L’Assessore Mazzini si vergogna della tessera Pd
Ieri pomeriggio, nella “grottina” del locale Cacio e pepe, si presentava l’ultimo libro del bravo giornalista del Fatto quotidiano Davide Vecchi, dedicato a Matteo Renzi; a condurre e moderare l’incontro, Michele Taddei.
Fra i presenti, oltre allo scrivente, Augustino Mattioli e Bastardo senza gloria (in ritardo, il Superavvocato). In primissima fila, soprattutto Paolino Mazzini, Assessore della Giunta Valentini nonché piddino di stretta ed antica osservanza (almeno in teoria, come stiamo per vedere).
Due le frasi da incorniciare, per Paolino: la prima – sentita da pochi, solo da chi gli era abbastanza vicino, quorum ego – è una battutaccia che un comune cittadino, un blogger magari, può lasciarsi sfuggire, magari in un diverso consesso (si era comunque ad una presentazione di un libro, si era lì per ascoltare e per parlare di politica) . Ma non un Assessore in un incontro pubblico.
Vecchi, ad un certo punto, inizia a parlare di un telecomando inventato negli anni Novanta dallo zio berlusconiano di Renzi (tale Bovoli), collegato al mitico 144 (poi chiuso). Se l’eretico ha ben capito, serviva per permettere ai telespettatori di interagire con il programma berlusconiano (e soprattutto a gonfiare ben bene le tasche dello zio di Renzi).
Commento dell’Assessore, pensando senz’altro di fare lo spiritoso:
“Forse era il telecomando di Capaci…”.
Fra i pochi che sentono, cala immantinente il ghiaccio; chi è indietro, di certo non sente.
Finisce l’intervista di Taddei a Vecchi; Paolo Mazzini prende la parola, facendo un intervento calibrato su vari aspetti (per esempio sulla metamorfosi della Serracchiani, da contestatrice dell’oligarchia autoreferenziale del Pd, a renzianissima, sacerdotessa del verbo del rignanese). Cose anche condivisibili: sulla Serracchiani, anzi condivisibilissime.
Incuriosisce però soprattutto la premessa, appena presa la parola:
“Io lo dico subito, ANCHE SE ME NE VERGOGNO, io ho la tessera del Pd”.
La cosa lascia tutti di stucco: la riprende in tempo reale, a voce, Bastardo senza gloria; ci si attacca ovviamente, poco dopo, lo stesso Davide Vecchi; in sala, si ridacchia o ci si indigna, a seconda del carattere.
Che ci sia da vergognarsi – e non poco – ad avere la tessera del Pd in tasca, in questo blog lo sosteniamo da anni; che però ce lo dica, ce lo spiattelli nel muso un Assessore della attuale Giunta comunale, è una novità dell’ultimo ora.
Ed il giro di bevute, ancora, non era neanche iniziato…
Ps 1 Elio Fanali contesta, ieri sul suo blog, e con veemenza, la provocazione ereticale di rifiutare il milioncino del Ministero dei Beni culturali (per evitare che possa alimentare il clientelismo senesota, come sempre avvenuto in questi anni, fino ai dindini di Siena Capitale): buon segno, è un elemento aggiuntivo che fa capire come fosse assolutamente corretto il senso della proposta avanzata su questo blog.
Ps 2 Ancora l’eretico lo deve leggere, ma l’e-book della sempre informatissima Camilla Conti intitolato “Gli orologiai” promette davvero bene. Leggetelo, leggiamolo!
Ps 3 Ieri sera su “Siena diretta sera”, prima parte interessante: di fronte ad un pimpante Danielito Magrini, tre intellettuali locali, che hanno portato avanti riflessioni in qualche occasione non banali.
C’era Michele Taddei (ancora lui!), che sta portando avanti un percorso cultural-giornalistico interessante (magari farebbe bene a premettere di essere stato il portavoce di uno dei massimi rappresentanti della Casta senesota, illo tempore); il giornalista economico Alessandro Rossi (memorabile, di ieri, la descrizione del ritorno a casa dalla moglie…), nonché una figura davvero da approfondire, quel Dario Castagno che scrive cose su Siena che vengono molto apprezzate negli States.
Ma Alessandro Rossi presidente di SienaInnovazione?
Chissà chi beneficerà del milioncino…. Chissà
Bella serata…come ha poi detto “l’avocatissimo”…riuniti sotto in quella caverna scavata nel tufo, più che la presentazione d’un libro, pareva una congrega di Carbonari…Visto che proprio ieri il giornalista Vecchi sosteneva che contestare la notizia serve solo a ribatterla, immaginiamo che Paolo assessore Mazzini deciderà di tacere per la sua felice (per noi) uscita…
L’Assessore Mazzini si vergogna di essere iscritto al suo partito? Se non è felice di quella tessera, allora è costretto ad averla! Vuoi vedere che i partiti del sistema liberale chiedono, senza metterlo per scritto, quello che il partito fascista sancì con una legge (nel 1934 e solo nei riguardi dei dipendenti pubblici, che a quei tempi non arrivavano a 70.000…)? Vuoi vedere che il proverbio che recita che l’ipocrisia è il sale della democrazia, dice il giusto?
Ma che voi commenta’??? Come la giri la giri e’ sempre la solita merda….
probabilmente anche renzone nostro si vergogna di avere la tessera del pd, chissà se anche elio si vergognerà della tessera e delle prebende (quante potrebbero essercene nel milioncino) e chissà se se ne vergognano tutti i dipendenti comunali, provinciali, statali e di partecipate che grazie a quel pezzettino di carta hanno avuto il posticino per sudare poco e guadagnare il giusto! E i martinellati? Loro non si vergognano di certo!
Comunque Eretico, dato l’epiteto, non fare il perbenista, ce ne sono fin troppi: la battuta su Capaci non era male! La “questione meridionale”, se la conosci un po’ a fondo e per esperienza, è bene prenderla a ridere, perché altrimenti ci vorrebbe un telecomando non per il tritolo, ma per l’atomica. Ora poi c’abbiamo il presidente dalla trinacria felix: sarà un caso che è di poche parole? Avrà imparato in famiglia? Che ne dici di questa battuta: un po’ velata ma pesa! Si scandalizzeranno in via rosi, sento già che suona a raccolta la martinella: din don din don din don…
La virata nazionalpopolare del Partito Democratico ha messo in crisi soprattutto i radical chic.
“Io lo dico subito, ANCHE SE ME NE VERGOGNO, io ho la tessera del Pd”. E allora perché la tiene? Il problema è tutto qui: i partiti sono diventati dei tramvai, per arrivare da qui a lì, e poi scendere. La tessera è l’equivalente del biglietto. Speriamo che si ricordino di obliterare.
Non c’è da meravigliarsi sulle uscite dell’Assessore al “vuoto assoluto” Mazzini. Chi lo conosce sa bene che avrebbe fatto meglio a svolgere l’attività di ragazzo di Studio del padre. Qualsiasi altra attività è troppo per lui.
scusate, io sono lontana dalla tennologia anche, questo Dario Castagno dove lo trovo?
Milione: lo spenderanno come quello già speso per la capitale: rendicontando solo quello che il Comune non riuscirà ad attribuire a qualche COMITATO, che non renderà conto di un bel fico secco come quello della Capitale, alla faccia della Trasparenza renziana a Siena.
Dopo tanto battaglia, considerate, ho visto che il sindaco ha risposto SOLO per i resti, gli spiccioli, della mostra Duccio! Briciole rispetto alle spese complessive. Meraviglia che un Prefetto si adegui a Comitati così scandalosi nel procedere, o sbaglio?
Informazione di servizio. Giovedi mattina c’era il sig. Enrico Rossi ospite alla trasmissione “L’aria che tira” sulla 7. Per chi fosse interessato:
http://www.la7.it/laria-che-tira/rivedila7/puntata-12032015-12-03-2015-149628
A partire da 1 ora e 23 minuti, circa 10 minuti. Buona visione.
Vedere il Sig. Mazzini ricoprire quella carica mi fa pensare tante cose… troppe direi… Purtroppo Siena si merita la fine che ha fatto
Avanti con i pentimenti, o, come dice giustamente qualcuno, con i tentativi di far dimenticare il ruolo avuto nel Sistema Siena e tentare, per me inutilmente, di recuperare credibilità.
Dopo vari giornalisti, anche protagonisti di dirette TV, ora tocca al direttore del più noto quotidiano locale.
Anche se nella sostanza possono essere condivisibili i suoi attuali editoriali (alkcuni sembrano copiati dai comunicati di alcuni movimenti senesi), e i suoi attacchi ai politicanti cittadini, nella forma questo signore ha ben poco da pontificare. E’ vero che l’assesssore chiamato più volte in causa non doveva essere in giunta, anche considerando il ruolo che sembra avere avuto negli Organi amministrativi della Fondazione che ha causato il tracollo di Siena, ma proprio per questo, perchè solo ora questi attacchi? Il buon direttore ha condiviso per anni gli scempi di questa città, minimizzando od ignorando tutti gli atti scellerati dei vari “sistemisti”, e censurando, se non attaccando, i pochi oppositori.
Cosa sta succedendo ora per giustificare questa inversione di rotta di tanti personaggetti? Sono cambiati gli ordini, o sono cambiati gli ordinanti?
Se non fosse così, ma fosse vero pentimento, mi aspetterei pubbliche scuse alla città e a coloro che le verità le hanno dette, o urlate, in tempi lontani, e molto difficili.
O vediamo lo spessore e l’onestà intellettuale di certi personaggetti.
Il Rossi mica è’ l’ex dirigente provinciale che pinta per bezzino di colle Val d’elsa e tratta con l’inutile omino che ride, il cui suocero porta lo scaramello dei 1000, bettollino dixit… Ci sarà’ da RIDERE……
Il Rossi di siena innovazione non è’ quello che dirigeva la Provincia al tempo del Bezzini. A quello gli hanno fatto le scarpe i renziani dell’accoppiata scaramelli-bettolini premendo sul nepino, e lui per ora si è’ rintanato in Val’Orcia preparando le truppe del Bezzini. A pienza li aspettiamo e non alla coppe
Dicesi l’abbiano già preso alla coppe-lat anche lui. Sembra – fosse già stato nel giro, tramite il presidente di colle(previdente), addirittura consulente di quella di centro-italia e qualcuno abbia forzato.
Ma non dall’orcia; dove risulta allineato con chicchirichi’ (nuovo mentore) al posto di giuly capo glorioso caduto in disgrazia della valle e dell’amiata, che l’ha spianato e sputtanato…
A proposito di vergognarsi di avere la tessere del PD. Leggo oggi 30/3/2015 sulla Nazione di Siena, in prima pagina, i nomi dei candidati del PD per le elezioni regionali. Non ci posso credere!!!! Un candidato dei tre, negli anni 60, partecipava con il fratello alle risse tra Lotta Continua e i “giovani di esterema destra”. L’ho visto con i miei occhi!!! Ho più di 60 anni, ma non mi scordo quelle scene e…… (UDITE BENE) l’attuale candidato del PD non era con Lotta Continua, ma dall’altra parte!!!!!!!!! Non c’è nulla di male a cambiare opinione, ma un po’ di decoro e decenza. Io non lo voterò MAI.
De nada, Camilla: e come Gabs (Gruppo autonomo bloggers senesi), saremmo lieti di presentarlo al pubblico locale, quando potrai tu e potremo noi.
Al buon Dario Castagno: per ora, hai perfettamente ragione tu; ma l’uomo, magari dopo una notte insonne, potrebbe essere capace di ripensamenti…
L’eretico