Una risata li seppellirà (e gli indagati Usl)…
1)Matteo Renzi al potere a 39 anni, come Benito Mussolini nel 1922. Eja eja Renzillà.
2) Renzi: “Farò una riforma al mese”. Ceccuzzi Franco: “Io invece una con Del Mese”.
3) Pier Paolo Fiorenzani: “Gli arredi ed i preziosi Mps potrebbero arricchire il Santa Maria della Scala”. Se gli orgiastici ed i pervertiti non li hanno già portati via…
4) Susanna Camusso, segretaria Cgil, bacchetta uno studente bocconiano: “Sai quanto guadagnano gli italiani?”. Inizi a dire quanto guadagna lei, per esempio.
5) Il Gip Bellini riconosce il rischio di fuga e di inquinamento probatorio degli 11 indagati Mps, ma non concede gli arresti. “Recitino però l’Atto di dolore”.
6) Il Gip Bellini non concede gli arresti, ma ritira i passaporti agli 11 indagati Mps. “I bolli erano scaduti”.
7) Civati: “Renzi ama le destre”. Le mancine non gli garbano punto?
8) L’Azienda ospedaliera senese è tra le prime sei contro gli sprechi sanitari, esulta il Direttore amministrativo, dottor Giacomo Centini. Nessuno tocchi Giacomino, allora!
9) Minucci Ferdinando si allontana da Siena. Ricorda uno dei primi film di W. Allen. E non è “Manhattan” o “Io e Annie”…
Ps Tra gli indagati della Procura di Siena per l’affaire Saragosa (questo blog anticipò la Procura, scrivendone il 30 maggio ed il 28 luglio 2012), oltre appunto al dottor Saragosa, ci sono Daniele Baldi (all’epoca dei fatti, Direttore amministrativo dell’Usl 7, e cugino del Saragosa stesso), Valerio Del Ministro (allora Direttore sanitario), il Collegio dei Revisori (capitanato dall’avvocato Falaschi), nonché la dottoressa Laura Benedetto, allora domina dell’Asl. Nonché – per chi non lo sapesse – attuale moglie del Presidente della Regione Rossi Enrico…
Ma che cos’è questo affare Saragosa?
Una inchiesta della Procura di Siena su una “carriera al neutrino” (una delle svariate) nella Sanità senesota: ne abbiamo già scritto a lungo, ci torneremo in settimana.
L’eretico
TAKE THE MONEY AND RUN?
ma non dovrebbero esserci anche inchieste dell’Amministrazione in questi casi? o della Regione che dovrebbe soprintendere? O interrogazioni di cons. reg. in tema?
è un mondo di una inefficienza incredibile se non sbaglio…e altrove è anche peggio?
uhm, gatta ci cova, la stampa da noi imbroglia sempre?
I 39 anni Mussolini li visse come Presidente di un Consiglio dei Ministri insediato dal Re e al quale ( Consiglio) la Camera dei deputati conferì i pieni poteri per la riforma burocratica e finanziaria del paese. Renzi i suoi 39 li passerà con un Parlamento che è quello che in quattro e quattr’otto ha eliminato Letta e che i poteri se li tiene tutti per sé, lui, Parlamento, che in sette anni non è riuscito neanche a farsi una legge elettorale. A parte l’età, le differenze sono enormi.
La mogherini e la Pinotti a studiare sul mappamondo dove si trova la Crimea
questa è veramente fantastica !!!
bravissimo
Salve eretico,
Questa settimana ho un po’ di tempo e vorrei assistere, se ci sono, ad una udienza sul caso MPS.
Ci sono? Quando?
Un saluto
Caro Gianni,
giovedì 6, in mattinata, fai un salto in Tribunale, ci sarà un certo movimento.
Quanto a Gianluca ed al titolo del film alleniano, chissà…
L’eretico
DA LA STAMPA:
La Fondazione Mps è pronta a chiedere quasi 750 milioni di euro agli ex organi amministrativi dell’ente e agli istituto di credito che hanno assistito la banca durante le operazioni del triennio 2008-2011. Nel dettaglio, la Fondazione stima in 381,82 milioni di euro il risarcimento per la stipulazione dei contratti Tror sui titoli Fresh e in 362,41 milioni i costi provocati dalla perdita di valore delle azioni sottoscritte in sede di aumento di capitale nel 2011. Il conto finale è di 744,23 milioni, e la Fondazione, che si avvicina a grandi passi verso l’ufficializzazione, avrebbe deciso di presentarlo non solo ai membri della deputazione, ma anche agli istituti di credito.
Per quanto riguarda il caso Fresh l’intermediario finanziario coinvolto è JpMorgan che avrebbe omesso di rappresentare alla Fondazione la superfluità e gli inconvenienti dell’operazione a causa del conflitto di interesse. I responsabili del danno invece sarebbero tutti i membri della deputazione, a partire dal presidente Gabriello Mancini e dal suo vice Luca Bonechi. Per l’ente, è una corsa contro il tempo, visto che l’azione di responsabilità nei loro confronti si prescriverà ad agosto.
Per la stipula del «loan agreement» (prestito) del 2011, considerata un’operazione in violazione del limite statutario del 20% nel rapporto debito-patrimonio, e per la perdita di valore delle azioni sottoscritte in fase di aumento di capitale, la Fondazione muove contro Mancini, Galgani, Bosi, Cecchetti, Fabbrini, Martinelli, Piazzi e contro l’allora provveditore, Marco Parlangeli.
JPMorgan ChaseSecondo la Fondazione guidata da Antonella Mansi, che in settimana dovrebbe prendere la decisione ufficiale, risultano anche responsabili le banche finanziatrici. Si tratta precisamente di Barclays, Bnp Paribas, Credite Agricole, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Jp Morgan Chase Bank, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario, Natixis, Royal Bank of Scotland, Unicredit, Banca Imi e Jp Morgan Limited.
L’ente ha esaminato la questione nel corso di una riunione che si è tenuta la settimana scorsa sulla base di un parere fornito dall’avvocato De Nova.
si in pratica la fondazione fa causa a tutte le banche (si fa prima a dire chi non e’ citato) in modo tale che nessuno possa poi fare parte del consorzio di garanzia per aumento di capitale..una strategia interessante. ah ma fa grn aio la fondazione non mi sembra abbia fatto dei passi in avanti sulla cessione della quota..a giugno mancano 90 gioni ne sono passati 60 da inizio anno. ah ultima cosa la coda degli aumenti di capitale intanto si è’ allungata da gennaio ad oggi. anche popolare di Sondrio ha annunciato un bell’aumento da 350 milioni. per semplicità vi faccio una bella lista sotto
1) monte 3 mld
2) banco popolare 1,5 mld
3) Vicenza 1 mld
4) Sondrio 350 mln
5) Marche
6) Milano 500 mln
7) carige
forse un po meglio sarebbe stato fare aumento a gennaio no?
ma più passa il tempo e più mi rendo conto che forse la strategia della lungimirante fondazione e’ quella di non vendere le quote e temporeggiare, fare melina insomma al fine di…. nazionalizzare che secondo il loro personalissimo punto di vista e’ sempre meglio che permettere ad un socio nuovo ed efficiente di ottenere una quota di controllo..
però mi sa chetate ucciso renzi forse non e’ cosi d’accordo sti 4 mld mi sa che gli farebbero comodo adesso, e poi come lo spiegherebbe agli elettori del Pd..
insomma anche in questo caso la fondazione ha fatto la
scelta sbagliata ha fatto la scelta poco lungimirante.
stranamente la scelta sbagliata quando si tratta della fondazione e’ sempre
dovuta ad ignoranza o cattivi consigli (come nella citazioe in giudizio di cui sopra) o è’ dovuta al perseguimento del proprio interesse che non coincide con quello della collettività e con i più basilari principi di efficienza..
Speriamo che questa inchiesta (mi riferisco alla Usl7) sia la prima di una lunga serie!…una certezza fra i nomi degli indagati dovrebbe senza ombra di dubbio quello della Sig.ra Rossi, ma pubblicamente è meglio non dire niente, la stampa allineata al sistema TACE su questi nomi e questi scandali.
Certamente un grazie di cuore và all’Eretico che ha reso pubbliche le vicende di questi personaggi e di altri (Ghezzi e Cardelli su tutti), certamente i PM avranno trovato materiale sufficiente per sostenere l’accusa e chi ancora crede nelle istituzioni aspetta fiducioso il loro lavoro.
Chissà se qualche altro abbia il sonno disturbato dopo l’evoluzione giudiziaria di queste “bravate” tradotte in “abuso di potere”…buonanotte.
Sapete cosa è veramente triste?
Che a quelle porcate del passato a cui fa riferimento giustamente l’Eretico, ne son seguite molte altre e ce ne sono in atto altrettante, forse anche peggiori. Secondo me è veramente una guerra persa.
Oggi scriviamo di due anni fa,
tra due anni scriveremo di oggi (badate bene, non adesso, tra due anni),
e andremo avanti all’infinito