Fondazione Mps: De Mossi for President!
C’è chi dice che l’eretico sostiene, con piena convinzione, la candidatura del Superavvocato Luigi De Mossi alla Presidenza della Fondazione Mps perché è il suo legale: non ci sarebbe niente di male, ma, benché questo non possa non contare, assicuriamo che è solo una parte del tutto. Forse neanche la maggiore. Come annunciato nei giorni scorsi, cercheremo oggi di spiegare il perché della ereticale scelta, argomentando il tutto.
Veniamo ai perché della scelta della candidatura del Superavvocato Luigi De Mossi, dunque. Cosa conta?
1) Conoscenza effettiva del territorio da parte del candidato. Qualcuno può eccepire qualcosa? Si alzi e lo dica, allora. Non c’è bisogno di prendere residenze last minute (leggasi Pizzetti), né di farsi raccontare alcunché sul Senese (e chissà da chi, poi…).
2) Conoscenza tecnico-giuridica, da parte del candidato: di nuovo, qualcuno può eccepire qualcosa? Si alzi e lo dica, allora. Il Superavvocato sa di finanza certo di più di Mussàri e di Mancini messi insieme, ed è abituato a masticare quotidianamente di Diritto (spesso anche di rovescio, visto il luogo in cui si trova ad operare…).
3) L’età, aspetto trascurato dai più. Con i suoi 53 anni, è un “giovincello” per la finanza e la politica italiota, gerontocratiche all’ennesima potenza; ma nello stesso tempo (a differenza di qualcuno che fu cooptato alla presidenza della Fondazione a 39 anni, 12 anni or sono) ha esperienza da vendere, in ambito societario. Giovane, dunque, ma tutt’altro che inesperto, rispetto al compito, immane, che si troverebbe davanti.
4) Il valore aggiunto, il quid pluris che nessuno può vantare (e se dico nessuno, dico NESSUNO: né senese, né foresto): il coraggio delle proprie azioni. Come mio legale, potrei portare non so quanti esempi, ma non lo farò.
Vorrei però portare a conoscenza dei moltissimi che non ne hanno contezza, un fatto, tra i vari: il 15 gennaio 2009, con Mussàri al culmine della potenza, quando ancora bisognava sbrodolare su Antonveneta grande acquisto e cazzate varie, questo signore prese carta e penna e scrisse una letterina (un esposto, in realtà) di 3 pagine, indirizzata all’Ordine degli avvocati di Siena (allora presieduta dall’avvocato Alessandro Lepri, piddino convinto).
Si chiedevano lumi, per conto dell’Ala (Associazione liberi avvocati), sull’incompatibilità, rispetto ai posti occupati, dell’avvocato Andrea Pisaneschi (allora Presidente Antonveneta, in quota Berlusconi-Verdini) e di Giuseppe Mussari, allora dominus assoluto di banca Mps.
Verso il finale dell’esposto, il Superavvocato scriveva:
“…si rivolge istanza a codesto Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siena perché voglia altresì accertare se tra le voci degli emolumenti percepiti dai due Presidenti vi sia anche quello correlato al risultato economico di gestione raggiunto dalle rispettive società.
Inoltre, si chiede che siano assunte informazioni dal Direttore Generale della Banca Monte dei Paschi, o da altra persona che si riterrà utile interpellare, in ordine alla esatta individuazione del soggetto che abbia gestito EFFETTIVAMENTE ed IN CONCRETO, assumendone le relative responsabilità societarie, l’intera operazione di acquisto della Banca Antonveneta”.
Tutto fu presto messo a tacere con un escamotage formalistico (le deleghe operative? Tutte al Direttore generale Vigni Antonio, Mussari non decide niente, sic), e la cosa si chiuse qui: così, con vergogne come questa, siamo arrivati ove siamo.
La Storia è stata però generosa, solo quattro anni dopo: oggi sappiamo, per filo e per segno, che Mussàri trattava personalmente con Botin (Santander), ovviamente ispirato dallo Spirito Santo.
I Prodi, i Bini Smaghi, i Cheli (che peraltro hanno rifiutato), i Pizzetti (non parliamo dei Barzanti o dei Piazzi!), questa determinazione e questo coraggio non se lo sognano nemmeno. E per fare fronte al tandem Viola-Profumo, ovvero alle banche creditrici della Fondazione, il futuro Presidente coraggio dovrà averne, e parecchio. Oltre a non avere padrini, né in città, né a Roma: non vi sembra che abbiamo già dato?
Don Mariano Arena, il mafioso de Il giorno della civetta di Sciascia, divideva l’umanità in 5 categorie: gli uomini, i mezzi uomini, gli ominicchi, i pigliainculo ed i famosi quaquaraquà.
Pochissimi gli uomini veri, diceva, moltissimi invece i quaquaraquà: cari Deputati, martedì prossimo a voi la scelta…
Ps In avanzato stato di preparazione, da effettuare magari in un sabato di ottobre, una Visita guidata ai luoghi del malaffare senesota (per ora, già individuati 4 o 5 luoghi, davvero cult): la guida ovviamente la fa lo scrivente (gratis, tranquilli: il malaffare già lo pagate in altri modi…).
Si accettano – come sempre – graditi suggerimenti per il titolo da dare all’evento. Consulenza legale, indovinate affidata a chi?
Sottoscrivo in toto.
Robertino Mps
Nel 2009, il Presidente dell’Ordine degli avvocati senesi era Antonio Cottini, non Alessandro Lepri come scritto nel pezzo.
Nello scusarci per l’involontario errore con l’avvocato Lepri, confermiamo in toto l’altra cosa scritta su di lui, vale a dire l’essere molto, molto vicino al Pd.
L’eretico
Vorrei aggiungere anche i punti 5) e 6):
5) l’eleganza nel guardaroba
6) è super sexy (vi pare poco?)
io lo voterei.
in questo posto di servi e leccaculo, l’avvocato De Mossi è veramente una mosca bianca!
una visita alla Fabbrichina autentico scempio di Colle Val d’Elsa è d’obbligo
forse dovresti essere più generoso con il tuo babbo!?
http://www.youtube.com/watch?v=ugVx0CMKArQ&list=PL1D32CB899DABBEEE
Da un avvocato alla Mussàri ad un superavvocato. Oh fateci godere ogni tanto, Dio bòno…
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Eretico i tempi ancora non sono maturi. Dire il nome di chi farà il presidente (ormai squattrinata) della fondazione MPS spetta la chianino ceccuzzi. Sicuramente lo farà un suo fidato scudiero, pare, ad ora, sia il pentapoltronato piazzi noto “ricopripoltrone”. Per quanto altro tempo dovremo sopportare questi individui, peraltro importati da fuori.
A Siena ci sono caduti per sbaglio ma i danni li hanno fatti sul serio. Tutti dicono che Siena è messa male con le vie di comunicazione (strade, ferrovia) ma pero’ certi personaggi a Siena ci arrivano si.. e perbene ..eccome se ci arrivano..purtroppo
Sottoscrivo e rilancio l’appello come scritto sul blog. Vorrei però sottolineare due curiosi aspetti.
Il primo. La maggiore resistenza a questa candidatura proviene da ambienti che non sono quelli che lo hanno inviso maggiormente, mi riferisco al pd ed ai vari sistemi di contorno.
Il secondo. Le candidature proposte da alcuni rappresentanti delle opposizioni sono a “salve”, nel senso del “volemose bene” senza nessuna velleità di contrapposizione netta, chiara e agguerrita al sistema.
Questa è ovviamente una mia opinione, ma credo abbastanza avvertita da tutta la cittadinanza che segue certe cose.
Un abbraccio.
quindi martedì sarà un giorno deciso per le sorti della città…o di vero cambiamento, tanto sventolato durante la propaganda elettorale dal pd, o di permanenza nella mediocrità e nel servilismo… speriamo bene!!
Come titolo all’evento ottobrino che ne dici a ” I Luoghi del C” …è banale ma si presta ad ogni pensiero… cuore, culo, casta..
Si sta parlando di macerie. La Fondazione sta contando poco ed in futuro conterà ancora di meno, ormai i buoi sono scappati chiudere la stalla è troppo tardi. De Mossi? Brava persona, ma ormai la frittata è fatta e nessuno puo’ riparare il male fatto. E’ la realtà, purtroppo. La colpa? Anche di noi senesi che ci siamo fatti ingannare così facilmente da un avvocatuccio (Mussari), un pretone mancato (Mancini), da un aspirante cuoco col pallino della politica (Ceccuzzi) e altri nani e ballerine (sono tanti). Quindi speriamo che almeno la Banca riprenda a fare utili e con avvenga qualche scalata molto dubbia nel frattempo. Vigilare d’ora in avanti e pronti a scendere in piazza al minimo segnale di allarme, una cosa poco praticata dai senesi nel recente passato. E ricordo ai ruffiani, si prpprio così, ruffiani o peggio, di non ospitare più in contrada esponenti della Casta che si vorrebbero sdoganare come contradaioli facendo il cuoco, il cameriere nelle feste di Contrada. A me rode e parecchio che un certo Ceccuzzi sia stato a fare il cuoco nella mia contrada e l’ex provveditore e uno dei maggiori responsabile della rovina della nostra Università, Berlinguer, era in Fortezza a pontificare sulla Costituzione a sciacquarsi la bocca di legalità, proprio lui, mi girano che quando i senesoti della Casta gli dettero il Mangia d’oro (!) si mise il fazzoletto della mia amata Contrada. Dirò che queste cose mi rodono più della purga subita per la vittoria della nostra rivale Oca, di cui mi onoro essere avversario, e spero di contraccambiare al più presto, ma sempre nel rispetto delle giuste regole secolari della nostra Festa. Ps: di buono è che molti dei miei si sono incavolati come me per il Ceccuzzi e immagino che in futuro sarà molto difficile rivederlo in Salicotto.
…sapessi come mi sono sentita io, quando, durante la cena della prova generale lo scorso luglio in Camollia, al tavolo dov’ero e’ arrivata la voce che tra i vari commensali c’era il Mussari!!!
Caro Eretico,
una informazione di servizio. Ho provato a cliccare sul pulsante delle donazioni e paypal mi ha detto:
“This recipient is currently unable to receive money.”
Non so sia un problema temporaneo oppure no. Dovresti comunque far verificare al tuo “staff tecnico” di essere in grado di poter ricevere donazioni via paypal…
Un saluto,
Caro “anonimo come pochi”, che Iddio ti benedica per il tuo attivismo!
Hai perfettamente ragione, ho avuto numerose altre segnalazioni in proposito: quando sarà risolto il problema, vi darò io il segnale.
E allora giù dindini…
L’eretico
Non conosco personalmente l’avvocato De Mossi ma solo il fatto di aver patrocinato, in tempi non sospetti, l’Eretico e le sue battaglie, gli vale l’attestato di persona dabbene e quindi un titolo per aspirare a quella carica in Fondazione. Non guasterebbe che lo stesso De Mossi dicesse la sua a mò di programma ‘elettorale’ sulla Fondazione dintorni magari esplicitando le sue intenzioni su un progetto di risanamento qualora il miracolo avvenisse. potrebbe ,ad esempio, essere interessante conoscere le sue posizioni sulla pletora di (inutili) dipendenti che la Fondazione vanta a cominciare dal pletorico ufficio stampa che, a ben vedere, in questi ultimi anni è servito a poco o nulla. qualche sipendionerisparmiato potrebbe essere un buon inizio. Certo le probabilità di nomina di De Mossi sono una su un milione ma forse , nn fosse altro che per dare coraggio a questa città e una visione del futuro meno chiaccherata e più concreta, una sua discesa in campo, sia pure come challenger, potrebbe servire.
Basta con questo DE Mossi, vogliamo la riconferma di Gabriellone Mancini. Col tempo secondo me migliora anche…
Fai una ella cosa: invitalo tu a a casa tua per una cena a base di buristo e cantuccini. Buonprò t faccia e buon rutto (quello che gabriellone rifila senpre ai suoi commensali a fine pasto: forse gli hanno detto che fa chic…)
Un pò di tempo fa quando noi metalmeccanici scioperavamo per via dell’ articolo 18 alcuni fenomeni della Banca Monte dei Fiaschi ridevano e prendevano per il culo davanti alla porta del Nannini… E ora a me girano di molo le palle a vedere che i miei soldi dell’ IMU vengono regalati a quella banca di truffatori incapaci… Ladri
Caro Mao,
capisco benissimo la tua rabbia. E quanto a quelli che “ridevano e prendevano per il culo davanti alla porta del Nannini”, anche a me viene da dire: ben gli sta!
Voglio solo sperare (anzi, ne sono certo, credimi) che non tutti i trentamila dipendenti Mps siano così come li descrivi.
Il problema è che la mala gestio di questa banca, affidata per anni ad un pool di cialtroni reali scelti ed appoggiati da chissà chi, fa danni sia ai metalmeccanici che ai dipendenti seri. Un capolavoro, davvero.
L’eretico
a prescindere dal fatto che è un amico, come non sottoscrivere l’appello dell’Eretico verso il super-avvocato, uno degli uomini simbolo – insieme a pochi altri – del movimento anti casta.
Credete però che il sistema, nonostante la devastazione compiuta, sia morto?
A parte la marmellata, che, ormai è assodato, è finita, esistono i cassetti……
Mao spara meno balle. Adesso i montepaschini sono una brutta razza, da deportare certo, ma che davanti al nannini si siano messi a ridere per chi manifestava per il corso e’ una grossa e grassa panzana. Ci credi solo te.
Caro Eretico
qui per sostenere la candidatura del super avvocato ci vuole un altro fioretto! troppo comoda scrivere due righe, tanto ci fa bene fare 2 passi.
Proponi la meta.. io vengo!
Questa volta Monte Oliveto!
8:22 – B.Mps: entro 2 settimane atteso verdetto Ue su Monti Bond (Mi.Fi.)
Un titolo per la visita dei luoghi del malaffare senese? “Il bottino di Siena”! Giocando sul duplice significato della parola “bottino” che significa sia malloppo (quello che ci hanno portato via) che merdaio (quello in cui siamo capitati). Quindi più appropriato di così…
Comunque idea fantastica Eretico, mi era passata dalla mente anche a me, ma dubitavo che qualcuno avrebbe avuto il coraggio di metterla in pratica. E’ dallo sberleffo e dall’autoironia che questa città potrebbe ripartire; ma ormai siamo diventati tutti conformisti, biliosi e seriosi…
Caro Michael,
lo sai che sei un mezzo genio?
Diciamo che il tuo titolo è in pole position. Hai anche luoghi stimolanti, da aggiungere ai miei (che – mi capirai – non enumero)?
Complimenti di nuovo, l’eretico
Troppo buono Prof, troppo buono!
Oltre che nei luoghi istituzionali (Rocca Salimbeni, palazzo Sansedoni ecc.) sarebbe edificante assai portare il popolino zozzo a vedere dove stanno i castisti: magari fare un salto a casa di Izyno (a San Prospero, se non sbaglio) oppure un giretto verso strada degli Agostoli a vedere Villa Mussari e altre residenze di potenti locali.
A avere 2 soldini si potrebbe azzardare anche un buffet freddo al Garden o un aperitivo al Millevini…
@Andrea: Farmi dare del bugiardo da uno che lavora in una banca di truffatori proprio non lo accetto…. In ogni modo siccome il tuo stipendio te lo pagano grazie ad i soldi delle mie tasse cerca almeno di portare rispetto.
mao basta leggere cio’ che scrivi per capire i problemi che hai. Grossissimi
E’ più facile che il Mancini passi dalla cruna di un ago piuttosto che il De Mossi venga eletto presidente di una fondazione composta da ciò che resta (poco invero) del PD locale.
Quanto alla questione della incompatibilità del Mussari, presidente di MPS, con la professione di avvocato, pur sollevata con lungimirante sagacia, mi pare che la storia ponga invero la questione inversa e cioè quella della incompatibilità dell’avvocato Mussari, allora giovane penalista, alla presidenza della banca MPS, nel senso che la sua inadeguatezza potrebbe essere oggi attestata da qualunque ente certificatore.
Insomma ce la vogliamo porre una volta per tutte la domanda delle cento pistole (parafrasando Luigi): di chi mai può essere la responsabilità nell’aver messo in pista tale soggetto politico/istituzionale?
E non sto parlando del partito in senso astratto.
Quando l’avrete individuato (e ci vuole veramente poco) ed avrete riesaminato tutto il suo operato, avrete trovato il primo responsabile di tutto il successivo sfascio, l’apripista.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/24/mps-antonveneta-mussari-spese-nove-miliardi-soltanto-con-telefonata/689987/#.Uht1fQx2iuU.facebook
Caro Eretico
Il titolo che suggerisco per la visita guidata e’ “TOURatevi il naso” …. Ma De Mossi accetterebbe?
Caro Gian,
complimenti vivissimi, anche il tuo suggerimento (“TOURatevi il naso”) è prezioso assai, e di certo azzeccato. Ho l’imbarazzo della scelta…
A Michael: pensi forse che a qualcuno di quei luoghi non avessi già fatto la bocca?
L’eretico