Eretico di SienaAntonveneta: due curiosi Sms targati Sienambiente... - Eretico di Siena

Antonveneta: due curiosi Sms targati Sienambiente…

- 22/08/13

Da qualche parte dobbiamo pur riprendere, dopo le vacanzine, e come non farlo iniziando finalmente a scrivere dell’inchiesta Antonveneta? In generale, ed in particolare.

In generale, stiamo assistendo a ciò che ci aspettavamo: la stampa nazionale di sinistra (leggasi Repubblica), ha di fatto chiuso la saracinesca, non raccontando più niente, o quasi, del clamoroso scandalo, o comunque relegandolo all’economia; la stampa berlusconiana, da par suo, è in altre faccende affaccendata, e poi il ruolo del Denis nazionale (Verdini) è sempre più evidente, quindi meglio lasciare perdere, smorzare; Il Fatto quotidiano continua invece lodevolmente a dargliele secche (articolo fondamentale, per chiarezza e sintesi, quello di Giorgio Meletti di ieri: “Mps-Antonveneta, la compravendita delle tre scimmiette”).

Dal punto di vista della stampetta locale, assistiamo ad un duplice, prevedibile peraltro, fenomeno (indovinate orchestrato da chi…): deviare l’attenzione da Siena verso Roma (ma non certo verso la sede del Pd, bensì verso Bankitalia), enfatizzando l’acquiescenza dei dirigenti della banca d’Italia (che giustamente vanno ipercriticati, come fa anche Meletti ieri); punto due: gli stessi che ci hanno propinato l’idea di un Mussàri Giuseppe virgulto della finanza etica per dieci anni, ora si impelagano a descriverlo come un pasticcione ingenuotto (ma MAI corrotto, eh!), preso dalla fretta di concludere, in buonissima fede per il Bene supremo della banca e della città, infilzato suo malgrado dal furbone navigato, il santanderiano Botin.   Come si giustifica il passaggio dal rampantissimo banchiere etico dall’irresistibile carriera, al mezzo s…o di cui oggi? Misteri del Groviglio armonioso, potremmo chiosare.

A proposito di armonico groviglio: tra le pieghe dell’inchiesta, vengono fuori, qua e là, delle piccole chicche che magari al pubblico nazionale dicono niente, ma che rivestono una certa qual curiosità per i residenti (e paganti, come stiamo per vedere) del Senese.

Una delle più gustose in assoluto, ad eretical parere, è questa:  ricordate quel famoso 9 maggio 2012, quando ci fu il megablitz della Guardia di Finanza in Piazza Salimbeni, e non solo?

Bene, quella mattina, proprio quella mattina, il telefono di Mussàri Giuseppe ricevette due Sms, ad un’ora verosimilmente inusitata per l’allora Presidente dell’Abi ( alle 6,55!): un orario da gente che si alza prestino la mattina, non da chi inizia a lavorare (con quali risultati, lo vediamo tutti) con la dovuta calma.

Ma la cosa più gustosa è questa: a chi era intestata l’utenza da cui sono partiti i due misteriosi Sms, di cui non conosciamo il contenuto? A Sienambiente, in particolare all’ex parlamentare senese Fabrizio Vigni, uomo di punta dell’ambientalismo piddino (ossimoro vivente, peraltro, l’ambientalismo piddino…).

Niente di più facile che, al di là dell’intestazione formale, l’utenza fosse allora in uso ad altri, non a Fabrizio Vigni, che Sienambiente guida.

Prima che vengano fuori le solite illazioni da blog, però, non si potrebbe chiarire il tutto, a prescindere dall’esito dell’inchiesta, in cui Vigni non risulta assolutamente indagato?

La curiosità – lo ammettiamo candidamente – ci pervade.

Le bollette della spazzatura, appena pervenuteci, le paghiamo al più presto. I conti con Sienambiente li saldiamo, tranquilli; che Sienambiente faccia lo stesso con la nostra insaziabile curiosità, però: noi paghiamo, lei appaghi…

 

Ps Impazza, anche su Facebook, il toto-Presidente per la Fondazione Mps, con nomi nuovi ad ogni giro di valzer (martedì si chiuderà?). Noi siamo ovviamente per il Superavvocato De Mossi, e sabato scriveremo un articolo in cui cercheremo di motivare al meglio le ragioni della scelta, dettata non solo dall’amicizia.

La candidatura demossiana, intanto, ha preso quota anche in ambito nazionale, ma gli omini degli orti e le donnine della Cooppe non ne sapranno mai niente, viste le solite censure della stampa senesota. Non è proprio cambiato (quasi) niente.

 

24 Commenti su Antonveneta: due curiosi Sms targati Sienambiente…

  1. Cherubino scrive:

    Anzitutto caro Eretico i miei complimenti per il blog , di cui sono venuto a conoscenza da poco tempo pur essendo valdelsano quindi interessato alle beghe nostrane, che ho trovato pieno zeppo di chicche stuzzicanti nonchè unico spazio per ragionare (con onestà intellettuale) liberamente su quei fatti che l’asservitissima stampa locale seppellisce sotto tonnellate di sabbia.
    Finita la captatio benevolentiae ti dico la mia sulla carne che hai messo a cuocere nell’articolo: quanto a Siena Ambiente se venissero fuori coinvolgimenti ne sarei stupito zero, dato che l’azienda in questione (che razzola nel succosissimo business dei rifiuti) è uno fra i più popolosi formicai di affiliati castisti che impestano le nostre dolci colline ;sul toto presidente sinceramente mi scappa da ridere!
    Si, perchè Arrogance Profumo avrà anche boria da vendere , ma di banca qualcosa ne capisce, e quando dice che la fondazione dovrà scendere abbondantemente sotto il 10% secondo me indora la pillola (o la supposta per meglio dire)all’interessato senese lanciando qualche cenno tra le righe (“..speriamo di poter rimborsare i monti bond..”; “…Corposo aumento di capitale….”).
    Lui sa benissimo che la fondazione conterà molto poco in futuro e di utili da distribuire non ce ne saranno per molto tempo (vedasi a tal propostito l’ottima semestrale presentata di recente!), quindi l’affannoso azzufarsi dei diregentoni nostrani per nominare questo o quel presidente, come se da lui dipendesse il ritorno delle vacche grasse, mi fa’ sinceramente sbellicare.
    La verità che a Siena e dintorni nessuno ha il coraggio di raccontare (la racconterebbe di certo Arrogance, ma credo che il baffo salentino gli abbia consigliato di tacere) è che per fare due euro di utile, quindi per rendere a palazzo Sansedoni una minima parte della sua funzione, il gruppo Mps deve mandare a casa 5000 dipendenti….ma a Siena e dintorni si continua ad andare avanti come se niente fosse..e come se la classe politica responsabile fosse stata nel frattempo in bagno a leggere la Nazione.

    • Andrea scrive:

      Condivido tutto. Leggere i rinvii per la nomina del presidente leggere i giochi di potere per il presidente che deve essere ovviamente di razza piddina (ci mancherebbe) mi fa sorridere. La fondazione nel tempo e parecchio tempo sara’ grassa ae riuscira a mantenere in piedi palazzo sansedoni quindi chiunque puo’ ricoprire quella carica.

    • Ale scrive:

      Ho i miei dubbi che 5000 licenziamenti possano portare la Banca in utile: se chi ha fatto i conti li ha fatti bene, e non posso giurarci, il risparmio sarebbe un pò superiore ai 300 milioni di euro l’anno. Ammesso e non concesso che tale ristrutturazione non comportasse diminuzione degli introiti o aumento dei costi, quanti anni occorrerebbero per ripianare il famigerato buco?

  2. anonimo scrive:

    SE si facesse così: o Sienambiente ci dice la verità (che magari non è così negativa) o noi non si pagano le bollette?

    • Anonimo scrive:

      Se non paghi le bollette te le richiedono con gli interessi, e prima o poi devi pagare. Loro invece fanno i ca.. sua e nessuno dice niente, anzi, tutto lecito!

  3. Mandrake scrive:

    In democrazia, gli avversari politici vengono sconfitti con le elezioni. Quando gli avversari politici vengono sconfitti dai tribunali, non è democrazia.

    • guido scrive:

      in democrazia se uno è un delinquente alle elezioni non deve arrivarci.

    • Marco Burroni scrive:

      La democrazia e’ veramente in pericolo quando gli elettori scelgono persone indegne a rappresentarli. Se gli elettori votano per i ladri ( a Siena e in Italia) allora c’e’ preoccuparsi seriamente.

  4. anonimo scrive:

    Vedo sul Cittadino on line che il Tucci candida Emilio Giannelli ed il bravo Sestigiani alla presidenza della Fondazione Mps (più un altro che nessuno conosce). Noto però con disappunto che si è scordato dell’avvocato DE Mossi. La consueta unità d’intenti dell’opposizione, ancora una volta. Bravi!

    • Enrico Tucci scrive:

      Il comunicato stampa è stato pubblicato in maniera incompleta dal Cittadinoonline e in maniera corretta da Qui Siena
      http://www.quisiena.corrierenazionale.it/politica/2013/08/22/news/42136-Tucci-e-Vigni-Il-Presidente-della-Fondazione-deve-essere-senese-competente-e-lontano-dai-partiti-
      La candidatura di Giannelli, Pisanu e Sestigiani è scaturita attraverso due passaggi, il primo all’interno delle liste, Cittadini di Siena e Sinistra per Siena, e il secondo con una discussione tra le due componenti politiche, con un metodo collegiale che a nostro parere ha consentito di formulare una ottima proposta in termini di competenza,di appartenenza alla comunità senese e di indipendenza dai partiti. La candidatura, più che autorevole, dell’avvocato De Mossi è stata ovviamente presa in considerazione, ma ha ricevuto, nell’ambito di cui sopra, meno consenso delle altre.
      Per quanto riguarda Pisanu Lei è padrone di non conoscerlo, ma altri lo conoscono evidentemente molto bene, visto che è stato in predicato per l’Assessorato al Bilancio nella giunta Valentini, come riportato dall’Unità cronaca di Firenze del 16 giugno 2013
      http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2555000/2554488.xml?key=MPS&first=1&orderby=1&dbt=arc

    • Ohiohi che viziaccio lamentarsi e basta! scrive:

      Noto interessato la presenza un gruppetto di internauti molto attivi che sponsorizza no l’avv. De Mossi per qualsiasi cosa (cosa più che legittima), ma ogni tanto sembra quasi più per seminare zizzania (Eretico escluso) che per altro… Piuttosto, si hanno critiche da fare a quei nomi (Giannelli, Pisanu, Sestigiani)? Se si ha qualcosa da dire, facciamoci avanti; altrimenti si rischia solo di gettare fumo negli occhi, perché, con tutto il rispetto per la persona e il professionista, non sta scritto da nessuna parte che De Mossi sia meglio di loro o di altri (la sua bozza di statuto, tanto per dire, non era molto convincente, aveva qualche difetto, ma del resto era solo una bozza…). Insomma, rispettiamoci un po’ di più e discutiamo nel merito, il “benaltrismo” avrebbe stancato…

      Prizorganto

      • Marco P. scrive:

        d’accordissimo con ohi ohi…e si badi bene io sarei per la candidatura dell’ avv DeMossi…mi sembrano tutte persone degnissime e certamente sarebbero piu’ attenti alla cosa pubblica di quanto avvenuto finqua. Un plauso anche a Tucci e Vigni ( e non lo dico per vicinanza ideologica visto che nessuno dei due ha ricevuto la mia preferenza all’ultimo turno elettorale) per la loro chiarezza e in qualche modo per dichiarare la loro vergogna nei confronti della politicuzza inconcludente (ma forse un fine ce l’ha ehh..che dite) del pd locale.
        Caro Eretico dico una strullata ma non si potrebbe trovare il modo di creare una sorta di lista-preferenza on-line per conoscere le opinioni dei senesi che hanno voglia di perdere un po’ del loro tempo per provare a dare un piccolo contributo e provare ad iniziare…a svoltare!!

  5. anonimo scrive:

    Ma che male ci sarà mai? Un esponente importante del Pd che dà il buonguiorno al massimo finanziatore del Pd in terra di Siena. Bravo Fabrizio, educato e riconoscente…

  6. Anonimo scrive:

    Piero Pisanu è stato un ottimo dirigente MPS e ha tenuto spesso interventi agli incontri pubblici sulla Fondazione e Banca MPS: ottima persona, sia sul piano etico, che professionale.
    De Mossi è ottima persona…la sua candidatura è stata caldeggiata dalla Lega…ma anche dal Baricentro Civico? Se si, deve essere sfuggito qualcosa…

  7. anonimo scrive:

    Informazione cittadina addomesticata??? Ma daiiii….dopo il palio abbiamo la festa arcobaleno col vino del monte offerto in piazza… altro che pane e giochi (leggi postoin banca e palio)…no qui siamo già alla fase successiva, alla anestesia alcolica: falli bere, falli ubriacare…tanto i senesi hanno sempre bevuto tutto…ma perchè non andate a vedere chi sono i veri padroni di questi foglietti locali , anche se stampati altrove…forse ai loro padroni (e servi) di siena non gli importa niente… alè, viva la festa arcobaleno: davvero alle cazzzz non c’è mai fine

  8. anonimo scrive:

    cominciamo a gridare VERGOGNA!!!! VERGOGNA A VIGNI, che presta, a sua insaputa, i telefonini a Mussari; vergogna a sienaambiente capace solo di succhiare i soldi ai contribuenti come fosse un gabelliere medievale e dare lavoro agli amici degli amici, vergogna a mussari che adopera i cellulari come un boss calabrese che ha paura di farsi intercettare; vergogna alla magistratura senese che in questi comportamenti non trova alcunchè di illegittimo; vergogna alla stampa locale che tace ed acconsente al potente di turno perchè i loro padroni devono i soldi al monte. diamo vita al movimento VERGOGNA, non occorrono tessere, nè iscrizioni: basta pronunciare questa parola quando s’incontra per strada a siena uno di questi personaggi che hanno portato la città alla rovina, non è reato, non è violenza: è solo LIBERTA’

  9. francesco scrive:

    Attenzione, la partita sulla presidenza della Fondazione MPS è molto più importante di quanto il profumato presidente ci vuole fare credere.
    La Fondazione per ammissione pubblica del Presidente avrà in possesso un capitale MPS abbondantemente al di sotto del 10% , affermazione che per quanto verosimile non è nel ruolo del presidente della Banca fare ( anche se allo stato attuale la Fondazione non è guidata da nessuno, ammesso che lo sia mai stata ); Di fatto, ad oggi, la fondazione ha il 34% delle azioni della Banca e volente o nolente chiunque amministri il MPS potrebbe essere in parte vincolato al volere decisionale della fondazione. Ecco perchè qualcuno ha il terrore che la stessa possa essere guidata da qualche soggetto dotato di autonomo pensiero ed intelligenza.
    Alla conferenza stampa che il presidente Profumo ha fatto alla festa del PD , ha precisa domanda sull’argomento della conversazione avuta dal Presidente con Letta, il Dott. Profumo ha ritenuto ( legittimamente ) di non rispondere. E se l’argomento fosse stato proprio il nome del futuro presidente della fondazione?

    • Cherubino scrive:

      Potere decisionale della Fondazione?? ..ma perchè secondo lei la fondazione in assemblea potrà non votare l’aumento di capitale prossimo venturo?..Chi amministra Mps non sarà vincolato proprio a un bel niente per 2 motivi:
      1)perchè gli amministratori in questione si sentono (e di fatto sono)unti dal signore in quanto chimati al capezzale del grande malato..della serie o così o ce ne andiamo , almeno potete sempre tornare nelle mani dell’avocato penalista;
      2)perchè l’alternativa all’aumento di capitale non esiste, ricordiamoci sempre che le grasse chiappe del Monte sono momentaneamente salve grazie ai Monti Bond la cui natura e idoneità è motivo scontro fra il governo nazionale e la comunità europea (ecco forse di cosa parlavano Arrogance ed il ciellinissimo presidente del consiglio), cosa facciamo ne facciamo emettere altri?
      I sottili equilibrismi politici, ed le raffinate elucubrazioni circa le menti superiori che guideranno l’ente benifico vanno letteralmente a farsi friggere a fronte della realtà dei conti (creata da menti superiori precedenti), e come ho già detto al Borioso super manager ex unicredit si può addebitare di tutto, ma di banca ci capisce..

  10. Francesco Maccari scrive:

    Lapidariamente. Anche se potrei motivare analiticamente questa affermazione. Credo davvero che quella di Luigi De Mossi sia l’unica candidatura credibile a Presidente della Fondazione.

  11. camilla scrive:

    scritto sull’espresso! qualche settimana fa :)

  12. Ro.Bur 13 scrive:

    Vi ricordate la prof che a scuola chiedeva chi viene volontario per l’interrogazione? Tutti a nascondersi dietro il compagno seduto davanti….così la ricerca del Presidente della Fondazione…nessuno si fa avanti…tutti hanno precedenti impegni…tutti al momento sono indisponibili….”Cà nisciuno é fesso!” Vuoi vedere che ci tocca richiamare il buon Gabriello….Il tutto mentre erano pronti fior fior di ferrivecchi (già candidati per il Consiglio Comunale nel lontano 1997, nel 2001 e come assessori per deleghe varie in tutte le tornate) atti a ricoprire (con faccia di bronzo) un posto in Deputazione nello spirito di “rinnovamento”(ma l’avete vista la lista degli oltre sessanta candidati del Comune? Roba da non credere…come se niente fosse….. allora a questi concittadini cosa bisognerebbe dire?) Siena (….ma l’Italia) é questo. Pensiamo alla salute!

  13. P. Rossi scrive:

    http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201308231428447149

    Gli attuali vertici di Mps hanno fornito informazioni non veritiere o quanto meno omissive in merito al finanziamento dell’operazione Antonveneta e alla presunta operazione in titoli di Stato eseguita con Nomura. E’ il contenuto dell’esposto presentato lo scorso febbraio dalla Consob, secondo quanto riferito oggi dal Codacons.

    I fatti contestati si riferiscono a informazioni fornite dall’istituto senese in data 23 aprile 2012, 24 aprile 2012, 10 maggio 2012, 25 giugno 2012, 6 luglio 2012, 20 luglio 2012 e 1 ottobre 2012, ovvero relative alla gestione attuale del presidente, Alessandro Profumo, e dell’ad, Fabrizio Viola, e non solo a quella che ha fatto capo all’ex presidente, Giuseppe Mussari, e all’ex dg, Antonio Vigni. La Consob ha chiesto alla Procura di aprire un’indagine contro Mps per ostacolo alla vigilanza.

    Secondo il documento inviato alla Procura di Siena che lo ha poi protocollato, la Consob aveva chiesto alla banca e alla Fondazione, lo scorso 13 aprile 2012, informazioni sul Fresh 2008 (uno degli strumenti, già nel mirino della Procura, serviti a finanziare l’acquisizione di Antonveneta) e sulla base delle risposte ottenute l’autorità di vigilanza aveva riferito che “la banca ha fornito informazioni non veritiere e fuorvianti” in merito sia a chi fossero i veri sottoscrittori del Fresh sia sul fatto che era poi stato stipulato dalla Fondazione un contratto di total return swap.

    Questa carenza informativa, che la Consob ha girato alla Procura lo scorso febbraio scorso, “ha senz’altro ritardato le funzioni di vigilanza dell’autorità” nel consentire condizioni di parità informativa sul mercato. E’ stato inoltre contestato, a proposito della ristrutturazione del prodotto strutturato Alexandria fatta nel 2009 con Nomura, il fatto che “la reale natura dell’operazione è stata peraltro celata anche nelle risposte della banca del 6 luglio 2012 e del 1 ottobre 2012 a fronte di specifiche richieste di informazioni”.

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