Fondazione Mps: l’ansia da esaltazione
Che la Fondazione fosse in articulo mortis qualche mese or sono, nessun dubbio al proposito; che non fosse scontato il riuscire a disfarsi di circa il 30% delle proprie quote in poche settimane (!), è cosa certa e da sottolineare; che la Mansi abbia vinto la sua partita nei confronti del dirimpettaio profumato, è da tutti sottolineato, in buona parte con ragione.
Vorremmo solo sommessamente aggiungere che l’ansia da esaltazione condivisa dai media senesoti (che sono talmente abituati alla salivazione verso il vincitore – o presunto tale -, da non rendersi conto di quando lo fanno fuori tempo massimo) va contestualizzata in uno scenario che è quello riportato dalla stampa nazionale ed internazionale: a questo punto è ufficiale che la banca NON è più senese (che sarebbe andata a finire così, su questo blog andate a vedere quando fu scritto, tanto per avere un’ideuzza di fondo sui pontificatori dell’ultima ora o mezz’ora). E chi vuol esser lieto sia…
Grazie alla mancata diversificazione degli investimenti e ai due aumenti di capitale della banca (uno più scellerato dell’altro, ma entrambi sostenuti a gran voce dal Pd ceccuzziano, per gli smemorati), la Fondazione Mps è passata dai 5,5 miliardi iniziali alla situazione attuale, nonché dalla maggioranza assoluta al 3,1%: per non farci del male, non aggiungiamo altri numeri, se non che il momento più devastante e demenziale è stato il bilancio del 2011 (lo ricordava Adriano Bonafede su Repubblica di ieri, con dovizia di particolari): 4 miliardi di euro ai maiali.
Il responsabile politico dello scempio, Franchino il Ceccuzzi, è stato sì costretto ad andare a lavorare, ma continua a muovere i fili del partito egemone, contro ogni logica meritocratica e di decenza politico-morale; colui che era Presidente della Fondazione in quel momento, Gabriellone Mancini, si gode la pensione ed i rosari nella natìa San Gimignano (e lo premiano anche!); dulcis in fundo, chi ha avallato giornalisticamente il tutto, si gode il prime time televisivo da Lilli Gruber, e parla di una massoneria che guarda ai poveri (!) e che è favorevole al dialogo (basti la sua esperienza di giornalista “illuminato” e pluralista a Siena, per confermarlo). C’è francamente da rabbrividire.
Ma il problema è capire chi siano effettivamente questi di Fintech advisory (4,5%) e di Big pactual (2%): cosa non facile, peraltro. Blackrock (divenuto primo azionista con 5,7%) sono tutti e nessuno, e sono conosciuti nel mondo per la loro riservatezza; ma gli altri? Gli spifferi che arrivano, sono da brivido. Vedremo, vedremo.
L’unica cosa certa e garantita (non essendolo più nemmeno le tasse, a Siena: basta non pagare, no?) è che Mps sia diventata un boccone appetibilissimo per i cosiddetti SHORT. Mi scrive un vecchio marpione delle vicende borsistiche italiote che per Short si intendono i buoni, vecchi, sempiterni ribassisti di Borsa: quelli capaci di vendere a 28 e ricomprare a 20, per dire.
“Ormai Mps è tra le banche più care in Europa e sta diventando un’idea per gli short”- racconta un operatore – a patto di riuscire a trovare le azioni in prestito…” (Greco, Repubblica di ieri).
Come sopra, e chi vuol esser lieto sia…
Ps Domattina, dalle 9,30, entra finalmente nel vivo il Processo Curia di Siena versus eretico. Grandi nomi a deporre, tra cui don Acampa Giuseppe, il Vescovo Buoncristiani, la dark lady della Curia Monica Macchi, nonché Franco Nardi (ed altri ancora). L’ingresso è gratuito, lo spettacolo assicurato.
Caro Eretico io sono convinto che se mai arriverà quel momento tu potrai guardare Dio negli occhi. Don Acampa e company non lo so.
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l’altra sera ho seguito l’intervista alla sette del Bisi, che non ha risposto a nessuna domanda che gli è stata posta dalla Gruber e D’Agostino (soggetto abbastanza inquietante)….
Prende 129.000 euro per fare il gran maestro della massoneria….ma la mia domanda è….come ha fatto ad arrivare a essere il massimo esponente della massoneria italiana….è un vero mistero!!!!!
“Ormai Mps è tra le banche più care in Europa e sta diventando un’idea per gli short”- racconta un operatore – a patto di riuscire a trovare le azioni in prestito…” (Greco, Repubblica di ieri).
…e il Prestito Titoli è attivato di default anche sulle azioni dei dipendenti, dimmi te come possano fa a vince la guerra, questi!
Sarà un eccidio.
Eretico, una piccola correzione. Il patrimonio della Fondazione valeva nel 2001 circa 10 miliardi di euro non 5,5 miliardi, ora hanno circa un patrimonio che vale 700 milioni, dunque hanno perso oltre 9 miliardi.
Auguri per il confronto con i castisti in tonaca..
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Da Il Cittadino On Line: …. al 30 giugno 2012 però la situazione della Mens Sana era molto cambiata: i numi tutelari dello sponsor erano evaporati, travolti da scandali che si ingrandivano ogni giorno e di cui si è appena iniziata una parte dei relativi processi. Il presidente Minucci da una parte avvertiva tifosi e cittadini che ci sarebbe stato da stringere la cinghia e che si sarebbe dovuto subìre un ridimensionamento, dall’altra aveva già provveduto ad alienare dalle casse della società, fatture alla mano, ben 12 milioni di euro per “servizi” (in aumento di 500mila euro rispetto all’esercizio precedente) su 15.972.000 euro di ricavi (quasi 4,0 mln in meno dell’anno prima).
Non ci è dato sapere se il CdA fosse a conoscenza dei destinatari di questi milioni e se avesse approvato l’entità della spesa. Di fatto questa sola voce è talmente rilevante (12mln su 21 totali di costi), rispetto al giro d’affari della Mens Sana, che non sembra esagerato ritenere che lo stesso CdA sia stato espropriato dal sapere come venivano gestiti i soldi della società. 12,052 mln che non andavano a pagare stipendi né di personale né di giocatori (anche se la Guardia di Finanza ci ha ricamato sopra un PVC dagli esiti imprevedibili); non per viaggi, attrezzature sportive o altro che potesse servire alla realizzazione dello scopo sociale. Utilizzare servizi non meglio identificati (perché né la nota integrativa né la relazione dei sindaci revisori si peritano di chiarire alcunché) produce un buco di bilancio di tale portata da far ritenere indispensabile un provvedimento urgente di reperimento fondi già all’inizio dell’anno sociale, come scrive la relazione firmata dal presidente Minucci. Ovvero: il passivo era stato pensato a settembre per il giugno dell’anno successivo. Invece di tagliare i costi dei servizi, sulla cui utilità nulla è dato sapere, si è andati a costruire una operazione di cessione marchi e merchandising simile a quella già realizzata dalla Robur con il beneplacito del Monte dei Paschi mussariano.
—- DA MATTI
Ma la GDF non arresta nessuno?
I fatti sono palesi, chiari e lampanti. Sono stati distratti soldi dalla società che, se non sbaglio, è una SPA.
Tali società, leggere il codice civile, hanno moltissimi vincoli ed obblighi di legge!
A me continua a girare per la testa un pensiero maligno…che quello di Profumo e Mansi sia solo un gioco delle parti…hanno dietro gli stessi poteri, che prima hanno portato la Fondazione sull’orlo del baratro così da preparare il terreno all’oggi. Sbaglierò senz’altro, ma se non fosse così tra qualche anno saremo di nuovo ospiti a Report
Caro Raffaele, come tra l’altro ampiamente riportato sul Santo, in una recente intervista a R24 Davide Serra, fondatore di Algebris e simpatizzante renziano della prima ora, ha apertamente confessato di aver aperto posizioni put su MPS per un milione di azioni. Riteneva infatti che i corsi del titolo fossero alti, eravamo nei giorni della vendita ai signori da te citati, e asseriva che, secondo proprie valutazioni la banca necessitasse di un adc di valore doppio rispetto a quanto annunciato.
Saluti.
Riguardo la Fondazione, oggi in sicurezza, il mio pensiero è sempre stato uno solo: nel momento in cui la precedente deputazione ha platealmente disatteso il proprio statuto, minando la sicurezza dell’Ente, il Ministero del Tesoro avrebbe avuto il dovere di imporre il commissariamento a Mancini e Co.
continua la ricerca perversa di notizie quanto più negative possibile contro la nostra città, la nostra economia ecc. Ma quanto godete quando potete mettere dubbi sulla ripresa di Siena o quando potete se anche nelle notizie non proprio negative (ogni tanto arrivano anche queste…) potete versare il veleno del dubbio! Se la città riprende, vi, seminatori di zizzania con cosa vi divertite? Tutto questo fermo rimanendo che chi ci ha ridotto così merita più di un libro.. Ma ora basta; proviamo a cercare qualche notizia che ci rallegri. Difficile, ma non impossibile. Basta con i de profundis altrimenti nonci risolleveremo mai.
al processo porta un estintore tante volte pigliasse foco qualcosa
Per quanto riguarda il capo dei massoni lasciamo perdere. Gli hanno fatto fare una figura cacina, ma potevano finirlo chidendogli dei suoi rapporti con il mussari e che ne pensava delle sue nomine, come ho letto in qualche blog.
E anche qui temo che l’analisi di forzutino possa essere giusta. Un bel giochino delle parti per apparire tutti bravi (e salvare i partiti) dopo aver distrutto Siena. Ora si vedra’ che succede in assemblea e dopo l’aumento di capitale.
Che schifo tutti i piccoli fans della nuova potente Mansi. Come al solito si distinguono fuori dal coro sempre i pochissimi senesi veri.