Bisi Stefano: il laureato (e 4 Ps)
Come ormai tutti i lettori del blog sanno, abbiamo sempre apprezzato le battaglie giornalistiche – coraggiose e leali – di Bisi Stefano; quante volte siamo stati dalla stessa parte della barricata: su Mps, su Ampugnano, sulla Sanità (però ad intervistare l’Indagatissimo il Pd manda lui, ed io ne soffro), sul Pd stesso, su Siena Capitale della Kultura e via discorrendo.
Nonostante l’inciampo dell’accusa della Procura di Siena sui 5mila euroni percepiti mensilmente da Minucci Ferdinando, la stima ereticale resta intatta: è un errore di percorso, quasi una crisi di crescita.
In un momento di appannamento (ma di gloria nazionale, con l’elezione alla massima carica massonica italiota, sponda Goi), ecco che un vecchio amico è pronto a svelare un particolare inedito, sconosciuto, della formazione culturale dell’uomo ormai più potente di Siena: la laurea.
Una laurea un pochino speciale (in senso positivo, ovviamente), perché presa – come dire – un po’ ad intermittenza: questo perché il buon Stefanino prima ha pensato alla carriera, poi – arrivato ad un passo dall’agognato pezzo di carta – una decina di anni or sono ha pensato bene di fare l’ultimo sforzo, l’ultimo chilometro della maratona.
Vediamo dunque di essere più precisi e dettagliati, come l’autorevolezza e la statura del personaggio meritano senza dubbio alcuno: la carriera universitaria di Bisi (Scienze politiche) inizia nell’ormai lontanissimo 1977, per proseguire fino al 1981; poi, isolato, dà un esame nel 1989 (Antropologia criminale…), dopodiché – tutto preso dal giornalismo d’inchiesta – Bisi abbandona gli studi universitari. Scoperchia pentoloni su pentoloni, mette alla frusta i potenti, si batte per la legalità, vuoi mettere perdere tempo in qualche esamino inutile?
Gli resta giusto l’ultimo ostacolo, allorquando gli ritorna il sacro furore dello studio: Lingua inglese; il 29 giugno 2006, nemmeno la terra in Piazza – con i suoi amici Ceccuzzi Franco e Mussàri Giuseppe in palco tutta la mattina sotto il sole – lo ferma: esame mancante dato. 30/30: chapeau!
Mica da tutti, prendere il massimo dei voti in Inglese, no? Vuol dire che Bisi speaks english. Massone poliglotta, dunque: chapeau, ancora.
A chiocco, arriva – giusto dopo una settimanina – l’agognatissima laurea, a 29 anni dal primo esame: dal 6 luglio 2006, il futuro numero uno della Massoneria italiana è dottore, in Scienze dell’Amministrazione (della facoltà di Scienze politiche).
Laurea costellata di molti trenta (ri-chapeau), e con votazioni comunque mai sotto il 24.
Inutile girarci intorno: più lo si conosce, più lo si apprezza, il giornalista-poeta-studente modello Bisi Stefano…
Ps 1 Giusto per l’avvocato De Martino, che pretende chiarezza e che vuole il “bollino De Martino” prima di iniziare a satireggiare su qualcuno: alcuni passaggi del pezzo di cui sopra, sono lievemente intrisi di Satira. Si auspica che i lettori sappiano capire quali sono, ma siamo fiduciosi. Non mettiamo la mano sul fuoco per l’avvocato De Martino.
Ps 2 Due Ps che costano dolore fisico allo scrivente. In primo luogo, bisogna dare atto al professor Marcello Flores (ex Assessore alla Cultura del Comune, sulla cultura cittadina ampiamente INDIFENDIBILE) di essere stato fra i primi – almeno in Italia – a porre la centralità e la gravità del genocidio degli armeni, da parte dei Giovani turchi, nel 1915. Onore al merito.
Ps 3 Addirittura aberrante ciò che sto per scrivere: l’Indagatissimo (Rossi Enrico) a questo giro ne ha detta una sacrosante. Le Regioni a Statuto speciale non hanno più senso alcuno (specie quelle non insulari), a maggior ragione nel momento in cui si fa scempio di tutto (o quasi) il resto.
Ciò detto, visto che di Rossi si parla, speriamo che anche qualche altra Procura (oltre a quella massese) si muova…
Ps 4 Ormai è stato detto tutto sulla grande vittoria dei 200 esternalizzati Mps-Fruendo (grazie al Superavvocato De Mossi!); oltre alle spese processuali (che paga la banca), qualcuno fra i Lor signori che si sono alzati il salario, chiederà almeno scusa?
Come e’ caduta in basso la fratellanza che attraverso i secoli e’ sempre stata una istituzione seria.
Ora si affida ad un qualcuno che il Carducci, grande Massone, definirebbe “tira quattro pacche per il lesso”
“…..che tiri quattro PAGHE per il lesso……”
Molto curiosa questa laurea del Gran Maestro, ancora una volta grande Eretico nel fare conoscere a noi cittadini il dietro le quinte del Potere.
Qui i punti salienti mi sembrano almeno due: sull’esame di Inglese con il massimo dei voti, non credo ci voglia molto a sapere come se la cava il Bisi con l’inglese. Per il resto bisognerebbe sapere se Bisi ha regolarmente pagato tutte le tasse arretrate.
Infine se non mi sbaglio i docenti dovrebbero fare sostenere un colloquio o qualcosa del genere se uno ha sostenuto un esame tanti anni prima.
Non c’entra con il Bisi, sinceramente non mi interessa, hai letto l’articolo di Allegranti sul Foglio? Credo sia una fotografia molto centrata della storia recente della città, tra l’altro sei citato e credo inserito molto bene nel contesto dell’articolo; un saluto
Letto, letto: il suo libro su Siena è in dirittura d’arrivo (giugno, credo).
Io un po’ di materiale e di spunti glieli ho dati: vedremo che uso ne farà (avrà fatto).
Comunque io ancora un pochino la carretta la tiro…
Ps Scrivo da Ferrara, ove sono con la scuolina: dopo Schifanoia e giratina del centro, in attesa del Castello, mi preparo ad ingozzarmi senza ritegno (a spese dello Stato, ovviamente).
L’eretico
Come ti è sembrata la Ferrara attuale? Da visitare?
A Ferrara Palazzo Schifanoia, in Palazzo Pubblico a Siena fanno “schifo a noi” e a tutti quelli che hanno un briciolo di intelletto.
Sul PS4 non so cosa pensare: se, da un lato, è umanamente positivo nell’immediato poter assistere al reintegro di lavoratori che erano stati esternalizzati, mi domando se questo è in effetti sostenibile per la banca. Non vorrei che, in perfetta continuità con il passato, si continuasse a pensare di poterla “mungere” come nei bei tempi andati. È triste a dirsi, ma in un mercato del lavoro non drogato da clientelismi di varia natura, non so quante persone si sarebbero felicemente collocate in una azienda della dimensione di MPS. Il tempo delle vacche grasse è finito, ma solo per una generazione.
Perché, sono dimostratamente sostenibili i super appannaggi dei dirigenti della Banca?
O è una domanda oziosa?
Non vedo il nesso. Ma provo a replicare: mentre da un lato Profumo e la dirigenza potranno veleggiare in pompa più o meno magna (o magnona) verso altri lidi e percepire altri lauti stipendi, i dipendenti reintegrati sono quelli che dovrebbero vivere qui ed avere a cuore il destino della banca anche nel medio-lungo periodo. Passata l’euforia del reintegro (per la quale si deve essere giustamente ed umanamente felici, lo ribadisco), mi sembrerebbe naturale porsi certe domande. Ho sempre la sensazione che a Siena si continui a ragionare su quel tanto che basta ad arrivare alla propria pensione. Il vero cambiamento lo faremo solo quando impareremo a ragionare da comunità, ma questo non è nel nostro DNA nè, più in generale, nel DNA italiano.
Caro Eretico, mi permetto a mia volta di non vedere io il nesso.
Ho solo inteso sottolineare come i compensi dei mega dirigenti (al riguardo l’interessante articolo del Il Cittadinoonline -http://www.ilcittadinoonline.it/cronaca/mps-ecco-perche-viola-deve-prendere-tutti-quei-soldi.html/) della Banca continuino – quelli si – a mungere e senza che -a mio avviso- si siano rivelati dei taumaturghi per i problemi e per la vitalità della banca.
L’unica cosa in cui mi sembra che tale dirigenza si sia distinta é nel gioco delle tre carte, “fruendo” di fittizie esternalizzazioni per alleggerire i bilanci “formali” della banca stessa.
Nessuno nega che del futuro della banca e della città debbano preoccuparsi tutti, dipendenti compresi, ma da qui a far gravare su questi il peso esclusivo del “risanamento” (dove, quando..) della banca credo che ce ne corra…
Gli abnormi aumenti numerici di personale si sa bene a cosa siano dovuti (acquisizioni dispendiose e rovinose sulle quali tarda ancora la chiarezza più opportuna e l’attribuzione decisa delle responsabilità) e non affermo certo che sia facile trovare soluzioni! fino ad ora, però, gli unici a decrescere sono stati i dipendenti più o meno lasciati nel guado mentre le sofferenze sui crediti (scoperte e valutate con impressionante progressività) non vengono citate con altrettanto rilievo come cause determinante dei guai della banca.
Mi scuso se ho dato l’impressione di una replica “piccata” ma la vicenda della banca mi sembra troppo intrigata per pensare di poter dedicare l’attenzione maggiore ai dipendenti …Perché non si parla di ricavi alquanto stagnanti? grazie per aver ospitato queste riflessioni
Caro SENESE DI RITORNO, quello che ESTERNO, a mio parere, non si rende conto di sostenere e far emergere scrivendola, è una guerra tra poveri che si basa esclusivamente sul motto “mors tua vita mea”. Non so se ESTERNO sia o meno dipendente di MPS ma anche se non lo fosse, credo che non si renda conto che qualora s’intenda esternalizzare una parte della banca, qualora vada bene, lo si potrà proporre (e magari fino a questo momento poteva anche essere elemento di valutazione) anche l’outsourcing di altre lavorazioni. Se un Tribunale si è preso la briga di condannare un’azione non è forse perché per certi versi questa azione fosse stata fatta contra legem? Mi sembra una domanda lecita, no?
@Senesediritorno: ma quale risposta piccata? È bello poter usufruire di uno spazio dove parlare di temi di questo tipo e scambiarsi anche opinioni divergenti. Io, contrariamente a quanto ipotizza Magico Vento qui sotto, non sono un dipendente della banca (ma poi perchè bisogna continuare a sospettare che quando si parla di un argomento, lo si faccia necessariamente perchè ci tocca nel portafogli?), ma mi rendo conto che alla sua vitalità è legato il residuo benessere della città. Non penso tanto alle pazzesche distribuzioni clientelari elargite dalla fondazione nei tempi passati (in tal senso il legame con la comunità credo che sia ormai reciso), quanto piuttosto alla possibilità di generare posti di lavoro e indotto. Capisco che gli esuberi possano essere una voce marginale nel bilancio della banca e concordo totalmente sull’inopportunitá del recente aumento di stipendio del management, ma non si puó continuare a pensare che tutto sia consentito a tutti. Si parla di “guerra fra poveri”, ma non ci si rende conto che questo è il vero mercato del lavoro di oggi, scevro dal drogaggio dei clientelismi e del garantismo ottuso (perché, comunque, non tutto il garantismo è ottuso): un mercato in cui, purtroppo o per fortuna, si tiene solo l’indispensabile e ci si libera di tutto il resto. Per questo umanamente sono felice per il reintegro, ma razionalmente mi pongo l’interrogativo da cui ha originato il nostro piccolo scambio di vedute. Io, al contrario di quanto afferma il tuo nick, sono un “senese in uscita”, forse semplicemente anagraficamente troppo giovane per avere l’opportunità di beneficiare dei posti di lavoro della banca. Ma le mie radici sono a Siena e, guardandola da fuori, mi fa male percepire la sottile rinuncia al futuro di chi continua a ripetersi che va tutto bene mentre precipita dal decimo piano. Il problema vero è che la soluzione non ce l’ha nessuno.
eppure, l’ho sentito con i miei orecchi, quando parcheggiava l’auto c’era un omino che gli diceva: venga avanti dottò, bene così dottò, stop dottò, grazie dottò…
Siete proprio arrivati alla frutta!!! Chapeau! (E’ francese! )
“Appartengo alla massa…
a chella folla ‘e ggente
ca nun capisce proprio ‘o riesto ‘e niente.
Però ve pozzo dicere na cosa:
campanno notte e ghiuomo a stu paese
pur i’ me sò ‘mparato quacche cosa,
quaccosa ca se chiamma umanità”.
andrei calma con Flores e gli Armeni, è il suo lavoro!
Ci ha campato all’Università sui ‘diritti’ umani, tema tra i più rodati nel nostro mondo catto-comunista, ma peccato che da assessore a Siena si sia dimenticato che le minoranze anche politiche, non solo religiose o nazionali, hanno diritto all’esistenza. M’han detto che il tuo babbo ha caricato in un sito accademico internazionale un file di quando era assessore, che gli ha fatto il ritratto più vero, ai di là delle chiacchiere, in cui gli accademici spesso si confondono con i politici. Lui non è la personificazione? E Vedovelli che tenta di fare qualcosa ma poi?
da buon credente, prego quotidianamente affinché queste persone abbiano una lunga vita tanto ricca di gioie, successi e felicità, quanto avara di lutti e dolori, con la speranza e la consapevolezza che la divinità non guarda alle richieste umane, ma solitamente se ne fa beffe.
p.s. pregasi mettere il bollino satira, affinché anche i più duri comprendano…
Leggendario il super Avvocato:
De Mossi – 2
resto del mondo – 0
ed è solo l’inizio del girone d’andata.
peccato che taverne d’arbia è comune di Siena altrimenti il bisi sarebbe stato di asciano o MONTERONI e non SENESE.Davvero peccato per la città.
Il suo Inglese e’ “giusto e perfetto” e a maggio partecipera alla grande loggia di New York.
correzione…
Giosue’ Carducci – Bolgheri
http://www.bolgheri.biz/la-storia-di…/giosue-carducci-5.htm...
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E mangia altro che bacche di cipresso; Né io sono per anche un manzoniano. Che tiri quattro paghe per il lesso. Addio, cipressi! addio, dolce mio piano!
Siamo in una città che affonda in un Paese che affonda. Leggendo le biografie dei nostri Grandi della cultura del ‘900 ho scoperto che la gran parte sono stati dentro al sistema fascista per poi dopo la guerra cambiare il colore. L’Italia è un paese di voltagabbana sempre sul carro dei vincitori, Siena è in Italia e non è certo un’eccezione, quindi cosa ci dobbiamo aspettare nel futuro? Meglio passare per pazzi che collaborare con questo sistema. D’ora in poi mi rifiuto di votare, tanto non serve a nulla. Il motto degli italiani sempre più reale è: ‘O Francia o Spagna basta che se magna’, è un proverbio molto vecchio, ma ancora reale.
Regionali caos. Ricorsi al PD regionale. Siena defraudata. Candidati impresentabili, tutti dietro l’indagato candidato dallo spregiudicatello in affanno, alle Scotte senza sapere di cosa si parlasse. Ma tutti a controllare quello che facevano gli altri, salvo le tre donnine, vero orpello della lista. Le seconde file sperano per un nuovo miracolo del job act. Cosi’ da tredici si passerà’ almeno a venti. Ricordiamoci che la cpl non può’ accontentare nessuno. Sei ha gia’ dato, sentite a monteroni l’ex, anche il Fiora sembra abbia già’ assolto…
http://www.agenziaimpress.it/fruendo-siena-dice-no-roma-dice-si/
credo che sia necessario arrivare a pensare anche oltre la prima mezz’ora… è stata costituita fruendo, certo non una Società di mutuo soccorso per carità, ma in tutto questo trambusto pre e post sentenze non ho sentito nessuno anche al momento della costituzione della società chiedersi e chiedere quale sarebbe stata l’alternativa a fruendo… probabilmente pagamento di qualche mese di stipendio e lavoratori definitivamente a casa. Credo sia anche l’ora che qualcuno inizi a capire che non sempre (anche se in rarissimi casi) ciò che viene fatto è a totale discapito della collettività… (dico totale perchè ribadisco che è chiaro che nell’operazione c’erano interessi anche della Banca, prima magari che qualcuno commenti equivocando). Io non sono mps o fruendo, meno che mai in bancario, ma Siena è piccola e mi piace ascoltare tutte le campane… viaggiando per lavoro una cosa l’ho capita… che a Siena le tutele lavorative e le “cattive” abitudini dei lavoratori erano anacronistiche anche in un mondo di vacche grasse… pongo una domanda, e se con il reintegro (ammesso che si arrivi a ciò dopo Roma e in attesa della cassazione) mps facesse partire gli esuberi che è inutile girarci intorno sarebbero necessari anche in altre condizioni economiche più positive? magari a discapito di cassieri di filiali con poca (o punta anzianità)!?… si sarebbero solo “salvati” pochi over 40 per affossare molti over 35…
Ci vorrebbe maggiore onestà intellettuale sia da chi comanda (impensabile) ma soprattutto da chi critica…lavorare è un diritto ma molti si scordano ultimamente che E’ ANCHE UN DOVERE.
Sono d’accordo ‘conlamettiamo?’. Ora che il ricorso anti Fluendo andrà avanti avremo degli esuberi nel Monte. E come finirà? Molto facilmente con un altro esodo forzato. E poi i vincitori del ricorso sono sicuri di ritornare nei vecchi posti? Bene o male con Fluendo avevano un posto sicuro, con il ritorno al MPS che succederà? Un po’ li capisco comunque perché non sono stati certo loro i responsabili del fallimento del Monte e mi fa rabbia che i megadirettori salvatori (sig) della Banca si siano aumentati gli stipendi senza che non risulti nessun miglioramento economico nel bilancio annuale.
Un tempo quando andavo a giro per Siena mi dava un po’ fastidio sentire parlare molte persone con accento meridionale, li consideravo degli estranei che usufruivano della bellezza e del perfetto tessuto sociale della nostra Città. Ed ora? Sentire parlare le stesse persone mi fa quasi piacere perché almeno sento parlare italiano e capisco quello che dicono. Ovunque sul tram, per strada, nei locali pubblici siamo invasi da gente che urla linguaggi sconosciuti e più sono stranieri e più sbraitano ai loro telefonini, (che poi se sono poveri con che soldi li hanno comprati? E gli scatti non sono gratis, chi paga?). Che tristezza, i senesi sono tutti fuori dalla loro Città, se vuoi sentire parlare almeno italiano ci sono gli studenti meridionali, solo quando c’è il palio allora si risente parlare senese. Bella consolazione. Il benessere che se ne è andato dopo il fiasco MPS. Siamo alla frutta. Vedo nero. Caro Eretico dovresti fare una cosa con i tuoi amici(Bastardo senza gloria, ecc.): oltre a scrivere sui blog, intervenire sui media, forma un partito indipendente. Io ti voto, peggio di questi che ci governano non lo faresti di certo. Con stima.
L’Italia e’ un paese di Camaleonti…il 24 Aprile 1945 vi erano trenta milioni di camice nere con tanto di “cimice” all’occhiello.
Il 25 Aprile apparvero 25 milioni di camicie rosse garibaldine con tanto di falce e martello
Ci si lamenta del sistema siena….
16 commenti su 21 sono fatti da anonimi o pseudonimi + 1 risposta dell’eretico = 17/21
Ma dove si vuole andare!
Ale e’ cognome o il nome?
Mi permetto di rispondere io: Benvenuti è il COGNOME (di un lettore che è anche genitore di un mio studente…).
A proposito, Ferrara è bella, non c’è certo bisogno lo dica io: da vedere e godere più sotto la nebbia, bassanianamente, che con il sole (e le zanzare)…
L’eretico
Alessandro benvenuti
Ciao
Una sola personale analisi alla ragguardevole proporzione degli anonimi. C’è anonimato perché c’è paura, ragionevole, del sistema , perché la forza del potere taglia sistematicamente le gambe a chiunque abbia voglia di andare contro il coro. Lode a chi ci prova, ma non è roba da tutti. Ci vuole forza economica e non secondariamente anche intellettuale . Guardate le ultime 24 ore, con il tiro a bersaglio tra potentati veri. Solo chi ha occhi foderati da prosciutto non vede. Eppure come andare contro a certi poteri? Buio
Anch’io, da tempo mi sono posto il problema dell'”anonimato”. A mio parere, il fenomeno svilisce il contenuto delle osservazioni, alle quali si aggiungono anche riferimenti incomprensibili ai non addetti.
Negli ultimi tempi, poi, c’è stato un forte incremento di questa inedificante prassi, tanto da far pensare che l’uso faccia parte della cultura cittadina.
maronna mia!!!!
andiamo tutti a nova york
shshshshsh bisce…
volevo aggiungere che alcuni di quelli che vorrebbero andare a new york, purtroppo resteranno nella nostra splendida sienina. Dico bene sienina nostra!!
Per andare a new york serve il passaporto……
Sono in buona compagnia. Qualcuno da ragione agli esodati da BMPS a Fluendo, qualcuno da retta invece alla BMPS. Alla barba di poveri lavoratori innocenti. A Roma si discute sull’Italicus mentre ci sarebbero altre leggi da fare passare in fretta uno delle tante l’omicidio stradale. Ma la paura di non essere eletto è superiore al pensiero delle numerose vittime causate da auto guidate da pazzi delinquenti a cui dopo pochi mesi, addirittura giorni, viene ridata la patente come niente fosse successo.
Mi dispiace di non mettere nome e cognome, sono tra quelle 250 persone che hanno vinto il ricorso contro il MPS. Non mi firmo con nome e cognome perchè il dente avvelenato di certi dirigenti MPS lo conosco purtroppo bene….
A tutti quelli che dicono che con il ricorso vinto MPS sarà costretto a dichiarare esuberi gli dico che è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra. MPS paga a Fruendo gli stipendi delle persone che ci lavorano. Casomai quindi risparmierà l’IVA su quei 250 stipendi. Se MPS sarà minimamente furbo, reintegrerà tra i propri dipendenti i 250 e allo stesso tempo li destinerà a lavorare, come fanno ora, distaccandoli in Fruendo.
E comunque chi mette in contrapposizione i diritti di chi lavora, ha sempre lavorato, e continua a lavorare, quale che sia il datore di lavoro, mi fa veramente imbestialire, come se quelli che fanno certi commenti avessero lavorato in miniera o a spaccare le pietre!!!!