Siena: hanno comandato i “pervertiti”?
Durante l’Assemblea degli azionisti Mps, la scorsa settimana, ha preso la parola, as usual, Pier Paolo Fiorenzani, in qualità di piccolo azionista. Democristiano dai tempi di Sturzo o giù di lì, dopo avere attraversato tutto l’arcipelago di sigle post-democristiche, dopo essere stato in Consiglio provinciale e comunale (Consigliere ed Assessore nella Giunta Cenni, peggior Sindaco dal dopoguerra), il buon PPF si è lasciato andare ad una affermazione di gravità inaudita, opportunamente messa in evidenza dagli Illuminati nel loro penultimo pezzo.
Premesso che il Torquemada postdemocristico, Mussari imperante, non ce lo ricordavamo affatto così critico verso la Casta senesota; ripremesso che, sia in pubblico che in privato, PPF ha sempre criticato i libri dello scrivente, giudicandoli in vari, coloriti modi, azzardiamo oggi questa interpretazione psicologica.
I post democristi si dividono in due grandi categorie: i tessitori ed i malati di protagonismo (Andreotti, come sempre, stava nel mezzo). C’è – per fare un esempio – il tessitore De Mita, e c’era l’onnipresente e logorroico presenzialista Francesco Cossiga. A Siena, abbiamo il tessitore per eccellenza (Alberto Monaci), e poi questi alla Fiorenzani (ed alla Gabriellone) che pur di attirare l’attenzione o di tagliare un nastro (con rinfrescone annesso) le farebbero nere.
Veniamo al fatto: cosa ha detto PPF, in un luogo che più pubblico non si potrebbe? Sentiamolo, ne vale la pena:
“Non vi dimenticate che in questi ultimi anni GLI ORGIASTICI ed i PERVERTITI hanno gestito la città”.
Il problema che si pone, a questo punto, caro PPF, è semplicemente il seguente: chi sono questi “orgiastici”, chi sono questi “pervertiti”? Non si può lanciare il sasso e ritirare la mano: a maggior ragione dopo avere condiviso con questi signori (“che hanno gestito la città”) successi elettorali (con relative bicchierate), cene o pranzi (fino a prova contraria), campagne elettorali et alia. PPF era candidato alle Comunali del 2011, indovinate per quale partito: era consapevole di essere un candidato, di peso e di esperienza, di un partito pieno, a suo dire, di “orgiastici” e di “pervertiti”? Ed ancora: dato che PPF non fa nomi ma parla chiaramente di esponenti, direttamente od indirettamente, legati al Pd, il partito non ha niente da dire, a tal proposito? Si fa finta di niente, come ai buoni vecchi tempi?
Do un consiglio al Pd senesota: dite qualcosa su PPF, perché in questi casi è sempre meglio circoscrivere il danno fin quando è possibile farlo. Poi non c’è spazio per i lamenti post eventum. Guardate a cosa siamo ridotti: mi tocca dare consigli al Pd…
Paolo Guzzanti, anni fa, coniò il neologismo “mignottocrazia”, indovinate riferito a chi. Dopo le dichiarazioni di PPF dell’altro giorno, si può dunque parlare della Siena castista come “ORGIACRAZIA”?
Sia ben felice, PPF: non passerà alla storia municipalistica per le quattro fontanelle che ha fatto mettere (a spese dei cittadini, peraltro); sarà piuttosto eternato per questa sua frase. Che questo blog promette di fare di tutto per diffondere Urbi et orbi, da oggi in avanti. Grande PPF: hai detto tu, pubblicamente, ciò che noi ci eravamo sempre astenuti dallo scrivere. Grazie, di cuore.
Non solo si è svegliato piuttosto tardi dal letargo, il nostro PPF: l’ha fatta proprio grossa, una volta repente ridestatosi.
Vediamo a questo giro il Torquemada post democristico come se la cava. Fino a che non vorrà chiarire meglio le sue accuse (generiche quanto infamanti), noi da queste colonne lo incalzeremo, fino alla nausea. Presumendo che la sua attività di polemista (sic) mai gli sia valsa alcuna querela, noi che ne siamo pieni gli consigliamo di andarci piano. Nisi caste, tamen caute. Tanti auguroni, PPF…
Ps Visto che è stato lui a fare entrare questi termini nell’agone politico senesota (sfido a dimostrare il contrario), e che è così ben informato al riguardo, ci può chiarire questo, PPF: si riferiva solo alla banca ed alla politica, o si poteva arrivare anche ad altri ambiti?
Ovvia vediamo se tra blog e sito mi riesce, caro eretico, di esprimerti il mio pensiero: e’ rimasto evidentemente nell’aere che il pericolo di ricattabilita’ e’ un fine tecnicismo dietro al quale hai provato a celare la bramosia gossippara di esporre al pubblico ludibrio l’identita’ dei “nostri” Zorri ai quali togliere finalmente la mascherina indossata nelle loro “cavalcate”orgiastiche…..ammettilo!!
Guarda che così porti il gregge sulla via del peccato e se poi Acampa ti sgrida ha ragione.
Non ci indurre in tentazione ….