Curia vs eretico: l’udienza di ieri
Altra udienza fiume (magari non Rio delle Amazzoni come quella dello scorso 9 aprile, ma neanche il Farma-Merse…) del Processo Curia versus eretico, ieri: dalle 12,35 alle 17,18, con micropausa per il pranzo.
Davanti al Giudice monocratico Pierandrea Valchera, nell’ordine, sono apparsi, per le loro testimonianze, vari testi della difesa: l’anziano sacerdote don Enrico Furiesi, con seri problemi di udito ma sempre lucidissimo; il signor Novello, dipendente della concessionaria vicentina Audi da cui uscì la famosa Audi A 3 destinata, in regalo, ad Acampa; monsignor Benedetto Rossi, all’epoca in cui Acampa divenne sacerdote (19 marzo 2000) Rettore del seminario Pio XII di Montarioso; l’ex Capo della Squadra mobile di Siena (ora di stanza a Poggibonsi) Gianluigi Manganelli, colui che fece materialmente le indagini sull’incendio del 2 aprile 2006, con le tantissime intercettazioni inerenti; Monica Macchi, la ragioniera della Curia dal 1995, principale collaboratrice di Acampa a livello lavorativo.
Il Processo si è poi fermato allorquando, appena iniziato l’interrogatorio del tecnico informatico della Curia Giampaolo Gallù, il Giudice Valchera voleva leggere il capo d’imputazione del Gallù (imputato per falsa testimonianza in seguito alla sua deposizione nel Processo per l’incendio): non avendolo, né la difesa né la parte civile, pronto da esibire, il tutto è stato dunque aggiornata al 9 luglio (ore 13,30), con gli ultimi due testi più lo stesso Gallù, dal quale appunto si ripartirà.
A parere ereticale, l’udienza di ieri è andata, per svariati motivi, MOLTO MOLTO BENE; ma il Superavvocato Luigi De Mossi ha fatto presente al suo cliente (cioè allo scrivente) di non relazionare, nel dettaglio, sulle testimonianze rese: relazioniamo dunque all’insegna del nisi caste, tamen caute (se non in modo casto, almeno in modo cauto), in questa complessa fase processuale (riferito all’eretico, a scanso di perniciosi equivoci…). Non scrivere niente, non si può; però…
Fra gli altri, erano presenti all’udienza il professor Franco Nardi (con due allievi al seguito!); Carlone Regina (Bastardo senza gloria), ormai presenza fissa del Processo; il professor Giovanni Grasso (Il senso della misura), Enrico Campana, Augusto Mattioli; mancava ovviamente la stampa senesota, evidentemente in altre faccende affaccendata (che volete che sia un processino fra la Curia arcivescovile ed un blogger: roba che capita ogni settimana, no?).
Mancava, soprattutto, Acampa Giuseppe: che non venisse il Vescovo, lo davamo per scontato, mentre non ci attendevamo un’assenza acampiana.
Avrete notato, nel pezzo, a partire dal titolo dello stesso, uno stile asciutto ed asettico, pressoché avalutativo, contraddistinto da pathos quasi assente: come detto, nisi caste, tamen caute…
Caro Eretico
Che la stampa non sia presente e un bene, cosi il blog si prende tutta la ragione, e lo lo leggono molti. E poi via io non credo più a quello che dicono i giornali. E per la verita nemmeno ai telegiornali. Noi gente del web siamo così, abbiamo in sesto senso nel cogliere la verità nel mare magnum. E se uno non è adatto a questo sistema e meglio che stia lontano, perché i bloggherari hanno la sensibilità dei baffi del gatto, sentono il topo nella notte.
Auguri Eretico, siamo con te
Certo il nome da bene blogger è stato persino profetico.
E, visto che il rogo l’hanno adoprato per altri scopi, anche su questo puoi stare tranquillo.
Bene, bene: la vertenza rischia davvero di lasciare il segno in questa città saccheggiata volgarmente.
Ce la farai!!!
Errata corrige. Dele “Bene” del primo rigo.
Scommetto non ci stava neppure don Bechi ad assistere all’udienza ..
Carissimo Robertino,
in parte ti devo dare torto: don Bechi (di cui ricorreva il compleanno, il 18!) era in loco, almeno per un po’. Essendo un teste ancora da sentire, non poteva entrare all’interno dell’aula di Giustizia, ma aspettava, girellando, all’esterno.
Poi, ad un certo punto, è andato via, sicuramente per urgenti problemi pastorali…
L’eretico
Ero presente come sconosciuta ammiratrice, caro Eretico. Quello che mi ha sorpreso è stato che sia emerso un Acampa che ha fatta strada in pochissimo tempo. Come si spiega che questo giovane, pur contro il parere del massimo “tecnico” del Seminario, diventa sacerdote? Come acquisisce una delega piena mai vista in Toscana? Qui c’è qualcosa di misterioso. Come si spiega che nonostante lo scandalo del regalo dell’auto sportiva resti a galla? Come può aver fatto bloccare i documenti dell’appello per la sentenza dell’incendio?
Il Vaticano di papa Francesco come può tollerare che la Chiesa di Siena sia gravata da sospetti così gravi? E viva discriminando i suoi preti storici, validissimi?
Carissima Marina
sono convinto che Bergoglio come tutti i preti faccia quadrato attorno ai confratelli che si sono macchiati di reati vari. A lui e alla chiesa tutta, non conviene rimarcare ma minimizzare; l’atteggiamento che sta avendo verso le vicende della curia senese lo conferma. Bergoglio sa perfettamente quanto è accaduto e sta accadendo a siena e lo sa perché è una enorme storia di soldi e alla chiesa i quattrini gli piacciono tanto, ma tanto tanto. Personalmente ritengo che Bergoglio non si assolutamente quello che appare. Ama le frasi ad effetto, graffianti, sa come strappare applausi e simpatia. Se è arrivato li è come tutti gli altri. Francesco Galli
Quanto avrei voluto esserci Eretico…..
E a proposito dei giornali di Siena, li lascerei proprio perdere. Si commentano da soli. E tanto nel giro di qualche anno spariranno; la gente oramai legge solo internet e quando apre internet non va certo sul sito del Bisi o su quello della Nazione.
L’arroganza del presunto potere si vede anche da questo.
Il don non era presente. Avrà avuto sicuramente di meglio da fare…
Il Don Avvampa non era presente, perchè era lui incaricato di dirigere la processione del Corpus Domini dopo cena. Ma è mai possibile che a Siena nessuno riesca ad avvicinare il Papa per portargli a conoscenza tutte queste ???
Caro Contradaiolo
anche a te do la stessa risposta che ho dato a Marina; se vuoi leggi fra questi commenti. Il papa sa tutto ma non vuole fare nulla. A lui basterebbero 20 minuti per far sloggiare il Sig Buoncristiani e con lui far crollare tutto l’apparato della curia, Acampa compreso. Certo un giorno tutto questo avverrà, perchè nulla di ciò che è umano è infinito e quel giorno rimarranno feriti a morte sotto le loro putride macerie. Di queste “sacre” vicende senesi, tutti i preti hanno le loro colpe, nessuno escluso; diffidate di tutti, tutti. Francesco Galli
con una stampa normale, il processo Curia-Eretico con tutto quello che è venuto fuori,si sarebbe trasformato in clamoroso autogol, una sorta di auto-diffamazione curiale
Opinione personale:farebbero più bella figura a rimettere querela e, se possibile, ad…..abbuiare tutto!!
Bergoglio è il fratello “morale” di Grillo .Tanto fumo e arrosto…zero.