Eretico di SienaMerry Christmas from Wall street! - Eretico di Siena

Merry Christmas from Wall street!

- 25/12/13

   Un “caldo” (si fa per dire…) augurio di Merry Christmas da Wall street (in particolare, Water street, a due passi dall’Hudson river: si immagineranno gli spifferi).

  L’eretico si trova infatti a stretto contatto, a poche decine di metri, dai palazzi del Potere finanziario USA, che tanto potere hanno anche sulle nostre tasche.

   In pieno Financial district, vicinissimo alla Borsa, in piena Down town di Manhattan, nel luogo piu (accento mancante: tastiera americana!) colpito dal ciclone Sandy dell’ottobre 2012; in quattro balletti, si arriva a prendere il ferry per Staten Island o, poco oltre, per Ellis Island e la Statue of Liberty (al Museo dell’immigrazione, voglio dedicare un pezzo a parte, perche – ridagli – lo merita tutto).

   In attesa di pezzi piu corposi e densi (ne avrei in mente gia una decina), auguro dunque a tutti un Merry Christmas: se ce l’ha fatta New York a risollevarsi dopo l’11 settembre 2001 e Sandy e Madoff e la crisi del 2008, ce la puo fare anche Sienina, no?  L’ottimismo della voluntas, contro il pessimismo della ragione.

   Ora vado a fare colazione: con il NY Times e USA Today, invece che con il Corriere di Siena e la Nazione. Chissa se mi riesce a trovare l’Angolo dell’unto…

13 Commenti su Merry Christmas from Wall street!

  1. anonimo scrive:

    But you can find Tiffany at 37 Wall Street. It’s better than our local papers!

  2. boccadellaverità scrive:

    Te la dò io l’America….. (grillo dixit)

  3. Anonimo scrive:

    … the oiled corner? Downtown, easy to find.

  4. giacobbe scrive:

    Tanti auguri anche a te, e buona permanenza negli states.

  5. MICHAEL KOHLHAAS scrive:

    Ah, la Grande Mela… Visitata pochi anni fa, ci ho lasciato il cuore.
    Un tantino più stimolante di Siena, una vitalità mai trovata altrove!
    Quartieri assolutamente straordinari (Nolita, Soho…), musei unici (la sala dei dinosauari a quello di storia naturale da sola vale il viaggio), Chinatown, il MoMA… E poi Coney Island (un’immersione negli anni ’50 col vecchio luna park sull’oceano), i volti per strada sui quali leggi il cosmopolitismo della “capitale del mondo”.

    Ricordo ancora l’emozione della visita notturna all’Empire State Building: dalla sommità spazzata dal vento grattacieli a perdita d’occhio, arterie pulsanti di macchine, luci, luci ovunque: la sensazione di trovarsi letteralmente su un altro pianeta.

    Di Ellis Island due sensazioni contrastanti: da un lato la commozione di trovarsi in uno dei luoghi simbolo dell’immigrazione italiana nel Nuovo Mondo; dall’altro le perplessità legate a certi commenti dell’audioguida: un po’ troppa retorica autocelebrativa, che fa passare gli americani come i salvatori dei poveri immigrati italiani in fuga dalla miseria.
    Di sicuro i newyorkesi di 100 anni fa saranno stati più preparati degli italiani di oggi (vedi Lampedusa), ma non credo che abbiano accolto tutti quanti col tappeto rosso come a volte vorrebbero far credere. Poi ci racconterai le tue impressioni.
    Bene Raffaele, ora mi cheto. Su New York si potrebbe parlare per ore davanti a un buon bicchiere di vino… Buone vacanze, ti aspettiamo a Siena più combattivo che mai

    • MaxVinella scrive:

      New York è una bellissima città per starci al massimo un mese da turista !!

      Prova a viverci e a lavorarci per qualche anno com’è successo a me e poi ne riparliamo !!

  6. Eretico scrive:

    Caro Michael,
    su Ellis island ed annesso Museo vorrei vorrei proprio scrivere, come anticipato nel mio “pezzetto”. Per adesso, ti basti questo: nella sezione storica, praticamente l’emigrazione italiana (storia della) risulta ASSENTE. Incredibile a dirsi, e davvero difficile da decifrare, questa amnesia…
    Stamattina visita al Museo degli Indiani americani, vicino a Battery park: anche questo, stimolantissimo per molti aspetti, ma con una curiosa, clamorosa dimenticanza storica. Di cui daremo conto.
    Beh, torno fuori, anche se nevischia…

    L’eretico

  7. Un Contradaiolo scrive:

    Dato che sei vicino ai palazzi del potere finanziario USA, senti un pò se hanno bisogno dell’avvocatuccio boccoluto di catanzaro e dell’occhialuto contadino di Castelnuovo, per ritirare un pò su la situazione degli States. Auguri e buon fine anno.

  8. anonimo scrive:

    Caro eretico
    Parla uno che c’è stato per forza per lavoro. Se mi pagassero profumatamente , preferisco fare il morto di fame in Italia. Per quanto riguarda le cose locali il grande Beppe di Genova ha fermato il decreto salva Roma, ovvero prendi tutto, almeno una fetta di panettone è toccata anche me. Mentre il fiorentino se n’è accorto, peccato in ritardo. Auguri a Te Eretico e Al grande Beppe di Genova .

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