Il compagno Almunia bacchetta Mps (in attesa dei tre moschettieri)
Non è per facile esterofilia di maniera, sul serio; ed è vero che si fa prima a dire che a fare, però eravamo da tempo convinti che per trovare un socialista autentico si dovesse ormai prendere il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio. Ancora una volta, non ci sbagliavamo.
La ormai nota lettera (del 16 luglio, si badi bene…), indirizzata al Tesoro, con cui il Commissario europeo Joaquin Almunia bacchetta con vigore il piano di risanamento Mps lo dimostra: abituati ai Segretari generali cigiellati ben contenti di fare le allegre bicchierate con i Mussàri ed i Mancini (Camusso), assuefatti ai Segretari piddini di stanza nel Senese (Epifani), rassegnati ai leader (sic) che vengono a parlare in città e poi vanno a dormire al Garden (Veltroni), trovare un navigato socialista che dice (anzi scrive) cose di sinistra autentica sulle retribuzioni interne di una banca in gravissima crisi e tenuta in vita dal danaro dei cittadini, dà quasi un senso di vertigine. Non ci siamo più abituati, questo è il problema di fondo.
Per chi non lo sapesse (la stampa embedded si è ben guardata dall’analizzare la lettera nel dettaglio, limitandosi al generico vittimismo: che pena, che pena…), Almunia ha battuto su vari punti (devastante la parte sugli strumenti Upper tier II, quelli dei piccoli risparmiatori, che rischiano il non rimborso!), ma soprattutto sulla inaccettabile sperequazione fra salari dei top manager, e stipendio del montepaschino medio.
Ricordando al Ministro Saccomanni che non ci dovrebbe essere una differenza superiore a 15 volte il salario medio della nazione in cui si trovi la banca, fra manager e impiegato; ovvero di 10 volte superiore a quello dell’impiegato medio della banca stessa. Al Monte, invece, le cose evidentemente non vanno proprio così, anzi. Ed è curioso che accada proprio nella cosiddetta (una volta)”banca rossa”, oggi banca in rosso.
Sarà che Almunia viene dal sindacato (responsabile dell’Uniòn general de trabajadores dal 1976 al 1979, ai tempi dell’esperimento del cosiddetto Eurocomunismo abbracciato anche da Enrico Berlinguer), ma bisognava essere nati a Bilbao, per dire una cosa di assoluto buon senso, nonché di elementare decenza sinistrorsa?
Nel frattempo, domani – salvo sorprese – sapremo dell’esito dell’inchiesta su Antonveneta (i fatti risalgono al novembre del 2007): i “tre moschettieri”, i tre Pm della Procura di Siena Grosso, Nastasi e Natalini, faranno sapere le risultanze del loro lavoro, in attesa che sia la Magistratura giudicante ad esprimersi nel merito. La vicenda purtroppo rischia di essere oscurata, a livello nazionale, dalla sovrapposizione con l’affaire Berlusconi, ma tant’è.
Sulla vicenda Antonveneta, ci sarà comunque da scrivere fino alla nausea, ora che finalmente c’è la documentazione. In attesa del Processo: che si prefigura come una sorta di Norimberga senese (chissà se ci sarà un Rudolf Hess della situazione…). A proposito, una mera curiosità: gli avvocatoni ai vari Mussàri, Vigni e compagnia banchierante, chi li paga? Chi può (chi sa), ci rassicuri, please.
Ps Visto il richiamo “de sinistra” di Almunia, il management Mps potrebbe degnarsi, dopo più di un anno di sostanziale silenzio, di dire qualcosa (di sinistra o meno) sulla sorte dei 1100 esternalizzandi. Subito dopo la questione del salario (forse, per qualcuno, anche prima), c’è l’esigenza di sapere che tipo di futuro avranno: questo crediamo che sia davvero dovuto, al di là di tutto il resto.
Ben sapendo – loro per primi – che l’unica certezza che c’è, è quella che le ruberie e gli errori macroscopici del recentissimo passato saranno pagati partendo in primis dal basso. Eravamo una “banca rossa” o no?
Domani, 31 luglio, alle 17 ci sarà l’attesa conferenza stampa sull’inchiesta Antonveneta.
Suggerisco intanto la lettura del pezzo di Davide Vecchi sul Fatto quotidiano on line. Per capire, ancora una volta, chi (e come) ha fatto fallire una banca che esisteva dal 1472…
L’eretico
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Forse può risultare utile, per chi mastica un po’ di inglese, leggere la lettera in extenso. Non c’è da stupirsi se la stampa non ne parla, è agghiacciante soprattutto per chi non ha perso occasione per osannare Viola e Profumo che, nella migliore delle ipotesi fanno la figura dei dilettanti allo sbaraglio. Nella peggiore lascio giudicare al lettore perché hanno la querela facile.
http://www.lastampa.it/2013/07/29/economia/mps-almunia-prestito-a-rischio-servono-interventi-pi-stringenti-9yBnu2Ta94jk8qeUDnLjrK/pagina.html
Domani commenteremo la conferenza stampa di oggi, e non ci limiteremo a questo: con un certosino lavoro, l’eretico ha raccolto tutte le entusiastiche dichiarazioni di plauso all’operazione, in quel novembre 2007. Avranno qualcosa da dire, gli “amici”?
L’eretico
Forse Almunia non sa che da molti mesi il capo della Rete ( … ) Mps sbandiera ai qiattro venti che, grazie ai 4Monti Bond, la banca è una tra le più patrimonializzate del globo.
Sbaglia il Fontanelli o Joaquín Alnunia ?
Carissimo Robertino,
in effetti questo Fontanelli parmi personaggio degno di approfondimento ad personam.
A tempo debito, magari, ci occuperemo anche di lui…
Attendo un tuo intervento sul pezzo di domani, se vorrai.
L’eretico
Ma in fondo che problema c’è? Io intanto mi sono comprato 50.000 azioni di BMPS, sapete con il discorso che non c’è più il 4% di limite ci sarà in futuro una corsa per accaparrarsi le azioni. Ormai la banca è facilmante scalabile e un po’ di eurini ricavati da questa speculazione non fanno male. Gli affari sono gli affari o no? S.M.
Per anonimo delle 18:07. Vedi caro omonimo, tu sei la dimostrazione del perchè le cose vanno a rotoli. S.M.
Eretico nemmeno una parola per tutti quei dipendenti che ignari delle malefatte del catanzarese mussari e del dg vigni hanno investito i propri soldi nonchè la propria liquidazione in due aumenti di capitale di cui uno con la compera di azioni a 1 euro ed il secondo con lacompera di azioni a 0,44.Hanno perso tutto, ripeto la liquidaziione soldi di una vita. VIGLIACCHI
Ovvia stamani il bisi, da buon aggrovigliato, difende nel suo piccolo giornaletto il mussari & C. Quindi niente responsabilita’ personali nella vicenda di Bmps pertanto chiederemo scusa e fine del chiasso.
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segnalo un interessante articolo della stampa online sui rapporti tra mps e pd con immancabile intervento di franchino
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Intanto il Fontanelli non è più capo della Rete, è il nuovo capo dell’Area ex Antonveneta e comunque lo ritroviamo sempre. Il grave è che i suoi accoliti ricoprono ancora i loro ruoli. Nulla cambia e in questa schifosa storia chi ha beneficiato dei favori nel passato continua a beneficiarne.
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