Zibaldone: il “Mussàri tour” per le vie del centro…
Puntata speciale del domenical Zibaldone, in occasione del “Mussàri Giuseppe tour” organizzato dal blog, e tenutosi ieri pomeriggio, alle cinque del pomeriggio (all’ora del tramonto, non a caso).
Entriamo dunque in medias res (ormai siamo una città culturale, bisogna usare a bestia il latinorum per stare al passo): in primo luogo, il numero dei partecipanti. 40-50 persone: alcuni, benemeriti, soliti noti (citiamo fra gli altri Romolo Semplici, Max Angelini – arrivato però in ritardo -, Maurizio Montigiani e Maria Alberta Cambi, oltre all’augusto padre ed al Superavvocato Luigi De Mossi), più amici di vecchia data e conoscenti, con l’aggiunta di persone del tutte sconosciute (anche un fan del blog di origine pavese, per esempio).
Tanti, pochi, così così? Non è assolutamente per mettere le mani avanti, credetemi: quanti mi immaginavo sarebbero stati, e quanti era giusto che fossero, vista la natura di trekking urbano e non di adunata con valenza politica. Di meno, sarebbero in effetti stati pochi; di più, sarebbe stata difficile la gestione del gruppone.
Ciò detto, l’itinerario base è stato il seguente, al netto di brevi fermate di varia natura: prima tappa, Casato di sopra, con riverente omaggio allo studio Pisillo, “uno dei più importanti avvocati della Toscana” (Bisi dixit), nonché grande amico e testimone di nozze del banchiere etico ieri omaggiato; una fermata, almeno di qualche istante, nel cuore della “quintessenza della senesità” (Mario Luzi così definì il Casato), non poteva mancare: l’avvocato Pisillo merita questo ed altro.
Seconda tappa, sull’acropoli senese, in Castelvecchio, davanti allo studio in cui Mussàri ha lavorato da avvocato (studio Bielli) per circa 13 anni, prima di entrare in Fondazione dalla porta principale (2001, anno cruciale); con vivo piacere, ho notato che il portone esatto non lo conosceva nessuno (è il numero 12).
Da Castelvecchio – come si sa – non si può che scendere, e quindi giù per Via di Città (sostina davanti alla sede Pd in loco, ovviamente vuota), poi deviazione dal Bargello – passaggio accanto all’inguardabile Museo della Tortura, con scontate battute annesse – e via verso Santo Spirito, passando dallo studio legale De Mossi, giusto per ricordare chi fece a Mussàri l’esposto all’Ordine degli avvocati quando il Presidente Mps difendeva Acampa Giuseppe (esposto cestinato, Acampa assolto: e vai…).
Fra i partecipanti che dialogano con l’eretico, la domanda ricorrente è la seguente: va bene che è ancora in vita (ed in sella), ma possibile che una città come Siena non lo voglia onorare, meglio se da vivo? Noi facciamo i trekking, ci impegniamo, ma dovrebbero essere le istituzioni ad intitolargli una Via, una Piazza, qualcosa. A Firenze, il suo amico Minucci Ferdinando fa giocare la sua squadra nel Mandela forum, no? Non si potrebbe intitolare almeno il palasport senese, a Mussàri? Sarebbe il minimo del minimo, visto quante volte quel luogo l’ha visto applaudire, sciarpetta-munito, le trionfali gesta mensanin-minucciane.
Torniamo al percorso. Da Porrione e Pantaneto, dunque, approdo in Piazza Santo Spirito: non davanti al carcere, bensì di fronte al portone in cui (insieme ad uno studente) Mussàri – dopo Quercegrossa e la Colonna di San Marco -, assaggiò il centro storico, nei primissimi anni Novanta. Appartamento del vecchio Pci, come ormai è cosa risaputa.
A quel punto, il parlante ha chiesto agli astanti se se la sentissero di continuare: ci sarebbe stato da arrivare, per esempio, fino a San Prospero alta (Via Trento), altra residenza dell’uomo che ha fatto grande Siena in Italia. Le facce dei più, però, sembravano chiedere finalmente requie, per i loro piedi: in effetti – e chiedo venia, con umiltà – l’eretico aveva, da subito, impresso un ritmo da marciatore semiolimpionico al gruppo, quindi le gallocce rischiavano di essere un brutto ricordo della bella passeggiata. Chiacchierata finale, saluti, ed ecco arrivare il “sciogliete le righe”; dopo, giusto il tempo di un’intervistina con Tommaso Salomoni di Siena Tv (Canale tre, a sorpresa, non si è vista…).
Ben scortato da un piccolo stuolo di avvocati, l’eretico è quindi andato nella Selvina a dar di castagne (che, peraltro, gli garbano anche poco); dentro di sé, un’ultima domanda, ahimè inevasa, ma importante, per il futuro della civitas senese: ma le castagne, a Mussàri Giuseppe, piaceranno o no?
Ps Quando sarà pronto un piccolo video della serata, ve lo farò sapere. Alla prossima, dunque: si riparte da Via Trento!
Bravo Eretico
Vale più una persona che difende l’onore della comunità, che di tutti gli inutili che si strappagano. Tieni presente la battaglia di Vienna, oramai la fanteria sembrava perdere contro i turchi. Quando ben nascosta sulla collina , la cavalleria polacca, motivata dal”onore comparve come una tempesta dal nulla e dopo un’ora aveva annientato l’enorme armata ottomanna.
approvo l’idea di intitolar all’Uomo, benché ancora in vita, una strada.
Ma “via Mussari” più che una strada, è fredda cronaca!
(gli facessero una statua, per molti Montepaschini sarebbe un sogno rinascere piccione, e poter lasciare indelebili tracce sulla statua del Presidente)
ma un frank tour, ne parlavano i sellati …
Visto che adesso l’argomento Cultura va’tanto di moda mi ha fatto scompisciare dalle risate l’evento
Artistico tanto strombazzato da Siena Free e Il Gazzettino.”Mostra di Sara Caffarelli,l’Artista che ha conquistato il M.o.M.A.”ora niente contro di lei,ci mancherebbe.ma che abbia “conquistato il M.o.M.A.”….mi ci scapoa da ridere.il volentoroso Lorenzini poi dimostra come sempre il proprio
provincialismo Culturale.”Leonardo Scelfo,docente ed esperto di Arte Contemporanea”……boh…..evento del tutto privato,in famiglia e tra amici.ci mancherebbe.
Perché ridere? Forse la tua é la solita invidia beota. Al di lá del Lorenzini, Siena tv, etc. l’unica cosa certa é che Sara évsicuramente molto brava. E’ un onore che una senese abbia un riconosfimento simile. A siena siamo sempre i soliti, l’unica cosa che sappiamo fare é criticare.
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Questa è una notizia: c’è qualcosa che ti piace poco!! (di commestibile parlo)
Se è per quello, mi fanno schifo anche le aragoste, la bottarga maledetta ed il sushi, oltre ad altro che adesso non mi viene in mente.
(Censurato all’istante intervento “malizioso” sulle presenze femminili al Mussàri tour, tiè).
L’eretico
malizioso? era solo una constatazione…tanto ti si conosce.. ciao eretico!
Bravo Eretico, ma hanno rivinto loro: Mussari capro espiatorio unico di tutto il Sistema Siena (Vigni non è un politico), rimescolamento generale, short list della Capitale culturale e vai. Torna Bassolino a Napoli, potrà non tornare Ceccuzzi a Siena, dopo non essere mai andato via? Tanto rumore per quasi nulla, a parte la distruzione di banca e fondazione: dettagli…
L’appuntamento del tour all’entrone sembrava una riunione della carboneria: finché l’eretico non s’è fatto vivo (in copavole ritardo!), pareva non ci fosse un cane. Poi – miracolo! – arriva e il capannello si materializza. Un po’ di delusione per i troppo pochi “volti non noti” (io ero uno di quelli…), segno che in fondo la città è ahimé rassegnata, o più semplicemente indifferente (il che è forse peggio).
Un luogo della città da dedicare al Mussari? Il pisciatoio al Ponte di Romana. Uno dei luoghi più fetidi della terra!
…vorrei rispondere all’ “Ammiratore di Pasquino”. Ma te chi sei Sgarbi? per criticare la bellissima giraffina Sara Cafarelli, un artista senese che è arrivata a New York…e te hai il coraggio di criticare….mah….sicuramente e chiaramente il pensiero è libero..ma le critiche gratuite mi fanno incazzare!!!!!!!!!!!!
“Il sciogliete le righe”?!?!?!?!?!? Eretico, l’italiano!!! Davanti a S impura ci va LO!!!
Potrebbe essere, ed infatti ero stato molto incerto tra le due opzioni (se vuoi credermi, si capisce); però sono sicuro di avere trovato questa espressione preceduta da “IL”. Il problema è che ovviamente non posso ricordare in quale (quali) testo…
Comunque grazie per la segnalazione!
L’eretico
Prego, e scusa se ho fatto il professorino rompimaroni, ma a forza di insegnare l’abc della nostra lingua agli studenti medi francesi ci divento strullo… se fai un tour per le vacanze di Natale ci vengo volentieri!
Bel servizio di Siena tv. Bella iniziativa! Grazie.
a Cecco.non sono Sgarbi.che viene spesso definito un critico,ma e’solo
un ottimo storico.e poi magari fossi Sgarbi!mi sarei fatto 4 risate con il mega-cachet dell’orrenda mostra “Arte,genio
follia”.si,orrenda.un’accozzaglia di Folli,presunti,studiosi di folli,presunti artisti in un totale caos.e non lo dico io.la mostra fu stroncata da molte riviste di settore.comunque il punto non e’questo.e nemmeno la Sara Caffarelli(Artista?quel’e’il suo curriculum di Artista?…ecco appunto)poi le mostre si fanno in musei,gallerie.se le parole devono avere ancora un senso.io ridevo ai soliti articoli fatti da amici,amici di amici.il solito pronvicialismo senese.semnai chi e’i Lorenzini per parlare di Arte,Artisti,mostre?????ci sono ottimi giovani Artisti senesi che stanno ottenendo ottimi giudizi di critica e pubblico.ma per accorgersi di questo bisogna leggere,informarsi,viaggiare.differenza tra Arte e Artigianato.concetto semplice!e basta con questa esaltazione del niente fatta tra amici!
io non c’ero…ma mi hanno detto che la gente era comunque poca.
è vero che non voleva essere una manifestazione politica…ma eretico, così hai proprio messo “le mani avanti”….e se ci fossero stati in 3000 partecipanti? cosa avresti fatto? sempre definita “non” politica?
…dai!!
hai un po’ voluto sperimentare anche quanto ilm tuo blog fosse “popolare” in città…le motivazioni vere le sai solo tu!
…dimenticavo: perchè invece di questo tour, non organizzate un bel Valentini day tour giovedì sera a palazzo patrizi? avreste il sindaco e tutta la giunta davanti, nel centro storico…forse ne parlerebbe anche canale 3 se vi esponeste di più pubblicamente prorpio quando il “nemico” è davanti a voi e non solo quando non c’è…..
Caro anonimo,
a parte che non capisco perché tu usi la seconda persona plurale: l’evento l’ho organizzato io da solo (magari mi avesse aiutato qualcuno), quindi passerei alla seconda singolare.
Ciò detto, grazie dell’invito per giovedì: non credo di andare a Palazzo Patrizi. Sì, in effetti forse è per paura, come dici tu: il Valentini mi fa davvero paura, mi incute financo terrore. E tu sapessi come è Paolino Mazzini quando si incazza…
L’eretico
mah…non capisco, eppure i giornalisti veri, quelli d’un tempo insommma, non avevavno paura, come dice lei, di incontrare il “nemico”…anzi, lo annientavano con le semplici parole…..forse lei, dialetticamennet, ha qualche ritrosia? non si sente sicuro rispetto all’arma dello scrivere? eppure sono sicuro che se si sapesse che c’è l’eretico “contro ” il sindaco la gente ci sarebbe a vederla…..e le sta scrivendo uno che la apprezza…non uno che vuole fare solo polemica inutile…si faccia vederer di più in questi incontri, non per motivi “politici” ma per lei….
non capisco proprio questi piccoli attacchi da gente che, oltretutto, apprezza il nostro Eretico. Boh fate voi, semmai qualche consiglio, qualche “ti do una mano per …”
A Mussari piacciono molto le ciliegie , e come sappiamo una tira l’altra…