Fondazione e banca: la paliata profumata è servita…
Programmata per il 14 agosto per non fargli perdere la Cena della prova generale nel Bruco, si è svolta, alla Festa piddina, l’ormai consueta intervista annuale al Presidente Mps Alessandro Profumo.
L’eretico non c’è andato, nonostante avesse una certa voglia: l’anno scorso era stato scorretto, aveva fatto un po’ il bercione, quest’anno aveva paura di esserlo anche di più. Da qualche mese non si prendono querele, si preferisce continuare sulla retta via. In più, sconcertava la presenza di quel Sergio Rizzo che tutti abbiamo stimato per La Casta, nel 2007; il quale, però, appena scrive di Siena, se le beve proprio tutte, a partire da Franchino il Ceccuzzi “discontinuatore”. Da bravo giornalista quale è nel resto d’Italia, quando sbarca a Siena, cambia stile, diventando anch’egli un corifeo (certo, più raffinato dei locali) del Sistema Siena: che strano…
A parte la megalomania del Presidente Profumo (niente di nuovo sotto il sole ferragostano), e al di là delle pur importanti dichiarazioni (lo spettro della nazionalizzazione che torna, per esempio; ovvero il ruolo devastante di Antonveneta: peccato che, giusto un anno fa, avesse detto che erano parecchio peggio i Titoli di Stato che l’operazione mussariana!), vorremmo sottolineare piuttosto l’affermazione sul ruolo futuro della Fondazione, secondo Profumo destinata a scendere sotto il 10%. Alcuni – tra cui noi – lo scrivono da anni, e sempre sono stati tacciati di essere menagrami: ora che qualcuno – anche con la terra in piazza – critichi Profumo, please…
Ciò detto, questo sarà dunque il primo Palio con la Fondazione Mps sedevacante (in realtà, lo era anche sotto Gabriellone Mancini, ma lasciamo perdere); stasera dalle trifore di Palazzo Sansedoni, chi farà gli onori di casa, in attesa della fumata presidenziale (bianca o nera?) del 20? In fin dei conti, ce ne importa il giusto, si fa per chiacchierare. Non sono più i tempi del grande anfitrione Mussàri Giuseppe, questi.
Il Presidente, piuttosto, chi sarà? Tra il vecchio che avanza (il professor Pizzetti, sponsorizzato da Amato e Bassanini), ed il vecchio che non è mai andato via (il professor Alessandro Piazzi, ceccuzziano Docg), il Vate Stefanino Bisi tira fuori una soluzione bipartisan, che cercherebbe di fare stare insieme tutte le anime del Pd senesota (ci vorrebbero tre Presidenti in uno, allora…).
Ecco dunque venire fuori due evergreen della politica e delle istituzioni locali, Robertino Barzanti e Mauro Barni: il vecchio che galleggia, dunque. Tra i due litiganti (Pizzetti e Piazzi), la gerontocrazia gode?
Possibile però che neanche lo sfacelo attuale, di fronte alla nave affondante, suggerisca una soluzione di radicale rottura? La Fondazione è marginale, e soprattutto lo sarà sempre di più: lo dice appunto (con letizia interiore, si presume) anche Arrogance.
Quel poco che ne resta, non potrebbe essere affidato ad una persona senza alcuno sponsor romano e che ha dimostrato di darsi da fare in concreto, e non da ora, per cercare di arginare lo sfascio della Fondazione e non solo di quella?
La posizione ereticale è ovviamente ANCHE partigiana, ma – credetemi – NON SOLO tale: l’avvocato (il Superavvocato, anzi) Luigi De Mossi sarebbe la persona giusta, avendo tra l’altro di recente curato una bozza di revisione statutaria adatta ai grami tempi futuri. Senesità e competenza specifica potrebbero coniugarsi, una volta tanto.
Perché, almeno delle briciole che restano, i cittadini non aggrovigliati continueranno invece a non potere disporre? Cosa altro deve accadere?
Ps Leggo sul Cittadino on line che Raffaella Ruscitto dà la notizia di Franchino il Ceccuzzi risultante responsabile magazziniere alla Festa piddina in Fortezza (ove lui mai parla, preferendo la dura fatica del lavoro manuale all’ariosità dell’esposizione della sua articolata linea politica).
Dopo la cucina torraiola, ora il magazzino in Fortezza: quale sarà la prossima tappa, in questa scoppiettante estate senese?
Altolà!!! Franchino è stato avvistato il 15 agosto sera mentre presidiava il parcheggio del Rastrello requisito dal Monte dei Paschi, con tanto di vigilantes, per gli ospiti della banca. E i senesi ? e i turisti che portano i danè??? Ma vai a dar via il cul, brutti cialtroni, che volete da Siena nostra?? Immaginiamo sia stata questa la risposta dei vertici mps, convinti, al di là delle dichiarazioni di facciata, che siena sia ancora cosa loro, anzi, visto che di siena non conoscono neanche le strade, cosa nostra. spudorati: dopo aver 24 ore prima dichiarato alla festa del ps che la ripulitura del mps (con migliaia di licenziamenti e esternalizzazioni) servirà, di fatto, a trovare chi voglia portarla via da siena (investitori stranieri: guardate la lista degli invitati ufficiali al palio da mps)o mal che vada a regalarla allo stato; dopo aver dichiarato 24 ore prima tutto questo vi permettete anche di mettere le mani sul parcheggio del rastrello come se fosse cosa vostra? Profumo e viola vergognatevi!!!!
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magari, finalmente!!!, metterà mano alla zappa……speriamo sia presto seguito da qualcuno dei suoi amichetti……..
A proposito di Fondazione ecco un brano di ciò che scrive il Fatto quotidiano a proposito del nominato, ex ministro ed ex direttore dei musei vaticani, Paolucci. Possiamo , alla fine, dire amen
Ma l’atterraggio a Siena di Paolucci è tutto tranne che pacifico. Non solo egli guida la commissione scientifica delle Scuderie del Quirinale (un mostrificio con mille cointeressenze col mondo delle banche), ma soprattutto è il capo del comitato scientifico dell’Associazione Civita, cui fa capo la potente società di servizi Civita, presieduta da Gianni Letta.
Proprio una controllata di Civita, Opera Laboratori Fiorentini, sta prendendo il controllo di tutto il patrimonio artistico pubblico senese: prima di un “ramo d’azienda” dell’Opera del Duomo (cessione su cui ora indaga la Procura di Siena), poi del Santa Maria della Scala e ora anche dei Musei Civici e addirittura della Torre del Mangia, simbolo della città. Insomma, con Paolucci non arriva al Monte dei Paschi un tranquillo pensionato, ma uno dei nuovi padroni di Siena. Non c’è più nemmeno bisogno dell’ipocrisia gattopardesca: ormai, per non cambiare nulla, non si cambia direttamente nulla. Meglio non rischiare.
La prossima tappa? Santo Spirito.
‘il vecchio che galleggia’ è un’espressione che rende molto bene l’idea !!
Non la capiranno, caro Eretico, e non ti quereleranno ……
Robertino
Per chi fosse interessato a vedere l’intervento filmato di Profumo alla festa democratica…
https://www.tvedo.tv/tv/attualita/82-festa-democratica-di-siena-2013/2539-festa-democratica-2013-alessando-profumo-e-sergio-rizzo-qil-futuro-delleconomiaq.html
De Mossi presidente!!
La cosa che fa veramente incazzare fino all’ennesima potenza e’ dovuta a quei personaggi che hanno contribuito allo sfascio della citta’ e continuano indisturbati a comandare e a sfruttare privilegi come veri padroni. In particolare mi riferisco a tutti quei dirigentoni, plenipotenziani del pd che come minimo avevano ed hanno l’obbligo di chiedere scusa a Siena ed ai senesi. Gente come il ceccuzzi, che da anni ha deciso le tristi vicende i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti e presto verra’ collocato su una poltrona dal suo stesso partito. Gente come il poltronato piazzi, personaggio che ha ricoperto e ricopre cariche su cariche attualmente in corsa per la presidenza della fondazione dopo essere stato nel consiglio per anni i cui risultati sono ben noti. Insomma come formiche laboriose i piddini si riempiono la bocca di parole e paroloni ma nessuno ci chiede scusa ci chiede perdono per i danni arrecati. Vergognatevi.
e’ vero : vergogna
Per un piccolo imprenditore come me, che paga regolarmente le tasse, vedere che ad una banca tecnicamente fallita vengono regalati 4 miliardi… cosa dire, verrebbe la voglia di fare l’ evasore. Quei 4 miliardi perchè non sono stati utilizzati per pagare i tanti fornitori dello stato che regolarmente non vengono pagati? In quelle aziende non lavorano persone altrettanto degne di attenzione? Vergogna
d’accoRdo: VERGOGNA
Ma del grande Ceccuzzi-Diabolik responsabile del magazzino alla festa dell’unitá in fortezza, cari compagni, niente da dire? Vi hanno dato un tozzo di pane, sopratutto ,un posto di lavoro tutto diritti nessun dovere, e che c’é da dire ? Bravi compagnoni.
solo:VERGOGNA
cominciamo a ripeterla queta parola vergogna: quando incrociamo in via via banchi di sotto certi personaggi: VERGOGNA, quando li vediamo in piazza seduti ai tavolini dei rIstoranti: vergogna; quando li vediamo sgusciare piazza della posta: vergogna; quando si stanno abbronzando sulle spiaggie di siena: vergogna; quando sono a fAre le terme: vergogna. dovunque siano non diamo loro tregua;a loro e i loro corifei: guardianoli negli occhi e Sussurriamo:VERGOGNA. Nessuna legge, se non quella della morale e dell’etica, lo impedisce; non è reato. inseguiamoli con la nostra parola preferita:VERGOGNA non sarà stollking, non sarà persecuzione ma solo desiderio di verità e libertà. Con certi personaggi abbiamo abolito il buongiorno e buonasera, sostituiamolo con :VERGOGNA!!!!
Sono d’accordo, VERGOGNA è la parola giusta, da vomitargli in faccia. Ma il problema è un altro: questi Vergogna non sanno cosa significhi!
Ma secondo voi come mai il monte continua ad avere a disposizione il parcheggio dello stadio? sarei curioso di sapere quanto pagano per quei giorni che il parcheggio è a loro completa disposizione anche se dentro ci sono poche macchine…….forse forse che i dirigenti di Siena parcheggi di cui il 99% è del comune di Siena non sono PD ?? Per i boss dell’economia od ospiti dell’mpS ci sono a disposizione dei Van con vetri oscurati e certo le loro auto le lasciano in hotel….
Mi unisco al coro della vergogna. A proposito, ma la famosa replica barzantiana che aspettavamo su questo blog alcuni mesi fa? Si sa, non è un cuordileone..
Precisazione d’obbligo: Robertino in effetti mi rispose, ma con una lettera lunghissima (rectius: prolissa) che io avrei voluto sintetizzare, senza snaturarla. Lui non voleva, ed alla fine, fra i due litiganti, non se n’è fatto di niente…
Il sole sorgerà ancora su Siena?
De Mossi for President!
L’eretico