Una serata nel Bruco (e i tiri liberi di Corrado)…
L’altra sera, una piacevole serata brucaiola al Bao bello chef: ingozzata al braciere, due passi in giro, visita, attenta, alla mostra fotografica ben allestita nei locali museali.
Da quella, proprio da quella voglio partire: con foto dei migliori fotografi locali ( Pinguino Mattioli, Pietro Cinotti, Mario Appiani, Donati ed altri ancora), la mostra è stata una rivisitazione della Siena paliesca degli anni Sessanta e Settanta.
Quando i fantini avevano ancora la pelle bruciata dal sole e non erano adusi frequentare centri estetici; quando qualcuno capitava che dormisse per strada nei giorni palieschi, con sacco a pelo d’ordinanza, per le vie rionali; quando – vivaddio – si potevano alzare le mani sugli altri contradaioli senza poi doversi perdere nei codici e codicilli (foto cult: Colonnino che carica il destro in un dopo-prova anni Settanta!).
Tutto bello e buono e sano, quel Palio? No, per niente. Anzi, politicamente scorretto: anarcoide, intollerante, sguaiato, ad alto tasso alcolemico, appunto violento.
Ma, certo, assai più autentico, genuino; come ho scritto tante volte: sgarrupato. Non confezionato per i pacchetti turistici all inclusive, per esempio.
Andiamo al costoleccio, però: altrimenti si ricasca nei soliti discorsi sul rapporto fra Palio e politica…
Giusto per segnalare una stimolante divergenza lessicale: vedo uno spazio – subito sotto lo spazio del braciere – dedicata allo “SBARAZZO”. Luogo adibito alla risistemazione dei vassoi usati dagli avventori (tanti, as usual); dai ricordi del braciere selvaiolo, si parlava però – per la stessa cosa – di “RIMESSAGGIO”.
Urge dunque un esperto di questa terminologia logistico-contradaiola: meglio usare il termine brucaiolo, ovvero quello selvaiolo, ovvero ancora né l’uno, né l’altro? Qualcuno ci faccia sapere…
Ps In settimana, un giovane che amava la sua Contrada (la Tartuca) se ne è andato, dopo un lungo periodo di sofferenza. Corrado Baruffaldi l’avevo frequentato per pochi anni (seconda metà degli anni Novanta), quando lui giocava nel Costone. Tecnica mediocre, mani legnose, ma grande applicazione e serietà, dentro e fuori dal parquet.
Una volta, ad un gregario come lui toccò decidere una partita: due tiri liberi, decisivi, con Massa e Cozzile, ad un secondo dalla fine. Tirava poco e con percentuali basse assai, Corrado; in quell’occasione, invece, fece un due su due che consegnò la vittoria al Costone. Mi chiese un passaggio verso casa, in macchina, dopo la partita; volentieri lo portai a Sant’Agostino, se non erro.
Trovandolo in giro, negli anni a venire, glieli ricordavo sempre, quei due irripetibili tiri liberi, messi dentro in modo clamoroso ed inaspettato.
Nel deserto di dolore, mi aggrappo a quella retina, ed ai salti di gioia di Corrado dopo il successo: oasi, appunto, nel deserto…
Dopo anni ed anni in cui acriticamente ho accettato tutto, adesso basta. Meglio tardi che mai, m dico da solo…
Bel pezzo, di sana senesita’, raffaele. Nella mia contrada si chiama “sguateraggio”, comunque. Bel ricordo di Corrado…
Ps
Ho letto il tuo ultimo libro in questi giorni. Direi un capolavoro di mixaggio e riscrittura di cose, forse, con una base (grande) di fondamento, mischiando le carte, cambiando le cose, ma si arriva lì…. quando si deve fare la morale della favola. Anzi meglio di te l’ha già fatta PPF…. sei arrivato secondo!!!
Ps 2
Non ti dico chi sono e resto nell’anonimato per non passare da ruffiano convertito. Non mi interessa altro che rispondere alla mia coscienza, non al plauso. Ora sono sereno, da senese, pronto alla pugna dpo l’illusione degli anni minucciani. Un abbraccio raffaele!
All’anonimo “baskettiere”, ringraziandolo per i complimenti vari.
Solo una precisazione per i non iniziati al contesto senesota e non conoscitori di “Mps Connection”: PPF è Pier Paolo Fiorenzani, vecchio democristiano riconvertitosi poi al Pd. Il quale, giusto un annetto or sono, ebbe a dire che questa città era stata gestita da “orgiastici e pervertiti”.
A noi sarebbe andato anche bene, non essendo bacchettoni come i democristici di lunga data: almeno fossero stati capaci e qualche altra cosa…
L’eretico
Ciao Raffaele, ti ringrazio per il ricordo di Corrado, io ho passato con lui alcuni anni in squadra insieme: una persona leale e corretta. Un caro saluto alla famiglia.
Toccante il saluto a Corrado, il cui viaggio è finito troppo presto ed in maniera ingiusta per chi ama la vita e le persone.
Un motivo in più per essere attaccati ad ogni piccola gioia, apprezzandola nella sua semplicità, dimenticando screzi e litigi, cercando sempre una soluzione “buona”. Troppo breve il nostro viaggio – spesso più breve di quanto non immaginiamo – per lasciare tracce di cattiveria dietro di noi.
Chi lo sa se a Fiorenzani, prendendo l’imput dal tuo romanzo e viste le sue affermazioni, non venga l’idea di scrivere la biografia di qualcuno….
Da tartuchino i ringrazio per il ricodo di Corrado, un vero ragazzo d’oro, di quelli rari, quelli che si danno da fare senza cercare la ribalta.
Un grazie all’eretico per il ricordo di una bellissima persona, con cui ho avuto al fortuna di condividere momenti di sana amicizia.
Lascio anch’io un ricordo di Barù (cosi lo chiama la nostra compagnia di amici)legato al basket come quello ereticale: compagni di squadra in una partitella estiva ai Playground di Cecina , dove era solito raggiungere amici comuni, piazzò un paio di schiacciatone a difesa schierata roba da serie A e, guardandomi tutto stupito, disse in quel suo accento semisenese: “Frenzis, a settembre quando ricomincio con il Costone spacco tutto!!!”….non tardò la dissacrante replica degli avversari cecinesi:
” …di siuro dè! soprattutto se i canestri sono come questi più bassi di dieci centimetri…”
Mega risata generale alla quale lui per primo si unì, con grande allegria e sincerità, con quel sorrisone che rimarrà sempre con me…
Ciao Barù
Il tuo amico Frenzis
….ricordando le gesta del Professor Colonna, mi hai fatto pensare a quanti personaggi, fuori dalle righe e dagli schemi hanno fatto breccia nella memoria di tanti senesi che come me hanno avuto la fortuna di conoscerli e frequentarli in qualche occasione. Personaggi buoni nati in Contrada e vissuti sempre in essa, tipo: Renato Lusini detto anche il Maestro o Il Barbone del Bruco, Il Grande Beppe di Bedo, Spago, Oris, il Dottor Begani, Ciotolino…tanti uomini legati al Palio e alle Contrade, alle nostre lastre, sanguigni e sfortunati ma senesi autentici, mai falsi e mai bugiardi che hanno vissuto la loro vita senza mai adeguarsi o allinearsi a qualcuno o qualcosa…Spero di potre vedere la Mostra fotografica, mi sembra un bel spaccato di Siena e dei suoi Figli, quelli più veri.
Se penso a oggi, se penso come sono cambiati i tempi, mi viene un ombra di tristezza, perchè magari qualche anno fa il Palio era un taboo, pieno di segreti e pieno di suspence, pieno di cose non dette e fatto da uomini veri…Oggi è tutto sui telefoni, qualsiasi cosa su facebook non c’è più quella intima privacy che la Contrada e Il Palio ti concedeva e ti dava…
Chissà cosa pensa il Mitico Tambus…memorabile una delle sue telecronache, in cui nel dopo Palio, urlava “STANNO PICCHIANDO IL MI COGNATO…!!!!!!
CHE TEMPI…..TORNASSERO!!!!!!!!!!!
UN TUO EX COMPAGNO DI SCUOLA TI SALUTA, RICORDANDO LA TUA PASSIONE PER IL BASKET E LE SCHIACCIATE. SEI STATO STATO DAVVERO UNA GRANDE PERSONA.
Ciao Abbarù.