Mercoledì scolastico: Olimpiadi sì, Giochi della gioventù no…
Il Premier Matteo Renzi aveva puntato moltissimo sulla scuola, come risaputo: sarà stato per retaggio familiare (non solo la moglie, precaria: anche il padre Tiziano, prima di diventare un controverso imprenditore, da questo mondo proviene), sarà stato perché il PD è da sempre un serbatoio pressochè inesauribile di voti tra gli insegnanti.
Dopo i roboanti proclami di fine estate (tutto risolto nella boiata pazzesca del cosiddetto “ascolto”, furbata per guadagnare tempo), dopo che sembrava che l’edilizia scolastica potesse diventare il volano per la New economy in salsa rignanese, anche su questo aspetto dell’epopea renziana i nodi sono venuti al pettine: purtroppo per lui, è arrivata Sua Maestà la realtà…
Prendiamo il caso, freschissimo, dell’annuncio della candidatura romana (e fiorentina) per le Olimpiadi del 2024: di qui al 2017 (data della decisione), credo che ne scriveremo ancora, e non poco. Un peana, intanto, al Governo Monti – criticabilissimo per molto altro – che aveva invece lanciato un segnale chiaro dicendo “no grazie” (come città del calibro di Monaco o Oslo, peraltro).
Il tutto diventa particolarmente insopportabile ed urtante – fra le altre cose – se pensiamo che questa proposta arriva all’indomani di un altro, drastico taglio dei fondi destinati all’Educazione motoria nelle scuole italiane: sapete quante arriveranno ad essere le ore extra (pagate) di “avviamento alla pratica sportiva”, per un docente della materia? Ben 20, dicasi 20, in un anno; e viene calcolato un investimento annuale di ben 3,45 euroni ad alunno, nella Provincia di Siena.
Di fatto, i famosi Giochi studenteschi (o Giochi della Gioventù) che, pur con tutti i limiti, erano stati un sano retaggio della scuola nuova e democratica dei Settanta, vengono aboliti. Gli alunni non possono essere preparati.
Se guardiamo poi all’attività quotidiana, ci accorgiamo che alcuni Istituti scolastici non hanno ancora le palestre (non create in tempi di vacche obese, figuriamoci adesso…). E nelle palestre esistenti mancano spesso i medicinali di primo soccorso, come scritto nel documento redatto dai docenti di Scienze motorie della Provincia di Siena (20 novembre scorso). Documento cui ho attinto in minima parte, per carità di Patria.
Così magari, Renzi imperante, avremo le Olimpiadi del 2024, senza però fare più lo sport di base, a livello scolastico; fra i ragazzi ed i costruttori, indovinate chi preferisce, il Matteo nazionale?
Hanno proprio ragione, quei buontemponi del forum “Spinoza”: il giorno dell’inaugurazione delle Olimpiadi 2024, l’inno lo canterà una banda. Quella della Magliana…
Caro Eretico, per una volta desidero esprimere la mia opinione contraria, rispetto alle Tue posizioni, per quanto riguarda la proposta di ospitare a Roma e in altre città le olimpiadi del 2022. In un momento di generale drammatica crisi economica, di investimenti, di immagine, di occupazione, non credo che sia utile continuare a dir sempre no ad iniziative che, in ogni caso, possano servire al rilancio di immagine, di occupazione e di lavoro per il nostro Paese. Soprattutto se vengono convogliati, come sembra, in Italia ingenti capitali stanieri e da fonti private. A Siena in particolare siamo bravissimi a dir sempre di no a tutto, nel nome della conservazione, salvo chiedere in continuazione che via sia rilancio e ripresa. La ripresa e il rilancio non ci saranno mai senza occasioni, senza investimenti e senza attrazione verso di noi di risorse provenienti da altri che possano garantirle. Certo attivando procedure di controllo rigidissime sui metodi di spesa, sugli appalti e sulle tempistiche, Cosa che, purtroppo, raramente fino a questo momento è avvenuto. In ambito locale abbiamo sempre detto di no a tutto quello che di volta in volta è stato proposto. Apugnano non è stato ampliato perchè un gruppuscolo di residenti snob della zona, nel tentativo di salvare la loro isola felice si sono opposti (con danni rilevanti al turismo e alla prospettiva di nuove aziende nel territorio), al campo da Polo nella zona sud si è detto no (non si capisce per quale motivo, e anche questo avrebbe creato occupazione), al rifacimento dello stadio si è detto no (e anche questo avrebbe portato lavoro), all’insediamento per la produzione del Pellet si è detto no. A tutto si dice no. Ma i nostri figli dove dovranno andare a lavorare per vivere se diciamo sempre di no a tutto. Riflettici per favore. Forse sarebbe opportuno cambiare impostazione se vogliamo veramente il rilancio di Siena e del suo interland. Buone Feste. (Per molti non saranno affatto buone).
Perche’ l’Italia dovrebbe dire no alle olimpiadi?
Italia ’90,Torino 2006 e sicuramente Expo 2015.Semplici fatti.
Caro Eretico, ti lamenti che il presidente dl consiglio attuale non fa molto per lo sport dei suoi ragazzi e, seduto su una nuvoletta, Benito Mussolini concorda con le tue conclusioni e, senz’altro, ti sorride amichevolmente. Lui ha certo i titoli per giudicare: sotto il suo governo, con la legge del 3 aprile 1926 n. 2247, nacque, infatti, l'”Opera Nazionale Balilla” che provvedeva all’insegnamento sportivo dei giovani di ambo i sessi dai 4 ai 14 anni di età. Gli sport praticati andavano dalla scherma al ciclismo, dal podismo al calcio, dall’atletica leggera al nuoto, dall’equitazione al canottaggio. Tutte le attività dei giovano erano controllate e incoraggiate ed espresse poi nelle gare ginniche che avevano luogo negli stadi comunali che, numerosi, vennero costruiti nel Ventennio (anche il nostro attuale stadio Franchi, quando fu inaugurato nel 1934 era intitolato a Rino Daus…). Di particolare rilievo era l’attività riguardante l’organizzazione delle colonie (del tutto gratuite) che riscosse il plauso anche del comunista Giorgio Amendola che infatti nel suo libro “Storia del partito comunista italiano” a pag. 381 scrisse: ” Dopo il 1936 circa 700.000 bambini vennero inviati annualmente in colonie estive, al mare e ai monti, in un periodo in cui la maggioranza dei figli dei lavoratori non conosceva il mare.” Quando uno Stato funziona, pensa a tutte le necessità dei suoi cittadini, non credi?
Caro Eretico
Le Olimpiadi potevano avere un senso, quando non vi erano i mezzi di comunicazione che ci sono oggi. Potevano migliorare i rapporti fra gli stati, anche se ho qualche dubbio. Oggi ci sono altri mezzi per comunicare concetti alla gente, e sono diventati dei giochi come altri. Quindi le spese non devono ricadere sulla collettività. Come dire: chi li vuole li paga.
Parli anche della scuola, secondo me è rimasta al 1968, come insegnamento. Quindi la riforma non può essere fatta da chi ci sta dentro, voglio dire: se non sono stati capaci fino ad ora, questa gente non ci può riuscire.
Io mi sono sempre fatto esonerare da Ginnastica un tempo la chiamavano così. Pur avendo ottima salute, mi inventavo mille malanni. Insomma preferivo giocare in un campo fatto da noi ragazzi, al gioco che ci piacieva e con le regole fatte da noi.
Questa è stata la mia fortuna, ho imparato molto ed in particolare a scegliere le regole che funzionavano, non quelle che andavano bene gli altri.
Questa formazione mi salvò della grande crisi di sistema del 2006. E per il 2015 mi sono già messo al riparo, dal grande gelo, che sta arrivando.
Lo so che non ti piace Eretico, ma a forza di sbagliare da solo, ho affinato un fiuto che oramai il margine di erore è prossomo allo zero.
dal grande freddo
Ragazzi ma ancora non lo avete capito? Renzi è come tutti gli altri, anzi è un ibrido sintetico risultato di uno scienziato pazzo che si è divertito a fondere demagogia Berlusconiana, ideologie vagamente di sinistra ma in realtà fortemente centriste e una immensa dose di humour toscano.
Questo è come gli altri… promette gli 80 euro (e lo sbandiera) ma poi alza le tasse, promette i bonus (e lo sbandiera) ma poi fa fatica a trovare la copertura, infarcendo la legge di bilancio di clausole di salvaguardia.
Intanto il prezzo del petrolio è ai minimi storici ma la benzina cala di pochissimo, l’IVA sarà comunque aumentata e alla fine “panem et circenses” con le Olimpiadi 2024 per farci sentire ancora un popolo ai vertici e non – come purtroppo siamo – un popolo sbandato e governato da incapaci.
Avete ancora bisogno di altro per aprire gli occhi su questa sinistra o avete bisogno di altri Mussàri, di altri Ceccuzzi o di altri Minucci?
Roma 2024, i Giochi in Vaticano: “Il tiro con l’arco in piazza San Pietro” da La Repubblica – Sport di oggi
Gran bell’articolo.
Le olimpiadi a Roma?
Come la capitale europea della cultura a Siena …..
W PittiBimbo W Brunetto W (soprattutto e sempre) Monna Boschi!
Vogliamo parlare di Nicola Bovoli zio materno di Matteuccio Renzi?
Ottimista per natura, ora non so se la richiesta di fare i giochi olimpici in Italia nel 2024 sia buona o, al contrario, altra occasione di sperperi ed intrallazzi vari.
La mia opinione conta poco,
però, pensando positivamente, ricordo che nel 2025 ci sarà l’Anno Santo e, quindi, tante nuove strutture costruite o ristrutturate per il 2014 potrebbero essere utilizzate l’anno dopo per accogliere i pellegrini ed altri viandanti. Sarebbe un vantaggio anche per la nostra provincia, e regione, considerato il percorso dell’antica via di pellegrinaggio.
Sempre per le due manifestazioni, sarebbe auspicabile che la domanda per fare entrare la via francigena nella Lista del Patrimonio del Mondo dell’UNESCO avesse esito positivo. In particolare mi riferisco al Cammino per Santiago,oltre che a quello per Canterbury, considerato che il tratto francese e quello spagnolo presenziano da anni nel prestigioso elenco. Ne avevo parlato anni fa al dr. Valentini, allora sindaco di Monteriggioni, che credo abbia ben accolto il suggerimento, ma poi non ho più seguito la vicenda, che – peraltro – appassiona non solo me.
Staremo a vedere. Intanto, a quanto leggo, non si faranno più i giochi per la gioventù ed è un gran peccato.
(tutti argomenti da approfondire).
Banalmente la politica del chiodo scaccia chiodo (sì alla candidatura alle Olimpiadi del 2024, no ai Giochi della Gioventù) la si potrebbe archiviare con una battuta: i minorenni non votano ed ai genitori, dello sport praticato a scuola, gliene importa il giusto.
Semmai non sfugga un aspetto imbarazzante: non si può liquidare l’annuncio di Renzi come una delle tante voci dal sen fuggite (chissà che Paese sarà allora, chissà dove sarà lui e anche noi. attendiamo per il 2035 la partecipazione italiana allo sbarco su Marte)bensì con l’annuncio, sottaciuto, di un altro rivolo di denaro (tanto in questo caso) che fin da subito prendere strade diverse dal risanamento, per finanziare l’equipe più o meno nutrita che dovrà elaborare il master plain , faraonici uffici di rappresentanza nella Capitale (se non anche a Firenze . Napoli e Milano ), giri del mondo con relativi cadeaux per sostenere la cosidetta road map (ovvero convincere i delegati del Cio a dire sì all’Italia) e via dilapidando. Per poi sentirsi dire che, bè, forse è meglio che le Olimpiadi si facciano altrove. In grande ricorda molto il magnifico exploit di Siena capitale della cultura Europea; spese tante (vero signor Sacco), risultati prossimi alla zero (salvo la patacca di città capitale della cultura d’Italia a pari merito con tutte le altre finaliste escluse).
O, ma stasera un c’era la famosa riunione chiarificatrice? Fateci sape’!!!