Il mercoledì scolastico: una proposta per i precari
Sarà bene parlarci chiaro: l’impressione è che la neo-Ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini (Lista Monti), di scuola sappia ben poco; professoressa di Glottologia e Linguistica all’Università di Perugia, di cui è stata anche Rettore, si presenta come una absolute beginner in campo scolastico. Certo saprà più di una Moratti o di una Gelmini, magari sarà meno impalpabile della Carrozza (poco ci vuole): resta però il fatto che il problema della ignoranza del mondo della scuola resta, tutto. E francamente non si capisce come mai a dirigere la più importante realtà educativa del Paese, debba essere sempre mandata o una persona che viene da mondi del tutto estranei, o proveniente da un mondo – quello dell’università – certo affine, ma profondamente diverso. Boh.
Alcuni dati, prima di dire una cosina, ad eretical parere, cogente assai: per i quasi 8 milioni di studenti italiani (divisi in 366mila classi abbondanti), c’è un esercito di docenti. Di questo esercito, circa il 15% è precario (ed anche il mondo del precariato è disomogeneo, come vedremo in futuro: c’è precario e precario). Il che, oltre al licenziamento estivo et alia, comporta un problema enorme per i ragazzi (la mancanza della famosa continuità didattica: un valore immenso, purchè il docente non sia un pessimo insegnante…); se c’è una cosa triste, è quella di perdere i ragazzi anzitempo: può dispiacere sempre, ma il farlo nei tempi e nelle modalità prefissate rientra in un ordine “cosmico” che uno accetta. Siamo nell’ordine “natural-scolastico” delle cose. Insegnare a dei ragazzi, di cui non sai se sarai o meno il docente l’anno venturo, è davvero contronatura.
In Trentino – ne ha scritto Mariapia Veladiano su Repubblica il 6 gennaio scorso – hanno creato la figura del supplente triennalista: il supplente firma un contratto che gli rende obbligatorio lo stare per tre anni nella scuola che sceglie. In cambio, fra le altre cose, perde il diritto ad avvicinarsi a casa, se si dovesse liberare un posto a lui vantaggioso in tal senso.
Questo trentino pare davvero il modus operandi migliore, la via da perseguire: nell’interesse dei docenti e degli studenti. In Trentino, si è trovato anche l’accordo con i sindacati. Non ci resta che sperare che la via trentina possa essere esportata in tutto lo stivale.
Ps Stamattina, l’eretico ha trovato, in giro, un suo ex alunno della Cecco Angiolieri: pensavo facesse quarta o quinta superiore. Frequenta invece il secondo anno di Medicina. Errore casuale, il mio, o piuttosto speranza di fermare le lancette del tempo che fu?
Diciamo che inconsciamente lo avevi considerato bocciabile un paio di volte alle superiori….
Nel sistema della competizione dei partiti, che è chiamato democrazia, non è importante la competenza specifica di coloro che andranno ad approvare le leggi alla Camera e al Senato, perché vengono nominati parlamentari non per quello che hanno dimostrato di saper fare, ma per i voti che hanno riportato alle elezioni. Sono eletti addirittura ” senza vincolo di mandato”, art.67 dalla Costituzione, cioè confortati dalla legge a promettere e non mantenere. I numeri, anziché la preparazione, sono i requisiti necessari anche per essere nominati Ministri: li assegnano i membri della Camera e del Senato e lo fanno esclusivamente dietro le indicazioni faziose dei propri partiti. Se poi il sistema non funziona non c’è da meravigliarsi: chi di noi si fiderebbe di un chirurgo votato anziché laureato e poi specializzato, così come di un elettricista che però ha sempre fatto l’idraulico, di un fantino che non ha mai montato un cavallo…Non sarebbe così se i parlamentari anziché al mondo delle chiacchiere, ovvero dei partiti, fossero selezionati dal mondo del “fare”, ovvero da quello del lavoro.
Edoardo tutto quello che dici è assolutamente condivisibile, ma c’è un ma. La “competizione dei partiti” in Italia non è nemmeno una competizione. Quando il partito XY vince, sceglie ministri i sottosegretari, i viceministri, ma non ha il potere di sgomberare i funzionari dai ministeri, cioè le persone che hanno il potere vero.
Un po’ come nei Comuni, in cui il vero potere non ce l’ha il Sindaco (che tanto prima o poi cambia), ma il capo dell’Ufficio Tecnico, il capo del Personale etc….
Non è così dappertutto. In America, quando viene eletto il nuovo Presidente, al Pentagono il giorno dopo le elezioni restano le donne delle pulizie, gli uscieri, i giardinieri, l’addetto alle fotocopie e pochi altri. Tutti gli altri SGOMBERANO venendo rimpiazzati da nuovi funzionari scelti da chi ha vinto. Quando dico sgomberano intendo dire, che portano via la foto del matrimonio dalla scrivania e lasciano il tesserino per entrare.
In America quando alla fine del mandato il partito XY avrà fatto cacare, non avrà alibi e perderà le elezioni lasciando il campo al partito ZK.
Questa è la democrazia cioè il “meno peggio” dei mali.
In Italia invece è stato messo in piedi un sistema, che – al solito – premia i furbetti del quartierino. L’imprenditore coll’amico al Ministero, il nipote collo zio al Comune, l’aspirante velina coll’amante in Provincia, la cooperativa rossa con chi bandisce l’appalto etc… Un sistema marcio di piena ispirazione curiale, dove chi ha certi tipi di rapporti può chiappare le vagonate di fava, rimanendo “formalmente” vergine.
Non so se mi sono spiegato.
BINGO !
è esattamente così, ed è il meccanismo che davvero affossa l’italia, perchè alimenta e si alimenta di IMMERITOCRAZIA E INCOMPETENZA, e quando ogni singola scelta o decisione, dalla più banale come un’indennità da 1300 euro a un dipendente, ad una scelta di governo in politica estera o economica, viene adottata da chi NON CI CAPISCE UNA BELLA SEGA, ecco pervenire puntuali come le tasse i disastri a cui quotidianamente assistiamo.
e i veri competenti ? alle prode ad aspettare e chiappare quintalate di merda !
io ho il vertice dell’amministrazione presso cui lavoro che pensava la firma digitale fosse una firma fatta a penna da apporre in non so quale modo su un file !!! ma vi rendete conto ‘ chiappa 100mila euro annue io boione !!!
Non è proprio così.. I funzionari pubblici è opportuno che non siano nominati dalla politica, perchè rischierebbero di essere compiacenti e di non rispettare la legge per garantirsi il posto. Cosa significa che comanda il capo dell’Ufficio Tecnico o del Personale in un comune? Il sindaco deciderà di costruire ad esempio una piscina anzichè uno stadio. Il tecnico porrà in essere le procedure per realizzare l’opera, qualunque essa sia.
L’Eretico si lamentava che un’altra persona (Stefania Giannini) senza esperienza specifica ricevesse un incarico ministeriale. Ho fatto notare che questo è normale nel sistema dei partiti in quanto loro stessi sono composti da persone alle quali non è richiesta competenza alcuna per andare a ricoprire gli incarichi parlamentari o amministrativi. Così non sarebbe se si potesse sceglierli nel mondo del lavoro anziché in quello delle chiacchiere: potrebbero democraticamente essere nominati i più votati, ma la loro origine sarebbe senz’altro più vicina a quella del popolo, visto che lavora e vive diversamente da tutti i suoi politici.
Caro Eretico
Un ministro vale un’altro, e’ la struttura oramai datata e prima o poi cadra’ da sola.
Poi ho sentito dire che il nostro primo ministro mettera’ qualche mestolata di calcina per rendere sicuri gli edifici scolastici, speriamo che mi abbiano informato male.
Il problema dei precari si risolve creando del lavoro vero in altri settori, cosa che in Italia non avverra’
Un saluto da Lugano e ti leggo sempre volentieri
Scusa avevo dimenticato di dirti perché non ci sara lavoro vero. Perché non vi è formazione vera. Dove vanno i soldi che dovrebbero essere messi nella formazione?
Cerca e rimarrai inorridito.
27 Febbraio 2013. I Cittadini scesero in Piazza.
http://www.sienaaicittadini.blogspot.it/2013/03/la-citta-sia-restituita-ai-cittadini.html
Pingback: Rassegna Stampa – Gran confusione nei rapporti tra Mensana Basket e Fises… | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA