Sanità senesota: il caso Tosi e quello Briani
Prima delle ferie, un aggiornamento sulla benemerita Sanità senesota (domani – se ce la faccio – un’ultima chicchina bloggeristica…).
Con la Deliberazione numero 435 del recente 28 luglio 2014, finalmente il dottor Nicola Tosi, il figlio del Direttore Generale delle Scotte, potrà, in buona sostanza, lavorare alle Scotte, pur essendo incardinato – da urologo – alla Asl 7: la cosa era nell’aria da tempo, ora è ufficiale.
Nell’ambito del “Protocollo d’intesa tra AOUS e Asl 7 di Siena per la “collaborazione interaziendale nel settore dell’urologia””, sia chiaro: tutto regolare, dunque, come si fa sapendo di essere un pochino a rischio (giusto un pochino) sul conflitto di interessi.
Il tutto va dal 1 settembre 2014 al 31 dicembre 2016, per la cronaca. Per l’utilizzo dell’apparecchiatura sanitaria di litotrissia, il corrispettivo in favore dell’Azienda ospedaliera è di 90 euro all’ora.
Che dire? Questo blog aveva previsto – ancora una volta – ciò che sarebbe successo (chi ha tempo, controlli pure…).
Punto due: lo scorso 22 luglio ci siamo occupati della Direttrice Sanitaria delle Scotte, dottoressa Briani (in un passaggio, l’abbiamo definita “Direttrice Amministrativa”, e ce ne scusiamo, ma il refuso era ovviamente tale); la questione è complessa assai, e magari non siamo stati chiari come avremmo dovuto.
Visto che la Direttrice Sanitaria pare minacci querela, bene chiarire, mettendo ancora di più i puntini sulle i:
1) i soldini in questione (10mila euro più Iva) li paga la ditta del fratello della Briani all’Ospedale (affinché i propri prodotti vengano testati), ma questi soldi non sono forse dindini che provengono dal progetto regionale Opera (“cofinanziato nel 2011 dalla Regione Toscana”)?
Dalla lettura della delibera, parrebbe proprio di sì;
2) per testare la bontà dei prodotti proposti dalla ditta “I +” (quella del fratello della Direttrice), da giugno a fine agosto viene utilizzata (“per l’organizzazione/attuazione/gestione/reportistica”) la dottoressa Anna Grasso. E chi la paga, in questi circa tre mesi, la dottoressa in questione? Il fratello della Direttrice Sanitaria o l’Azienda, cioè noi?
3) Mettiamo vada tutto bene, a livello di reportistica sui prodotti: i software della ditta del Briani saranno di certo ottimi. Come dubitarne? A questo punto, però, che succede? Qui siamo davvero alla domanda delle cento pistole: l’Azienda ospedaliera – dopo averli testati come validi – acquista i prodotti della ditta del fratello della propria Direttrice sanitaria?
L’eretico, fosse nella Direttrice Sanitaria delle Scotte, ci penserebbe bene, prima di procedere a querela (sulla Sanità, in tre anni non l’ha fatto nessuno, chissà perchè…); ad ogni buon conto, restiamo in attesa, ribadendo un concetto già espresso: per la chiarezza di tutti, la cosa migliore sarebbe un chiarimento dalle colonne del blog stesso.
La aspettiamo dunque a braccia aperte, dottoressa Briani…
Ps Resterebbe poi il solito particolare: il Direttore Amministrativo delle Scotte, dottor Centini, NON ha i titoli per occupare la poltrona (molto ben remunerata) che occupa. Quanto andrà avanti, questa stucchevole situazione?
Alla fine ce la farai col Centini……Carthago delenda est…
ma il sindaco Valentini non può far niente? non è capo di non so che comitato intercomunale sulla sanità? capisco che ha altre gatte da pelare (storia Galli già finita? mi meraviglierei) ma con la sanità perdio ci perda qualche minuto, ti pare? Quella Siena Cambia non ha niente da dire? Mi pare che cambi poco poco ahimè!
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cambie-rà ….
Caro Eretico,
per fortuna ci sei tu , questi non demordono e continuano a fare i propri interessi come se nulla fosse successo.
Questa è una città fallita e nessuno paga per questo!
Valentini l’ho pure votato, pentito!, di più!!
Caro eretico,ti ho scoperto da poco e mi sono già innamorata di te! A proposito di sanità senese lo sai che oggi ci sarà un concorso presso l’ospedale delle Scotte per un incarico di Coordinatore di Ostetricia? Non ci sarebbe niente di male se questa figura fosse necessaria!Sta di fatto che nel reparto di Ostetricia delle Scotte ci sono 5 (se non di di più)persone che prendono lo stipendio da coordinatore senza poter svolgere quel ruolo! Ora mi domando,perchè non fanno fare quel lavoro ad una di queste persone invece di indire un’altro concorso? Devono forse sistemare qualched’una? Per esempio una certa Vaselli? Oppure una certa D. Ceccarelli che non ha i titoli?
Cara anonima,
ti ringrazio molto per l’appassionata dichiarazione d’amore.
Nel contempo – pur come vedi pubblicandoti – non ho le informazioni necessarie per entrare nel merito di questo concorso specifico.
Quanto alle persone citate alla fine, se lo desiderano, possono come sempre replicare…
L’eretico
Caro Eretico,
non posso fare a meno di esprimermi a proposito del concorso per coordinatore in ostetricia…. è vero che esistono persone che prendono lo stipendio da coordinatore,(e questo è il vero scandalo!)perchè lo hanno ereditato da riconversioni di vecchi inquadramenti ( ex 7° livelli trasformati in DS), ma di certo non possiedono le competenze e la formazione necessaria che il ruolo richiederebbe.Dunque ben venga un concorso che metta in luce chi invece quelle competenze possiede…ma purtroppo già ce lo sentiamo scivolare come un presagio ( la meno anziana delle cinque!), ancora una volta il prescelto non sarà il più meritevole ma chi si può fregiare di appoggi e spintarelle… chi vuol fare carriera e velocemente non sta lì a lavorare per anni e anni, ma sa trovare scorciatoie ” ben raccomandate”.