Giunta Valentini: Pinciani vicesindaco?
Rodolfo Valentini avrà tanti pensieri, in questi giorni; tra una corsetta in bicicletta ed un’inaugurazione (ieri quella del Vespa club Siena, alla Lizza), tra un briefing ed una partita della Mens sana, le ore volano, e c’è da comporre questa benedetta-maledetta Giunta.
Fra gli altri, c’è il nodo, particolarmente scottante, del vicesindaco.
Tutti lo danno come favorito nella corsa alla prestigiosa carica, come pegno da pagare, da parte di Rodolfo Valentini, all’alleanza con Alberto Monaci. Ma chi è l’avvocato Alessandro Pinciani, oltre ad essere il figlio di Anna Gioia, cioè della compagna di vita proprio dell’inossidabile Albertone?
Bene cercare di saperne qualcosina di più, per il semplice motivo che il grande pubblico sic et simpliciter NON LO CONOSCE AFFATTO.
Stamattina l’eretico ha provato a fare due domande in giro, fra i suoi soliti giri: barri, giornalaio, barbiere, alimentari e via dicendo. Ce ne fosse stato mezzo che l’avesse contestualizzato come vicepresidente della Provincia (vice di Quello della Provincia…).
Il curriculum vitae è di quelli meticolosi, che annotano e registrano tutto, ed anche di più.
Nato il 29 ottobre 1974, si laurea (senza il massimo dei voti) in Giurisprudenza nel 2002, con una tesi sulla “tutela del voto elettronico”; dopodichè, inizia a fare il praticante a Firenze, nello studio dell’avvocato Alberto Bianchi. Nel marzo 2009, si abilita alla professione (non specifica dove). L’avvocato, però, non l’ha mai fatto: già con i calzoncini corti, inizia ad ingolfare i Cda (partendo dall’Università, poi Consiglio regionale ed altri ancora).
Inizia nel 2006 la sua carriera di eterno vice: don Fabio Ceccherini se lo prende alla Provincia come suo vice; il Bezzini prosegue in piena coerenza con il pregresso: nel 2009, il Pinciani si riritrova vicepresidente della Provincia, con l’assessorato ai lavori pubblici e competenze varie (anche alla Protezione civile, fra le altre cose). Se non ci sfugge qualcosa, non c’è un solo incarico che sia stato ricoperto dopo un’elezione.
Mentre in Comune, un anno fa, si infiammava la resa dei conti fra ceccuzziani e monaciani, lui se ne stava, zitto e buono, in Provincia, accanto all’innocuo Bezzini. Poi fa nascere il sedicente gruppo di Confronti, con il quale combatte la sua legittima battaglia politica contro Franchino il Ceccuzzi.
Di Pinciani non si ricorda, con tutta la buona volontà, altro: ci credo che il popolino non lo conosce.
L’eretico, da par suo, si ricorda di avere assistito – sarà stato nel 2008 – ad una convention piddina, in zona Viale Toselli; ad un certo punto, si alzò il Pinciani ed iniziò a parlare, con un sermoncino tutto indirizzato all’esaltazione del merito e della capacità individuale nella società.
I presenti – tutti piddini Docg, a parte ovviamente lo scrivente – rimasero basiti: c’era chi dava di gomito, chi ridacchiava, chi cercava di trattenersi. Si risparmieranno i nomi ed i commenti specifici di chi era abbastanza vicino alle eretical orecchie da essere agevolmente ascoltato.
L’eretico crede che Rodolfo Valentini abbia già perduto molta, moltissima della sua potenziale credibilità di rinnovatore. Con questa mossa, annichilirebbe anche la residuale.
Ps Domani sera (ore 21,00, presso Auditorium della Confesercenti), stimolante conferenza dell’economista Warren Mosler, insieme al giornalista P. Barnard.
L’eretico, domani impegnato altrove, spera di farcela ad esserci: la discussione non può che essere di cogente attualità.