contorsionismi e riferimenti vari. Giusto per cronaca.
L’eretico
Mi dispiace insistere ma non rispondi alla domanda:
perché ci tieni tanto a far fare una seconda presentazione ad allegranti “non embedded” ?
qual’è sarebbe la funzionalità -tra l’altro a..distanza (mi pare proponi tra tre mesi, a settembre) ?
Inoltre hai completamente frainteso il mio commento (sono l’ultimo a dividere i bloggers! Leggi meglio, propongo solo unità d’intenti! dai blog ai pochi giornalisti fino a quei pochi politici dell’opposizione che valgono!)
Quando , nella già ristretta minoranza che sono le voci all’opposizioni, vedi che tutti si scagliano (ripeto, GIUSTAMENTE) e l’Eretico ci propone un incontro tra tre mesi , incensando pure la tecnica del ragazzo dico : ma te lo vai!
PS grazie dello spazio e della pazienza
Spiega esaustivamente, Eretico: cosa potevo fare di meglio?
Cari lettori, sono sotto esame (a scuolina), quindi abbiate un pochina di pietas nel formulare domande a iosa.
Vediamo comunque di rispondere, per oggi:
1) ad Edoardo Fantini: niente di esaustivo, solo che non mi sembra una grande scoperta l’affermare che il Fascismo non abbia avuto l’esclusiva della censura e del non rispetto delle altrui idee. Davvero, su questo non saprei cosa aggiungere;
2)all’attivissimo “Vedo nero”: devo vedere da vicino l’opera scultorea nel piazzale della stazione, ma i martinellati hanno detto che è bella, dunque lo sarà senz’altro…;
3) a “Siena smart”: non è che non ci dorma la notte, credimi: ma un incontro non embedded con l’Allegranti, con tanto di sani scontri dialettici anche forti, a me fa sempre salire l’adrenalina, e mi sembra comunque potenzialmente fruttuoso. Niente di più, niente di meno;
4)ringrazio Ale Benvenuti per i consueti complimenti pro-bloggers;
5)ad “Anonimamente”: non ho proprio capito l'”occhio” rivolto all’Orlandini. Spero non sia una minaccia, che in questo blog – pur con tutte le asprezze del caso – non deve albergare.
Scusate, andrei a lavorare…
L’eretico
..e niente di più niente di meno.. Allora proprio ci rinuncio.
Ok, facciamoci salire l adrenalina a tre mesi di distanza Eretico, che ti devo dire..
Sarà sicuramente fruttuoso, la Rai ne farà un servizio approfondito e tutti i giornali ne riporteranno le virtuose oratorie! : MA NN PRENDIAMOCI PER IL CULO
Intanto allegranti se la ride e guadagna putrido orticello aggrovigliato senza ALCUNA ragione
(Ah si,scusa: ha uno stile di scrittura niente male)
Buon lavoro rigrazie per lo spazio
Recensione molto autoreferenziale, come del resto nel tuo stile. Una sola precisazione alla doglianza autoironica (ma quanto?) sulla tua esclusione da sedi di prestigiosa ed onusta gloria culturale: come sai il tuo libro “Mussari Giuseppe: una biografia (non autorizzata)” è stato da me recensito nell’ultimo numero del Bullettino di Storia Patria (direttore Duccio Balestracci) dell’Accademia degli Intronati (presidente Roberto Barzanti). Occhio, su questa strada si potrebbe essere risucchiati dalla melma del sistema.
Ah, mi ero dimenticato. Non è vero che Siena è tagliata fuori dal turismo marinaro. Quando c’è scirocco ed è nuvolo, nonostante che il raddoppio della Siena Grosseto non sia finito, i villeggianti delle località di mare della Maremma abbandonano gli inutili ombrelloni e arrivano a Siena a nugoli. Basta fare una statistica incrociata fra la situazione meteo da una parte e gli incassi di Siena Parcheggi, bar e ristoranti dall’altra.
Gigi libero e andreotti in panchina, vergognati
infatti in piazza del campo signore e signorine in bikini e omaccioni
in bermuda . ma cosa si racconta che i ristoratori chiedono a quale bagno della costa maremmana i nugoli di turisti prendono il sole?
roba da matti ,non solo scriverle ma anche pensarle.
Su ‘LA NAZIONE’ di ieri abbiamo un altro esempio di come i nostri soldi vengono sperperati. E’ stato fatto un articolo di come è ridotta la nostra stazione, lo sporco, il traffico caotico, le quattro inutili e brutte fontane, le insufficienti indicazioni per i turisti, era più funzionale prima del cambiamento ecc.. Insomma un pessimo benvenuto per delle brave persone che, dopo un viaggio su una linea ferroviaria da terzo mondo, si meriterebbero molto di più di questo brutto spettacolo. Vedrai se poi ci ritorneranno a Siena. Come no. Ci faranno anche una bella pubblicità con gli amici e/o familiari. Tutto questo alla faccia della Capitale della Cultura, dei progetti al Santa Maria della Scala ecc.. Intanto si paga l’Imu, la Tasi, la tassa sull’aria, sul consumo delle lastre e via dicendo; siamo terzi in Italia per peso fiscale pro/capite. Ed intanto si prepara un’altra sorpresina per i senesi in Via Lombardi. Dopo che l’apertura da febbraio è stata rinviata a data da destinarsi, a breve sarà inaugurata la nuova stazione dei bus extraurbani che, salvo contrario parere, sembra molto piccolina ed insufficiente ad accogliere la mole ed il numero dei pulmann e bus che ora gravitano sulla stazione. Ci sono pochi stalli e troppe fioriere ed invece di comode pensiline e sedie per i viaggiatori ci sono tante piante, troppe. Io amo il verde, ma in questo caso era meglio essere più funzionali e poi anche le piante in mezzo ai gas tutto il giorno non staranno tanto bene. L’unica cosa positiva è che verrà allungato il sotterraneo che porta ai binari ed alla stazione. Un po’ poco per tutti i soldi spesi. Oppure sono io il solito scontento?
E della corsia stretta di fronte all’ingresso della stazione, sulla quale insiste un passaggio pedonale, si fermano i bus e circolano taxi e auto di privati cittadini ne vogliamo parlare?
Io non sono né un architetto, né un urbanista, ma ci voleva poco a capire che appena si ferma un bus a caricare gente fa da tappo a tutto il traffico!
Non paga nessuno per questi scempi! Poi La Nazione interroga i soliti pensionati rincoglioniti sulla questione, tante lamentele,ma poi quando si tratta di tornare a votare una bella croce sul solito partito. Ma andate affanculo!
Riguardo alla stazione una anziana si è fatta male a camminare sui sampietrini davanti alla Stazione. E’ razionale mettere una simile pavimentazione in un luogo dove spesso le persone devono affrettarsi per prendere il treno con dietro anche dei bagagli? Non era meglio l’asfalto, oppure mettere una pavimentazione a mattoni come in Piazza del Campo, sarebbe stato forse più caro, ma più elegante e funzionale. Occhio per il Comune perché prima o poi rischia una denuncia da qualche utente infortunato, per questo in altre città hanno vinto i cittadini comuni quindi….
Il libro si legge proprio bene ma non ho trovato quello che speravo e cioè notizie nuove.
Mi sembra un riassunto di quanto, voi bloggers, dite da anni.
Continuate così: w i bloggers che ci liberano dalla nebbia mediatica.
Inoltre forse è’ troppo facile affermare tutte queste cose quando, gente come te, c’ha belle preso diverse denunce.
Forza prof. Mai mollare
Alebenve
Ultima chicca dalla stazione di Siena. davanti all’entrata di Porta Siena sono state messe delle specie di gabbie di rete metallica. Non sono dei ponteggi per dei lavori, sono elementi di una scultura, ‘Pueblo’ di un certo Tresoldi. A parte la bruttezza, ma il Comune che ha pagato per questa opera (sig) d’arte. Mi ricorda il vecchio acquisto della ‘pera’, acquistata per 700 milioni di vecchie lire, messa prima davanti al Liceo Classico e poi segregato negli Orti Tolomei. Mah. pensare male…….
Caro Eretico, la Pallai ha ragione….Solo che manca un progetto a 4 mani con il Comune di Sovicille per promuovere il mare di…Brenna!!!
con quante ‘uistioni s’ha di già a sovicille, dacci anche un po di Pallai.
almeno si che viene il lavoro.
poro Beppe
Certo il mare di Brenna e l’aeroporto di Ampugnano.
Orlandini:”occhio”.
Il mondo va’veramente al contrario.
Per ‘quello di Gracciano’. Che bel regalo ti ha fatto il Comune PD. La moschea con tutti gli annessi e connessi ed ora un mese di isolamento alla faccia della ripresa economica della zona. Ma sono veramente di sinistra questa gente oppure solo dei manigoldi? Ricordare per il futuro.
La chiusura del ponte di san marziale che dividerà colle da gracciano (per un mese…dice…poi chissà) con annuncio solo una settimana prima è opera di geni. La amministrazione, anche se non e’del Pd….è comunque espressione di “ex del partito” quindi…. Per i commercianti della zona è dura,ieri sera passavo davanti a piedi,abitando poco lontano,alla pizzeria posta prima del ponte. Alle 22.30 due-tre macchine presenti,in quello che di solito è il periodo di maggior fatturato. Comunque l’opera inarrivabile di Colle invidiata nel mondo resta la Fabbrichina.
Finalmente, anche se restio, ho letto il libro. Caro Raffa non sono per niente d’accordo con te. Come anticipai nella serata di presentazione, anche se allora non avevo terminato la lettura, mi pare un libro ovvio e neanche tanto istruttivo per i non senesi come lo si vuole far passare. Diciamo fatto e confezionato ad arte, ma lontano da quel genere di giornalismo d’inchiesta che serve a svelare certe trame. Scontato in poche parole, con diverse insinuazioni pericolose, soprattutto in riferimento ai blogs. Un libro che termina con certi ringraziamenti poi, lo trovo aberrante per quelli come te che hanno sempre combattuto certe posizioni: mi riferisco ai vari Stefano Bisi, inventore del groviglio armonioso e suo sostenitore, a Paolo Mazzini ex membro della deputazione targata Mancini che consentì quella mostruosa operazione Fresh che indebolì la Fondazione irreversibilmente, andando contro lo statuto che non consentiva loro questo genere di azioni. Ma di cosa si parla? Se un domani un libro su siena sarà rifatto, vorrei vedere ringraziati, intervistati, menzionati e ascoltati altri generi di personaggi. Tutto qua. Un abbraccio, e forza.
Ultim’ora direttamente da voci diffuse dai dipendenti comunali di monteriggioni.
Le belle arti di siena hanno annullato l’autorizzazione per le decine di case nuove che il Bari ha fatto a Uopini.
Strano che non abbiano pensato a una palazzina faccia vista dentro il castello…..o come ci sarebbe stata bene? Scempio più scempio meno…..
Questa mattina alla 7 ho sentito Rossi , presidente votato dai frequentatori culturali arci, magnificare l’integrazione perché sono gli unici a fare figli. Ha detto che in termini assoluti la popolazione italiana è diminuita di 100000 unità. Meno male che ci sono gli immigrati che fanno figli, altrimenti chiuderebbero intenti reparti ospedalieri, e anche asili e scuole. Ma chi l’ha votato un fenomeno simile?
Magari i nostri giovani non fanno figli perché oltre a non avere un lavoro non hanno le stesse agevolazioni/aiuti degli extra. Diamo le anche a loro e poi ne riparliamo. E’ certo che se diciamo ai ns giovani di lavorare gratis per fare esperienza (quale?), la vedo difficile che possano fare figli. Prima Poletti e poi Jovanotti hanno detto ai ns giovani di lavorare gratis. VERGOGNA! Perché non lo fanno loro, visto che sono degli incapaci.
Oh Eretico…ma il commento firmato da Bastardo senza gloria è della stessa persona che scrive l’omonimo blog, che spesso mi capita di leggere? Mi auguro di no. Infatti avevo letto una recensione da lui scritta tempo fa e ora qualcuno che si firma alla stessa maniera dice di averlo letto ORA,il libro!? Mi auguro che si tratti di un malinteso. Come si fa a fare una recensione su qualcosa che non si è letto? Ci si fa raccontare a voce e poi si butta là un pensiero? Mah….mi aspetto un chiarimento.
Visto che si parla anche degli scempi urbanistici che costellano la nostra ridente cittadina, sapevate che davanti all’ immondo palazzone della peraltro fallita Siena Ambiente scorre ancora a cielo aperto, metri più in basso, un pezzetto di Riluogo completamente lasciato a se’ stesso e quindi infestato di felci, pioppi, rovi, tarponi, zanzare e natura varia? Sapevate che la strada di accesso al nuovo insediamento di Viale Sardegna è ancora classificata come strada di cantiere pertanto il comune può non dotarla di illuminazione pubblica e se per caso succede un incidente si rischia di non avere rimborso assicurativo perché quella strada non esiste? Sapevate che, circa la realizzazione dei marciapiedi in Fontebranda Esterna alle rimostranze fatte alla delibera per la scomparsa dei parcheggi è stato risposto che i cittadini avrebbero potuto usufruire del parcheggio coperto di via Frajese (a pagamento) e arrivare in centro col mezzo pubblico (a pagamento) e che poi il comune ha indetto un’ assemblea con i cittadini interessati che si è tenuta quando i marciapiedi erano già in avanzato stato di realizzazione? Sapevate che, dati gli stalli autobus di via Lombardi, agli abitanti di via De Bosis è stato prima promesso un parcheggio lungo le pendici della collina di Vicobello e poi detto di andare nel silos sotterraneo della stazione (pagando,si intende) “che’ tanto vi s’e’ fatto il sotto passo”? Sapevatelo, su Rieducational channel…
E ora vogliono fare il parcheggio coperto anche alla Colonna San Marco ed è già un bel po’ di tempo che inviano mail ai dipendenti delle amministrazioni (quella in cui lavoro compresa) per vendere i posti. Ma pensassero a mantenere le strade che sono diventate mulattiere!
Un tempo dove sorgeva la nostra stazione e gran parte del Viale Sardegna c’era un lago dove andava a fare il bagno mio padre ragazzo. Se fate una passeggiata a monte lato destro del palazzo di ‘Porta Siena’ esiste ancora una fonte da dove esce abbondante acqua. Poi basta guardare la conformazione della zona per vedere che tutte le acque pluviali sono destinate a passare nella vallata per confluire nel Riluogo. Quindi è normale avere costruito scavato un parcheggio sotto la Stazione senza un dovuto drenaggio, basta entrarci e vedere acqua che si infiltra da tutte le parti e poi anche dove hanno costruito i palazzi della Provincia (soppressa) è un terreno paludoso, non parliamo poi di quelli di Siena Ambiente, speriamo bene. E’ tutta una zona a rischio frana se non viene drenata a dovere. il primo errore fu quando venne costruito il supermercato de ‘Le Grondaie’ perché l’unica cosa da realizzare, col dovuto drenaggio acque, era costruire una strada di scorrimento evitando anche la strozzatura attuale al Ponte di Malizia. Qui mi fermo perché se dovessi parlare dei difetti di questo ponte dovrei scrivere ancora per molto e sarei noioso.
Oh quanti anni ha il tu babbo? Un se lo ricordava neanche il mi nonno, che era di cam olia, quindi sopra lo doveva vedere.
Se c’era un lago non lo so, ma che in quella zona confluiscono vene, fonti, rivoli, infiltrazioni lo si sa fin dagli albori della città. Quindi, ha perfettamente ragione l’ amico Vedo Nero. Quanto al parcheggio alla colonna, esiste già; è quello di via Frajese.
Ah, non li ho presi in considerazione e quindi non sapevo che fosse già stato fatto. Allora mi spiega perchè cercano di vendere i posti, nessuno ci va. Altra rimessa
Era del 1920 e ti dico anche il nome si chiamava lago maggiolino. Non era grande ma ci facevano il bagno lo stesso.
Lago per dei ragazzi, ma in realtà uno stagno ricco di rane e pesci. Insomma il concetto è lo stesso era un luogo ricco di acqua proveniente dai piccoli torrenti Malizia e Riluogo. La fonte a destra del palazzo ‘Porta Siena’ esiste ancora e butta parecchia acqua, potabile non lo so.
Se era un frontone , come ce ne erano parecchi in campagna non lo metto in dubbio, quella zona nel 1920 era campagna aperta, i ragazzi come il mio babbo ci andavano dalla città ed era una gita da un giorno intero. Ma se parli di lago che prendeva la stazione e gran parte di viale Sardegna non c’era di sicuro. Un conto sono le sorgenti d’acqua e rigagnoli altro è’ un lago.
Un incontro pubblico con Allegranti per ridiscutere del suo libro? Forse sarebbe più importante profittare dello sdoganamento appena cominciato di voci che erano state silenziate, per rimettere insieme tante ricostruzioni che negli ultimi anni si è cercato in tutti i modi di oscurare. Ci sono i fatti riportati da Raffaele Ascheri e dai bloggers, gli interventi dei consiglieri comunali di opposizione, i documenti di qualche associazione, le indagini di qualche giornalista non senese. Testimonianze che possono sbiadire col tempo se non vengono ricucite. Se, come dice Bastardo Senza Gloria,”un domani un libro su Siena sarà rifatto…” lo avremo per uno sforzo comune di ricostruzione.
Metti l’esigenza di una ditta senese di costruzioni, molto nota, la cui iniziale è P, di dover fare dei contratti per la vendita di appartamenti a Monteriggioni in località San Martino;
Metti l’esigenza di far figurare che i lavori sono da eseguire mentre in realtà sono stati già effettuati;
Metti che qualcuno dell’ufficio tecnico comunale faccia notare che la ditta doveva chiedere la sanatoria;
Metti che i politici agevolatori (stile roman Buzzi) della premiata ditta V. & C. abbiano dato rassicurazioni che avrebbero piegato i dipendenti comunali a compiere atti contro la loro volontà;
Metti che un giorno di apertura al pubblico l’ufficio comunale sia stato chiuso per un urgente disbrigo di affari interni/esterni;
Metti che, come succede in altre parti d’Italia, da un fascicolo esce fuori un permesso di costruire, anziché una sanatoria, con data farlocca e rilasciato a chi non aveva titolo;
Aggiungi un Pelato per dare sapore;
(…)
tutti questi ingredienti, messi nel frullatore, cosa generano ?
L’ABUSIVA LOTTIZZAZIONE DEL COMPARTO ____ (mettetici sigla e numero)
MONTERIGGIONI CAPITALE!!
SIENA CAPITALE!!
Caro Raffaele
per favorire una seconda edizione riveduta e integrata può essere utile l’emersione di un singolo tema dirimente rimasto inesplorato.
Mi riferisco ad Ampugnano.
Cronologia affatto laconica.
Tema scomparso dai radar della sensibilità di Allegranti.
Per stare soltanto sulla parte giornalistica (fonti disponibili e comodamente classificabili per inerzia quantitativa) il buon David avrebbe potuto stupirsi di una censura memorabile e impossibile da commentare : quella operata dalla Nazione sull’ormai famosa manifestazione.
In quella manifestazione è il territorio che parla al di là delle componenti di appartenenza.
Impensabile non vederla.
Impensabile non coglierne il merito.
Sarebbe stato interessante filtrare quella storia come esempio di movimento affidato alle personalità e agli interessi contrapposti dove l’autoinformazione del Comitato ha giocato un ruolo diretto e per niente rassegnato.
Dove c’è anche materia viva sul ruolo svolto dagli intellettuali.
Barzanti per esempio.
Io ricordo i suoi interventi sul Corriere di Siena come somma itinerante di un punto di vista problematico, per nulla fiancheggiatore nel senso del credere per obbedire, ma teso a capire e a far capire i dati concreti, il progetto, la sostenibilità , l’utilità a lungo termine.
Ricordo un Barzanti che ha pensato e scritto da solvente, applicandosi sulla vernice troppo evidente della propaganda.
Non è stato una voce del coro.
Se collochiamo nella storia e nella cronaca il fatto Ampugnano con le sue tempistiche contestuali scopriamo che la società civile ha battuto un colpo.
Allegranti non avanza pretese di completezza.
La sua non è una storia dettagliata degli avvenimenti (non ha nemmeno preso in esame il lungo elenco delle interrogazioni consiliari), tuttavia in premessa a p.XIII afferma che “la città, salvo qualche occasione,non è scesa in piazza”.
Non è esatto.
A meno che la famosa manifestazione non venga inserita fra quelle della provincia, rimarrebbe comunque l’esito evidente e numericamente significativo di una visione profetica seppur organizzata da forestieri del contado.
Mi limito a questo.
Se fosse stata una tesi di laurea (dove alla fine devi essere il più esperto sul tema) la lacuna sarebbe stata evidenziata da entrambi: relatore e contro relatore.
Ma il libro non è una tesi, non ha pretese di scientificità o necessità di metodo.
Se poi vogliamo giocare sulle intenzioni e scegliere dei marcatori di pensiero o delle parole chiave per capire l’inchiostro simpatico del buon David allora propongo “forcaiolo” , “tonitruante” e “solitudine speciale”.
La solitudine speciale è quella che ti consente di essere un buon giornalista, un buon osservatore, senza legami e senza languide interferenze. In missione laica per capirsi.
Ed è in parte il tuo ritratto al netto.
La tara egotica infatti rimane a tutti e spesso ha dato linfa al tuo coraggio.
Forcaiolo mi è sembrato eccessivo (ed io come modello ho la teoria del garantismo penale di Luigi Ferraioli guardà un po’ Laterza).
Anche perché il capitolo doloroso dedicato alla morte che mostra il lato oscuro della città o l’innocenza perduta, si presta ad equivoci sul ruolo avuto e rivestito dagli opinionisti della rete, o dagli influenti per usare un altro termine.
Non era infondata (anche per un professionista della comunicazione) la descrizione minima -se si vuole forte ma congrua- di una legittima sete di conoscenza, di un senso investigativo per amore delle proprie idee condite da un’attenta analisi della realtà.
Tonitruante invece è rivolto ai 5stelle.
Che dire.
Altro fatto che manca (relatore+contro relatore) è lo spettacolo di Beppe Grillo a Siena dove (Aurigi) e un movimento in erba mostrò un video critico e riflessivo sui destini della città.
Con qualche polemica poi sopita per calcolo : si rischiava infatti di fare troppa pubblicità all’argomento.
E se proprio vogliamo finire in bellezza sfruttando la volata rivelatrice dei 5stelle sarebbe stato interessante il vaglio delle dichiarazioni PD dopo la clamorosa “iscrizione” di Grillo per partecipare alle primarie del partito.
Vista da Siena questa sfida può aprire gli occhi.
Il partito nato per accogliere tutti gli spiriti liberi e forti, dotati di senso della giustizia, amore per la Costituzione e soprattutto a favore della piena e consapevole partecipazione : chiudeva le porte buttando fuori.
Chiudeva le porte buttando fuori.
Pura paura.
Di cosa poi ?
Su Magrini ( che fa il minimo sindacale per onorare la professione -minimo che qui diventa il massimo-) continuo a pensare che è nell’interesse di chi governa e della pubblica amministrazione avere un’opinone pubblica vigile, attrezzata , curiosa ma soprattutto grata e ammirata verso chi si impegna.
Grata e ammirata proprio perché conosce tutte le criticità, le ha potute valutare ben sapendo che inevitabilmente si aderisce ai destini collettivi o con una decisione favorevole o con una critica costruttiva.
Eretico, ma mi sbaglio oppure nessuno ha chiarito la questione se il commento firmato come Bastardo senza gloria è della stessa persona che scrive l’omonimo blog? La recensione sul blog è del 9 Giugno, l’ammissione di aver letto il libro del 18 Giugno. Come si fa a fare una recensione su qualcosa che non si è letto? Ci si fa raccontare a voce e poi si buttano là du’ciance?
Sul blog non c’è nessuna recensione del libro. L’articolo da te richiamato polemizza con l’Allegranti per certi legami che vengono spiegati. Alcune parti del libro riportate sono virgolettate, poiché prese fedelmente da una rivista, come riportato nel pezzo. Lo scritto continua sull’onda di una polemica avuta direttamente con lo scrittore. Evidentemente sei te che non hai letto il pezzo, che non si intitola recensione di, ma spiega come mai certe persone hanno presentato il libro, accennando alla storia senese degli ultimi anni. Mi pare semplice, molto semplice. Le cose semplici a volte non si apprendono per quelle che sono.