Eretico di SienaLa Curia preferisce i preti giovani - Eretico di Siena

La Curia preferisce i preti giovani

- 11/04/14

 

A margine all’udienza fiume di mercoledì, credo sia più che doveroso aggiungere almeno qualcosa, visto il perdurante (e scandaloso) silenzio della stampa senesota: per esempio sulla vicenda umana di un anziano prete di Vagliagli, don Mino Marchetti. Prete (d’altri tempi), e storico della Chiesa.

L’eretico crede ben poco alla Giustizia divina, e sempre meno anche a quella dei Tribunali umani (il tracollo di credibilità c’è stato dopo l’incredibile assoluzione di don Acampa, nel luglio 2011): mercoledì, però, un piccolo raggio di luce – come disse Salvemini dopo il “folle volo” di Lauro De Bosis – è comunque entrato, in un’aula del palazzo di Giustizia di Siena.

Fra i tanti pensieri della giornata, più d’uno è andato a don Mino Marchetti, più volte evocato in aula (“tutto pelle ed ossa”, l’ha descritto Acampa): per chi non lo sapesse, don Mino era un anziano sacerdote in buoni rapporti con l’allora neovescovo Buoncristiani, ed anche con Acampa Giuseppe (magari niente happy hour insieme, ma nessun attrito specifico).

Quando però la Polizia lo interrogò, don Mino fece un errore madornale, parlando di due argomenti tabù, per la Curia senese: Acampa ed il suo rapporto con i soldi; Acampa ed il suo orientamento sessuale.

Non chiacchiericcio da bar: un verbale della Polizia di Stato, firmato e controfirmato. Questo verbale è stato acquisito agli atti del Processo, dal Giudice Valchera: comunque vada, questo è un dato di fatto, tutt’altro che scontato alla vigilia. Un minimo di Giustizia (tardiva e postuma) per don Mino è arrivata, anche se trattasi di ben magra soddisfazione. Un piccolo raggio di luce: ciò che don Mino disse e firmò, è agli atti.

Quando il Vescovo venne a sapere che don Mino aveva parlato, con il consueto spirito caritatevole fece (almeno) due cose: lo umiliò pubblicamente, di fronte agli altri preti (inaugurazione della Chiesa di Ponte a bozzone, 29 giugno 2007: colpirne uno, per educarne cento?); peggio ancora, si rifiutò (lo ha ammesso lui stesso in Tribunale) di scrivere l’Introduzione, che pure gli aveva promesso, ad un libro su cui don Mino lavorava da molti anni.

Di più, e di meglio: gli impedì tout court di pubblicare i suoi studi. Il manoscritto è ancora conservato da chi di dovere, per chi lo volesse consultare.

Don Mino fu lasciato solo, abbandonato da tutti: Vescovo ed Acampa in primis. Così visse i suoi ultimi mesi di vita.

Esattamente la stessa sorte toccata al povero don Enrico Furiesi: colpevole, lui, di avere visto entrare Acampa “fuori orario” la mattina dell’incendio in Curia.

Don Enrico è uno dei testi che saranno interrogati nelle ultime due udienze (mercoledì è stato ad aspettare tutto il giorno, ma per lui non c’è stato tempo).

Acampa – è cosa già acclarata dal Processo – preferisce dunque frequentare, fra gli altri, Procuratori della Repubblica, banchieri etici ed umanità varia (le vacanze, però, sono sempre all’insegna della massima sobrietà: nella casa di famiglia in Puglia, dice con il suo consueto sorrisetto).

Perché un prete di successo deve stare con i giovani, e tra i giovani: noiosi, in effetti, questi anziani sacerdoti di un tempo. Integerrimi, quindi monotoni.

La sera – pensate un po’ – leggono e pregano, poi a nanna presto: che palle…

 

Ps Questo pomeriggio (ore 18), l’eretico si esibisce nella sala degli Specchi, all’Accademia dei Rozzi (con Giacomo Zanibelli e Saverio Battente): presentazione di un corposo volume storico di Valerio Monti (Torino@Italia.eu), dedicato ad analizzare tanti passaggi spinosi del periodo risorgimentale e del primo Novecento.

Sui rapporti fra Chiesa e Stato, qualcosa l’eretico dirà: ma sarà cavouriano, non garibaldino. Per quanto possibile…

31 Commenti su La Curia preferisce i preti giovani

  1. Giuseppe scrive:

    Domanda da profano: un correttore si può sostituire?

    • Eretico scrive:

      Il Vescovo tutto può, in questo senso: infatti Acampa da Siena arriva a Colle, poco dopo l’incendio. Ad abitare nell’ex Palazzo arcivescovile…

      L’eretico

  2. marzia scrive:

    Don Mino è stato mio insegnante di religione al Sarrocchi ( primi anni 80).
    Non era facile essere un buon insegnante di religione in quegli anni e in quell’istituto, che tutto era, meno che ….come dire….cattolico…
    Ma Don Mino con le sue camicie a quadri e con quell’aria ironica ha conquistato anche chi, come me, era ribelle ad ogni “rito”.
    Ci parlava di valòri, di divorzio e di omosessualità. Di carità e di bellezza morale, di culto e di antifascismo, della SUA campagna e di cultura.
    Posso dire che Don Mino era un insegnante e un prete “illuminato”. Una di quelle persone che mi hanno INSEGNATO senza forzare. E’ stata una fortuna , per me, averlo conosciuto da diciottente ed averlo incontrato ancora quando ero pià adulta. Grande uomo il piccolo prete Don Mino Marchetti-

  3. NEDO scrive:

    averli oggi Preti come Don Mino, forse avvicinerebbero molti giovani alla chiesa. Senza happy our, ma con un panino al prosciutto un bicchiere di vino e tanta esperienza di vita vera, parle semplici dette senza peli sulla lingua. Un maestro per credenti e non. ( Preti con la “P” MAIUSCOLA )

  4. foloso scrive:

    Sacerdor sacerdoti lupissimus

  5. daria gentili scrive:

    E’ più diffamante un articolo giornalistico-satirico, o tutto il marcio “in viva voce” che vien fuori dall’aula giudiziaria?
    mah???!!!

  6. emigrante scrive:

    Fa molto male a chi ama la Chiesa venire a sapere di certe cose dal tuo blog Raffaele. L’informazione che dai oltretutto non è completamente corretta perchè la curia tratta male e molto anche i preti giovani, basta non siano di quel giro “happy”. E tratta male anche laici volenterosi che vogliano impegnare per il prossimo. Da cattolico praticante per anni ho taciuto i mali della chiesa per quello spirito caritatevole e quell’amore che ti fa chiudere le labbra ma adesso penso sia doveroso e giusto richiamare questi pastori che pasciono solo se stessi proprio per il bene stesso della Chiesa.

  7. Teo l'A-teo scrive:

    E che ne è stato di Don Lorenzo Bozzi, già ala sinistra della Sorba, animatore della festa in collina di Casciano, insegnante illuminato al Piccolomini, prete preferito di tanti ex-liceali dei miei tempi (compresi quelli atei), uomo buono, sacerdote di rango e vicario arcivescovile prima dell’avvento del magico duo e poi?
    Indaga Eretico per favore ……

    • Lucia scrive:

      ciao,
      Don Lorenzo ci ha lasciato, da anni oramai parroco amato di Monastero Sant’Eugenio
      Questa volta la malattia lo ha vinto, ma solo qui sulla terra, perché il suo spirito grande vola alto e torna al Padre.
      un saluto di cuore a Don Lorenzo Bozzi, uomo semplice, spirito immenso

  8. Ma come? scrive:

    Caro eretico,
    Vedo che continui a scagliarti contro Acampa.
    Personalmente, mi sembrano più affidabili le
    decisioni dei giudici che i tuoi articoli. E Acampa, nonostante tutto quello che scrivevi, non è stato assolto nei due processi penali che lo riguardavano?!?

    • Eretico scrive:

      Abbiamo scritto più volte della sua assoluzione. Come del fatto che l’Appello NON è mai neanche iniziato, perché qualcuno ha bloccato il fascicolo a Siena, chissà perché…se poi l’Acampa fosse stato così voglioso di Verità, poteva rinunciare alla prescrizione. Non l’ha fatto.

      Sottolineo inoltre che esiste la QUESTIONE MORALE, oltre a quella giuridica: vale per i politici, a maggior ragione per i monsignori.
      Oppure non te ne importa niente?

      L’eretico

    • ConteBerio scrive:

      come no, Acampa santo e immacolato è! certo!
      ….E POI C’ERA LA MARMOTTA CHE CONFEZIONAVA LA CIOCCOLATA!

  9. beppeanguilla scrive:

    Se non sono Buddista o Induista od ascetico è solo perchè ho avuto la grande fortuna di incontrare Don MINO al Sarrocchi e di capire che non tutti i preti erano come quelli che avevo conosciuto fino ad allora e che ho conosciuto in seguito.
    Grazie Don MINO per gli insegnamenti che mi hai dato, Dio ti renda il merito che i tuoi colleghi ti hanno negato.

  10. anonimo scrive:

    Caro Eretico
    Molto tempo fa mi capito’ un libro dell’ottocento sulle spedizioni in Egitto degli archeologi. In particolare la spedizione del massone Napoleone. Esso si era reso conto dell’importanza dei geroglifici. La storia poteva essere riscritta, perché dimenticata o persa per i roghi della blilioteca di Alessandria. Questi papiri furono messi in vari musei del mondo, propio perché non fossero mai distrutti. Oggi ci raccontano una storia risalente a cinquemila anni fa, forse anche più. Ora gli amanti della gnosi detta oggi scenza, possono raccontare la vera versione della nascita del monoteismo. Le conseguenze? Sono sotto gli occhi di tutti.

  11. BARBICONE72 scrive:

    Piena solidarietà all’Eretico. Però non facciamo di tutta l’erba un fascio. a fronte di soggetti come Acampa ed il nostro amato vescovo ci sono preti come don Sergio di San Miniato che riconciliano con il verbo cristiano.L’importante è selezionare e capire con chi ci dobbiamo confrontare.

  12. Anonimo scrive:

    Concordo con Barbicone72. Grande Don Sergio! Grande Don Giuseppe …. dell’Alberino!

  13. malcostume perdurante scrive:

    Tanto per parlare di malcostume perdurante, mi è stato riferito che il figlio di un ex Direttore Generale della Banca Monte di Paschi, anch’esso montepaschino (che diamine!) è stato prima licenziato (per i motivi gravissimi che tutti possiamo immaginare), per poi, “stranamente”, essere riassunto dopo vari mesi di assenza.
    Nessuno sa nulla?

  14. Claudio scrive:

    Eretico comosco la vicenda di don acampa per quello che hai scritto e per quello letto nei giornali. Pero’ ho avuto modo di conoscere il padre di don acampa ex dirigentone della banca mps. Un vero padre padrone, una persona che non si abbassava a salutare la gente nei corridoi tutt’altro. Gente come gli acampa si sentono i padroni di tutto e di tutti… Ma un giorno vera’ un giusto Dio anche per loro.

  15. Pietro scrive:

    Per raccogliere l’invito del “Bastardo”: puoi dirci le date delle prossime udienze?

  16. Ma come!? scrive:

    Quindi spiegami bene, eretico.
    Acampa è stato due volte assolto, con una sentenza passata in giudicato perché il pM ha ritenuto di non appellarsi in II grado, ed una in attesa di appello. Tu hai una condanna civile in I grado, e parli di questione morale su di lui in base a chiacchiere!? Complimenti per l’oggettività!!!!

    • Eretico scrive:

      Caro curiale “Ma come”,
      allora fai finta di non capire: il Pm Marini non si è appellato sul Commendone, corretto (ma la questione della macchina in regalo al tuo pupillo resta tutta, per dire: fatto acclarato, non chiacchiera!); per il Processo della calunnia e dell’incendio, l’appello è stato scritto, eccome, ed il Pm l’avrebbe voluto: ma a Firenze non è mai arrivato il fascicolo. Un altro mistero senesota.
      Se Acampa Giuseppe avesse tenuto alla sua reputazione, avrebbe avuto una strada molto semplice: RINUNCIARE ALLA PRESCRIZIONE, cosa che si è ben guardato dal fare. Ma questo credo tu lo sappia molto, molto bene.

      Quanto alla mia condanna civile, documentati, ti farebbe bene: è sospesa, e verosimilmente sarà nulla (cosa clamorosa: senti come l’aveva scritta, il giudice Cavoto…). Se hai tempo, informati sul perché, nel dettaglio: mi pare tu ne abbia bisogno.
      A Pietro: 18 giugno e 9 luglio, a Dio piacendo, ci saranno le prossime udienze. Chi vuole, venga pure: “Ma come” credo non ci sarà bisogno di invitarlo…

      L’eretico

  17. Mario Ascheri scrive:

    interessanti interventi! vuol dire che il tuo blog è molto seguito, caro Raf! La storia del fascicolo mai arrivato a Firenze è nnaturalmente vergognosa e spero sia arrivata al Consiglio Superiore della Magistratura!
    Giusto anche parlare del libro utilissimo per la ricerca cui don Mino ha lavorato tanto da molti sollecitato, me compreso (anche con sacrificio personale di quattrini per farlo mettere in word) e che non ha potuto vedere stampato perché necessitava dei permessi ‘superiori’…Bisogna aspettare ‘tempi’ (diciamo così…) migliori: verranno e quel manoscritto uscirà dal cassetto; impegniamoci (noi per chi ci sarà allora) a pubblicarlo.
    Ma ricorderei comunque che tanti altri lavori ha potuto pubblicarli il buon, mite e dotto Mino. Oltreché una storia della sua terra (Vagliagli), sull’Ordo officiorum, i calendari liturgici senesi, le norme di diritto canonico locale, le campane di Siena, un viaggio in Terrasanta del ‘400, Pio II…Ha poi curato due inediti del Merlotti sulle parrocchie, molto utili, e la visita del Tarugi di fine ‘500. Ora che mi ci fai pensare è probabilmente lo scrittore più attivo tra i preti senesi del Novecento.
    Non c’è che dire: è stato ringraziato in modo molto ‘cristiano’? E’ una delle mille ‘anomalie’ senesi, laiche ed ecclesiastiche, per lo più concentratesi negli ultimi 10-20 anni: come mai?

  18. Ma come!? scrive:

    Quindi, rimane vero, che al momento, Acampa è stato due volte assolti con formula piena, nonostante le tue previsioni, e tu condannato. A me questo basta, non c’è bisogno che venga il 18, quando, se ho ben capito, ci sarà un’altra udienza. Mi limito ad aspettare la prossima sentenza, ma quella del giudice, non la tua!

    • Eretico scrive:

      Bravissimo, complimentoni vivissimi,e di cuore: quindi un sacerdote è buono finchè non viene condannato dalla Magistratura giudicante (rinviato a giudizio da un Gup? Robetta, che vuoi che sia…).
      Visto che sei così attivo e pimpante, in questa domenica delle palme, fai un ultimo sforzo, e prova a rispondere a questo quesito, facile facile: perché il tuo amico Acampa NON ha rinunciato alla prescrizione, proprio come un Penati qualsiasi?

      L’eretico

      • emigrante scrive:

        Caro Ma come!?, vista la tediosa difesa ad oltranza di una persona moralmente indifendibile, mi sento chiamato in causa a testimoniare che purtroppo l’Acampa non vale niente nemmeno come prete: una volta per caso mi sono confessato incontrando lui come confessore senza ancora conoscerlo né personalmente né per i fatti tanto chiacchierati. Nella confessione di solito si riceve l’abbraccio di Dio per ricominciare nel cammino della vita, lui invece mi ha fatto sentire un uomo di merda ed ha continuato a guardarmi storto anche in seguito fuori dal confessionale alla faccia perlomeno non dico della carità cristiana ma almeno della “professionalità” della sua opera, nemmeno avessi ammazzato qualcuno. non si deve giudicare nessuno, ma lui si confessa? tanto dovevo

  19. Pietro scrive:

    Ci sarò Eretico. D’accordo non c’è bisogno di invito. Solo che è difficile sapere le date.

  20. Cecco scrive:

    …vedere in piazza del campo i “due preti” in abiti borghesi che prendono l’aperitivo ridono e scherzano e si scambiano sorrisi è la risposta di tutto…

  21. Pingback: Diffamazione a mezzo blog: il processo contro l’Eretico di Siena | Il senso della misura

  22. sienandrea scrive:

    per Ma come?!

    MA COME fai a stare con questa gente? MA COME fai a sostenerli? MA COME fai a stare coi pretini in borghese che bevono, scherzano e ammiccano?

  23. Cagliostro scrive:

    … la decadenza della nostra povera sienina smagnetizzata dalla politica gattoapardesca … lontana dal cuore della repubblica senese …\ anche l’astuto ulisse sarebbe imbarazzato … declino d’anima nelle contrade …. siamo soli con la civiltà del passato … tempus est tacendi .

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