Caso-Berni: di male in peggio…
Tutto assolutamente secondo copione: lo schema, il meccanismo era del tutto prevedibile e previsto.
Il buon Berni non ha potuto non rispondere, e le cose, piuttosto che chiarirsi, si sono aggrovigliate ulteriormente. Di male in peggio, dunque. Ancora una volta: non è l’entità dei reati del Berni, è la COPERTURA CASTISTA per coprirli, ad essere colpevole. Anche perché la Provincia, quanto ad incidenti stradali oscurati, è anche recidiva (qualcuno ricorderà un certo incidente in Pian dei Mantellini…).
All’interno della marea di commenti, ovviamente i berniani si sono dati da fare, come avranno di certo fatto gli altri contendenti per la poltrona di Sindaco. Restano, purtroppo per l’Assessore provinciale, i fatti (non vita privata, fatti penalmente perseguibili; di nessuna importanza pubblica, se commessi da un cittadino comune – che farebbe bene ad appellarsi alla privacy, in questo caso -, di valore dirompente per un candidato a Sindaco, a maggior ragione se cavalca il cavallo di battaglia della TRASPARENZA).
I fatti, dunque:
1) sulla guida in stato di ebbrezza (che – lo ripetiamo – può capitare a tutti: perché celarlo, dunque?), solo una chicchina: quando fu fermato in stato di ebbrezza, il Berni, a suo stesso dire, era reduce dal secondo (nefasto) trionfo elettorale del Sindaco Maurizio Cenni, il peggior Sindaco della Siena del dopoguerra (Antonveneta et multissima alia). E Berni aveva bevuto per festeggiarlo, non per dimenticare. Adesso vorrebbe fare l’innovatore ed il trasparente: ai tempi di Antonveneta e di altre porcate nel suo stesso territorio, però, zitto e mosca. Questo, tanto per rispondere a chi ha provato ad arrampicarsi sugli specchi dicendo che era giusto criticare il Berni SOLO politicamente: non basterebbero trenta articoli…
2) lasciamo le valutazioni politiche (di cui sopra), ed andiamo al drammatico incidente. Scrive l’Assessore provinciale:
“Nel 2010 ho fatto un incidente stradale all’ingresso di Monteroni che con mio profondo dolore (di cui sinceramente non dubitiamo, Ndr) si è concluso…con il decesso della persona coinvolta”.
Due domande, su cui ci attendiamo subitanea risposta, su Facebook o sul blog stesso: Berni al momento dell’incidente mortale era lucido, o meno? La risposta – se ci sarà – che sia chiara e perentoria. E poi, ed ancora: proprio perché è una cosa che può accadere a tutti, perché non dirlo? Se la risposta è che è una questione privata, che non è attinente alla politica come scrivono i berniani, si può smettere: non meritiamo l’Occidente e le democrazie occidentali (in cui ci si dimette se viene fuori una tesi copiata o i mancati contributi ad una colf), ma il Subsahara o la Corea del Nord.
3) sulla questione della querela ritirata, Berni minimizza: le solite baruffe al momento in cui un partito si divide. Benissimo.
Domanda: Berni può chiarire se, per esempio, sia stata pagata una somma alla parte querelante, per uscire da questa vicenda giudiziaria davvero imbarazzante? Dovrebbe essere lui il primo a volere fare chiarezza. Aspettiamo una risposta, anche in questo caso. Il blog è a sua disposizione.
Per chiudere, oggi a Monteroni finalmente tutti sanno ciò che c’è da sapere (falso che tutti quanti lo sapessero prima, altrimenti non sarebbe venuto fuori questo bailamme): voteranno lo stesso il Berni? Probabilissimo: nonostante i precedenti penali sottaciuti e nonostante, per esempio, una lottizzazione edilizia sospetta votata all’ultimo Consiglio comunale dallo stesso Berni (segnalata da un commento di ieri, su cui torneremo). Questa è la democrazia in salsa Val d’Arbia. Il giovanottone rischia di dovere andare a lavorare, per la prima volta in vita sua: dunque va aiutato, perché senza poltrona non può stare. Il popolo monteronese si mobiliti, di conseguenza.
Al futuro Sindaco, chiediamo solo di non prendere in giro la sua gente con parole come “trasparenza” e “novità”, che sono un insulto, consapevole, all’intelligenza altrui.
Ps 1 Il candidato del centrodestra Francesco Giusti presenta in mattinata un esposto in Procura per cercare di fare luce sulla lettera anonima distribuita nei giorni scorsi a Monteroni; vediamo se l’autorità giudiziaria entrerà, finalmente, a vedere le carte monteronesi.
Ps 2 Mi scuso con i tanti commentatori che mi hanno fatto domande, rimaste inevase: cercate di capire, quando arrivano decine di commenti è facile che succeda.