Banca Mps si fa bella con i suoi capolavori…
Chissà perché, vuoi sapere come mai: quando l’eretico pensa alla banca Mps (figuriamoci alla Fondazione Mps!), ormai lo fa solo in prospettiva storica, oppure in quella letteraria (uno dei due libri in progress – come alcuni ricorderanno – è il romanzo sul Monte). Beh, certo, poi ci sono anche i Processi (uno è già iniziato). Ma già sappiamo che, comunque vadano, i responsabili non pagheranno mai a sufficienza.
Sabato scorso, a 48 ore dal ferale Cda, mi sono recato a vedere (non era certo la prima volta) la sede storica della banca, in occasione della Giornata organizzata dall’Abi (la organizzavano anche quando c’era Mussàri Giuseppe, alla presidenza dell’Associazione ora presieduta da Patuelli…).
Tour sempre stimolante, con un’aggiunta di cocente attualità: tutto questo ben di Dio, quando la banca sarà in altrui mani, resterà al suo posto? Stimolante anche perché effettuato, il tour, insieme ad un gruppo di turisti, per la gran maggioranza; ed ancora più stimolante perché la storia di Mps è stata raccontata NON da una guida turistica prestata al Monte per l’occasione, ma da una insider, vale a dire da una donna che in loco lavora.
Di fronte alla curiosità di qualche foresto che cercava lumi sulla crisi attuale della banca, la guida Mps se l’è cavata facendo ricorso al Vico ed alla sua concezione ciclica della Storia:
“Eh, vedete, la banca ha avuto anche in passato tanti momenti molto bui, ma poi si è ripresa…”.
Direi questo: essendo una visita sul passato e sui tesori artistici Mps, si può anche non parlare del presente, tenendo la cosa su di un piano prettamente culturale; se, però, si parla di momenti di crisi del passato, cavarsela poi in questo modo è, francamente, un po’ troppo elusivo…
L’opera preferita dallo scrivente (non da sabato scorso)? Senza dubbio “Il ciarlatano” del seicentesco Bernardino Mei: una delle poche opere di argomento non devozionale presenti nella pinacoteca Mps (oltre a quelle “paliesche” del Rustici e dello Zocchi: che – veniamo a sapere dalla guida Mps – non appartengono alla banca, ma sono date in concessione, visto l’argomento senese, dalla Soprintendenza).
Forse il documento più curioso è quello in cui Giuseppe Garibaldi (ah, quando la Massoneria era una cosa seria!) si dichiara nullatenente: siamo nel 1875, a sette anni dalla morte dell’Eroe dei Due mondi. Persone davvero d’altri tempi: oggi un Garibaldi (dopo avere rischiato parecchio meno di lui) avrebbe un buon commercialista, magari esperto in paradisi fiscali.
Nel plastificato distribuito all’ingresso, fra le altre cose, è scritto che:
“Nella seconda metà del XIX secolo…la Banca ha acquistato in modo continuo importanti capolavori d’arte di scuola senese seguendo una linea ben precisa: evitare la “fuga” di dipinti o di sculture dal territorio senese e riportare a Siena opere che erano, per motivi diversi, ormai “emigrate” fuori dai confini della città”.
Roba da fare venire i brividi, se pensiamo all’oggi ed al Piano presentato 48 ore fa.
Verranno esternalizzate anche le opere d’arte, dunque? Nel caso, lasciateci almeno “Il ciarlatano” del Mei: ha sempre molto da insegnare…
Leggendoti mi viene un groppo alla gola.
Così come mi viene quando passando da Piazza Salimbeni sento le guide turistiche che, ai turisti estasiati naso all’insù, parlano, sempre, della “..Banca più antica del mondo..”.
E, insieme ai groppi alla gola, da alcuni giorni mi viene anche un moto di stizza, pensando alle parole che un maestro del diritto ha detto del suo illustre cliente, definito non solo innocente, ma, addirittura, vittima. Chi sono i carnefici?
Il monte non c’è più, o meglio non più come una volta. Università in dissesto prima in italia per il censis ma 17 esima tra le italiane nella classifica internazionale, Ospedale venduto alla regione e qualità servizio in caduta libera ….
Invece di piangere sul disastro passato è arrivato forse il momento di programmare il futuro di questa città e della sua provincia.
C’è la Novartis, un polo industriale come Poggibonsi, agricoltura con eccellenze e paesaggio e cultura ammirati in tutto il mondo.
Cosa vogliamo sviluppare, tutelare o come e dove vogliamo investire?
Il PD ha dimostrato di non avere nel dna la capacità di ammministrare questo territorio, distrutta una banca, università e ospedale …. quel poco di sviluppo urbanistico sul territorio basta guardare per piangere ….
Spero in un cambio di mentalità della gente e di novità in politica.
Siena si merita una classe dirigente di moderati, liberali che abbiano un progetto per il futuro e non un progetto di sopravvivenza dal presente …..
A Poggibonsi e in Valdelsa in genere l’industria sta morendo (basta guardare il settore camper e la RCR). A parte questo, ce li vorrei vedere i montepaschini “al pezzo” in fabbrica 8 ore al giorno… E senza il cappuccino dal Nannini, sai!
Bravo!!
Sei anonimo, ma sicuramente scienziato!
Il Monte, infatti, nelle condizioni in cui l’hanno ridotto, ora alla RCR ed al settore camper è sicuramente d’aiuto.Così come è d’aiuto a tutta la città.
Parla con i commercianti, ad esempio.
Forse era meglio per tutti quando c’erano i montepaschini. Eh! scienza.
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Solito dilemma: salvare le opere d’arte o le persone (i posti di lavoro)? Bravi come sono, perderanno entrambi…
Caro Eretico
Riguardo alle opere d’arte vanno senz’altro salvagurdate.D’altra parte il concetto museale e l’essenza terrena della creatività dell’uomo e i posteri dovrebbero rielaborare le idee
Per progetti futuri.
Riguardo alla banca non può rimanere come prima. Si acquista e si vende tramite negozi tipo ebay. Si paga con paypal che è molto comoda. Chiaramente un negozio virtuale non ha spese di affitto ,luce, commessi vestiti in un certo modo e si trova di tutto è costa anche fino ad un decimo. Ora fermare questo tipo di produzione_commercio e impossibile salvo fermare un popolo, lasciandolo indietro.
Per questo anche le banche diventeranno virtuali, anche perché le filiali costano di luce, affitto e quant’altro serva per il personale. Il fattore negativo è il tempo che è
rapido e ricollocare un personale molto specializzato non è semplice. Bisognerebbe garantire un reddito di cittadinanza, con l’impegno che una volta ritrovata una collocazione, più o meno adatta si debba prendere.
I sistemi che lavorano con la matematica del si è del no, del e e, del o o e una matematica che sta sconvolgendo un sistema, prima si impara e meglio è.
Quelli che hanno creato il disastro sono sempre li purtroppo, a comandare, a dire quello che si deve e quello che si può.Abbiamo un sindaco che subito dopo vinte le elezioni si e’ completamente abbandonato al partito il solito partito che ci ha danneggiato. Abbiamo un sindaco che si ascolta mentre parla e non si rende conto di quello che dice. Il messaggio inviato a Renzi per la nomina in fondazione fa veramente capire che senza gli okkei dei capoccioni nulla puo’ esere fatto e allora. E allora si deve sperare nelle sventure dei piddini affiche’ si possa tornare a votare per poter vivere la nostra liberazione. accadra’.? Boh io l’impegno ce lo metto …..aspetto che ce lo mettino anche gli altri.
A PROPOSITO DI PIAZZA SALIMBENI: NELLA PIAZZA DOVE SOSTANO CAPANNELLI DI VISITATORI INTORNO ALLE GUIDE TURISTICHE, LA STATUA DI SALLUSTIO BANDINI (TITO SARROCCHI 1882) HA ASSISTITO CON LA FACCIA SEMPRE PIU’ ANNERITA ALLE NEFANDEZZE CHE AVVENIVANO DIETRO LE SUE SPALLE. FORSE E’MEGLIO NON CHIEDERE DI RIPULIRLA, QUELLA FACCIA, PERCHE’ RESTI A TESTIMONIARE LA FINE INGLORIOSA DEL MONTE.
Eretico, potrebbe ricominciare a scrivere il mercoledì scolastico?
Desideri una risposta.
Grazie
ma ancora a preoccuparvi dei dipendenti del monte? ma non lo avete ancora capito che i dipendenti del monte anche senza lavoro avranno comunque un bel salvagente (soldi) grazie al fondo bancario che hanno costruito con i nostri soldi?sono quelli che lavorano fuori dal monte a rischiare….se perdono il lavoro il salvagente non ce l’hanno!!